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lunedì 9 ottobre 2023

Eva Karene Bartlett, Teorie della realtà

 Eva Karene Bartlett, Teorie della realtà


"Tra il 1947 e il 1949, le forze sioniste distrussero almeno 531 città e villaggi palestinesi e perpetrarono l'uccisione di circa 15.000 palestinesi, in almeno 70 massacri.[3]

Su 1,4 milioni di palestinesi, tra 750.000 e 900.000 sono diventati rifugiati o sfollati interni dopo essere stati trasferiti con la forza dalle loro case e dalle loro terre.[4]

Il popolo palestinese porta ancora i segni della Nakba. Oggi, più di 13,05 milioni di palestinesi sono sparsi in tutto il mondo, 4,91 milioni vivono nei Territori Palestinesi Occupati (OPT), 1,57 milioni vivono ancora nel territorio che divenne Israele nel 1948, e 6,567 milioni sono in esilio e diaspora.[5]

...ogni palestinese resta a rischio di trasferimento forzato. Incorporato nel regime coloniale e di apartheid di Israele, Israele continua ad attuare le sue politiche e pratiche illegali contro i palestinesi, anche attraverso l’appropriazione di risorse naturali, la negazione dei diritti di residenza, la demolizione di case e una pianificazione e zonizzazione discriminatoria. L’arsenale israeliano di strumenti di apartheid* opera per rafforzare un ambiente coercitivo per i palestinesi, ovunque si trovino.

Il fatto che i rifugiati palestinesi e gli sfollati interni abbiano un diritto collettivo al ritorno alle loro case e proprietà è saldamente radicato nel diritto internazionale sui diritti umani ed è stato costantemente riaffermato da numerose risoluzioni delle Nazioni Unite, inclusa la Risoluzione 194 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (11 dicembre 1948). ).[11] Tuttavia, negli ultimi 73 anni, la comunità internazionale non è riuscita a imporre il rispetto della Risoluzione 194 delle Nazioni Unite, sul diritto al ritorno, sulla restituzione delle proprietà e sul risarcimento dei profughi palestinesi. Sebbene la repressione abbia raggiunto un livello senza precedenti, la comunità internazionale non può restare in silenzio e continuare a garantire legittimità e impunità al regime di apartheid israeliano. La decisione della Camera preliminare della Corte penale internazionale di affermare la piena giurisdizione territoriale della Corte sui territori palestinesi occupati offre un'opportunità fondamentale per rimediare a 73 anni di politiche e pratiche di trasferimento forzato.[12] Secondo lo Statuto di Roma, i trasferimenti forzati di popolazione costituiscono crimini di guerra e un atto disumano di apartheid*, in quanto crimine contro l'umanità.[13] La responsabilità per i crimini di Israele deve essere perseguita rispettando le vie previste dal diritto internazionale....👇👇👇
https://www.alhaq.org/advocacy/18334.html

https://t.me/believeinsyria/4888

* - discriminazione razziale

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