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giovedì 4 aprile 2024

La NATO e le guerre (a cura di Enrico Corti)

 



La NATO e le guerre,

Le nazioni aderenti alla Nato sono 32, (2 nel continente americano e 30 in quello europee), quindi sulle 193 nazioni complessive del pianeta solo il 15,58% fa parte della NATO; malgrado ciò, come scrive uno studio di Mediobanca in rapporto al 100% della spese militari mondiali complessivamente intese il 2% sono fatte in Africa, il 27% in Oriente, il 9% tra Oceania e Sud America; per un totale del 38%; pertanto le nazioni Occidentali (che sono meno del 16%) spendono il 62% sul totale delle spese militari mondiali; con il primato Usa al 37,9%; usate anche per bombardare 65 nazioni estere a partire dalla Corea del 1950; anno di fondazione della NATO.

Al suo nascere la Nato contava di 19 paesi; la sua politica militarista contrabbandata per esigenze di difesa gli ha consentito di aggiungerne altri 13, con la battuta sempre aperta per espandere i conflitti a sostegno della dottrina Monroe.   

Ora nella sola Europa Occidentale, le Basi militari NATO sono 343, Dal canto suo l’Italia ancora nel marzo del 2023 ha inviato in Ucraina 4.000 soldati; 2 Navi; 13 aerei; missili anti antiaerei e anticarro, mitragliatrici, munizioni; al di là delle false notizie fornite, lo stesso giornale “il Foglio“ ammette che solo in equipaggiamenti l’impegno militare italiano per l’Ucraina è stato di due miliardi e duecento milioni di euro; in parte derivanti dal miliardo e 860 milioni di euro tolti alla sanità pubblica nel 2024 rispetto al 2023.

L'ex Segretario di Stato Americano Colin Powell (quello che nel 1968 da capitano di una unità speciale ordinò l’incendio di villaggi e popolazioni nel Vietnam); probabilmente in un momento di crisi di coscienza prima di morire nel 2021 giudicando la tragedia dell’Ucraina dichiarò; è la NATO che sta producendo il dramma che si osserva in Ucraina e nel mondo“.

 Gli ha fatto eco l’ex Colonnello repubblicano in pensione Lawrence Wilkerson, anch’egli reduce del Vietnam e analista di guerre, che ha paventato una possibile dissoluzione della Nato se si continua con questa strategia aggressiva.   

In occasione delle visite organizzate dal Presidente della Repubblica Italiana in Africa  all’inizio del maggio 2024, (in Costa d’Avorio, Ghana e Kenya), Sergio Mattarella si è sentito il bisogno di affermare; “l’attuale contesto internazionale, drammaticamente segnato dal riemergere di pulsioni belliche e da minacce alla sicurezza, rende opportuna una riflessione circa la ricorrenza odierna dei 75 anni di vita della NATO; fu questa un’autentica svolta dettata dalla determinazione a rendere sicura la pace; oggi, con il ritorno di varie guerre, si comprende appieno la lungimiranza di quella scelta“.

         Giorgio Mattarella, virtualmente vicino al popolo e per questo combattuto da Giorgia Meloni anche con la scempiaggine idea del premierato; c’è o ci fa? Una riflessione su Nato e storia bellicista pensando agli italiani perché no?

         Enrico Corti

         3 aprile 2024

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