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martedì 20 settembre 2011
salute: in algoritmo segreto origine delle epidemie
SALUTE: IN ALGORITMO SEGRETO ORIGINE DELLE
EPIDEMIE
(ANSA) - ROMA, 20 SET - L'origine dell'epidemia di e.coli
sviluppatasi nel maggio scorso in Germania, in un'azienda di
catering a Francoforte, poteva essere scoperta con 15 giorni di
anticipo, evitando alcuni dei decessi. Anche il modo in cui la
malattia si e' propagata era prevedibile. Sembra la trama di una
puntata del telefilm "Numbers", ma e' ricerca scientifica di
alto livello, per di piu' italiana. Il segreto sta tutto in un
algoritmo a punto al Semeion di Roma, riconosciuto dal Miur come
ente speciale di ricerca, grazie al quale inserendo in un
sistema pochi essenziali dati (nel caso dell'e.coli era la
localizzazione dei 14 punti in cui c'erano state persone
contagiate ndr) e' possibile individuare il luogo d'origine del
contagio.
Il risultati forniti dal sistema, sostanzialmente un software
che e' possibile installare sul pc , sono probabilistici ma il
livello di "approssimazione" al risultato finale e' decisamente
buono: l'errore nell'individuazione esatta dei luoghi va dai 500
metri ai 7 chilometri.
"Le applicazioni di quelli che noi scienziati definiamo sistemi
artificiali adattativi- spiega il professor Paolo Massimo
Buscema, direttore del Semeion - sono moltissime: si va
dall'analisi incrociata dei dati, utile per facilitare ricerca
medica, alla possibilita' di scoprire prima e meglio i tumori".
Il software, nel primo caso, permette di inserire i dati di
piu' pazienti che hanno la stessa patologia mettendoli in
relazione fra loro e scoprendo in poco tempo alcuni fattori
comuni o punti di divergenza grazie a un grafico, nel secondo
caso invece si fa ricorso al cosiddetto "image processing", una
famiglia di algoritmi utilizzati per rendere la somma di due
immagini piu' nitida di quelle di partenza. In sostanza,
l'"occhio virtuale" messo a punto da Semeion permette di vedere
quello che i sistemi attualmente in uso nelle nostre strutture
mediche non vedono: non solo, perche' nel caso di un tumore e'
possibile prevederne in parte la progressione e individuare con
esattezza la zona da operare.
Le potenzialita' di questo software "made in Italy" a cui si e'
iniziato a lavorare nel 2008 sono state intuite negli Usa,
tanto che il professor Buscema ha oggi costituito un gruppo di
lavoro internazionale che comprende il professor Weldon A.
Lodwick, direttore del Dipartimento di Computational and
matematical Biology dell'Universita' del Colorado a Denver,
Francis Newman, professore associato di Radioterapia oncologica
nella stessa Universita' e Alvin C. Bronstein, del Rocky
Mountain Poison and Drug Center.
Col professor Newman, in particolare, Buscema ha lavorato
all'applicazione del software sui bambini malati di tumore al
cervello, per stabilire una relazione tra la terapia ed
eventuali deficit cerebrali nei piccoli pazienti, con
conseguente diminuzione del quoziente intellettivo.
"Grazie agli algoritmi di Semeion- spiega il professor Newman-
e' stato possibile capire che le zone del cervello piu' colpite
erano l'ippocampo e la corteccia celebrale: questo ci ha
consentito, dopo averle individuate, di modulare la terapia".
''La situazione in cui si trova la ricerca italiana e' molto
difficile - conclude il professor Buscema- di recente, ad
esempio, ho dovuto mandare a casa due collaboratori per mancanza
di fondi''.
(ANSA).
Y09
20-SET-11 19:26 NNNN
(ANSA) - ROMA, 20 SET - L'origine dell'epidemia di e.coli
sviluppatasi nel maggio scorso in Germania, in un'azienda di
catering a Francoforte, poteva essere scoperta con 15 giorni di
anticipo, evitando alcuni dei decessi. Anche il modo in cui la
malattia si e' propagata era prevedibile. Sembra la trama di una
puntata del telefilm "Numbers", ma e' ricerca scientifica di
alto livello, per di piu' italiana. Il segreto sta tutto in un
algoritmo a punto al Semeion di Roma, riconosciuto dal Miur come
ente speciale di ricerca, grazie al quale inserendo in un
sistema pochi essenziali dati (nel caso dell'e.coli era la
localizzazione dei 14 punti in cui c'erano state persone
contagiate ndr) e' possibile individuare il luogo d'origine del
contagio.
