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domenica 23 giugno 2024

“L’uomo moderno vive nel sonno; nato nel sonno, egli muore nel sonno” .. prendo in prestito questa bellissima frase del maestro armeno Georges Ivanovič Gurdjieff, che lui riassume nel “sonno verticale” il sonno onirico che non ci rende in grado di controllare le nostre emozioni, perché trascinati dalle emozioni stesse, per lo più quelle negative, che rendono questa società così aberrante, crudele e conformista.

 

“L’uomo moderno vive nel sonno; nato nel sonno, egli muore nel sonno” .. prendo in prestito questa bellissima frase del maestro armeno Georges Ivanovič Gurdjieff, che lui riassume nel  “sonno verticale”  il sonno onirico che non ci rende in grado di controllare le nostre emozioni, perché trascinati dalle emozioni stesse, per lo più quelle negative, che rendono questa società così aberrante, crudele e conformista.

Oggi, più che mai, l’incessante stimolazione dei mass media, con i linguaggi da essi adottati comprensibili a qualsiasi livello culturale, può facilmente condizionare le scelte degli uomini.
Tali condizionamenti sono in grado di spinge i soggetti più fragili ad imitare quei prototipi sociali che fa di loro degli apostoli, degli attivisti del conformismo.
Potrebbe sembrare che il conformismo è così radicato nell’uomo di oggi che gli anticonformisti appaiono come degli spostati e chi non si conforma è considerato un anormale; la pandemia può essere a buona ragione ritenuta una cartina di tornasole di questa situazione, dove una grossa fetta di popolazione è stata conformata in maniera più o meno coercitiva alle opinioni e ai diktat comuni, incidendo fortemente  sulla società, modificandone così i suoi usi e costumi.

La religione, la morale e la politica, contano e incidono sul nostro conformismo.
Conformandoci, esse sperano di condizionare  e così sfruttare, perché il vero scopo di ogni organizzazione politica e religiosa è quello di sfruttare per divenire più influente e perciò più potente. A nostra volta, con i nostri silenzi, o peggio con il nostro ostracismo, con il giudizio sfavorevole verso gli anticonformisti, si rischia inconsapevolmente di divenire dei missionari del conformismo. Essere liberi, consapevoli che la forma acquista importanza laddove mancano i contenuti. Il nostro riconoscerci in un partito, in una religione, alimenta la separatività, la parzialità, incrementa il nostro conformismo.

Il conformismo impedisce all’uomo di agire secondo la sua vera natura, lo rende ipocrita, incapace di comprendere chi liberamente si esprime. Conformarsi alle idee altrui è uccidere la propria creatività. Questo di fatto non vuol dire incitare all’anticonformismo che è quasi sempre una moda; ma tutt’altro è un  spronare a comprendere se stessi; agire perché così va fatto denota vuoto interiore, così come andare contro le consuetudini sociali per destare l’altrui attenzione, significa voler imporsi agli altri e riconoscere di non avere altri talenti per poterlo fare altrimenti. Badate bene, io non giudico alcuna condotta, ricerco solamente le ragioni, perché la libertà di scelta è funzionale solo all’agire secondo ciò che “sentite”, perché è lecito violentare se stessi solo per non danneggiare gli altri.

Arteseo
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