VENERDÌ 25 OTTOBRE 2024 17.53.20
SALUTE: RISCHIO SUICIDIO TRA I GIOVANI IN CRESCITA, LUCI E OMBRE DEI SOCIAL =
AKS0060 7 MED 0 AKS SALUTE: RISCHIO SUICIDIO TRA I GIOVANI IN CRESCITA, LUCI E OMBRE DEI SOCIAL = Possono aumentare o mitigare pericoli, scienziati fanno il punto su legame tra utilizzo piattaforme e andamento disagio Milano, 25 ott. (Adnkronos SALUTE) - E' uno degli interrogativi che in quest'epoca di mondi virtuali tormentano genitori, educatori, esperti e istituzioni: esiste una relazione tra l'uso dei social ed effetti negativi sulla SALUTE mentale dei giovani, incluso il rischio di pensieri e comportamenti suicidi? Le ricerche attuali identificano dei collegamenti complessi e conflittuali. Mentre ci sono chiare associazioni tra alcuni tipi di utilizzo dei social e il rischio di suicidio, alcuni lavori rilevano anche l'opportunità e le potenzialità di mitigare questo rischio suicidio attraverso i social media. Luci e ombre, e molti aspetti da chiarire. A fare il punto è un'analisi pubblicata su 'Jama Network Open' da esperti del National Institute of Mental Health, centro dei Nih statunitensi (National Institutes of Health) a Bethesda, Maryland. Si parte da un dato, che fotografa l'andamento del disagio fra ragazzi e adolescenti: studi epidemiologici - evidenziano gli autori del focus - suggeriscono che l'incidenza del suicidio tra i giovani è in aumento in tempi recenti. I tassi di mortalità per questa causa nella fascia d'età tra 10 e 24 anni sono cresciuti del 62% dal 2007 (6,8 ogni 100.000 persone) al 2021 (11/100.000), anche se i numeri provvisori del 2022 mostrano un leggero calo sia per i 10-14enni che per gli adolescenti e i giovani adulti tra 15 e 24 anni. Parallelamente, secondo quanto emerge da una delle principali indagini di sorveglianza sanitaria per i giovani delle scuole superiori degli States, la Youth Risk Behavior Survey, si è osservato un aumento costante delle segnalazioni di pensieri e comportamenti suicidi nel periodo dal 2013 al 2023. Nell'ultimo anno analizzato, le donne e le persone Lgbtq+ sono risultate a rischio più elevato rispetto agli uomini per ogni tipo di comportamento suicida misurato. Questo il quadro. E ci si chiede perché. Protagonisti nel dibattito sui fattori che contribuiscono a questi aumenti sono anche la rapida evoluzione della tecnologia e l'espansione dell'uso dei social da parte dei giovani in questo arco temporale. Il mondo medico chiede che si accenda un faro sul tema. In questa direzione vanno le dichiarazioni dello Us Surgeon General e di varie organizzazioni professionali: serve capire meglio l'impatto di social e tecnologie digitali sulla SALUTE mentale e sullo sviluppo infantile, è il messaggio, e l'industria tecnologica, i ricercatori, gli operatori sanitari, gli educatori e i decisori politici devono identificare dei modi per ridurre i rischi, aumentare la sicurezza e sfruttare i social media e le tecnologie digitali per supportare la SALUTE mentale. (Segue) (Lus/Adnkronos SALUTE) ISSN 2499 - 3492 25-OTT-24 17:52 NNNN
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SALUTE: RISCHIO SUICIDIO TRA I GIOVANI IN CRESCITA, LUCI E OMBRE DEI SOCIAL (2) =
AKS0061 7 MED 0 AKS SALUTE: RISCHIO SUICIDIO TRA I GIOVANI IN CRESCITA, LUCI E OMBRE DEI SOCIAL (2) = (Adnkronos SALUTE) - Cosa dice la ricerca fino ad oggi? Uno studio di consenso citato nell'analisi e realizzato dalla National Academy of Sciences, Engineering, and Medicine (Nasem) ha trovato evidenze di potenziali danni e potenziali benefici per i giovani dai social media sul fronte della SALUTE mentale. I potenziali danni includono confronti sociali malsani, spostamento di attività sane tra cui il sonno e interferenza con lo sviluppo del controllo dell'attenzione. I benefici osservati contemplano la capacità di connettersi con amici e familiari, trovare supporto e apprendere e acquisire