Il risultati forniti dal sistema, sostanzialmente un software
che e' possibile installare sul pc , sono probabilistici ma il
livello di "approssimazione" al risultato finale e' decisamente
buono: l'errore nell'individuazione esatta dei luoghi va dai 500
metri ai 7 chilometri.
"Le applicazioni di quelli che noi scienziati definiamo sistemi
artificiali adattativi- spiega il professor Paolo Massimo
Buscema, direttore del Semeion - sono moltissime: si va
dall'analisi incrociata dei dati, utile per facilitare ricerca
medica, alla possibilita' di scoprire prima e meglio i tumori".
Il software, nel primo caso, permette di inserire i dati di
piu' pazienti che hanno la stessa patologia mettendoli in
relazione fra loro e scoprendo in poco tempo alcuni fattori
comuni o punti di divergenza grazie a un grafico, nel secondo
caso invece si fa ricorso al cosiddetto "image processing", una
famiglia di algoritmi utilizzati per rendere la somma di due
immagini piu' nitida di quelle di partenza. In sostanza,
l'"occhio virtuale" messo a punto da Semeion permette di vedere
quello che i sistemi attualmente in uso nelle nostre strutture
mediche non vedono: non solo, perche' nel caso di un tumore e'
possibile prevederne in parte la progressione e individuare con
esattezza la zona da operare.
Le potenzialita' di questo software "made in Italy" a cui si e'
iniziato a lavorare nel 2008 sono state intuite negli Usa,
tanto che il professor Buscema ha oggi costituito un gruppo di
lavoro internazionale che comprende il professor Weldon A.
Lodwick, direttore del Dipartimento di Computational and
matematical Biology dell'Universita' del Colorado a Denver,
Francis Newman, professore associato di Radioterapia oncologica
nella stessa Universita' e Alvin C. Bronstein, del Rocky
Mountain Poison and Drug Center.
Col professor Newman, in particolare, Buscema ha lavorato
all'applicazione del software sui bambini malati di tumore al
cervello, per stabilire una relazione tra la terapia ed
eventuali deficit cerebrali nei piccoli pazienti, con
conseguente diminuzione del quoziente intellettivo.
"Grazie agli algoritmi di Semeion- spiega il professor Newman-
e' stato possibile capire che le zone del cervello piu' colpite
erano l'ippocampo e la corteccia celebrale: questo ci ha
consentito, dopo averle individuate, di modulare la terapia".
''La situazione in cui si trova la ricerca italiana e' molto
difficile - conclude il professor Buscema- di recente, ad
esempio, ho dovuto mandare a casa due collaboratori per mancanza
di fondi''.
(ANSA).
Y09
20-SET-11 19:26 NNNN
salute: nuovo farmaco combatte tutti tipi dolore
SALUTE: NUOVO FARMACO COMBATTE TUTTI TIPI
DOLORE
(ANSA) - MILANO, 20 SET - Arriva in Italia un nuovo farmaco
per la lotta al dolore cronico che combatte i sintomi di entita'
moderata e severa, indipendentemente dal fatto che la sua
origine sia un tumore, una neuropatia o un forte mal di schiena.
Gia' utilizzato in altri quattro Paesi europei (Danimarca,
Germania, Spagna e Gran Bretagna), combina due diversi
meccanismi d'azione potenziando cosi' l'effetto anti-dolore.
In Italia soffrono di dolore cronico 15 milioni di persone. I
medici pero' hanno ancora resistenze nel prescrivere gli
oppioidi, molto efficaci ma gravati da diversi effetti
collaterali. Inoltre, i pazienti non sono soddisfatti della
terapia in quasi un caso su due (45,5%).
Il medicinale (che utilizza una molecola chiamata tapentadolo)
si comporta per meta' come gli altri oppioidi, e per l'altra
meta' e' capace di potenziare la naturale attivita' anti-dolore
del nostro corpo.
Grazie a questa doppia azione puo' agire su un ampio spettro
di dolori, come quello neuropatico (il piu' difficile da
trattare), quelli acuti e cronici, o quelli di natura
oncologica. Inoltre, permette di usare dosi piu' basse di
farmaco, riducendo di molto gli effetti collaterali. (ANSA).
KXP
20-SET-11 17:45 NNNN
(ANSA) - MILANO, 20 SET - Arriva in Italia un nuovo farmaco
per la lotta al dolore cronico che combatte i sintomi di entita'
moderata e severa, indipendentemente dal fatto che la sua
origine sia un tumore, una neuropatia o un forte mal di schiena.
Gia' utilizzato in altri quattro Paesi europei (Danimarca,
Germania, Spagna e Gran Bretagna), combina due diversi
meccanismi d'azione potenziando cosi' l'effetto anti-dolore.
In Italia soffrono di dolore cronico 15 milioni di persone. I
medici pero' hanno ancora resistenze nel prescrivere gli
oppioidi, molto efficaci ma gravati da diversi effetti
collaterali. Inoltre, i pazienti non sono soddisfatti della
terapia in quasi un caso su due (45,5%).
Il medicinale (che utilizza una molecola chiamata tapentadolo)
si comporta per meta' come gli altri oppioidi, e per l'altra
meta' e' capace di potenziare la naturale attivita' anti-dolore
del nostro corpo.
Grazie a questa doppia azione puo' agire su un ampio spettro
di dolori, come quello neuropatico (il piu' difficile da
trattare), quelli acuti e cronici, o quelli di natura
oncologica. Inoltre, permette di usare dosi piu' basse di
farmaco, riducendo di molto gli effetti collaterali. (ANSA).
KXP
20-SET-11 17:45 NNNN
salute: cardiologo, pochi accorgimenti per cuore in forma
SALUTE: CARDIOLOGO, POCHI ACCORGIMENTI PER CUORE
IN FORMA
IL 25 GIORNATA MONDIALE DEL CUORE
(ANSA) - ROMA, 20 SET - Movimento, alimentazione corretta,
niente fumo e un controllo periodico: sono pochi ma fondamentali
gli accorgimenti da adottare per mantenere il proprio cuore in
salute. Lo ricorda Guidalberto Guidi, cardiologo della clinica
Fornaca di Torino e medico fiduciario della Juventus F.C., in
occasione della Giornata Mondiale del Cuore, promossa da World
Heart Foundation, Conacuore, Fic e Fondazione Italiana per il
Cuore e che sara' celebrata domenica 25 settembre.
Per Guidi e' innanzitutto necessario non fumare ''perche' il
fumo ostruisce i vasi sanguigni e questo puo' favorire l'
insorgere di problemi alla circolazione. In secondo luogo, e'
necessario svolgere una moderata ma costante attivita' fisica:
meglio attivita' aerobica, ovvero di resistenza, che determina
un aumento di volume delle cavita' cardiache. Non certo ultima,
una sana alimentazione, quindi una dieta diversificata e ricca
di frutta e verdura''. Un controllo periodico - rileva Guidi -
e' poi indispensabile, in particolare dopo i 30 anni. Il
check-up cardiologico permette di prevenire malattie
cardiovascolari molto diffuse e importanti come l'ipertensione,
l'infarto e l'ictus: prevede, oltre alla la visita specialistica
cardiologica, l'elettrocardiogramma basale e il test da sforzo,
ma anche ecocardiogramma mono-bidimensionale-doppler e color
doppler.
''Fondamentale - aggiunge il cardiologo - e' la
visualizzazione dell'aorta, della radice aortica e del primo
tratto dell'aorta ascendente per escludere la presenza di
aneurismi; dopo i 40 anni ai miei pazienti prescrivo anche l'
ecodoppler delle carotidi (TSA): questi vasi delicati ed
essenziali per il flusso sanguigno e per la circolazione
cerebrale, sono rappresentativi di tutto l'albero
circolatorio''. (ANSA).
