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sabato 20 maggio 2023

SANITA': CARDIOLOGI, 'TAGLIATO 6% REPARTI IN ULTIMI 8 ANNI, GRAVE E PERICOLOSO' =

 



SABATO 20 MAGGIO 2023 16.07.04

SANITA': CARDIOLOGI, 'TAGLIATO 6% REPARTI IN ULTIMI 8 ANNI, GRAVE E PERICOLOSO' =

ADN0740 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SANITA': CARDIOLOGI, 'TAGLIATO 6% REPARTI IN ULTIMI 8 ANNI, GRAVE E PERICOLOSO' = Presidente Anmco, 'aumenterà intasamento Pronto soccorso e mortalità, serve un Pnrr per lotta alle malattie cardiovascolari' Roma, 20 mag. (Adnkronos Salute) - Negli ultimi 8 anni negli ospedali italiani è stato 'tagliato' il 6% dei reparti di Cardiologia, con una riduzione del 3% dei posti letto di terapia intensiva cardiologica e di degenza ordinaria. E ancora: sempre rispetto al 2015, si registra una riduzione del 7% dei posti letto di cardiologia riabilitativa e del 10% di day hospital. Sono alcuni dei numeri dell'ottavo censimento delle strutture cardiologiche italiane dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco), quest'anno per la prima volta in collaborazione con l'Istat, presentato al 54esimo Congresso nazionale Anmco, in corso a Rimini. "Un ridimensionamento grave, che avrà effetti negativi a breve e lungo termine sulla popolazione e sulla sanità italiana", commenta all'Adnkronos Salute il presidente Anmco Furio Colivicchi. "Siamo di fronte a un ulteriore e progressivo ridimensionamento dell'offerta ospedaliera delle prestazioni cardiologiche in Italia nelle strutture pubbliche e private. Tagli decisi dalle singole regioni, quelle del Sud in maniera più marcata, che fanno il paio con la riduzione complessiva di posti letto per tutte le discipline. A nostro giudizio però, per la cardiologia ciò è molto grave ed estremamente negativo, essendo le malattie cardiovascolari la prima causa di morte nella popolazione italiana, e con una risalita rispetto al recente passato", sottolinea Colivicchi, che è direttore della Cardiologia clinica e riabilitativa dell'ospedale San Filippo Neri di Roma. "I rischi sono molteplici - avverte - e non da poco. A breve termine vedremo incrementare ulteriormente il fenomeno del sovraffollamento e dell'intasamento dei Pronto soccorso - sottolinea - perché se si riducono i posti letto di cardiologia, il malato di cuore che arriva in Pronto soccorso non troverà posto. E, teniamo presente che, dato l'invecchiamento della nostra popolazione, avremo più malattie cardiache, visto che il rischio aumenta con l'età. A lungo termine poi - denuncia - perderemo quel trend positivo ottenuto negli ultimi 15 anni, quando avevamo ridotto la mortalità per infarto e per tutte le principali malattie cardiovascolari. Venendo meno lo standard di prestazioni finora offerte avremo inevitabilmente più morti, e si consoliderà il calo, già registrato, dell'aspettativa di vita". (segue) (Def/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 20-MAG-23 16:07 NNNN

SABATO 20 MAGGIO 2023 16.07.11

SANITA': CARDIOLOGI, 'TAGLIATO 6% REPARTI IN ULTIMI 8 ANNI, GRAVE E PERICOLOSO' (2) =

ADN0741 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SANITA': CARDIOLOGI, 'TAGLIATO 6% REPARTI IN ULTIMI 8 ANNI, GRAVE E PERICOLOSO' (2) = (Adnkronos Salute) - Il Covid è stato un esempio degli effetti negativi della riduzione delle Cardiologie. "Il calo dell'aspettativa di vita infatti - spiega il presidente Anmco - è stato in parte dovuto al Covid, ma non solo. Durante la pandemia i reparti sono stati chiusi, trasformati o ridimensionati nel personale. A questo è ascrivibile ben il 50% della mortalità in eccesso registrata tra gli italiani: per metà dovuta al virus ma per l'altra all'impossibilità dei malati di curarsi per altre patologie come avrebbero dovuto, a partire da quelli oncologici, ma anche i cardiopatici". Da qui l'appello: "I dati raccolti dal censimento, reali, effettivi e di buona qualità, siano oggetto di riflessione da parte di chi deve prendere decisioni, della politica e delle istituzioni locali, e siano la base di partenza per un vero e proprio 'Piano di ripresa e resilienza per la lotta alle malattie cardiovascolari'. Serve un piano strategico nazionale - sostiene Colivicci - che investa tutte le strutture e che sia condiviso con i professionisti e con i pazienti, perché in questa lotta - puntualizza - le associazioni di malati cardiopatici sono molto importanti, oltre che presenti sul territorio. Si uniscono a noi nella richiesta perché sperimentano sulla loro pelle i danni dovuti ai tagli: sono loro che finiscono nelle lunghe liste di attesa senza fine e che si ritrovano in Pronto soccorso senza un posto letto. Se non si metterà mano a un Piano ad hoc non ci sarà futuro per la cura del cuore degli italiani", conclude. (Def/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 20-MAG-23 16:07 NNNN

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