DIR2244 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT DIFESA. CONFERMATA SOSPENSIONE SEGRETARIO ITAMIL, SUM: È PER CHIUDERE BOCCA A SINDACATI "I CONDANNATI POSSONO FARE CARRIERA, SINDACALISTI SCOMODI DECADONO PER SEMPRE" (DIRE) Roma, 18 dic. - Ha avuto clamore il caso del segretario nazionale di sindacato militare Itamil, Girolamo Foti, che per avere espresso delle critiche, anche attraverso i comunicati stampa, all'attuale compagine governativa, con specifico riferimento al ministro della Difesa ed a un suo Consigliere per i rapporti con le APCSM (ex presidente del COCER interforze), durante la fase di contrattazione dello scorso anno, era stato sospeso per due mesi. Il TAR della Sicilia aveva ritenuto la sanzione illegittima e aveva interpretato le affermazioni come "legittimo diritto di critica sindacale". Il sindacato parlava di militari "orfani di un ministro attento alle esigenze del personale", il che contribuiva "al malessere e alla sfiducia verso l'attuale governo". Ora arriva il Consiglio di Stato e ribalta tutto. "Una sentenza di 29 pagine- spiega il Sindacato Unico dei Militari (Sum) che ha deciso di intervenire sulla vicenda considerandola 'simbolica' di un certo approccio che condanna al bavaglio il sindacalismo militare- che ha stabilito che le espressioni abbiano superato, "in modo manifesto, il limite della continenza formale nella specifica accezione che questa assume in ambito militare, e si siano poste in contrasto con i doveri derivanti dal giuramento prestato, dal grado rivestito e dal rinnovato obbligo di salvaguardia del prestigio istituzionale. La sentenza - aggiunge il SUM- dedica largo spazio ad una ricostruzione storica delle tappe che hanno portato alla nascita del sindacalismo militare nelle forze armate e nelle forze di polizia a ordinamento militare, grazie alla pressione sovranazionale (Corte Europea dei Diritti Umani), che ha 'incrinato la tenuta del divieto sancito dall'articolo 1475 del Codice dell'Ordinamento Militare'. Senza voler entrare nel merito della sentenza, ci si permette solo di rilevare che, in esecuzione al disposto di cui all'articolo 1477 ter Codice dell'Ordinamento Militare, il militare sospeso non potrà più ricoprire cariche dirigenziali all'interno delle APCSM (il sindacato militare). Destinato a decadere dalla carica, non potrà più essere eletto in nessuna organizzazione militare di carattere sindacale. Ciò rappresenta indubbiamente una criticità della legge istitutiva dei sindacati militari, dove basta aver subito una sanzione disciplinare di stato per essere esclusi ab libitum dall'esercizio dell'attività sindacale". IN sostanza con una sanzione di Stato si metterebbe a tacere la denuncia del sindacato, questa la denuncia del SUM, e si cade in un circolo vizioso di scarsa trasparenza in cui chi giudica coincide con chi viene contestato. (SEGUE) (Sim/ Dire) 16:28 18-12-25
DIR2245 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT DIFESA. CONFERMATA SOSPENSIONE SEGRETARIO ITAMIL, SUM: È PER CHIUDERE BOCCA A SINDACATI -2- (DIRE) Roma, 18 dic. - "La comminazione di una sanzione di Stato è lo strumento che il datore di lavoro (in questo caso il Ministro della Difesa, ma anche qualsivoglia autorità di Vertice) potrebbe utilizzare per eliminare definitivamente chi magari si oppone con decisione a delle questioni sindacali controverse o scomode (quale la firma del contratto). E' indiscutibile- denuncia il SUM- che eventuali comportamenti lesivi del prestigio delle Istituzioni possano e debbano essere sanzionati con provvedimenti di stato, ma solleva dubbi di carattere costituzionale la circostanza per cui, in materia di sindacalismo militare, l'irrogazione di una sanzione disciplinare di stato debba pesare a vita (una sorta di ergastolo dal sindacalismo militare) sul futuro professionale di un militare, considerato che queste sanzioni hanno un peso determinante anche per i provvedimenti di impiego dei Colleghi). A titolo di cronaca, si è già a due segretari generali sanzionati e decaduti dalla carica. E' probabilmente arrivato il momento di superare la criticità del sistema disciplinare e sanzionatorio dell'organizzazione militare laddove la parte offesa svolge al contempo la funzione di organo inquirente e di organo giudicante o, in altre parole, di controllato e controllante. Come abbiamo già evidenziato nel contratto con i nostri iscritti, non è più procrastinabile l'avvio di un tavolo tecnico che porti alla creazione di un organo terzo che garantisca imparzialità". Il Presidente del S.U.M. Antonello ARABIA intervenuto sulla vicenda ha dichiarato: "Questo episodio mi fa tornare alla mente una considerazione di carattere generale, già riportata in alcune interrogazioni parlamentari alle quali diede risposta l'allora Sottosegretario alla Difesa o in alcuni atti dell'allora Ministra Elisabetta Trenta: è più semplice essere promossi a delle cariche dirigenziali di altissimo livello, con avanzamenti a scelta, anche se si è già condannati per gravi reati con sentenze passate in giudicato, che mantenere la propria posizione di sindacalista militare per avere criticato (in questo caso forse aspramente il Ministro di turno). Ai segretari generali colpiti da queste sanzioni, va la Nostra massima solidarietà". (Sim/ Dire) 16:28 18-12-25
Nessun commento:
Posta un commento