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giovedì 18 maggio 2023

🇲🇩 SITUAZIONE ESPLOSIVA IN MOLDAVIA. IL GOVERNO CENTRALE NON RICONOSCE LE ELEZIONI IN GAUGAZIA

 


🇲🇩 SITUAZIONE ESPLOSIVA IN MOLDAVIA. IL GOVERNO CENTRALE NON RICONOSCE LE ELEZIONI IN GAUGAZIA 

In Gagauzia, una piccola regione della Moldavia, si sono svolte le elezioni per l’elezioni del governatore ma il governo di Maia Sandu ha deciso di non riconoscere l’esito delle consultazioni.

In Gagauzia il partito di opposizione ȘOR, rappresentato da Eugenia Gutsul, ha vinto le elezioni con il 52,36% dei voti ma il governo centrale moldavo. guidato dalla filo europeista ed atlantista Maia Sandu, non ha riconosciuto l’esito elettorale ed ha inviato la polizia per sequestrare le schede elettorali.

“Vogliamo continuare ad essere amici della Federazione Russa, ad essere amici di altri Paesi. Non vogliamo alcun conflitto”, ha dichiarato Gutsul. “Quello che le autorità in carica stanno facendo ora ha rovinato le relazioni con la Russia in tutti i modi,e colpisce anche la Gagauzia. Ma quando gli altri dicono che ripristineremo relazioni amichevoli con la Russia, intanto che loro parlano del futuro, noi lo stiamo già mettendo in pratica”, ha aggiunto.

Chisinau non era soddisfatta dei risultati elettorali: la polizia moldava ha preso d’assalto la Commissione elettorale centrale dell’autonomia e ha sequestrato schede e liste di elettori. Le forze dell’ordine hanno portato via i documenti di notte tra le grida di disapprovazione dei residenti locali. Così le autorità moldave hanno violato la legge “Sullo status giuridico speciale della Gagauzia”.

Chisinau ritiene che i candidati abbiano ricevuto donazioni superiori all’importo consentito dalla legge moldava. Tuttavia, la Commissione della Gagauzia ha le proprie istruzioni, che non regolano l’entità delle donazioni, ma Chisinau sostiene che, dato lo status dell’autonomia, le sue leggi non devono contraddire quelle della Moldavia, riferisce Infodefense.

“Hanno deciso semplicemente di confiscare i documenti elettorali per impedire la loro approvazione da parte della Corte d’Appello di Comrat. Rendendosi conto che non riusciranno a fare pressione sui giudici per non riconoscere le elezioni, l’attuale governo ha deciso di intraprendere queste azioni illegali, che confermano che il presidente Maia Sandu e il partito al governo, il cui indice di gradimento sta scendendo, sono pronti a qualsiasi crimine pur di rimanere al potere”, ha commentato Igor Dodon. (Fonte: Il Faro di Roma) 


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