competenze. Per gli esperti servono però "ulteriori ricerche appunto sulle dinamiche con cui l'uso dei social media può contribuire al rischio di problemi di SALUTE mentale nei giovani o può essere sfruttato per mitigare tali rischi". Dalla ricognizione sugli studi in questo campo emerge che la maggior parte delle evidenze raccolte proviene dalla fascia degli adolescenti e giovani adulti, sebbene sia giustificata la necessità di una ricerca anche su bambini più piccoli e su adulti. Ci sono diverse sfide metodologiche da affrontare. Su tutte, il fatto che la tecnologia dei social cambia rapidamente e anche i modelli di utilizzo non sono statici e possono cambiare a livello individuale, e poi questioni etiche relative alla privacy. Ad oggi, riepilogano comunque gli esperti, "si sa poco sui meccanismi con cui i social possono influenzare il rischio di suicidio". I primi studi si sono concentrati sulla durata del tempo trascorso allo schermo. Una revisione sistematica del 2019 ha mostrato un'associazione tra l'uso intenso di social e Internet e tentativi di suicidio, mentre una seconda revisione - che includeva anche il tempo trascorso su siti con contenuti suicidi - ha trovato prove contrastanti di un collegamento fra i due elementi. (Segue) (Lus/Adnkronos SALUTE) ISSN 2499 - 3492 25-OTT-24 17:52 NNNN
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SALUTE: RISCHIO SUICIDIO TRA I GIOVANI IN CRESCITA, LUCI E OMBRE DEI SOCIAL (3) =
AKS0062 7 MED 0 AKS SALUTE: RISCHIO SUICIDIO TRA I GIOVANI IN CRESCITA, LUCI E OMBRE DEI SOCIAL (3) = (Adnkronos SALUTE) - "Due le ipotesi su come l'uso dei social media sia collegato a esiti di SALUTE mentale nei giovani - rilevano gli autori dell'analisi - La prima è che i social possono agire come un amplificatore di rischi noti per il suicidio nei giovani, come disturbi del sonno o insonnia, disagio, depressione, disperazione, ritiro o isolamento sociale, fattori di stress sociale, bullismo ed esposizione a comportamenti suicidi in modelli di ruolo ispiratori. La seconda ipotesi è che possano introdurre nuove esposizioni non comunemente sperimentate prima dell'era dei social media. Le piattaforme social hanno caratteristiche che differiscono dalle interazioni dal vivo e, per esempio, l'esposizione al cyberbullismo è stata collegata all'autolesionismo e al comportamento suicida nei giovani in diversi studi. C'è poi l'accesso più facile a contenuti potenzialmente dannosi, che potrebbe esacerbare il rischio, e anche resoconti aneddotici di un rischio correlato a sfide virali sui social media. E infine gli esperti analizzano il risvolto della medaglia: i social come veicolo per strategie di riduzione e prevenzione del rischio di suicidio. Come possono diventarlo? I social media offrono opportunità di connessione sociale e inclusione, fattori che promuovono la resilienza nei giovani, possono contribuire a costruire una comunità sociale online per persone ansiose o introverse o emarginate, e offrono opportunità per identificare più rapidamente i giovani a rischio. Su un livello individuale, possono essere sfruttate anche nuove strategie di rilevamento computazionale per prevedere chi è più a rischio in tempo reale in base ai comportamenti sui social media. A livello di comunità, modelli previsionali dei tassi di suicidio basati su più forme di dati online, inclusi i post sui social media, possono aiutare a identificare cluster di comunità a rischio elevato su base settimanale, invece di attendere che emergano dati ufficiali. E, infine, gli adolescenti possono ricevere informazioni e interventi utili tramite le piattaforme di social media, anche su come cercare aiuto. Anche per ottimizzare queste strategie positive, concludono gli autori dell'analisi, serviranno ulteriori ricerche. (Lus/Adnkronos SALUTE) ISSN 2499 - 3492 25-OTT-24 17:52 NNNN
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