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venerdì 21 giugno 2024

Le penne progressiste

 


da Enrico Corti

Posta in arrivo

Corti - Pirola

12:49 (5 ore fa)
a Ccn: me

Le penne progressiste

         Tra le penne progressiste italiane, due di queste recentemente primeggiano;

“Corrado Augias;

            ha detto; “la Pax è stata conquistata in Europa nel 1945 grazie agli Usa e al loro sbarco del 1944 in Normandia; poi propagata in tutto il mondo occidentale“.

A garanzia della “pace“ 328 basi militari stanziano nella sola Europa Occidentale; di cui ben 140 in Italia. Attualmente sul pianeta terra sono in corso 56 conflitti armati che coinvolgono 92 nazioni; più ovviamente la NATO.

            L’arrivo dell’Armata Rossa a Berlino il 2 maggio 1945 non ha storicamente significato la sconfitta del neonazismo; invero è stata solo una passeggiata per dimenticare i 25 milioni sovietici ammazzati non dalla guerra iniziata da due Stati occidentali; ma probabilmente in Siberia per mano di Stalin; giustamente punito lui e i suoi successori nel 1989 prima con la caduta del muro di Berlino, poi con la sconfitta dei rossi cattivi; per gli occidentali rimasti cattivi anche con il grigio Vladimir Putin.    

Marco Travaglio;

            È indubbio che nel panorama del giornalismo italiano egli rappresenta un’importante e lucida voce critica indipendente verso la politica l’attuale gestione destrorsa del potere; meno verso l’ideologia liberale strutturalmente irrispettosa verso gli operai che da sempre aspettano il sol dell’avvenire.

Ciò premesso, senza nulla togliere alia sua verve sarebbe auspicabile anche una riflessione-ripensamento chiarificatrice sulle sue origini e radici professionali; nato nel 1964, negli anni 90 è stato apprendista dell’allora 60enne “liberale“ Indro Montanelli il quale, prima di essere stato corrispondente di guerra in mezza Europa nel pieno del regime Mussoliniano, nel 1937 fu volontario Comandante del XX Battaglione Ascaro nella guerra fascista contro l’Eritrea; in quella occasione disse “questa guerra è per noi italiani una bella lunga vacanza dataci dal gran babbo (i Duce), come premio ai tredici anni trascorsi nella scuola fascista; e detto fra noi, era ora! Nessuno di noi si augura che la guerra finisca e abbiamo un solo desiderio; continuare!

            Giorni fa in TV il “liberale Travaglio imprimatur Montanelli“ ha dichiarato “il progressismo è una virtù; il socialismo è un falso ideologismo“; coma prova ha citato Stefano Bonaccini rappresentante PD e Presidente dell’Emila Romagna, che, contrariamente a quanto sostiene oggi, nel 2019 avrebbe proposto lui l’autonomia differenziata.

In realtà, Bonaccini aveva proposto di migliorare l’efficacia delle politiche sul territorio attraverso la gestione diretta di alcune competenze, come già concesso per alcune Regioni autonome in base all’articolo 116 della Costituzione; per coerenza, nel 2022 il Presidente dell’Emilia ha dichiarato “l’essere contro l’autonomia differenziata a prescindere è un errore“; ma dopo quanto fatto approvare alla Camera dal Governo Meloni il 19 giugno 2024, a nome della stessa unita Conferenza delle Regioni ha detto; “il provvedimento votato alla Camera  è sbagliato nel merito e nel metodo, perché spacca il paese e divide la stessa Conferenza delle Regioni“,

Ma per Travaglio; paladino del “democratico Israele sino al raggiungimento dei trentacinquemila palestinesi genocidiati da Netanyahu e “liberale per il progresso del profitto regressivo per i lavoratori“, quel che conta è il narrare che sinistra e destra sono uguali; con lui liberale di centro presuntuoso protagonista auto-obbligato a risistemare il sistema.

Enrico Corti

21 giugno 2024

 

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