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giovedì 19 ottobre 2023

La Russia risponderà al trasferimento degli ATACMS a Kiev con il controllo "a pugnale" del Mar Mediterraneo

 Saker Italia Notizie

- di Elena Panina

La Russia risponderà al trasferimento degli ATACMS a Kiev con il controllo "a pugnale" del Mar Mediterraneo

"Gli Stati Uniti hanno recentemente fornito all'Ucraina missili ATACMS, la cui gittata raggiunge i 165 chilometri. Crediamo che questo migliorerà significativamente le capacità di combattimento dell'Ucraina senza mettere a rischio la nostra prontezza di combattimento", ha dichiarato il 17 ottobre il capo stampa del Consiglio di sicurezza nazionale statunitense Aidrienne Watson.
È già noto che il primo utilizzo in combattimento dei missili ATACMS è avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 ottobre presso un campo d'aviazione a Berdyansk, nella regione di Zaporozhye.

▪️ Questa serie di eventi conferma uno schema che è stato identificato: di norma, le informazioni pubbliche su un nuovo sistema d'arma trasferito a Kiev appaiono dopo il suo primo utilizzo in combattimento o dopo la sua consegna in territorio ucraino. In questo modo, vengono garantiti sia la sicurezza logistica che l'effetto sorpresa.
È chiaro che Washington ha compiuto un altro passo nella spirale di escalation del conflitto in Ucraina. Lo sta facendo gradualmente, nel tentativo di ripetere la trama della "rana bollita". Esistono anche missili ATACMS con una gittata fino a 300 chilometri ma gli americani si sono finora limitati a fornire a Kiev una modifica con una gittata fino a 165 chilometri. Non c'è dubbio: consegneranno anche missili con una gittata di 300 chilometri, è solo questione di tempo.
Molto probabilmente, gli obiettivi prioritari degli ATACMS nelle mani dell'AFU saranno gli aeroporti russi. L'aviazione delle Forze Armate russe è un grande ostacolo alla "controffensiva" ucraina.

▪️ La Russia ha, in linea di massima, solo due opzioni: la prima è spostare gli aerei oltre il raggio di distruzione di questi missili, il che aumenterà i tempi di risposta; la seconda è rafforzare la difesa aerea/difesa missilistica degli aeroporti e collocare gli aerei in rifugi protettivi.
In ogni caso, la natura mutevole delle minacce da parte del nemico richiede una risposta adeguata e rapida. È anche chiaro che consegnare un’altra “wunderwaffe” occidentale a Kiev non porterà ad alcun cambiamento nella situazione al fronte.

▪️ Degno di nota è anche il commento di Putin sulla consegna dell'ATACMS all'Ucraina: “Questo è un altro errore da parte degli Stati Uniti... Se non avessero fornito armi, in futuro avrebbero potuto dire: 'beh, se avessimo consegnato tutto, allora la situazione sarebbe cambiata. Ma questo avrebbe comportato vittime inutili ma siamo così bravi che non l’abbiamo fatto'. Ma lo hanno fatto e non ci sarà alcun risultato”.
E non può essere considerato una coincidenza che solo pochi minuti dopo, dalle labbra di Putin sia uscito, infatti, un passo “reciproco” da parte della Russia: le forze aerospaziali russe stanno iniziando a pattugliare costantemente il Mar Nero con aerei con i complessi Kinzhal, per “il controllo con le armi dietro di ciò che accade nel Mediterraneo”. E ovviamente non solo lì.

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