9CO1692835 4 EST ITA R01 ALTRI 21 MORTI A GAZA, EX CAPI DEL MOSSAD: GUERRA DA FERMARE (RIEPILOGO) - (1) (9Colonne) Roma, 4 ago - È di almeno 21 morti il bilancio provvisorio degli attacchi israeliani condotti nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza, mentre altri sei civili - tra cui un bambino - hanno perso la vita a causa della carestia e della malnutrizione. Lo riferisce il Ministero della Salute locale, aggiornando a 181 il totale delle vittime legate alla fame dall'inizio del conflitto, tra cui 94 minori. Le vittime dei raid israeliani si sono registrate in diverse aree del territorio palestinese. Sette richiedenti aiuto sono stati uccisi e 20 feriti nei pressi di un centro umanitario della GHF nel centro di Gaza, ha riferito una fonte medica dell'ospedale al-Awda. Altri due civili, tra cui una donna, sono morti in un attacco nella zona di al-Shakoush, alla periferia di Rafah. A Deir el-Balah, il bombardamento di una casa ha provocato almeno tre vittime, secondo quanto comunicato dall'ospedale dei martiri di Al-Aqsa. Altri due palestinesi sono rimasti uccisi a Beit Lahiya, nel nord della Striscia, mentre sette persone sono morte in raid condotti nel quartiere di Shujayea, a est di Gaza City, secondo fonti dell'ospedale al-Ahli. (SEGUE) 041151 AGO 25
9CO1692839 4 EST ITA R01 ALTRI 21 MORTI A GAZA, EX CAPI DEL MOSSAD: GUERRA DA FERMARE (RIEPILOGO) - (2) (9Colonne) Roma, 4 ago - In questo contesto di crescente crisi umanitaria, si leva anche una voce critica inedita dal fronte israeliano. Almeno 18 ex alti responsabili delle agenzie di sicurezza israeliane - tra cui Mossad, Shin Bet, esercito e polizia - hanno lanciato un appello pubblico per la fine della guerra, definita "militarmente sterile" e "politicamente dannosa".In un video diffuso sui social media, Ami Ayalon, ex capo dello Shin Bet, afferma che "questa guerra ha smesso di essere una guerra giusta. Sta portando lo Stato di Israele alla perdita della sua sicurezza e della sua identità". Tamir Pardo, già a capo del Mossad, aggiunge: "Siamo sull'orlo della sconfitta. Non importa quanto sia efficace l'esercito, una guerra senza obiettivi politici è garanzia di fallimento". Dure anche le parole di Amos Malka, ex capo dell'intelligence militare: "È passato più di un anno da quando si poteva concludere il conflitto con un risultato operativo sufficiente". Per Nadav Argaman, altro ex direttore dello Shin Bet, "ora stiamo per lo più compensando le perdite". Il loro appello giunge mentre la guerra, in corso da 22 mesi, continua a provocare gravi conseguenze umanitarie a Gaza e ad alimentare tensioni regionali e pressioni internazionali sul governo israeliano. (Sis) 041157 AGO 25
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