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mercoledì 5 febbraio 2020

Coronavirus, Burioni: identificati farmaci efficaci in laboratorio


MERCOLEDÌ 05 FEBBRAIO 2020 17.01.36


Coronavirus, Burioni: identificati farmaci efficaci in laboratorio

Coronavirus, Burioni: identificati farmaci efficaci in laboratorio Su Cell Research i dati dei ricercatori cinesi su uso antivirali Roma, 5 feb. (askanews) - "Identificati farmaci efficaci in laboratorio contro il coronavirus": lo dice il virologo Roberto Burioni, sul sito Meicalfacts, dove insieme a Nicasio Mancini, microbiologo medico dell'ospedale San Raffaele di Milano, ha commentato gli ultimi dati pubblicati sulla rivista scientifica Cell Research dai ricercatori cinesi sull'uso di alcuni farmaci antivirali, già usati, o in fase di sviluppo, contro i coronavirus Sars e Mers, farmaci testati contro Ebola e anche un farmaco usato per la malaria. Una buona notizia - sottolineano gli esperti ma da prendere con alcuni avvertimenti: ciò che funziona in laboratorio non garantisce l'efficacia sui pazienti, e, in secondo luogo, lo studio è stato condotto in emergenza quindi non ha valutato tutte le "variabili sperimentali". Quindi in ogni caso l'invito è non abbassare la guardia e fare di tutto per impedire il diffondersi del virus. (Segue) Gtu 20200205T170133Z

MERCOLEDÌ 05 FEBBRAIO 2020 17.01.48


Coronavirus, Burioni: identificati farmaci efficaci in laboratorio -2-
Coronavirus, Burioni: identificati farmaci efficaci in laboratorio -2- Roma, 5 feb. (askanews) - "Serviva un colpo di fortuna per avere una speranza nell'emergenza coronavirus e forse il colpo di fortuna c'è stato", esordiscono Burioni e Nicasio: "Molto spesso, parlando di farmaci e vaccini, abbiamo detto che sarebbe stato meglio rassegnarsi al fatto di dovere affrontare quest'epidemia di coronavirus senza alcun aiuto, a meno di un colpo di fortuna: intendendo con colpo di fortuna il fatto che un farmaco utilizzato per un altro virus (o per un altro motivo) si fosse dimostrato efficace contro questo. Ebbene, abbiamo una buona notizia, c'è un minimo di speranza". Tutto - spiegano i due esperti - arriva grazie all'isolamento del virus, a cui sono arrivati i ricercatori cinesi ma anche lo Spallanzani di Roma, che lo hanno isolato dai due turisti cinesi ricoverati. L'isolamento del virus infatti "è la procedura che permette di far replicare il virus in laboratorio, a partire da un campione biologico di un paziente. Nel caso specifico del nuovo coronavirus, il muco e la saliva di un paziente infetto sono stati messi a contatto con cellule contenute in un recipiente. Una procedura standard, ma che non garantisce sempre alte probabilità di successo, soprattutto nel caso di virus che non si conoscono come quelli in questione". Nel caso di coronavirus l'isolamento è stato possibile e questo porta a "molteplici vantaggi", e in sintesi a una "migliore comprensione delle caratteristiche del virus isolato". "L'avere il virus - sottolineano Burioni e Nicasio - permette di capire i dettagli molecolari di come entra all'interno delle cellule che infetta, di come ne altera il funzionamento interno e di come, eventualmente, le distrugge. Informazioni fondamentali per provare a mettere in pratica misure efficaci per contrastarlo". E nell'immediato di un'emergenza per un epidemia in corso c'è anche un altro vantaggio pratico, ricordano gli esperti: "Ancor prima di comprenderne i dettagli molecolari dell'infezione, l'isolamento di un nuovo virus permette di valutare subito la potenziale efficacia di farmaci antivirali che abbiamo già a disposizione. O che sono ancora in fase di studio per altre applicazioni".(Segue) Gtu 20200205T170146Z
MERCOLEDÌ 05 FEBBRAIO 2020 17.02.00


Coronavirus, Burioni: identificati farmaci efficaci in laboratorio -3-
Coronavirus, Burioni: identificati farmaci efficaci in laboratorio -3- Roma, 5 feb. (askanews) - Ed ecco che così, dall'isolamento del virus, sono arrivati "i primi risultati con farmaci antivirali" e "i dati sono stati pubblicati nelle ultime ore sulla rivista Cell Research, appartenente al prestigioso gruppo editoriale Nature, da ricercatori cinesi". "I colleghi, fra i primi a isolare il virus - spiegano Burioni e Nicasio - hanno valutato la potenziale efficacia nei suoi confronti di una serie di farmaci antivirali già in uso o in fase di sviluppo contro i coronavirus, che hanno causato le epidemie di SARS e Mers. Fra le varie molecole valutate due sembrano avere una potenziale attività nel bloccare l'infezione del nuovo coronavirus. Si tratta del remdesivir (una molecola in corso di valutazione è già testata contro altri virus come Ebola), e della clorochina (un farmaco efficace contro una malattia non virale, la malaria, ma che si è visto avere un'attività aspecifica anche contro alcuni virus)". Buone notizie quindi e speranze ma il virologo Burioni e il microbiologo Nicasio avvertono: "Un'attività evidenziata in laboratorio non garantisce l'efficacia sui pazienti. Lo studio appena pubblicato e giustamente condotto in regime di emergenza non ha, inoltre, affrontato per stessa ammissione degli autori tutte le possibili variabili sperimentali che in altre situazioni sarebbero state valutate. Attenzione, quindi, ai facili entusiasmi". E l'alert è sempre lo stesso: in ogni caso "è meglio fare di tutto per limitare il danno", impedendo il diffondersi del virus. Gtu 20200205T170153Z  

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