Translate

giovedì 1 dicembre 2022

IRPEF, QUEI 5 MILIONI DI ITALIANI CON IL PAESE SULLE SPALLE (1)

 

GIOVEDÌ 01 DICEMBRE 2022 14.35.13

IRPEF, QUEI 5 MILIONI DI ITALIANI CON IL PAESE SULLE SPALLE (1)

9CO1342872 4 ECO ITA R01 IRPEF, QUEI 5 MILIONI DI ITALIANI CON IL PAESE SULLE SPALLE (1) (9Colonne) Roma, 1 dic - Il totale dei redditi prodotti nel 2020 e dichiarati nel 2021 ai fini IRPEF è ammontato a 865,074 miliardi, per un gettito IRPEF generato di 164,36 miliardi (147,38 per l'IRPEF ordinaria; 11,99 per l'addizionale regionale e 4,99 per l'addizionale comunale), in calo del 4,75% rispetto all'anno precedente. Diminuiscono anche i dichiaranti (41.180.529) e i contribuenti/versanti, vale a dire coloro che versano almeno 1 euro di IRPEF, che scendono a quota 30.327.388, valore più basso registrato dal 2008. Cala, infine, la percentuale di contribuenti che sopporta la gran parte del carico fiscale: mentre quasi la metà degli italiani (il 49,15%) addirittura non dichiara redditi, tra i versanti è l'esiguo 12,99% dei contribuenti con redditi dai 35mila euro in su a corrispondere da solo il 59,95% dell'imposta sui redditi delle persone fisiche. Seppur fortemente condizionato da COVID-19 (e dagli effetti sui redditi delle relative misure di contenimento dei contagi), oltre che dall'aumento di bonus, sostegni al reddito e strumenti assistenziali, quello che emerge dall'ultimo Osservatorio Itinerari Previdenziali è un quadro che dovrebbe invitare a riflettere media, sindacati e classe politica alle prese con proposte di riforma difficili da sostenere. Presentata questa mattina al CNEL, nel corso di un convegno promosso in collaborazione con CIDA, anche quest'anno tra i sostenitori della ricerca, l'indagine realizza su base annuale un'analisi delle dichiarazioni individuali dei redditi IRPEF, di quelle aziendali relative all'IRAP e delle altre principali imposte dirette e indirette (tra cui IRES, ISOST e gettito IVA), con l'obiettivo di ottenere indicatori utili a comprendere l'effettiva situazione socio-economica del Paese e a verificare la tenuta del suo sistema di protezione sociale. (red - deg / SEGUE) 011435 DIC 22 

GIOVEDÌ 01 DICEMBRE 2022 14.36.55

IRPEF, CIDA: QUEI 5 MILIONI DI ITALIANI CON IL PAESE SULLE SPALLE (2)

9CO1342874 4 ECO ITA R01 IRPEF, CIDA: QUEI 5 MILIONI DI ITALIANI CON IL PAESE SULLE SPALLE (2) (9Colonne) Roma, 1 dic - "Siamo ormai di fronte a paradossi inaccettabili. I nostri dati descrivono una società in cui le retribuzioni non crescono e sempre meno lavoratori sostengono il peso crescente della pressione fiscale. Il fatto che i lavoratori con redditi superiori a 35 mila euro lordi siano appena il 13% apre a un'unica alternativa: o stiamo scivolando verso un impoverimento generale non adeguato a una potenza industriale oppure in questo Paese c'è un sommerso enorme. Di fatto, stiamo continuando a favorire gli evasori", commenta Stefano Cuzzilla Presidente CIDA. "Il risultato è il danno per chi onestamente continua a contribuire al welfare e alla solidità dei conti pubblici e che, negli ultimi decenni, è stato costantemente penalizzato da blocchi della perequazione, rivalutazioni parziali e contributi di solidarietà, perdendo potere d'acquisto. E dopo il danno, c'è anche la beffa per chi, dalla manovra, vedrà tagliato in modo lineare l'adeguamento dell'assegno pensionistico e poi non potrà accedere, dato il tetto previsto, a quota 103 che è finanziata proprio da quei tagli. Insomma, non solo chi dà di più continua a pagare per gli altri - conclude Cuzzilla -, ma si continuano a proporre soluzioni "ponte" che non risolvono le gravi contraddizioni del sistema del fisco". (red - deg / SEGUE) 011436 DIC 22 

GIOVEDÌ 01 DICEMBRE 2022 14.37.15

IRPEF, CIDA: QUEI 5 MILIONI DI ITALIANI CON IL PAESE SULLE SPALLE (3)

9CO1342875 4 ECO ITA R01 IRPEF, CIDA: QUEI 5 MILIONI DI ITALIANI CON IL PAESE SULLE SPALLE (3) (9Colonne) Roma, 1 dic - Il difficile finanziamento del welfare italiano - Come rilevato dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, nel 2020 sono statati necessari 122,72 miliardi per la spesa sanitaria, 144,76 per l'assistenza sociale e altri 11,3 per il welfare degli enti locali. Un conto totale di 278,78 miliardi che, in assenza di tasse di scopo (come, ad esempio, accade per le pensioni che sono invece in attivo al netto dell'IRPEF), viene finanziato attingendo fiscalità generale: a queste sole 3 voci di spesa sono state dunque destinate nell'ultimo anno di rilevazione tutte le imposte dirette IRPEF, addizionali, IRES, IRAP e ISOST e anche oltre 50 miliardi di imposte indirette. «Negli ultimi 13 anni i redditi dichiarati sono cresciuti del 10% circa, meno dell'inflazione ed enormemente meno della spesa pubblica e, in particolare, di quella assistenziale aumentata del 98% e arrivata a toccare già nel 2020 un valore pericolosamente vicino a quello del gettito dell'IRPEF ordinaria. Bastano questi pochi dati per capire come si sia davanti a un onere molto gravoso da sostenere - ha commentato il Prof. Alberto Brambilla, curatore del volume insieme al dott. Paolo Novati - e che lascia ad altre funzioni statali, indispensabili allo sviluppo del Paese (come scuola, infrastrutture, investimenti in capitale e così via), solo le residuali imposte indirette, le accise e la strada del debito. Debito che ogni anno aumenta spaventosamente nella totale indifferenza generale, e infatti siamo il fanalino di coda in Europa per occupazione e produttività». (red - deg) 011437 DIC 22 

Nessun commento: