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martedì 3 gennaio 2012

A.SAUDITA: UOMO METTE IN VENDITA FIGLIO DI 6 ANNI SU FACEBOOK




A.SAUDITA: UOMO METTE IN VENDITA FIGLIO DI 6 ANNI SU FACEBOOK =
UN CITTADINO SAUDITA CHIEDE 20 MILIONI DI DOLLARI PER USCIRE
DALLA POVERTA' NEL PAESE PIU' RICCO DEL MONDO

Riad, 3 gen. - (Adnkronos/Aki) - Un uomo saudita, Saud Bin Naser
al-Shihri, ha messo in vendita suo figlio di sei anni su 'Facebook'.
Secondo quanto scrive il quotidiano saudita 'al-Sharq', l'uomo ha
scritto sul suo profilo presente nel social network di "aver deciso di
vendere mio figlio per dare una vita dignitosa a sua madre e alle sue
sorelle in cambio di questa vita di poverta' e desolazione nella quale
viviamo attualmente". Sostiene di essere finito in uno stato di
indigenza a causa di un decreto del tribunale che lo ha costretto a
chiudere l'azienda di servizi per gli avvocati nella quale lavorava da
tempo e per questo si e' ritrovato disoccupato con la necessita' di
chiedere il cibo agli amici per vivere. "Mi sono anche recato al
collocamento per chiedere un aiuto per trovare un altro lavoro, alla
luce del recente decreto del re Abdullah - ha scritto - ma mi hanno
detto che ho superato l'eta' stabilita dalla legge e che potevano
aiutare solo chi aveva meno di 35 anni".

Il giornale saudita sottolinea il paradosso per cui casi di
poverta' come questo si possano trovare anche in un paese esportatore
di petrolio come quello saudita che e' il piu' ricco del mondo.
"Secondo il Consiglio consultivo del re - si legge - il 22% degli
abitanti del regno hanno raggiunto il livello di poverta' nonostante
da tre anni il governo sostenga che ci sia una strategia globale per
la lotta alla poverta' nel paese". (segue)

(Mhb/Col/Adnkronos)
03-GEN-12 13:16

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A.SAUDITA: UOMO METTE IN VENDITA FIGLIO DI 6 ANNI SU FACEBOOK (2) =

(Adnkronos/Aki) - Secondo il ministero degli Affari sociali,
sono tre milioni le persone in Arabia Saudita che hanno raggiunto il
livello di poverta', 600 mila delle quali ricevono un sussidio dai
servizi sociali. Per portare alla luce questa situazione un
giornalista saudita, Turad al_Asmari, ha realizzato di recente un
documentario dal titolo: "il mio stipendio e' mille Riyal" che offre
un quadro chiaro del fenomeno della poverta' in Arabia Saudita. Il
documentario parte da una storia vera di un giovane che si chiama
Ahmed e che lavora come agente della sicurezza privata in un centro
commerciale a Geddah e guadagna 1200 Riyal al mese (320 dollari). Con
quei soldi deve aiutare la sua famiglia che e' composta da 7 persone e
per questo lavora 12 ore al giorno. Nel reportage si criticano le
condizioni di vita dei giovani sauditi e si denuncia il fatto che un
impiegato pubblico non guadagni piu' di 1500 Riyal al mese, in un
paese dove entrano ogni anno 1500 miliardi di Riyal.

Su questo tema e' intervenuta di recente anche la principessa
Basma Bint Saud Bin Abdelaziz Al Saud, che ha duramente criticato i
funzionari del governo di Riad accusandoli di non eseguire nel modo
giusto gli ordini del re Abdullah. Ha denunciato anche la presenza nel
paese di villaggi dove non arriva l'acqua e l'elettricita' e dove la
gente vive in stato di poverta', "dove la ricchezza del paese e'
divisa solo tra il 5% della popolazione, mentre secondo le statistiche
ufficiali il 70% delle persone non ha una casa di proprieta'".

(Mhb/Col/Adnkronos)
03-GEN-12 13:30

NNNN

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