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giovedì 12 settembre 2024

Il Jewish Chronicle, il più antico quotidiano ebraico della Gran Bretagna, si trova al centro di un grave scandalo dopo aver pubblicato falsi rapporti di intelligence israeliani come parte di una campagna di propaganda pro-Netanyahu.

 

🔴 Il Jewish Chronicle, il più antico quotidiano ebraico della Gran Bretagna, si trova al centro di un grave scandalo dopo aver pubblicato falsi rapporti di intelligence israeliani come parte di una campagna di propaganda pro-Netanyahu.

Ecco cosa è successo: il 5 settembre, il Jewish Chronicle ha pubblicato un articolo esclusivo affermando che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, stava pianificando di far uscire segretamente prigionieri israeliani da Gaza verso l'Iran. Secondo il giornale, "fonti di intelligence" israeliane anonime avrebbero indicato che i leader di Hamas si stavano preparando a fuggire con i prigionieri.

Ma in meno di 24 ore, l'apparato di sicurezza israeliano ha smentito tutto: "Una fabbricazione selvaggia" è stata la risposta ufficiale delle fonti militari israeliane, definendo l'articolo completamente infondato. La vicenda si complica ancora di più quando si scopre che simili notizie false compaiono su altre testate. Il quotidiano tedesco Bild ha pubblicato un altro rapporto assurdo, sostenendo di aver trovato un documento segreto sul computer di Sinwar che delineava una strategia di Hamas per ritardare i negoziati di cessate il fuoco.

Anche questa volta, l’esercito israeliano ha smentito tutto, descrivendo il documento come una semplice bozza priva di valore. Quel criminale di guerra di Netanyahu, sua moglie e tutta la bella compagnia hanno ripreso questa narrazione falsa per far saltare i negoziati e impuntarsi sul corridoio Filadelfia. Mentono sempre, hanno sempre mentito e continueranno a farlo perché sono dei criminali! Inoltre fonti militari israeliane sospettano che queste invenzioni facciano parte di una campagna di influenza mirata a sostenere e rafforzare Netanyahu e la sua linea dura sul genocidio a Gaza. Non è un caso che arrivino mentre monta la rabbia pubblica per la morte di sei prigionieri israeliani. Addirittura c’è chi, come il giornalista veterano Shlomi Eldar, dichiara che dietro queste fughe di notizie ci sia direttamente l'ufficio di Netanyahu, accusandolo di manipolare la stampa sia interna sia estera per sostenere la sua agenda politica.

Ciliegina sulla torta: l'autore dell'articolo del Jewish Chronicle, Elon Perry, è ora sotto inchiesta per aver falsificato le sue credenziali! Le sue affermazioni di essere stato un ex commando della Brigata Golani e di aver insegnato all'Università di Tel Aviv sono state smentite. Insomma, un personaggio sospetto al centro di una vicenda scandalosa. Molto probabilmente l'ennesimo infiltrato del Mossad...

T.me/GiuseppeSalamone

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