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lunedì 15 giugno 2020

>>>ANSA/ 'Tre milioni e mezzo dal Venezuela',bufera sui 5 Stelle


LUNEDÌ 15 GIUGNO 2020 19.54.29


>>>ANSA/ 'Tre milioni e mezzo dal Venezuela',bufera sui 5 Stelle

ZCZC5953/SXA XAI24672_SXA_QBXB R POL S0A QBXB >>>ANSA/ 'Tre milioni e mezzo dal Venezuela',bufera sui 5 Stelle Il Movimento e Caracas smentiscono. L'ira di Casaleggio: 'Fango' (di Luca Mirone) (ANSA) - ROMA, 15 GIU - Un finanziamento cash di 3 milioni e mezzo di euro dal Venezuela di Hugo Chavez al M5S, nel 2010, con il console a Milano a fare da intermediario per consegnare il denaro direttamente nelle mani di Gianroberto Casaleggio. Il presunto scoop del quotidiano conservatore spagnolo Abc, che pubblica un documento attributo all'intelligence chavista, e' una mina che esplode nel dibattito politico italiano. L'indiscrezione viene denunciata come "fango su mio padre" da Davide Casaleggio e liquidata come fake news dal capo politico del MoVimento Vito Crimi, ma anche da Caracas e dallo stesso console. Mentre le opposizioni caricano a testa bassa contro i pentastellati, accusati di relazioni pericolose con una dittatura. La vicenda risalirebbe al 2010, un anno dopo la nascita del M5s. Secondo il documento classificato citato da Abc, l'attuale presidente Nicolas Maduro, allora ministro degli Esteri di Chavez, avrebbe all'epoca spedito una valigetta con 3,5 milioni di euro al consolato a Milano indirizzati a Casaleggio padre, fondatore del Movimento con Beppe Grillo e creatore della piattaforma Rousseau, per finanziamenti segreti. Denaro consegnato dallo stesso console Gian Carlo Di Martino all'ideologo del MoVimento, morto nel 2016, indicato da Caracas come "promotore di un movimento di sinistra rivoluzionario e anticapitalista nella Repubblica italiana". Il denaro fu inviato "attraverso valigia diplomatica" e l'allora capo degli 007 venezuelani Hugo Carvajal (oggi latitante) chiese all'addetto militare in Italia che aveva scoperto la valigetta di "non continuare a riferire sulla questione", perche' sarebbe potuto "diventare un problema diplomatico" tra Roma e Caracas. La somma sarebbe stata attinta da fondi riservati amministrati dall'allora ministro dell'Interno Tareck el Aissami, che e' ora sotto sanzioni americane per narcotraffico e riciclaggio. Sul documento di Abc e' arrivata una netta smentita da Caracas. Il ministro degli Esteri Jorge Arreaza ha parlato di "mitomania dei media della destra mondiale contro il Venezuela". Il console Di Martino, chiamato in causa come intermediario, ha detto all'ANSA di "non aver mai conosciuto Gianroberto Casaleggio". E che si tratta di una "notizia falsa, gia' uscita nel 2016" e che "rispunta ora dopo che Maduro ha convocato le elezioni". "Tutto falso e assurdo, adiremo le vie legali", ha confermato l'ambasciata a Roma. Anche in casa M5S "si valuteranno le vie legali", ha avvertito Crimi, derubricando la vicenda a "fake news ridicola e fantasiosa" e ricordando che "anche allora realizzammo una campagna elettorale fatta con pochissime risorse e mezzi". Gli ha fatto eco Davide Casaleggio, erede del padre nella gestione di Rousseau, sottolineando che il Movimento "e' sempre stato finanziato in modo trasparente ed e' stato l'unico a rendere pubblici tutti i bilanci". Da Madrid la direzione giornalistica di Abc ha confermato tutto, chiarendo di aver verificato le fonti. E alimentando cosi' il fuoco di fila delle opposizioni a Roma. "Al governo, anziche' il modello Genova per rilanciare l'economia, c'e' un modello Cgil-Venezuela", ha attaccato Matteo Salvini. L'esecutivo riferisca in aula, e' la richiesta di Giorgia Meloni. Mentre Antonio Tajani ha annunciato che presentera' un'interrogazione all'Alto Rappresentante Ue Josep Borrell. Poche le voci dal Pd, che si sono limitate a chiedere di "fare chiarezza". I rapporti tra Italia e Venezuela sono radicati, soprattutto in ragione delle importanti comunita' con doppio passaporto che vivono in entrambi i Paesi. I 5 Stelle, anche per tutelare la comunita' italiana, dopo la crisi istituzionale del gennaio 2019 spinsero il primo governo Conte ad optare per la neutralita' tra Nicolas Maduro e Juan Guaido'. Tra i malumori della Lega, allora socio di maggioranza, mentre le altre cancellerie occidentali riconoscevano il leader dell'opposizione anti-chavista come legittimo capo dello Stato ad interim. La posizione del M5S e' stata letta dagli avversari come una sconfessione della collocazione euro-atlantica dell'Italia per un avvicinamento verso Mosca e Pechino, che di Maduro sono sponsor. In quest'ottica l'indiscrezione di Abc, antico quotidiano di tradizione monarchica e conservatrice, puo' alimentare questa vulgata. Ma il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ancora una volta, ha ribadito che il legame transatlantico rappresenta un cardine irrinunciabile per Roma.(ANSA). ML 15-GIU-20 19:53 NNNN 

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