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martedì 27 giugno 2023

RICERCA: LABBRO LEPORINO, STAMINALI PER RICOSTRUZIONE INGEGNERIZZATA DEL PALATO

 

MARTEDÌ 27 GIUGNO 2023 11.51.20

RICERCA: LABBRO LEPORINO, STAMINALI PER RICOSTRUZIONE INGEGNERIZZATA DEL PALATO =

ADN0337 7 CRO 0 ADN CRO RLA NAZ RICERCA: LABBRO LEPORINO, STAMINALI PER RICOSTRUZIONE INGEGNERIZZATA DEL PALATO = Allo studio al Bambino Gesù di Roma Roma, 27 giu. (Adnkronos Salute) - Cellule staminali per ricostruire il palato nei bambini con labiopalatoschisi, letteralmente labbro e palato divisi, malformazione congenita più comunemente nota come labbro leporino. E' la metodica che sta mettendo a punto l'ospedale Bambino Gesù di Roma: i risultati della sperimentazione in vitro sono stati pubblicati sulla rivista 'Scientific Reports' (gruppo Nature). Ogni anno in Italia nascono circa 600 bambini con labiopalatoschisi, un quinto dei quali seguiti dall'ospedale della Santa Sede che sabato scorso, presso la sede di San Paolo fuori le mura, ha organizzato un Open day a cui hanno partecipato numerose famiglie. Questa malformazione riguarda in Europa un bambino su 70, ricorda l'Irccs. Nella maggior parte dei casi la labiopalatoschisi è monolaterale (destra o sinistra) e in un terzo dei casi è bilaterale. In caso di labiopalatoschisi completa, il protocollo chirurgico del Bambino Gesù prevede un unico intervento all'età di 6 mesi, in cui si ricostruiscono il labbro, il naso, il palato anteriore (duro) e il palato posteriore (molle). Ora i ricercatori dell'ospedale stanno mettendo a punto l'utilizzo di cellule staminali autologhe (cioè del paziente) per la ricostruzione del palato duro. Attualmente l'intervento ricostruttivo viene effettuato utilizzando un innesto di periostio tibiale prelevato chirurgicamente dalla tibia del paziente. Con la nuova tecnica, invece, il palato duro verrebbe creato facendo crescere le cellule staminali del paziente su un apposito supporto (scaffold). Una volta creato, il palato verrebbe quindi impiantato. I vantaggi della nuova tecnica sono molteplici, evidenziano dal Bambino Gesù. Innanzitutto si eviterebbe di prelevare il tessuto necessario alla ricostruzione del palato da un'altra parte del corpo. Il palato così creato sarebbe poi perfettamente compatibile, cioè con un impatto nullo dal punto di vista immunogenico. La sperimentazione ha già superato la fase in vitro e si sta attualmente lavorando per la fase successiva. (Com-Ram/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 27-GIU-23 11:51 NNNN


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