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venerdì 19 maggio 2023

**RICERCA: SCIENZIATO ITALIANO, 'PROTESI SEMPRE PIU' UMANE, AMPUTATI SENTONO CALORE'** =

 


VENERDÌ 19 MAGGIO 2023 11.16.46

**RICERCA: SCIENZIATO ITALIANO, 'PROTESI SEMPRE PIU' UMANE, AMPUTATI SENTONO CALORE'** =

ADN0306 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **RICERCA: SCIENZIATO ITALIANO, 'PROTESI SEMPRE PIU' UMANE, AMPUTATI SENTONO CALORE'** = Micera (Sant'Anna Pisa), 'nuova tecnologia promettente, forte impatto affettivo per i pazienti' Milano, 19 mag. (Adnkronos Salute) - Tornare a sentire il calore di una tazzina di caffè fra le dita, o quello della mano di un'altra persona quando la si stringe. E' una delle sensazioni di cui le persone amputate sentono tanto la mancanza. E nell'arco di qualche anno potrebbero riuscirci di nuovo, con protesi bioniche dal tocco sempre più 'umano'. Con uno studio condotto sull'asse Italia-Svizzera "abbiamo scoperto che, stimolando termicamente l'arto residuo di un gruppo di pazienti, in due terzi riusciamo a dare una sensazione termica alla mano fantasma". A spiegare all'Adnkronos Salute le prospettive che si aprono grazie ai risultati ottenuti in un esperimento descritto su 'Science' è Silvestro Micera, professore ordinario di Bioelettronica Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e Politecnico di Losanna (Epfl) di Losanna, i due centri coinvolti. "Uno dei limiti delle protesi per persone amputate - evidenzia l'esperto - è proprio questo: che non rilasciano informazioni sensoriali. Noi quando prendiamo un oggetto abbiamo il tatto, il senso della posizione delle nostre dita, la temperatura. Una persona amputata no. E questo è uno dei motivi per cui alla fine poi le protesi non funzionano benissimo. Negli anni abbiamo sviluppato tecnologia per ridare il senso del tatto e il senso della posizione delle dita. La temperatura era quello che ci mancava, perché noi stimoliamo i nervi con degli elettrodi impiantati e questo non è possibile per i nervi della temperatura, che sono troppo piccoli. Con questo esperimento siamo riusciti a usare un metodo non invasivo per ridare la temperatura, stimolando appunto l'arto residuo del paziente, che riferiva la stimolazione termica alle dita della mano fantasma". Nello studio sono state coinvolte 27 persone amputate e per 17 è stata riportata la percezione della variazione di temperatura della mano mancante, grazie alla nuova tecnologia. "La cosa interessante è che questo in realtà non solo era fattibile, ma il paziente la sentiva come un qualcosa di veramente naturale", dice Micera. Le persone arruolate "potevano riconoscere temperature, riconoscere tipi di oggetti dalla temperatura. Ci ha molto colpito l'impatto affettivo. Alcuni di questi pazienti, stringendo con la protesi la mano" del primo autore dello studio, Francesco Iberite, allievo Phd dell'istituto di BioRobotica della Scuola superiore Sant'Anna, "la sentivano come umana". (segue) (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 19-MAG-23 11:16 NNNN

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