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lunedì 17 giugno 2024

Al netto di come la si possa pensare, il dato oggettivo è che per decenni questa tomba non è stata toccata. Adesso succede che nel giro di due mesi venga profanata per ben tre volte. È la tomba di Enrico Berlinguer.

 Al netto di come la si possa pensare, il dato oggettivo è che per decenni questa tomba non è stata toccata. Adesso succede che nel giro di due mesi venga profanata per ben tre volte. È la tomba di Enrico Berlinguer.


Durante la campagna elettorale del 2022 ero uno di quelli che non percorreva la strada del fascismo per "scagliarsi" contro Giorgia Meloni e compagnia, piuttosto pensavo che se realmente si volesse eliminare il pericolo della presa del potere da parte dei nipotini del duce, bisognava schierarsi dalla parte della pace e non dalla parte dell'imperialismo Usa, dalla parte della classe lavoratrice e non dalla parte del capitalismo finanziario. Invece c'era chi gridava al pericolo fascismo mentre dall'altra parte sventolava l'agenda Draghi, sosteneva le guerre Usa, l'invio di armi, il riarmo e le privatizzazioni che sono totalmente l'opposto dell'antifascismo.

Gli italiani, come sempre, scelgono sempre l'originale e la storia ha tentato in tutti i modi di insegnarcelo. Adesso ci troviamo a fare i conti con i topi che escono dalle fogne. E se è vero che escono perché si sentono protetti dall'alto, è altrettanto vero che la strada gli è stata spianata da chi negli ultimi vent'anni si è dichiarato antifascista ma ha messo in campo politiche che sono più vicine al fascismo di quanto non possano sembrare.

Ora è innegabile che sta covando qualcosa che credo sia abbastanza pericoloso con il beneplacito di chi sta al potere, soprattutto perché in periodi bellici serve come il pane a chi controlla, dall'esterno, l'Italia, avere un clima di divisione, terrore, destabilizzazione con conseguente repressione governativa. Un paese democratico che dibatte, manifesta, parla liberamente, muove cultura e ha una libertà di stampa decente è un paese che difficilmente potrà essere trascinato in guerra.

Quindi se la situazione dovesse degenerare, il rischio di perdere il controllo c'è tutto. Giusto per fare un esempio: la Commissione Europea guidata dalla guerrafondaia Von der Leyen aveva preparato un report sullo stato dell'informazione in Italia. Secondo quanto riporta Politico, in quel report veniva evidenziato come negli ultimi due anni con la donna, madre e Cristiana al governo, siano aumentate le querele temerarie nei confronti dei giornalisti e l'interferenza del governo sui media. Quel report non verrà né discusso tantomeno presentato pubblicamente perché a Ursula serve l'appoggio di Giorgia per garantirsi altri cinque anni alla guida della Commissione. Questa è la dimostrazione che i diritti sono facilmente barattabili e non gliene fotte una sega a nessuno quando di mezzo ci sono interessi personali e "superiori". 1/2

T.me/GiuseppeSalamone
Questo per dire che la deriva autoritaria presa dal nostro Paese non verrà contrastata da chi dice di ispirarsi ai valori della democrazia, dei diritti e delle libertà, bensì verrà accettata e anche facilitata perché l'interesse principale oggi è quello di avere in Europa dei governi "forti" capaci di far accettare o imporre a una madre la partenza di un figlio per andare in guerra. Prendetemi pure per pazzo, ma la storia è piena di questi insegnamenti.

Ma c'è una cosa che più di tutte mi mette paura e mi toglie il sonno la notte, non è quella di dover "combattere" contro i fascisti, sia quelli da borgata sia quelli da potere, bensì di dover combattere contro chi si ispira a un antifascismo che chiamo da élite. Questi ultimi sono quelli che mi mettono più paura. Perché mentre i fascisti tifano per l'Ucraina e quindi per la guerra per procura targata Usa, gli antifascisti da élite sono dalla stessa parte. Mentre i fascisti sostengono il fascista Netanyahu, gli antifascisti da élite sono dalla stessa parte. Mentre i fascisti svendono e privatizzano, gli antifascisti da élite hanno fatto la stessa cosa. Mentre i fascisti attaccano i poveri, smantellano la sanità e prendono a pesci in faccia la classe lavoratrice, gli antifascisti da élite hanno fatto esattamente le stesse cose.

Mentre i fascisti stanno muti davanti alla vicenda di Julian Assange, gli antifascisti da élite non solo fanno la stessa cosa, ma c'è anche qualcuno che vieta di usare lo spazio pubblico per esporre un'opera con il corpo di Assange, Chelsea Manning ed Edward Snowden. Oggi abbiamo due battaglie da combattere, contro i fascisti e contro gli antifascisti da élite. Perché sulle questioni che contano e che incidono direttamente sulla vita e sull'eventuale morte dei cittadini italiani, stanno tutti e due dalla stessa parte. Entrambi al soldo degli Stati Uniti d'America. E sono sicuro che anche Enrico Berlinguer, oggi, combatterebbe la stessa battaglia e starebbe dalla parte opposta rispetto a quelli che usano la sua faccia per mero tornaconto elettorale. Perché c'è una cosa che è sinonimo di antifascismo: si chiama antimperialismo! 2/2

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T.me/GiuseppeSalamone

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