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venerdì 22 agosto 2025

Uno dei principali paradossi è che l'europeismo ci aveva promesso la promozione della pace e autonomia dagli Usa, invece oggi la Commissione si può guadagnare la medaglietta dell'organo più catastroficamente prono a Washington.
 
La guerra in Ucraina ha avuto almeno un merito: mostrare in mondovisione i limiti strutturali di questa integrazione europea.
 
La politica economica, monetaria e commerciale dell'Ue degli ultimi trent'anni ha contribuito al tramonto del continente e alla perdita di centralità dei suoi Paesi principali: non solo l'Italia, ma ormai anche Germania e Francia i cui leader ormai vanno a Washington come alici colate e vengono trattati da inutili comparse dall'Imperatore.
 
30 anni di bugie e manipolazioni stanno venendo spazzate via ogni giorno che passa, e solo la mancanza di un vero dissenso organizzato tiene in vita questi morti che camminano che continuano a fare i nostri governanti.
 
Se mai ci sarà un "rilancio europeo" potrà nascere solo su basi radicalmente diverse, e questa catastrofe deve essere la tragica premessa per nascita di qualcosa di nuovo.
 
Ne abbiamo parlato in una ricchissima intervista con Matteo Bortolon e Gabriele Guzzi, entrambi autori di un articolo usciti sul Fatto Quotidiano.

Ci vediamo alle 18.30 qui https://youtu.be/DvibrD9x804?si=fI0tQ0NbjuS2xsj0

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