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venerdì 14 giugno 2013

G8/ Amnesty: Manca reato di tortura, quindi mancano pene adatte


G8/ Amnesty: Manca reato di tortura, quindi mancano pene adatte
E chiede rispetto degli impegni presi dai leader del governo

Roma, 14 giu. (TMNews) - Amnesty International Italia commentando
la sentenza di Cassazione sui maltrattamenti di Bolzaneto rileva
come l"a mancanza del reato di tortura nel codice penale italiano
abbia impedito ai giudici di punire i responsabili in modo
proporzionato alla gravita` della condotta loro attribuita".

In un comunicato l'associazione per la tutela dei diritti umani
ricorda che "la Corte di Cassazione ha emesso oggi il verdetto
definitivo sui maltrattamenti subiti nel luglio 2001, durante il
G8 di Genova, da oltre 200 persone trasferite nel carcere
provvisorio di Bolzaneto, dove furono costrette a rimanere per
ore in posizioni dolorose, picchiate, minacciate di subire
violenze e stupri e sottoposte a perquisizioni corporali eseguite
in modo volutamente degradante e a ulteriori umiliazioni. La
Corte ha ribadito in modo definitivo che a Bolzaneto furono
commesse gravi violazioni dei diritti umani. Il verdetto odierno
conferma le responsabilita` della maggior parte degli imputati,
ma la prescrizione comporta la sostanziale impunita` per molti di
loro".

Amnesty sottolinea poi come "la mancanza del reato di tortura nel
codice penale italiano abbia impedito ai giudici di punire i
responsabili in modo proporzionato alla gravita` della condotta
loro attribuita".

Le responsabilita` accertate nei procedimenti giudiziari
"coinvolgono un numero molto piccolo di coloro che parteciparono
alle ingiustificabili violenze di massa poste in essere dalle
forze di polizia, seguite da un`impunita` che perdura per
centinaia degli agenti coinvolti. Vi e` stata, in questi anni,
una vergognosa mancanza di assunzione di responsabilita` per i
fallimenti politici e sistemici che hanno reso possibili le
violenze. Non sono mai state fornite scuse alle vittime, ne`
risultano a oggi aperti procedimenti disciplinari" sottolinea
l'organizzazione.
(Segue)

red-Aqu

142007 giu 13

G8/ Amnesty: Manca reato di tortura, quindi mancano pene... -2-


Roma, 14 giu. (TMNews) - E Amnesty sottolinea ancora di ritenere
"urgente e necessario che l`Italia si doti di strumenti adeguati
a prevenire maltrattamenti e tortura da parte delle forze di
polizia e ad investigarli in maniera efficace: tra questi, oltre
al gia` ricordato reato di tortura, occorre un meccanismo di
prevenzione indipendente come richiesto dai trattati
internazionali a cui l`Italia ha aderito e, in particolare, dal
Protocollo opzionale alla Convenzione Onu contro la tortura e
altre pene o trattamenti crudeli, inumani e degradanti,
ratificato dall`Italia nel 2013".

"Le richieste dei provvedimenti legislativi e delle misure
necessarie a prevenire l`impunita` delle forze di polizia fanno
parte dell`Agenda in 10 punti che Amnesty International ha
sottoposto in vista delle ultime elezioni politiche a tutti i
candidati e ai leader delle forze politiche in lizza, lanciando
la campagna `Ricordati che devi rispondere`. L`Agenda e` stata
sottoscritta da 440 candidati, di cui 117 sono stati poi eletti
al parlamento".

In conclusione, Amnesty "chiede il rispetto degli impegni presi
da parte dei singoli parlamentari, nonche` di tutti i leader che
compongono il governo cosiddetto di larghe intese (Pd, Pdl,
Scelta Civica, Partito radicale) in merito ai 10 punti della sua
Agenda. L`organizzazione per i diritti umani sottolinea, in
particolare, che tutti i leader delle forze politiche e dei
partiti rappresentati nel governo si sono impegnati per
l`introduzione di misure che garantiscano la trasparenza
dell`operato delle forze di polizia e per l`introduzione del
reato di tortura (punto 1 dell`Agenda) e si aspetta dunque che
questo impegno sia mantenuto".

red-Aqu

142007 giu 13


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