MERCOLEDÌ 23 OTTOBRE 2024 18.03.04
DDL SICUREZZA, AMNESTY: USO BODYCAM DEVE ESSERE IMPRONTATO A RISPETTO PRIVACY
DDL SICUREZZA, AMNESTY: USO BODYCAM DEVE ESSERE IMPRONTATO A RISPETTO PRIVACY (Public Policy) - Roma, 23 ott - “Vorremmo porre l’attenzione sull’articolo 21 relativo alle bodycam che ne consentirebbe l’uso da parte delle Forze di polizia impegnate nel mantenimento dell’ordine pubblico, di controllo del territorio, di vigilanza di siti sensibili e in ambito ferroviario e a bordo treno. Nella norma non c’è alcun riferimento alle modalità di utilizzo dei dispositivi, che dovrebbero prevedere precise modalità di attivazione, conservazione dei dati e divieto di esser dotati di sistemi di identificazione univoca o di riconoscimento facciale della persona, come specificato dal Garante della privacy già nel 2021, con due distinti pareri. L’utilizzo delle bodycam deve essere quindi improntato al chiaro rispetto della privacy sia delle forze di polizia che dei cittadini e delle cittadine”. Lo ha detto Francesca Loffari, dell’Ufficio relazioni istituzionali Amnesty International Italia, audita dalle commissioni Affari costituzionali e Giustizia al Senato in merito al ddl Sicurezza. “Le bodycam inoltre non dovrebbero ritenersi misura alternativa ai codici identificativi alfanumerici per le forze di polizia, misura che noi come organizzazione chiediamo da anni. Su 27 stati membri, infatti, sono già 20 quelli che hanno introdotto misure di identificazione per gli agenti impegnati in attività di ordine pubblico e l’Italia non è tra questi”, ha spiegato Loffari. “Chiediamo al Senato di non approvare in via definitiva il provvedimento 1236 e di rivedere le disposizioni alla luce della salvaguardia di libertà costituzionalmente garantite, quali l’attivismo e il diritto di protesta”, ha aggiunto la rappresentante di Amnesty International Italia. (Public Policy) @PPolicy_News RIC 231802 ott 2024
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