LUNEDÌ 28 OTTOBRE
2024 20.08.30
>>>ANSA/Trovato l'archivio
delle spie, presto gli interrogatori
>>>ANSA/Trovato l'archivio delle spie, presto gli interrogatori Pm, OMISSIS
ai domiciliari. I monitorati erano più di 800mila (di Francesca Brunati e Igor
Greganti) (ANSA) - MILANO, 28 OTT - Montagne di documenti raccolti quando era
investigatore in Polizia, con
le analisi e le informative delle più importanti operazioni di criminalità
organizzata nazionali e internazionali, le schede dei più pericolosi uomini di
mafia e una seria di carte 'scottanti' . Sarebbe questo parte dell'archivio
sequestrato in un garage a casa della segretaria di OMISSIS OMISSIS, l'ex super
poliziotto ai domiciliari nell'ambito dell'indagine della Dda di Milano e della
Dna su un network di presunte cyber-spie. Un archivio che dovrà essere
analizzato, assieme ai dispositivi informatici nelle disponibilità di tutto il
gruppo, da un pool di tecnici dei carabinieri del Ros e che potrebbe diventare
una miniera per inquirenti e investigatori. Mentre sono stati fissati per
giovedì prossimo, davanti al gip Fabrizio Filice, gli interrogatori di garanzia
per i destinatari dei provvedimenti di arresto, ossia OMISSIS, OMISSIS OMISSIS OMISSIS,
OMISSIS OMISSIS e OMISSIS OMISSIS, e per un poliziotto e un finanziere sospesi
dal servizio, il pm Francesco De Tommasi, che sta indagando con il collega
della Direzione Nazionale Antimafia, Antonio Ardituro, ha depositato l'appello
contro il rigetto di una decina di misure cautelari. Nell'atto, da quanto è
trapelato, sono delineate con maggior incisività alcune contestazioni tra le
quali, quelle di cui risponde OMISSIS OMISSIS, il proprietario della Equalize,
la società di investigazione privata attorno a cui ruoterebbe l'imponente
traffico illegale di informazioni che avrebbe in attivo, secondo i calcoli,
oltre 800 mila dati rubati dai terminali in meno di tre anni, con profitti di 3
milioni di euro. Anche gli spiati erano oltre 800mila. OMISSIS, che è anche
presidente della Fondazione Fiera, pur non ricoprendo un ruolo diretto
"nella materiale esfiltrazione" dei dati, poi rivenduti, è
considerato una delle "colonne portanti" dell'associazione per
delinquere. Come si legge nella richiesta degli arresti domiciliari avanzata
dalla Procura nei suoi confronti e nei confronti di altri, anche lui "per
finalità personali," avrebbe sfruttato "le capacità del gruppo di via
Pattari" -via dove ha sede la società di cui è titolare e OMISSIS
amministratore delegato - "di acquisire illecitamente informazioni e dati
sensibili, riservati e segreti". Come quelli, di cui c'è traccia nelle
intercettazioni, che lui stesso ha chiesto sul presidente del Senato Ignazio La
Russa e sui suoi figli, e su coloro che avrebbero potuto ostacolargli la
carriera o favorirla. Informazioni che poi si sarebbe giocato anche nei suoi
rapporti come quello con la ministra Daniela Santanchè ignara di tutto e
estranea alla vicenda che ha anche risvolti allarmanti per via di un account
e-mail, sembrerebbe clonato, del Presidente Sergio Mattarella. Quanto
all'archivio, ora in mano ai pubblici ministeri, è lo stesso OMISSIS,
intercettato, a parlarne e a dare indicazioni. L'estate dell'anno scorso ha
raccontato ai suoi di avere "quasi un quindici, sedici mila schede
personali di soggetti, ma non soggetti mafiosi, anche soggetti non mafiosi,
nome, cognome, dove è nato, a chi è collegato, la famiglia chi sono, i parenti
chi sono" e "la mappa delle famiglie calabresi in Germania, che me la
sono presa dai tedeschi quando sono andato li per Duisburg, un attimo che si
son distratti". Oltre ai video su Silvio Berlusconi e sul caso Ruby, ha
spiegato di aver "tantissimo materiale," come un "database che
non ce l'ha nessuno... tutti i sequestri di persona, i tentati sequestri di
persona (...) dal sessanta ad oggi, (...) da Alemagna nel settanta,
fino...". Materiale che avrebbe regalato al gruppo e che aveva riposto in
scatoloni e che, come lui stesso ha detto, conservato nel "garage"
della sua segretaria, "così siamo a posto, non dobbiamo avere nulla
qua". Infatti uno dei problemi della rete di cyber-spie era far sparire
dagli uffici della Equalize, dai pc e dai telefoni e da ogni supporto,
qualsiasi documento che potesse destare sospetti in caso di perquisizioni o
indagini e che ora magistratura e uomini dell'Arma cercheranno di recuperare. E
questo per trovare elementi di riscontro al quadro emerso finora, cosa che
comporterà l'audizione di tantissime persone rimaste stritolate, loro malgrado,
in questa sospetta 'discarica' abusiva di informazioni dipinta dall'inchiesta.
Inchiesta in cui è indagato l'ex di Finmeccanica-Loeonardo e vice presidente di
Sea che si è autosospeso, OMISSIS, e che ha sullo sfondo anche un capitolo sul
"rilascio facile dei passaporti" concessi pur in "presenza di
precedenti penali o di Polizia",
grazie alla collaborazione dell'apposito ufficio del Commissariato di Rho, nel
Milanese. Documenti che OMISSIS sarebbe riuscito ad "assicurare a clienti
e amici, anche pregiudicati" usandoli come "merce di scambio"
per avere "utilità per lui o per altri a lui legati", come "capi
di abbigliamento gratuiti", fotografie artistiche ma anche formaggi e
dolci gourmet. (ANSA).
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