NAN-COM
20-SET-11 17:01 NNNN
IL 25 GIORNATA MONDIALE DEL CUORE
(ANSA) - ROMA, 20 SET - Movimento, alimentazione corretta,
niente fumo e un controllo periodico: sono pochi ma fondamentali
gli accorgimenti da adottare per mantenere il proprio cuore in
salute. Lo ricorda Guidalberto Guidi, cardiologo della clinica
Fornaca di Torino e medico fiduciario della Juventus F.C., in
occasione della Giornata Mondiale del Cuore, promossa da World
Heart Foundation, Conacuore, Fic e Fondazione Italiana per il
Cuore e che sara' celebrata domenica 25 settembre.
Per Guidi e' innanzitutto necessario non fumare ''perche' il
fumo ostruisce i vasi sanguigni e questo puo' favorire l'
insorgere di problemi alla circolazione. In secondo luogo, e'
necessario svolgere una moderata ma costante attivita' fisica:
meglio attivita' aerobica, ovvero di resistenza, che determina
un aumento di volume delle cavita' cardiache. Non certo ultima,
una sana alimentazione, quindi una dieta diversificata e ricca
di frutta e verdura''. Un controllo periodico - rileva Guidi -
e' poi indispensabile, in particolare dopo i 30 anni. Il
check-up cardiologico permette di prevenire malattie
cardiovascolari molto diffuse e importanti come l'ipertensione,
l'infarto e l'ictus: prevede, oltre alla la visita specialistica
cardiologica, l'elettrocardiogramma basale e il test da sforzo,
ma anche ecocardiogramma mono-bidimensionale-doppler e color
doppler.
''Fondamentale - aggiunge il cardiologo - e' la
visualizzazione dell'aorta, della radice aortica e del primo
tratto dell'aorta ascendente per escludere la presenza di
aneurismi; dopo i 40 anni ai miei pazienti prescrivo anche l'
ecodoppler delle carotidi (TSA): questi vasi delicati ed
essenziali per il flusso sanguigno e per la circolazione
cerebrale, sono rappresentativi di tutto l'albero
circolatorio''. (ANSA).
NAN-COM
20-SET-11 17:01 NNNN
salute:studio italiano,batteri innocui possono aggravare malattie
SALUTE:STUDIO ITALIANO,BATTERI INNOCUI POSSONO
AGGRAVARE MALATTIE =
(AGI) - Trieste, 20 set. - Che i batteri comunichino con gli
altri membri della loro specie utilizzando un linguaggio
proprio, era cosa gia' nota, ma che potessero esistere
comunicazioni tra specie batteriche diverse non era ancora
stato dimostrato. Non solo, ma che poi questo scambio di
informazioni e messaggi potesse coinvolgere batteri innocui e
comportare addirittura un aggravio della malattia, era del
tutto inaspettato. E' quanto ha scoperto l'equipe guidata da
Vittorio Venturi, del Centro Internazionale di Ingegneria
Genetica e Biotecnologie (ICGEB) di Trieste, in collaborazione
con i colleghi del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali
dell'Universita' degli Studi di Perugia e con alcuni
ricercatori dell'Istituto di Agraria e Medicina Veterinaria
'Hassan II' di Agadir in Marocco. Che ruolo gioca l'innocua
flora batterica nell'insorgenza di una malattia? E' una
semplice spettatrice innocente o e' di aiuto ai batteri
patogeni? Ponendosi questa domanda, i ricercatori hanno
esaminato le comunita' batteriche delle piante e il loro
comportamento durante le fasi di patogenesi e di propagazione
dell'infezione. In particolare hanno tenuto sotto osservazione
una malattia batterica molto comune e difficile da combattere,
la cosiddetta 'rogna dell'olivo', molto diffusa in Europa
meridionale e in Medio Oriente. I biologi sanno da oltre un
decennio che le malattie batteriche sono il risultato di
complesse interazioni tra il patogeno e la pianta ospite e che
i batteri comunicano con gli altri membri della loro specie
utilizzando una molecola-messaggio particolare a quella specie.
