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lunedì 5 febbraio 2024

SANITA': SMI SARDEGNA, 'ENTRO 7 ANNI NIENTE MEDICO FAMIGLIA PER 50% POPOLAZIONE' =

 

LUNEDÌ 05 FEBBRAIO 2024 10.17.34

SANITA': SMI SARDEGNA, 'ENTRO 7 ANNI NIENTE MEDICO FAMIGLIA PER 50% POPOLAZIONE' =

ADN0208 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSA SANITA': SMI SARDEGNA, 'ENTRO 7 ANNI NIENTE MEDICO FAMIGLIA PER 50% POPOLAZIONE' = Roma, 5 feb. (Adnkronos Salute) - "I tagli alla sanità ridurranno i medici di famiglia in Sardegna" come nel resto d'Italia. E nell'Isola, entro 7 anni "la metà della popolazione non avrà un medico di medicina generale". A lanciare l'allarme Luciano Congiu, segretario regionale, Sindacato medici italiani (Smi) Sardegna. "È un'emergenza ormai all'ordine del giorno e mentre ne parliamo, moltissimi cittadini sardi subiscono già le pesanti conseguenze di una carenza di medici di medicina generale che interessa molte aree dell'isola". Secondo l'Osservatorio conti pubblici italiani che ha redatto uno studio nazionale e per regioni, continua Congiu, per la Sardegna "analizzando gli indicatori dei pensionamenti di medici e quelli delle assunzioni, si sta delineando uno scenario per prossimi sette anni (2022 -2028) che vede in uscita per limiti di età 719 medici, mentre i nuovi medici convenzionati dovrebbero essere solo 70 con un passivo di 649 unità. Il numero di medici attualmente operanti in Sardegna è di poco meno di 1000 (a fronte di una popolazione sarda di circa 1.400.000 abitanti in età non pediatrica ). Per cui se andranno via più della metà dei medici di famiglia attualmente impegnati, non sostituiti dai nuovi medici, perché questi ultimi stanno scegliendo sempre più spesso altri tipi di impiego con migliori condizioni di lavoro e se questa tendenza non verrà invertita, con politiche serie ed efficaci, almeno metà della popolazione sarda rimarrà senza un medico di famiglia". Per Congiu "tagli lineari per anni (37 miliardi in un decennio), prevalentemente consistiti in riduzione di personale, hanno determinato una fragilità del sistema sanitario che ha rischiato di essere travolto dalla crisi pandemica anche per effetto delle diverse organizzazioni dei Servizi sanitari regionali". Per queste ragioni "abbiamo bisogno di una nuova stagione d'investimenti per la sanità pubblica, magari prendendo i soldi dai finanziamenti per le armi, perché la crisi di sostenibilità del Ssn perdura da oltre 10 anni, aggravandosi con l'emergenza Covid-19 . Occorre fermare il sottofinanziamento, la carenza di personale per assenza di investimenti, la mancata programmazione e crescente demotivazione, l'incapacità di ridurre le diseguaglianze, mettere un freno all'inesorabile avanzata del privato, per garantire l' accesso a tutti i cittadini al nostro servizio sanitario pubblico, ridandogli, in questo modo, forza e dignità", conclude. (Ram/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 05-FEB-24 10:17 NNNN

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