Tar 2025- ricorso depositato dal Sig. -OMISSIS- in data 26 luglio 2024 riguarda una vicenda amministrativa e disciplinare complessa, che coinvolge vari atti e provvedimenti adottati dall’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e del Ministero dell’Interno. Di seguito, si analizzano i principali aspetti e le implicazioni del ricorso:
Tar 2025- Il ricorrente lamenta, in modo dettagliato, una violazione dell’art. 193 del Codice della Strada (C.d.s.), sostenendo di non essere stato adeguatamente tutelato in relazione a specifici adempimenti che, secondo la normativa, avrebbero dovuto essergli concessi prima di applicare misure più drastiche come il sequestro o la confisca del veicolo.
Consiglio di Stato 2025—la questione fornisce un quadro complesso riguardante la vicenda disciplinare e giurisprudenziale relativa a un militare (denominato -OMISSIS-) coinvolto in un procedimento disciplinare, successivamente oggetto di impugnazioni e decisioni giudiziarie, fino alla sua reintegrazione e alla successiva riduzione della sanzione.
Tar 2025- la sentenza analizza la questione relativa alla configurabilità di un danno all’interno del contesto lavorativo di un dipendente dell’Arma, in particolare in relazione all’evento di un sinistro stradale occorso in servizio. Alla luce delle relazioni di servizio e della giurisprudenza citata, si evidenzia quanto segue:
03 luglio 2025
Consiglio di Stato 2025- parere adottato dal Consiglio di Stato in relazione alla causa di servizio del signor -OMISSIS- evidenzia alcune considerazioni fondamentali riguardo alla natura e alla portata del giudizio espresso dal Comitato di verifica. Di seguito si fornisce un’analisi approfondita dei punti salienti:
Consiglio di Stato 2025-Il presente giudizio riguarda l’ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato, Sezione Terza, che ha accolto l’appello n. 3669 del 2015 proposto dal signor -OMISSIS-, maresciallo aiutante dell’Arma dei Carabinieri. La sentenza ha annullato alcuni atti amministrativi impugnati dal ricorrente, originariamente emanati dal Ministero dell’interno, Dipartimento della pubblica sicurezza.
Consiglio di Stato 2025- -- La sentenza in questione specifica le prove richieste al termine del corso di formazione (tra cui prova d’idoneità al maneggio delle armi, test di guida sicura fuoristrada e test fisico), non costituisce un’integrazione postuma del bando originario. Piuttosto, si limita a dettagliare le tipologie di prove, richiamando il D.M. 30 giugno 2003, n. 198, che disciplina i requisiti di idoneità fisica, psichica e attitudinale per i candidati ai concorsi pubblici per la Polizia di Stato.
Iscriviti a:
Post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento