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sabato 17 febbraio 2024

Scienza: impiego microbi legati a decomposizione umana, studio =

 LUNEDÌ 12 FEBBRAIO 2024 12.48.07


Scienza: impiego microbi legati a decomposizione umana, studio =

Scienza: impiego microbi legati a decomposizione umana, studio = (AGI) - Roma, 12 feb. - (Notizia con EMBARGO ore 17.00) - Una componente dei microbiomi associata alla decomposizione dei cadaveri umani si e' dimostrata essere universale indipendentemente dal luogo o dalle condizioni ambientali. A rivelarlo uno studio internazionale, pubblicato su Nature Microbiology. I risultati mostrano una sequenza conservata e prevedibile di interazioni microbiche che scompongono la materia organica, il che potrebbe avere implicazioni per la scienza forense. La decomposizione e' un processo fondamentale che ricicla materiale biologico morto per alimentare processi biologici, come la produttivita' delle piante e la respirazione del suolo. (AGI)Sci/Gip (Segue) 121248 FEB 24 NNNN
LUNEDÌ 12 FEBBRAIO 2024 12.48.10

Scienza: impiego microbi legati a decomposizione umana, studio (2)=

Scienza: impiego microbi legati a decomposizione umana, studio (2)= (AGI) - Roma, 12 feb. - I funghi e i batteri microbici sono prevalentemente responsabili della decomposizione e, sebbene questo processo sia ben studiato, la ricerca si e' concentrata prevalentemente sulla decomposizione della biomassa vegetale morta. A differenza delle piante, le carcasse degli animali, comprese quelle degli esseri umani, sono arricchite di proteine e lipidi facilmente decomponibili ma, il loro impatto sulla biogeochimica e sull'ecologia della comunita' e' stato finora poco compreso. Per colmare questa lacuna, Jessica Metcalf, della Colorado State University, Zachary Burchman, dell'University of Tennessee, e colleghi hanno monitorato il processo di decomposizione in 36 cadaveri umani, che sono stati donati alla scienza. I corpi sono stati collocati in tre luoghi con clima temperato o semi-arido, con tre cadaveri posizionati in ciascun luogo per ciascuna delle quattro stagioni, e i ricercatori hanno prelevato campioni della pelle dei cadaveri e del terreno circostante durante i primi 21 giorni post-mortem. La squadra di ricerca ha scoperto che i cadaveri umani in decomposizione avevano un consorzio universale di microbi, indipendentemente dal luogo, dal clima o dalla stagione, che sono rari negli ambienti di non decomposizione e sembrano unici nella decomposizione terrestre della carne. Utilizzando genomi assemblati tramite metagenoma e profilazione metabolomica dei terreni adiacenti ai cadaveri, gli scienziati hanno riprodotto una rete di interazioni che ha fornito una ricostruzione di come funghi e batteri condividano le risorse mentre metabolizzano i prodotti della decomposizione. Metcalf e colleghi ritengono che gli insetti potrebbero fungere da vettori che disperdono questi microbi da un animale in decomposizione all'altro. Attraverso i dati relativi alla sequenza temporale microbica della decomposizione del cadavere, combinati con un modello di apprendimento automatico, gli autori sono stati anche in grado di prevedere il tempo trascorso dalla morte, il che potrebbe avere potenziali applicazioni future per la scienza forense. (AGI)Sci/Gip 121248 FEB 24 NNNN

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