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mercoledì 24 aprile 2024

HPAI-A: LA NUOVA AVIARIA

 

HPAI-A: LA NUOVA AVIARIA

Ilaria Capua può finalmente dormire sonni tranquilli. La famosa “malattia X”, quella che “non sappiamo quando, ma arriverà di certo”, finalmente è alle porte.

Si chiama HPAI-A https://www.cdc.gov/media/releases/2024/p0401-avian-flu.html (Highly Pathogenic Avian Influenza A). Il suo nome tecnico è H5N1, e sarà “cento volte più letale del covid” https://www.dailymail.co.uk/health/article-13268235/This-100-times-worse-Covid-Bird-flu-warning-scientists-say-HALF-infections-H5N1-people-fatal-White-House-says-monitoring-situation.html con un tasso di mortalità pari al 50% (in altre parole, un contagiato su due dovrebbe morire).

A farsi portavoce del nuovo allarme è il dottor Jeremy Farrar https://news.un.org/en/story/2024/04/1148696 , chief scientist (scienziato capo?) dell’OMS. Ecco le sue dichiarazioni:

"L'H5N1 è un'infezione influenzale, iniziata prevalentemente nel pollame e nelle anatre e si è diffusa efficacemente nel corso degli ultimi uno o due anni fino a diventare una pandemia zoonotica - animale - globale. La grande preoccupazione, ovviamente, è che così facendo e infettando anatre e polli – ma ora sempre più mammiferi – il virus si evolva e sviluppi la capacità di infettare gli esseri umani. E poi, in modo critico, la capacità di passare dalla trasmissione da uomo a uomo”.

Quindi ci siamo: per qualche strano motivo, ormai sappiamo che queste “preoccupazioni” si traducono sempre in tristi realtà. Le capacità predittive di questi virologi stupiscono ormai gli stessi maghi, veggenti e cartomanti in ogni parte del mondo.

Ma non preoccupiamoci, perchè i nostri cari virologi pensano sempre alla nostre salute, e a come proteggerci. Sentite sempre Farrar: "Questa è una grande preoccupazione e penso che dobbiamo assicurarci che, se l'H5N1 dovesse entrare in contatto con gli esseri umani, con trasmissione da uomo a uomo, saremmo nella posizione di rispondere immediatamente con un accesso equo ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica."

Ecco, l’importante è che sia equo, cioè disponibile per tutti. Altrimenti che lo vendiamo a fare, se non riusciamo a darlo come minimo a tutta l’umanità?

Massimo Mazzucco

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