Poco studiate, invece, e soprattutto ancora poco comprese erano
le possibili interazioni tra batteri patogeni e la flora
microbica apparentemente innocua residente sulla pianta. "I
risultati sono sorprendenti - spiega Vittorio Venturi,
direttore del laboratorio di Batteriologia dell'ICGEB - la
comunita' batterica della 'Rogna dell'olivo', costituita dalla
convivenza dei tre batteri all'interno della stessa nicchia
ecologica, risulta essere un consorzio molto stabile che
comunica al suo interno e che stimola e sostiene l'infezione e
il propagarsi della malattia. Le tre specie batteriche
posseggono infatti lo stesso sistema di comunicazione
intercellulare che ne regola la crescita e la densita' in
risposta alle condizioni ambientali presenti. Non solo, ma
producono anche gli stessi segnali chimici e utilizzano le
stesse molecole-messaggio. Come dire, utilizzano lo stesso
linguaggio e la stessa lingua". (AGI)
Ts1/Pgi
201612 SET 11
NNNN
(AGI) - Trieste, 20 set. - Che i batteri comunichino con gli
altri membri della loro specie utilizzando un linguaggio
proprio, era cosa gia' nota, ma che potessero esistere
comunicazioni tra specie batteriche diverse non era ancora
stato dimostrato. Non solo, ma che poi questo scambio di
informazioni e messaggi potesse coinvolgere batteri innocui e
comportare addirittura un aggravio della malattia, era del
tutto inaspettato. E' quanto ha scoperto l'equipe guidata da
Vittorio Venturi, del Centro Internazionale di Ingegneria
Genetica e Biotecnologie (ICGEB) di Trieste, in collaborazione
con i colleghi del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali
dell'Universita' degli Studi di Perugia e con alcuni
ricercatori dell'Istituto di Agraria e Medicina Veterinaria
'Hassan II' di Agadir in Marocco. Che ruolo gioca l'innocua
flora batterica nell'insorgenza di una malattia? E' una
semplice spettatrice innocente o e' di aiuto ai batteri
patogeni? Ponendosi questa domanda, i ricercatori hanno
esaminato le comunita' batteriche delle piante e il loro
comportamento durante le fasi di patogenesi e di propagazione
dell'infezione. In particolare hanno tenuto sotto osservazione
una malattia batterica molto comune e difficile da combattere,
la cosiddetta 'rogna dell'olivo', molto diffusa in Europa
meridionale e in Medio Oriente. I biologi sanno da oltre un
decennio che le malattie batteriche sono il risultato di
complesse interazioni tra il patogeno e la pianta ospite e che
i batteri comunicano con gli altri membri della loro specie
utilizzando una molecola-messaggio particolare a quella specie.
Poco studiate, invece, e soprattutto ancora poco comprese erano
le possibili interazioni tra batteri patogeni e la flora
microbica apparentemente innocua residente sulla pianta. "I
risultati sono sorprendenti - spiega Vittorio Venturi,
direttore del laboratorio di Batteriologia dell'ICGEB - la
comunita' batterica della 'Rogna dell'olivo', costituita dalla
convivenza dei tre batteri all'interno della stessa nicchia
ecologica, risulta essere un consorzio molto stabile che
comunica al suo interno e che stimola e sostiene l'infezione e
il propagarsi della malattia. Le tre specie batteriche
posseggono infatti lo stesso sistema di comunicazione
intercellulare che ne regola la crescita e la densita' in
risposta alle condizioni ambientali presenti. Non solo, ma
producono anche gli stessi segnali chimici e utilizzano le
stesse molecole-messaggio. Come dire, utilizzano lo stesso
linguaggio e la stessa lingua". (AGI)
Ts1/Pgi
201612 SET 11
NNNN
salute: teenager obesi, 8 ore di sonno per salvarsi dal diabete
SALUTE: TEENAGER OBESI, 8 ORE DI SONNO PER
SALVARSI DAL DIABETE =
3 SU 4 DORMONO POCO, STUDIO USA DIMOSTRA CHE BUON RIPOSO
CONTROLLA GLICEMIA
Milano, 20 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - (EMBARGO ALLE
16.00) - Dormi che ti passa. I benefici di un buon sonno ristoratore
sono noti alla saggezza popolare e confermati dalla scienza, che ora
alla lista dei vantaggi aggiunge anche l'effetto-scudo di un giusto
numero di ore di sonno (circa 8) contro il rischio diabete negli
adolescenti obesi.
