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sabato 6 aprile 2024

Le incompatibilità tra politiche e elezioni (a cura di Enrico Corti)

 

Le incompatibilità tra politiche e elezioni

Come è noto, due brillanti personaggi nell’universo della comunicazione e della politica quali Michele Santoro e Raniero La Valle, per concorre alle prossime elezioni europee del 6 giugno hanno presentato la lista “Pace-Terra-Dignità“.

In considerazione della palese semplificazione dello slogan, si ritengono utili alcune osservazioni di merito “implementative“ del programma;

Pace; il testo del programma elettorale oltre che a denunciare l'insistente irresponsabilità di Stoltenberg che continua a proporre l'ingresso dell'Ucraina nella NATO; sarebbe opportuno che denunciasse a dovere la stessa Nato quale Istituzione, quale causa fondamentale del clima bellicoso esistente sul pianeta; dopo la sua nascita del 1949, sotto la sua egida gli Usa hanno lanciato bombe aeree su 65 paesi; attualmente le basi militari Nato sul pianeta sono 343; fatto 100 le spese militari mondiali, il 62% di queste sono fatte dalle nazioni aderenti alla Nato, con il primato Usa del 37,9%.

Terra; è una definizione dalla interpretazione confusa che offusca il significato del termine; sul pianeta vivono diversamente l’ambiente e le condizioni sociale i terrestri nababbi; quelli ricchi; gli imprenditori; quelli del ceto medio produttivo; i salariati; i precari; i disoccupati; i poveri e i miseri. Pertanto l’aggettivo si presta per una lettura interclassista; più appropriato di Terra è il termine Diritti dei Terrestri.

Dignità; data la stratificazione sociale frutto dell’imperare della dottrina per le disuguaglianze Monroe; il concetto di dignità muta a seconda del ceto in cui si è collocati; in assenza di una rivoluzione Marxista, la dignità è rappresentata come segue; per un nobile in base quanti servi e vassalli dispone; per un aristocratico in considerazione di quante ville e possedimenti sono di sua proprietà; per un lavoratore se possiede una Golf anziché una 600; per un disoccupato se riesce o no ad avere un pasto al giorno. Pertanto, anziché Dignità, era più rispondente alla realtà intitolandolo il capitolo; Umanità.

Probabilmente, è anche per le riflessioni sopra esposte che nel Comitato Politico Nazionale del PRC dell’11 febbraio sono venute alla luce le sofferenze; tanto che il documento elettorale votato per sostenere la lista P.T.D., soprassedendo alla specificità PRC, ha ricevuto il consenso di 84 voti; solo il 51,22% degli aventi diritto al voto.

E’ comprensibile  che la scelta del CPN del PRC è motivata non da affinità politiche-ideali; ma da quelle imposta dalla legge elettorale italiana che fissa al 4% la soglia minima  del 4% per essere rappresentai nel Consiglio Europeo; (prendendo però atto che in quasi la metà delle nazioni europee non vige il dovere della soglia minima); si deve prendere coscienza che i terreni per la dovuta battaglia politica non possono essere rintanati nelle aule delle Istituzioni che tra l’altro, come Parlamento italiano docet, non sono più sedi di approfondimento e di decisioni legislative,  ma solo sorde camerate ligie ai comandi imposti dai capi; vedi anche Consiglio Europeo che non riesce nemmeno ad avere un ruolo pacificatore delle guerre in corso; un Deputato di sinistra è rappresentativo nelle istituzioni solo se riesce a rappresentare i problemi della società maltrattata a cui collegarsi strutturalmente.

Ciò premesso, è ovvio che voterò e farò votare la Lista Pace, Terra, Dignità; augurandomi che le “implementazioni“ trovino presto una sede per i loro approfondimenti.

Enrico Corti

6 maggio 2024

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