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sabato 23 settembre 2023

LE CREDENZE; LA NATURA E L’ALTRA META’ DEL CIELO.

 


LE CREDENZE; LA NATURA E L’ALTRA META’ DEL CIELO.

L’amico Luigi Venticinque, professore e studioso di biologia evolutiva, in questi giorni ha pubblicato un interessante studio sulle affermazioni fatte in tempi diversi da diversi Santi della Cristianità.

Ringraziandolo a nome dei paladini della storia vera e della scienza; mi permetto innanzitutto di pubblicizzarla per gli amici di posta elettronica; aggiungendo alla fine solo una mia riflessione limitata al campo della cristianità, tralasciando ora quella sull’Islamismo perché, in considerazione di quanto avviene contro le donne in Afghanistan dopo l’accordo Usa/Talebani, attualmente sarebbe come sparare sulla Croce Rossa musulmana.   

Per meglio comprendere la riflessione, riprendo integralmente alcuni dati ricordati da Luigi Venticinque.

Da;

Sant'Agostino, padre della chiesa cristiana cattolica.

"Le donne non dovrebbero essere illuminate o educate in nessun modo; in realtà dovrebbero essere segregate poiché sono loro la causa di orrende ed involontarie erezioni di uomini santi";

Sant’Alberto Magno,

"il seme maschile fa nascere forme perfette, ossia maschili, ma se per qualche avversità esso si guasta, allora fa nascere femmine perché nel coito c’è solo deformità, turpitudine, immondizia e ribrezzo”;

Sant’Ambrogio,

“La donna deve velarsi il capo, perché non è l’immagine di Dìo”; Adamo è stato condotto al peccato da Eva, non viceversa. È giusto quindi che la donna accolga come padrone chi è stato indotto a peccare."

San Clemente Alessandrino,

“La sola consapevolezza del proprio essere dovrebbe costituire una vergogna per le donne”;

San Giovanni Crisostomo,

"La donna è il male sopra ogni altro male, serpe e veleno contro il quale nessuna medicina va bene. Le donne servono soprattutto a soddisfare la libidine degli uomini"; le donne sono destinate principalmente a soddisfare la lussuria degli uomini. Dove c’è la morte ivi c’è il matrimonio e dove non c’è matrimonio ivi non c’è morte";

Sant'Ireneo,

“Entrambe, natura e legge, mettono la donna in condizione subordinata rispetto all'uomo”;

San Girolamo,

"Se è un bene non toccare una donna, allora è un male toccarla: gli sposati vivono come le bestie, infatti nel coito con le donne gli uomini non si distinguono in nulla dai porci e dagli animali irragionevoli":

Sant'Oddone,

“Mentre non sopportiamo di toccare uno sputo o uno escremento nemmeno con la punta delle dita, come possiamo desiderare di abbracciare questo sacco di escrementi che è la donna?

San Paolo,

“Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea";

San Paolo Papa VI°,

"Dovere principale della moglie è provvedere al governo della casa in subordinazione al marito. All’uomo spetta l’ultima parola in tutte le questioni economiche e domestiche e la donna deve essere pronta all’obbedienza in tutte le cose: il suo posto è soprattutto in casa. Son da condannare gli sforzi di quelle femministe le cui pretese mirano ad un’ampia uguaglianza fra uomo e donna";

San Papa Pio II°,

“Quando vedi una donna, pensa che si tratti del diavolo! Essa è come l’inferno!”;

San Tommaso d'Aquino,

"La donna è in rapporto con l’uomo come l’imperfetto ed il difettivo col perfetto. La donna è fisicamente e spiritualmente inferiore e la sua inferiorità risulta dall’elemento fisico, più precisamente dalla sua sovrabbondanza di umidità e dalla sua temperatura più bassa. Essa è addirittura un errore di natura, una sorta di maschio mutilato, sbagliato, mal riuscito; la donna serve solo alla propagazione della specie. Tuttavia la donna trascina in basso l’anima dell’uomo dalla sua sublime altezza, portando il suo corpo in una schiavitù più amara di qualsiasi altra"; “Il valore principale della donna è costituito dalla sua capacità di partorire e dalla sua utilità nelle faccende domestiche.”

 

Dalle parole dei Santi, per gran parte di fedeli eternamente attuali; tre domande;

Prima; a teologi; sociologici; politologi e per tutte quelle inflazionate categorie che terminano in “ologi“ ma sempre senza alcuna responsabilità politica o sociale; la cui risposta deve attingere alla razionalità e non alle superstizioni o alle pregiudizialità inspiegabili, evitando anche lo stantio “è la fede“; nel 2023 è ancora sostenibile questo dilettantismo?

Seconda; Maria, la donna “vergine“ madre di Gesù Cristo innalzata a Madonna; è l’immagine sacra più venerata nel mondo terrestre; al pari del figlio e molto più dei vari Santi. C’è da chiedersi come sia stato possibile per molti di questi, (anche colti rispetto ai dominanti costumi popolani viventi nei millenni passati), predicare la differenziazione di genere contradditoria tra la donna Maria e la donna semplice, (il male sopra ogni male (San Giovanni); quand’è invece è grande valore della natura terrestre.

Terza; non è per caso che l’inoculare a mani basse superstizioni e relative mezze verità sia alla radice dell’attuale sistema materialistico fondato sul libero arbitrio di mercato antiumanitario? Accompagnato da un funzionale regime menzognero, economico, politico, istituzionale e creatore dell’indifferenza del costume pubblico? Tanto da condurci verso il probabile prologo dell’estinzione del pianeta e dei terrestri?

Vista l’inabilità ideologica e materiale dell’avvocato femmina Presidente del Consiglio di Dio, con destra tutta compresa, non è abilitata per rispendere; sperare in altre e risposte non costa nulla; sempreché si agisca ponendo fine all’attuale sterilità d’azione. 

            Enrico Corti

            23 settembre 2023

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