Dormire quanto basta, ne' troppo ne' troppo poco - concludono i
medici americani autori di uno studio pubblicato su 'Diabetes Care' -
permette all'organismo degli adolescenti extralarge di tenere a bada i
livelli di glucosio nel sangue. Riposare a sufficienza migliora
infatti la secrezione di insulina, l'ormone controlla-zucchero. Con il
risultato che si 'addomestica' la glicemia, evitando il diabete di
tipo 2 e tutte le sue complicanze per cuore e arterie.
"Sappiamo che 3 studenti teenager su 4 non dormono abbastanza -
spiega la ricercatrice Dorit Loren, endocrinologa pediatra del
Children's Hospital di Philadelphia - Il nostro studio dimostra invece
che, per mantenere stabili le concentrazioni ematiche di glucosio, il
monte-sonno ideale e' compreso fra 7,5 e 8,5 ore per notte". Al
contrario, negli adolescenti 'XXL' che non dormono per un numero
corretto di ore si altera la secrezione di insulina, e di conseguenza
si sballa la glicemia. (segue)
(Opa/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:01
NNNNSALUTE: TEENAGER OBESI, 8 ORE DI SONNO PER SALVARSI DAL DIABETE (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - La ricerca ha coinvolto 62
teenager obesi, di eta' media 14 anni e di varie etnie (bianchi,
ispanici e afro-americani), seguiti all'ospedale pediatrico di
Philadelphia. Per un giorno e mezzo gli scienziati hanno controllato i
livelli di zucchero nel sangue dei ragazzi reclutati e ne hanno
monitorato il sonno, analizzandolo anche nelle sue varie componenti
(sonno profondo, sonno Rem).
L'equipe Usa ha cosi' osservato che sia una quantita'
insufficiente di sonno, sia un numero di ore eccessivo erano associati
a livelli glicemici piu' alti. In particolare, per la prima volta si
e' scoperto che una durata breve della fase di sonno profondo (N3) e'
legata a una ridotta secrezione di insulina.
Studi precedenti, ricordano gli autori, avevano gia' suggerito
un'associazione fra privazione di sonno negli adulti e aumento del
rischio di diabete 2. Ora la conferma sui ragazzini. Il prossimo
passo, anticipa Koren, sara' "verificare questi risultati analizzando
il sonno dei teenager non piu' in condizioni sperimentali, ma
nell'ambiente di casa".
(Opa/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:07
NNNN
3 SU 4 DORMONO POCO, STUDIO USA DIMOSTRA CHE BUON RIPOSO
CONTROLLA GLICEMIA
Milano, 20 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - (EMBARGO ALLE
16.00) - Dormi che ti passa. I benefici di un buon sonno ristoratore
sono noti alla saggezza popolare e confermati dalla scienza, che ora
alla lista dei vantaggi aggiunge anche l'effetto-scudo di un giusto
numero di ore di sonno (circa 8) contro il rischio diabete negli
adolescenti obesi.
Dormire quanto basta, ne' troppo ne' troppo poco - concludono i
medici americani autori di uno studio pubblicato su 'Diabetes Care' -
permette all'organismo degli adolescenti extralarge di tenere a bada i
livelli di glucosio nel sangue. Riposare a sufficienza migliora
infatti la secrezione di insulina, l'ormone controlla-zucchero. Con il
risultato che si 'addomestica' la glicemia, evitando il diabete di
tipo 2 e tutte le sue complicanze per cuore e arterie.
