da Enrico Corti
| 10:47 (2 ore fa) |
|
I Progressisti e i Regressisti Neofascisti.
A sostegno dell’affermazione di Maurizio Landini; “gli attuali scioperi sono battaglie per una rivolta sociale“; la progressista Elly Schlein ha concesso un servizio con foto-intervista al giornale Vogue, per lettori di tendenza lussuosa quindi non letto dagli operai.
Il giornale Vogue si occupa di moda; di vita dalle tendenze all’abbigliamento agli accessori di lusso; pubblica editoriali fotografici e interviste esclusive a celebrità mondane di fama. In Europa l’edizione di Vogue relativo al numero di Agosto 2024 è stata pagata 7,99 Euro (15.470 ex lire); l’Agenda annuale 2025 pubblicata dalla Casa costa 9,90 Euro (19.343 ex Lire).
In parole povere, con il prezzo pagato per acquistare Vogue nell’agosto 2024 a Roma si acquista 2 Kg e 260 grammi di pane; a Napoli 3 Kg e 540 grammi; quantità tali da poter dar da mangiare a più di tre famiglie.
Tra le cose interessanti dette dalla Schlein nell’intervista, c’è anche questa frase; “abbiamo bisogno di un look che rappresenti noi stessi“; pertanto, senza probabilmente sapere che in Italia “look“ sta per “coniugatore tra l’essere e il rappresentarsi“; ed è quindi di per sé stesso un simbolo dell’individualismo.
Infatti ha anche detto nell’intervista di trovare attenzione e posto nel suo vivere anche per il “power-dressin“; (tecniche volte alla valorizzazione della persona, con l’attenzione all’immagine e ai colori da indossare con una modalità dell’apparire e del vestire che abbia lo scopo di conferire potere a chi li indossa); prevedendo l’utilizzo di abiti fintamente formali anche in ambito professionale; per questo confessa la Schlein; “mi vesto ascoltando i consigli della personal-shopper Enrica Chicchio, alla quale riconosco un compenso orario di 300 euro).
Intervistato da La Repubblica prima delle elezioni americane; l’altro progressista Giuseppe Conte ha detto; "non condivido “chi dice che l'elezione di Donald Trump negli Usa sarebbe una minaccia per la democrazia“; così come aveva ha già detto in Italia riferendosi a Giorgia Meloni; ancora su Trump ha detto; "la libera scelta dei cittadini non è mai una minaccia per la democrazia“. Ciò significa che Conte deve ancora studiare sulla differenza che esiste tra democrazia popolare realmente partecipativa e populismo servo suo malgrado del sistema in auge.
Primo risultato; il 9/11/2024 a Bologna malgrado la contrarietà del Sindaco il Prefetto ha autorizzato la manifestazione di 300 nuova camice nere di Casa Pound, giunte da ogni parte d’Italia e condotte dalla stessa Polizia coo-diretta da fascisti sul luogo simbolo delle stragi fasciste; la Stazione Ferroviaria. Tutto ciò ha un significato preciso; dal virtualismo, la destra neo fascista sta passando all’uso dello squadrismo violento, con il consenso di pezzi di apparati di Stato e degli organi governativi; Giorgia Meloni in testa.
Premesse le contraddizioni dei “Dirigenti della Sinistra“ made in Italy; a questi dev’essere meglio spiegato cosa si intende per “progressisti“; ivi compreso la priorità di riconoscere che è il libero mercato del profitto che interpreta il “progresso“ quale avanzamento della tecnologia al sevizio del sistema così com’è ora dominato“; questo senza la dovuta la dovuta attenzione che i “progressisti dovrebbero porre.
Ovviamente rovesciandola, la dittatura del proletariato ideata da Carlo Marx è stata fatta propria dai padroni del vapore; con il sostegno della maggioranza dei “media“ e dei conduttori TV (Lilli Gruber compresa) che ipocriticamente strumentalizzano le difficoltà unitarie della sinistra rimuovendo scientemente il fatto che l’unità tra le destre si fa sugli interessi affaristici privati e relative libertà corruttive; mentre a sinistra l’unità è più difficile in quanto la si dovrebbe realizzare sui bisogni della gente; da qui un diversamente intelligente informare dei media; ma innanzitutto un maggior impegno da parte dei due (e altri) “proggessisti“ sui problemi reali.
L’occasione per interpretare correttamente il sentirsi “progressisti“ è data ai dirigenti della Sinistra assumendosi coraggiosamente il ruolo di dirigenti (politici e organizzativi) per la “rivolta sociale“, (richiesta dalla grave crisi politico-economica che attraversiamo); responsabilità da non lasciare al solo Segretario Generale della CGIL.
Enrico Corti - 12 novembre 2024
Sono vietati la riproduzione e l'uso di questo e-mail in mancanza di autorizzazione del destinatario. Se avete ricevuto questo e-mail per errore, vogliate cortesemente contattarci immediatamente per e-mail.
Nessun commento:
Posta un commento