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lunedì 24 giugno 2024

ANIMALI: SCIMPANZE' FARMACOLOGI, SANNO CHE PIANTE MANGIARE PER CURARSI =

 

GIOVEDÌ 20 GIUGNO 2024 17.20.07

ANIMALI: SCIMPANZE' FARMACOLOGI, SANNO CHE PIANTE MANGIARE PER CURARSI =

ADN1020 7 CRO 0 ADN CRO NAZ ANIMALI: SCIMPANZE' FARMACOLOGI, SANNO CHE PIANTE MANGIARE PER CURARSI = In base ai sintomi cercano antibiotici o antinfiammatori naturali, scienziati lo dimostrano e assicurano 'hanno molto da insegnarci' Milano, 20 giu. (Adnkronos Salute) - (EMBARGO ALLE 20) - Dopo il dottor orango, gli scimpanzé farmacologi. A inizio maggio ha fatto notizia la storia di Rakus, maschio selvatico di Pongo abelii (orango di Sumatra) del Parco nazionale di Gunung Leuser, in Indonesia, sorpreso a curarsi una ferita alla guancia masticando foglie di Akar Kuning, un rampicante ben noto alla medicina tradizionale, per ricavare un impasto da spalmarsi sulla parte lesa. Il primo caso documentato di automedicazione in un primate, descritto su 'Scientific Reports' da biologi del Max Planck Institute of Animal Behavior di Costanza in Germania e dell'Universitas Nasional indonesiana. Ora un nuovo studio conferma che Rakus non è solo: "Gli scimpanzé selvatici mangiano piante medicinali per guarire malattie o ferite", assicurano su 'Plos One' Elodie Freymann e colleghi dell'università di Oxford nel Regno Unito. E sanno il fatto loro, perché "cercano piante specifiche in base al disturbo di cui soffrono". Farmacologi autodidatti. Molte piante producono composti che hanno effetti curativi per l'uomo e gli animali, ricordano i ricercatori. Si sa che in natura gli scimpanzé si cibano di una varietà di sostanze vegetali, comprese alcune povere dal punto di vista nutrizionale, che però possono trattare o alleviare alcuni sintomi. Tuttavia, è difficile capire se queste scimmie consumano piante medicinali a caso oppure si autocurano, cioè vanno intenzionalmente a cercare specie con proprietà mirate contro precisi disturbi. Per sciogliere questo dubbio, gli autori hanno monitorato il comportamento di 51 scimpanzé comuni (Pan troglodytes) di due comunità della Budongo Central Forest Reserve in Uganda. Hanno inoltre raccolto estratti di 13 specie vegetali che immaginavano gli scimpanzé potessero utilizzare per automedicarsi, testandone le virtù antinfiammatorie e antibiotiche. Si trattava di erbe e piante che normalmente non rientrano nella dieta di questi animali, ma che erano state attenzionate da lavori precedenti perché alcuni scimpanzé malati o feriti le avevano consumate o che si ipotizzava potessero assumere proprio a scopo terapeutico. Gli scienziati hanno così scoperto che l'88% degli estratti vegetali analizzati inibiva la crescita batterica e il 33% aveva proprietà antinfiammatorie. Il legno morto di un albero della famiglia Dogbane (Alstonia boonei) ha mostrato l'attività antibiotica più forte nonché proprietà antinfiammatorie, a significare che potrebbe essere usato per curare le ferite. Per la corteccia e la resina di un mogano dell'Africa orientale (Khaya anthotheca) e le foglie di una felce (Christella parasitica) sono stati osservati potenti effetti antinfiammatori. Uno scimpanzé maschio con una mano ferita è stato visto cercare e mangiare foglie di felce, probabilmente per ridurre il dolore e il gonfiore. Mentre un altro colpito da un'infezione parassitaria consumava la corteccia di una pianta spinosa (Scutia myrtina). Insomma, "i risultati - sentenziano gli autori - suggeriscono che gli scimpanzé cercano piante specifiche per i loro effetti medicinali". (Segue) (Opa/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 20-GIU-24 17:20 NNNN

GIOVEDÌ 20 GIUGNO 2024 17.20.13

ANIMALI: SCIMPANZE' FARMACOLOGI, SANNO CHE PIANTE MANGIARE PER CURARSI (2) =

ADN1021 7 CRO 0 ADN CRO NAZ ANIMALI: SCIMPANZE' FARMACOLOGI, SANNO CHE PIANTE MANGIARE PER CURARSI (2) = (Adnkronos Salute) - "Lo studio è uno dei primi a fornire prove sia comportamentali sia farmacologiche dei benefici medicinali che derivano agli scimpanzé selvatici dal nutrirsi di corteccia e legno morto", sottolineano gli scienziati. Secondo i ricercatori, "le piante medicinali che crescono nella Riserva forestale di Budongo potrebbero anche essere utili allo sviluppo di nuovi farmaci per affrontare le sfide dei batteri resistenti agli antibiotici e delle malattie infiammatorie croniche". "In questo articolo - chiosano gli autori - dimostriamo come osservare e imparare dai nostri 'cugini' primati possa accelerare la scoperta di nuove terapie", anche contro i superbatteri, "evidenziando al contempo l'importanza di proteggere le foreste che sono le nostre 'farmacie verdi'". (Opa/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 20-GIU-24 17:20 NNNN

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