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martedì 11 aprile 2023

TUMORI: HUMANITAS, SCORE PREVEDE RISCHIO LEUCEMIA DA SINDROME MIELODISPLASTICA

 

MARTEDÌ 11 APRILE 2023 12.51.10

TUMORI: HUMANITAS, SCORE PREVEDE RISCHIO LEUCEMIA DA SINDROME MIELODISPLASTICA =

ADN0446 7 CRO 0 ADN CRO RER RLO NAZ TUMORI: HUMANITAS, SCORE PREVEDE RISCHIO LEUCEMIA DA SINDROME MIELODISPLASTICA = Si basa su dati molecolari rilevati dal test di 31 geni, utile a predire aspettativa di vita e a orientare terapie Milano, 11 apr. (Adnkronos Salute) - Circa 3mila italiani l'anno si ammalano di sindromi mielodisplastiche, neoplasie che in alcuni pazienti si manifestano come condizioni indolenti a lenta progressione, mentre in altri progrediscono rapidamente verso una leucemia mieloide acuta. Come prevedere il rischio di questa evoluzione maligna? Uno studio coordinato da Matteo Della Porta dell'Irccs Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano) in collaborazione con Gastone Castellani dell'università di Bologna, condotto nell'ambito del consorzio europeo GenoMed4All e pubblicato sul 'Journal of Clinical Oncology', indica "la solidità prognostica del cosiddetto 'score molecolare Ipss-M', un nuovo strumento per migliorare sensibilmente la capacità di predire il rischio di evoluzione leucemica e l'aspettativa di vita in pazienti con sindromi mielodisplastiche". La ricerca è sostenuta da EuroBloodNet, rete europea di riferimento per le malattie ematologiche rare, e Fondazione Airc per la ricerca sul cancro. Le sindromi mielodisplastiche insorgono con maggiore frequenza in persone adulte o anziane, spiegano da Humanitas. La cura definitiva è il trapianto di cellule staminali ematopoietiche, una procedura che presenta però importanti criticità. Di norma gli ematologi decidono le strategie di trattamento da proporre ai pazienti in base a uno score clinico (Ipss-R) ottenuto in base a indicatori come il numero delle cellule leucemiche nel midollo osseo, i livelli di globuli bianchi, rossi e piastrine nel sangue (citopenie), e le anomalie nei cromosomi delle cellule emopoietiche (anomalie citogenetiche). Normalmente, anche per la decisione di eseguire un trapianto di cellule staminali ematopoietiche viene presa considerando i parametri di questo score, che tuttavia non contiene informazioni sul profilo genomico della sindrome. Quest'ultimo rappresenta invece un aspetto sempre più importante per valutare l'impatto della malattia sulla qualità e aspettativa di vita di ciascun paziente. "Utilizzando i dati molecolari della malattia rilevati in ogni paziente con un test su 31 geni - riferisce Della Porta, responsabile Leucemie e Mielodisplasie di Humanitas e docente di Ematologia presso Humanitas University - lo score molecolare (Ipss-M) ha dimostrato, su 2.876 pazienti con sindromi mielodisplastiche, di migliorare significativamente la capacità di predire il rischio di evoluzione leucemica e l'aspettativa di vita. Tale strumento è utile soprattutto nella valutazione del percorso terapeutico ottimale di ogni paziente. Infatti, la possibilità di individuare sulla base del profilo molecolare le persone a più alto rischio di progressione di malattia consente di ottimizzare la scelta dei trattamenti e del momento più opportuno in cui intervenire". (segue) (Red-Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 11-APR-23 12:51 NNNN

MARTEDÌ 11 APRILE 2023 12.51.10

TUMORI: HUMANITAS, SCORE PREVEDE RISCHIO LEUCEMIA DA SINDROME MIELODISPLASTICA (2) =

ADN0447 7 CRO 0 ADN CRO RER RLO NAZ TUMORI: HUMANITAS, SCORE PREVEDE RISCHIO LEUCEMIA DA SINDROME MIELODISPLASTICA (2) = (Adnkronos Salute) - "In primo luogo - sottolinea Della Porta - questo studio è un esempio di ricerca traslazionale che dimostra l'utilità, nella pratica clinica, di scoperte fatte anni prima nell'ambito della ricerca di base, cioè l'identificazione di mutazioni associate alle sindromi mielodisplastiche. In secondo luogo, lo studio offre ai medici uno strumento accurato e validato per individuare in modo sempre più efficace i pazienti candidabili al trapianto di cellule staminali ematopoietiche e il tempo ottimale in cui effettuare la procedura in ciascun paziente. Infine, l'utilizzo di strumenti clinici di precisione rappresenta un aiuto importante per i pazienti per affrontare con maggiore consapevolezza e serenità scelte difficili, come un trapianto". I test molecolari - evidenzia una nota di Humanitas - non sono ancora di routine nel mondo, a causa dei costi e delle infrastrutture richieste. "Sebbene per questi pazienti sia indicato uno screening genomico ampio di 31 geni, abbiamo individuato un numero minore di geni imprescindibili (15) per facilitare l'implementazione clinica dello score Ipss-M", precisa Della Porta. (segue) (Red-Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 11-APR-23 12:51 NNNN

MARTEDÌ 11 APRILE 2023 12.51.10

TUMORI: HUMANITAS, SCORE PREVEDE RISCHIO LEUCEMIA DA SINDROME MIELODISPLASTICA (3) =

ADN0448 7 CRO 0 ADN CRO RER RLO NAZ TUMORI: HUMANITAS, SCORE PREVEDE RISCHIO LEUCEMIA DA SINDROME MIELODISPLASTICA (3) = (Adnkronos Salute) - "Lo sviluppo e l'applicazione di metodi innovativi con cui analizzare e integrare grandi moli di dati clinici e genomici hanno permesso di abbreviare i tempi con cui i risultati delle ricerche possono essere tradotte in un beneficio pratico per i pazienti - osserva Elisabetta Sauta, data scientist di Humanitas Ai Center -. Le tecnologie utilizzate aiutano infatti a definire e migliorare modelli di previsione utili alla diagnosi e a decisioni terapeutiche sempre più mirate, tenendo conto della variabilità individuale dei pazienti. E' importante sottolineare che tali risultati sono stati raggiunti anche grazie alla collaborazione multidisciplinare tra clinici, ricercatori, data scientists e altri partner europei: una collaborazione che ha permesso di rispondere alle specifiche esigenze cliniche di malattie così eterogenee". L'Istituto clinico Humanitas - ricorda la nota - è il primo ospedale in Italia ad avere un centro di ricerca sull'intelligenza artificiale integrato: l'Humanitas Ai Center. La missione del centro è creare uno spazio di condivisione di conoscenze e competenze tra ingegneri, medici e data scientists per raggiungere standard di cure ancora più elevati attraverso la costruzione di algoritmi di intelligenza artificiale. Tali algoritmi dovrebbero essere in grado di elaborare una grande mole di informazioni cliniche, così da trovare associazioni e definire modelli di previsione utili al progresso della ricerca scientifica e all'innovazione di ambiti come la medicina predittiva, la personalizzazione dei trattamenti e la diagnostica per immagini. Humanitas è impegnata nell'applicazione dell'Ai in vari ambiti: dalla prevenzione dei tumori del colon e del retto alla diagnostica per immagini e all'ematologia. (Red-Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 11-APR-23 12:51 NNNN

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