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domenica 3 dicembre 2023

ITALIA SOVRANA? ( di Enzo Jorfida 2 dicembre 2023)

 





ITALIA SOVRANA? ( di Enzo Jorfida 2 dicembre 2023)
Il 3 settembre 1943 vicino a Siracusa,a Cassibile,venne firmata la resa incondizionata del regno d’Italia agli USA,sbarcati il 10 luglio 1943 in Sicilia.
Nel marzo nelle principali fabbriche italiane vi erano stati grandi scioperi contro la guerra e il regime fascista affamatore mentre si andavano via via formando le Brigate partigiane che si arricchirono nel settembre,dopo la firma della resa,dei militari italiani che volevano cacciare l’usurpatore tedesco.
Questi avvenimenti avevano indebolito il regime fascista e portarono alle dimissioni e al successivo arresto di Mussolini.
Con la resa incondizionata agli USA inizia la subordinazione al principale paese capitalista,subordinazione che continuerà e si svilupperà  negli anni seguenti ( Am-Lire,pagamento dei danni di guerra per una cifra di 360milioni di $,il prestito a fondo perduto di 1.200 milioni di $,la cacciata dei Comunisti e dei Socialisti dal governo repubblicano nato dalla resistenza antifascista,per garantire cosi agli USA che la Costituzione in via di approvazione non sarebbe stata applicata e che gli accordi segreti firmati dalla DC con De Gasperi sarebbero stati applicati.
Non fidandosi completamente dei governanti democristiani gli USA ottennero anche che in Italia rimanesse permanentemente l’esercito a stelle e strisce, formato oggi da 13.000 militari di stanza in ben 8 basi che godono del regime di extra-territorialità'.
Un misto di occupazione militare e colonialismo.
Oggi c'è chi dice che l'Italia e' in declino!
Ad essere corretti ed esatti si dovrebbe dire che l'Italia non e' mai decollata (come l'Alitalia che dopo essere stata privatizzata ridimensionata e venduta a compagnie aeree straniere ora si appresta,con il beneplacito del governo dei fascisti tornati al potere,a licenziare ben 2.800 lavoratori) ma solo gli interessi di un gruppo ristretto di capitalisti che,dopo essersi abbeverato prima al piano Marshall, poi con le ricadute delle attività delle aziende delle parastatali,poi,con lo scioglimento dell'IRI ( commissario liquidatore Romano Prodi nominato nel 2000 da governo Amato al quale partecipavano anche i DS) si accaparrarono con pochi soldi delle principali attività' economiche (industria,finanza e commercio).
Oggi quelli stessi che si sono arricchiti enormemente anche con politiche di super sfruttamento della classe operaia le cui lotte per emanciparsi venivano represse dai vari governi con l'uso massiccio delle forze di polizia (all'epoca solo a regime militare) chiedono alla politica subalterna  agli interessi capitalisti di accedere massicciamente attraverso ulteriori privatizzazioni alla gestione diretta da parte del capitale privato a quelle attività' che erano a gestione diretta delle istituzioni pubbliche. Parliamo di Sanità',Istruzione,Previdenza,Trasporti,Ambiente,Energia,Comunicazioni,Assistenza tratta di un attacco reazionario ai diritti costituzionalmente protetti.
Per realizzare questo programma ( descritto in forme esplicite nel testo del massone Licio Gelli che passo' con il nome di "piano di rinascita democratica") non bastano le modifiche ,già' attuate, ai diritti politici dei cittadini con le leggi elettorali sia amministrative che politiche, ma occorrono secondo "lor signori" (come scrissero i dirigenti di  statunitense Standard and Poor all'epoca del governo Renzi che in Italia vi era una Costituzione di tipo sovietico e che occorreva cambiarla radicalmente)modifiche profonde come il cosiddetto "premierato" e " l'autonomia regionale differenziata".
Chi meglio dei fascisti ora al governo potrebbe garantire questi passaggi,anche con politiche repressive contro il dissenso?
Sindacati,Magistratura,Associazionismo di tipo solidaristico e persino alcuni alti prelati vengono quotidianamente accusati di impedire che il programma reazionario venga realizzato.
E comunque a guardia del turbo-capitalismo rimangono a guardia i 13.000 militari USA e da qualche anno anche la gendarmeria europea EUROGENDFOR di stanza a Vicenza con 900 militari che può' avvalersi in poche ore di altri migliaia di militari  e le cui attività' non possono essere controllate ne' dal Parlamenti nazionali  che compongono questa forza militare ( Italia,Francia,Portogallo,Spagna,Romania,Paesi Bassi e Polonia) ne' da quello europeo.


Eurogendfor - L'assordante silenzio delle Istituzioni


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