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giovedì 11 gennaio 2024

Le compatibilità. (a cura di Enrico Corti)

 Le compatibilità.      

Con stupore si prende atto dell’ormai radicata piega data dalla stampa in generale, tendente a presentare Giorgio Meloni si come una non antifascista, ma nemmeno come neofascista; utilizzando epiteti negativi che comunque tendono a legittimarla nel contesto delle democrazie occidentali.

            Quasi nessuno rimarca il fatto che, in virtù di una astensione di massa, nel settembre 2022 Fratelli d’Italia ha raccolto voti pari al 14% degli italiani aventi diritto; malgrado ciò, quando si scrive della Meloni, la si presenta come la grande vincitrice e legittima rappresentante degli italiani.

            Ma quel che più impressiona negativamente, è la moderna sottocultura negatrice delle riflessioni sulle diversità o sulle compatibilità tra passato e presente; tra fascismo e neofascismo; sia materiali che formali.

Nel 1938, con il Manifesto sulla razza Benito Mussolini intendeva difendere etnicamente la razza italica guerreggiando con quella africana, dando vita alla nostra Africa Orientale con Abissinia, Cirenaica, Eritrea, Libia, Somalia, Tunisia, Tripolitania, ecc.

Mussolini disse anche; “la disuguaglianza è feconda perché premia chi merita e induce il popolo gregario (il gregge) ad ubbidire agli ordini del capo, gerarca o duce che sia“; cosa dice di diverso la Meloni oggi quando cita la transumanza? O quando propone “il blocco navale militare come unico modo per fermare l’immigrazione“; propagandando poi falsi memorandum con Tunisia e Albania?

Sul palco della Lega a Pontida Matteo Salvini declama la fascista francese Marie Le Pen presentandola come “una donna eccezionale che rappresenta l'Europa che vogliamo”; con lei dichiarata anti europeista. Per non essere da meno, Giorgia Meloni ha recentemente aperto la possibilità d’allearsi anch’essa con la Le Pen.  

il Ministro Francesco Lollobrigida ha detto; “non difendersi dall’immigrazione africana equivarrebbe ad una sostituzione etnica“.   

Il Ministro Matteo Piantedosi ordina alle ONG di sbarcare i naufraghi nei porti più lontani possibili; secondo l’Organizzazione Internazionale Migrazioni il risultato è che nel solo 2023 sono annegati nel Mediterraneo 2.271 emigranti; 26.000. in dieci anni.

In tema di tragedie umane scientemente provocate (vedi Cutro); queste sono aggravate dai provvedimenti governativi assunti, tutti di natura sociale classisticamente anti popolari; questi fatti sono compatibili con i sistemi democratici o più con i regimi del passato fascista?

In Europa l’Italia è la nazione dove è più alto il crimine dell’abuso d’ufficio; malgrado ciò hanno approvato una legge che legalizza l’abuso d’ufficio; quindi legittimano il proliferare anche nelle periferie il sistema del regime di potere; non più Sindaci ma ritorno al libero Podestà con gregge ubbidiente.

In politica internazionale difendono Israele stragista di 16.000 civili vittime a Gaza in una non guerra ma un’invasione; strategia questa del movimento sionista per la conquista di territori extra Stato in atto già dal 1948; con gli Usa che anche attualmente fingono un ruolo pacificatore; e chi in nome dell’umanità si oppone, viene cinicamente e falsamente definito un antisemita.  

Ci si chiede allora perché mai buona parte del giornalismo italiano attuale è reticente e subdolo; più paragonabile con quello degli anni 1920 piuttosto che allo spirito costituzionale antifascista. Di fatto; in verità come negli anni 20 la stampa è generalmente di proprietà privata con a libro paga i giornalisti e con imprenditori più simili agli industriali finanziatori del fascismo d’ancien regime che non moderni democratici. In merito alle TV la maggioranza è Berlusconiana (quella che ha sdoganato il fascismo e l’anti cultura); o dominata dagli Usa con Sky; stile che ha recentemente ha conquistato anche la TV pubblica Meloniana-Sangiulianese.

Per non ricadere nella passiva complicità passata del buio dittatoriale, senza più tergiversare i giornalisti intellettualmente onesti sono tenuti a chiamare le cose e le persone con il loro vero nome; fascisti! Stimolando semmai la creazione culturale di una nuova resistenza.

Enrico Corti

11 gennaio 2024

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