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lunedì 17 giugno 2013

IN GIRO PER SHOPPING E SU BUS MA ERA INVALIDA AL 100%


IN GIRO PER SHOPPING E SU BUS MA ERA INVALIDA AL 100%
TRENTA DENUNCE NELL'AVELLINESE,INTASCAVANO PENSIONI DI DECEDUTI
(ANSA)- AVELLINO, 17 GIU - Faceva regolarmente la spesa da
sola, compere nei negozi del centro, saliva e scendeva senza
bisogno di aiuto dai mezzi pubblici: tutto normale se la donna
in questione non risultasse ufficialmente invalida al cento per
cento, condizione che negli ultimi otto anni le ha permesso di
incassare decine di migliaia di euro dall'Inps.
E' uno dei casi piu' clamorosi scoperti nell'inchiesta della
Guardia di Finanza del Comando provinciale di Avellino, che
insieme alla Tenenza di Ariano Irpino (Avellino), ha portato
alla denuncia di trenta persone che, a vario titolo e con
diversi escamotage, percepivano indebitamente l'assegno
pensionistico e, in molti casi, anche l'indennita' di
accompagnamento. Nel caso della donna filmata dai finanzieri, la
truffa era stata possibile in quanto, di suo pugno, aveva
falsificato la diagnosi riportata nella certificazione medica
che ha tratto in inganno anche la commissione medica della
locale Asl. Per lei e' scattata la denuncia penale di truffa ai
danni dello Stato, imputazione di cui dovra' rispondere anche
un'altra donna di Ariano Irpino che dopo aver fatto riconoscere
la pensione di invalidita' per una sua zia, senza peraltro che
questa ne fosse a conoscenza, ha intascato nel corso degli anni
una somma superiore agli 80 mila euro anche dopo l'avvenuto
decesso della congiunta della quale risultava delegata.
Anche per questa ragione, sono finiti nel registro degli
indagati anche alcuni dipendenti comunali che hanno omesso di
comunicare, nei tempi dovuti, all'Inps il decesso degli iscritti
nella anagrafe comunale. Nei loro confronti e' scattata la
segnalazione alla Corte dei Conti. C'e' stato anche il caso di
chi, per i ritardi nella comunicazione da parte degli uffici
comunali, si e' visto accreditare l'assegno mensile dall'Inps
intestato a parenti nel frattempo deceduti e che pero' non ha
intascato neppure un centesimo. Altri, come chi per anni ha
continuato ad incassare la pensione di una zia morta da tempo in
Venezuela, sono riusciti a incassare molte migliaia di euro
prima che, a partire dall'anno scorso, scattassero i controlli
incrociati ai quali hanno lavorato le Fiamme Gialle e l'Inps di
Ariano Irpino che hanno passato al setaccio migliaia di
posizioni, a loro volta incrociate con i dati della Asl e
dell'Anagrafe tributaria. In questo modo, e' stato possibile
bloccare 85 pensioni per altrettanti soggetti che le intascavano
illegittimamente.

W11-SS
17-GIU-13 13:49 NNNN

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