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martedì 16 dicembre 2025

Danfurl:
ALEXANDR G. DUGIN
Filosofo russo contemporaneo, questo scriveva nel 2022, sul conflitto in Ucraina appena iniziato.
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🇷🇺"Questa non è una guerra con l'Ucraina. È un confronto con il globalismo come fenomeno planetario integrale.
 È un confronto a tutti i livelli, geopolitico e ideologico.
 La Russia rifiuta tutto del globalismo: unipolarismo, atlantismo, da un lato, e dall'altro:liberalismo, anti-tradizione, tecnocrazia, riscrittura della storia, cancellazione della cultura, "Grande Reset" in una parola.
È chiaro che tutti i leader europei fanno parte dell'élite liberale atlantista. 
E noi siamo in guerra esattamente con questo.
Da qui la loro legittima reazione. 
La Russia viene ormai esclusa dalle reti globaliste. Non ha più una scelta: o costruire il suo mondo o scomparire.
E la Russia ha stabilito un percorso per costruire il suo mondo, la sua civiltà.
Il primo passo è stato fatto. 
Ma sovrano di fronte al globalismo può essere solo un grande spazio, un continente-stato, una civiltà-stato.
 Nessun paese può resistere a lungo a una completa disconnessione. 
La Russia sta creando un campo di resistenza globale. 
La Russia vincerà, non ci sono dubbi, e la sua vittoria sara' una vittoria per tutte le forze alternative, e per tutti i popoli. 
Stiamo, come sempre, iniziando i processi più difficili e pericolosi e come sempre quando vinciamo, tutti ne approfittano. 
È così che deve essere, stiamo creando i presupposti per una vera multipolarità. 
E quelli che sono pronti ad ucciderci ora saranno i primi ad approfittare della nostra impresa domani. Scrivo quasi sempre cose che poi si avverano. Anche questo si avvererà.

Cosa significa per la Russia rompere con l'Occidente? È la salvezza!
L'Occidente moderno, dove trionfano i Rothschild, Soros, Schwab, Bill Gates e Zuckerberg, è la cosa più disgustosa della storia del mondo. 
Non è più l'Occidente della cultura mediterranea greco-romana e nemmeno il ventesimo secolo violento e contraddittorio.
È un cimitero di rifiuti tossici della civiltà, è anti-civilizzazione.
E quanto prima e più completamente la Russia se ne stacca, tanto prima ritorna alle sue radici. Quali?  Quelle Cristiane, greco-romane, mediterranee, europee… Cioè, alle radici comuni al vero Occidente. Quelle radici che l'Occidente moderno ha tagliato fuori e sono rimaste in Russia. E l'Eurasia alzerà la testa 
 La Russia non è l'Europa occidentale, la Russia ha seguito i greci, Bisanzio e il cristianesimo orientale. E sta ancora seguendo questa strada. Sì, con zigzag e deviazioni, a volte in vicoli ciechi, ma si sta muovendo proprio in quella "rivolta contro il mondo globalista.
 E i popoli europei devono rifiutare il tossico globalismo, rompere con questo Occidente, e anche gli statunitensi devono seguire coloro che rifiutano il globalismo. E allora tutti capiranno il significato della moderna guerra in Ucraina. 
Molte persone in Ucraina lo capivano, ma la terribile propaganda rabbiosa liberal-nazista non lascia nulla di intentato nella mente degli ucraini. Torneranno in sé e combatteranno insieme a noi per il regno della luce, per la tradizione e una vera identità.
La rottura con l'Occidente non è una rottura con l'Europa. È una rottura con la morte, la degenerazione e il suicidio. 
È la chiave del recupero.
 E l'Europa stessa,i popoli europei, dovrebbero seguire il nostro esempio: rovesciare la giunta globalista antinazionale e costruire la loro vera casa europea, un palazzo europeo, una cattedrale europea".🇷🇺

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