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martedì 11 marzo 2025

il nero; il Bigottismo e la Creatività (a cura di Enrico Corti)

 

da Enrico Corti

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Corti - Pirola

12:48 (5 ore fa)
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il nero; il Bigottismo e la Creatività,

Ad una certa età le donne sono portate a vestirsi in nero; la motivazione più comune è che questa tinta le snellisce, ma ciò attiene al concetto dell’apparire, mentre la vera ragione è più sostanziale, sia sul terreno della cultura, che del costume e della formazione sociale.

Nella modernità il nero viene usato innanzitutto per celebrare il lutto; ma nei tempi non è sempre stato così e non lo è tutt’ora; gli antichi Egizi usavano il rosso motivato con il dare al defunto l’energia necessaria per l’al di là del Dio Sole “RA“; nel medio-evo si usava il marrone perché in sintonia con il legno della cassa e perché produrre il colore nero costava di più; si è usato anche il grigio per ricordare le ceneri e l’anti-preziosismo; i Buddisti e in genere i popoli Orientali usano tutt’ora  il bianco in ossequio al pallore del morto; solo dal XVI° secolo nell’ Occidente prevale in generale l’uso del nero imposto a partire dalla cattolicissima Spagna; dando così al colore nero il significato del pentimento dei comuni mortali. rivolto al Dio cristiano per i peccati commessi; lasciando ai soli sacerdoti il diritto di indossare il viola; solo per alcuni studiosi non credenti, il nero rappresenta il buio per l’assenza di luce nell’aldilà.

Ritornando ai viventi, su buona parte della Terra il nero femminile è strumento di gelosia possessività maschile sulle donne; i cui corpi devono essere nascosti agi occhi di altri maschi perché forieri di istinti sessuali; senza paragonarlo minimamente all’oscurantismo Islamico; anche il cattolicesimo individua nella pura sessualità un messaggio satanico da combattere; per questo sacerdoti e monache di questa religione subiscono il divieto del matrimonio; ai laici viene predicato che il sesso si può fare se produce procreazione.

Al di là delle intenzioni; di fatto nella società sviluppatasi parimenti con il cattolicesimo nel bigottismo la sessualità è interpretata non come valore della natura, ma come suo disvalore; non più catalogabile tra il sentimento dell’amore, ma come insidia religiosa ma anche sociale; cosicché per la gran parte viene consumata più sulla base degli istinti (strutturalmente animaleschi) piuttosto che su quelli intellettuali celebrali, ben più appaganti per l’umano anche sul puro piano fisico in quanto frutti razionali della mente.

Un esempio di creatività nel rapporto sensi/intelletto è dato dalla pratica del nudo naturismo umano.

Se accompagnata dall’educato profondo rispetto civico; la trasgressione dei costumi bigotti cattolici assume così il valore della creatività; quando pre-ideologicamente o peggio ancora pre-teologicamente si nega questa creatività, è come produrre una decapitazione sostitutiva della ghigliottina.

Il bigottismo è concausa della corsa al consumismo indotta dalla società “del libero mercato per il profitto“, che se ne avvale specularmente per creare le attuali profonde disuguaglianze terrestri; sociali; di condizioni e dei diritti.       

Enrico Corti

11 marzo 2025

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