"Sappiamo che 3 studenti teenager su 4 non dormono abbastanza -
spiega la ricercatrice Dorit Loren, endocrinologa pediatra del
Children's Hospital di Philadelphia - Il nostro studio dimostra invece
che, per mantenere stabili le concentrazioni ematiche di glucosio, il
monte-sonno ideale e' compreso fra 7,5 e 8,5 ore per notte". Al
contrario, negli adolescenti 'XXL' che non dormono per un numero
corretto di ore si altera la secrezione di insulina, e di conseguenza
si sballa la glicemia. (segue)
(Opa/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:01
NNNNSALUTE: TEENAGER OBESI, 8 ORE DI SONNO PER SALVARSI DAL DIABETE (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - La ricerca ha coinvolto 62
teenager obesi, di eta' media 14 anni e di varie etnie (bianchi,
ispanici e afro-americani), seguiti all'ospedale pediatrico di
Philadelphia. Per un giorno e mezzo gli scienziati hanno controllato i
livelli di zucchero nel sangue dei ragazzi reclutati e ne hanno
monitorato il sonno, analizzandolo anche nelle sue varie componenti
(sonno profondo, sonno Rem).
L'equipe Usa ha cosi' osservato che sia una quantita'
insufficiente di sonno, sia un numero di ore eccessivo erano associati
a livelli glicemici piu' alti. In particolare, per la prima volta si
e' scoperto che una durata breve della fase di sonno profondo (N3) e'
legata a una ridotta secrezione di insulina.
Studi precedenti, ricordano gli autori, avevano gia' suggerito
un'associazione fra privazione di sonno negli adulti e aumento del
rischio di diabete 2. Ora la conferma sui ragazzini. Il prossimo
passo, anticipa Koren, sara' "verificare questi risultati analizzando
il sonno dei teenager non piu' in condizioni sperimentali, ma
nell'ambiente di casa".
(Opa/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:07
NNNN
Salute/ Per i diabetici rischio più alto di sviluppare la demenza
MAW9183 4 sst gn00 907 ITA0183;
Salute/ Per i diabetici rischio più alto di sviluppare la demenza
Lo afferma uno studio giapponese dell'università di Kyushu
Roma, 20 set. (TMNews) - Le persone che soffrono di diabete hanno
un rischio due volte maggiore di sviluppare la demenza rispetto a
chi ha un livello normale di glucosio nel sangue. Lo afferma uno
studio giapponese condotto dall'università di Kyushu di Fukuoka,
in Giappone, su 1.017 pazienti di età superiore ai 60 anni,
seguiti dal 1988 al 2003. Secondo i risultati della ricerca,
pubblicati sulla rivista scientifica "Neurology", 232 persone
hanno sviluppato la demenza (105 con Alzheimer, 65 con demenza
vascolare e 62 con altri tipi di demenza). Questo studio dimostra
"la necessità di considerare il diabete un potenziale fattore di
rischio indipendente per tutti i tipi di demenza e probabilmente
anche vascolare", ha detto uno degli autori dello studio, Yutaka
Kiyohara, sottolineando che si tratta "di una patologia molto
comune che colpisce un numero sempre maggiore di persone in tutto
il mondo".
Bla
201312 set 11
Salute/ Per i diabetici rischio più alto di sviluppare la demenza
Lo afferma uno studio giapponese dell'università di Kyushu
Roma, 20 set. (TMNews) - Le persone che soffrono di diabete hanno
un rischio due volte maggiore di sviluppare la demenza rispetto a
chi ha un livello normale di glucosio nel sangue. Lo afferma uno
studio giapponese condotto dall'università di Kyushu di Fukuoka,
in Giappone, su 1.017 pazienti di età superiore ai 60 anni,
seguiti dal 1988 al 2003. Secondo i risultati della ricerca,
pubblicati sulla rivista scientifica "Neurology", 232 persone
hanno sviluppato la demenza (105 con Alzheimer, 65 con demenza
vascolare e 62 con altri tipi di demenza). Questo studio dimostra
"la necessità di considerare il diabete un potenziale fattore di
rischio indipendente per tutti i tipi di demenza e probabilmente
anche vascolare", ha detto uno degli autori dello studio, Yutaka
Kiyohara, sottolineando che si tratta "di una patologia molto
comune che colpisce un numero sempre maggiore di persone in tutto
il mondo".
Bla
201312 set 11
trapianti: usa verso nuove regole, prelievo subito dopo stop cuore
TRAPIANTI: USA VERSO NUOVE REGOLE, PRELIEVO SUBITO DOPO STOP CUORE
=
Roma, 20 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Niente piu' attese
prima di procedere al prelievo d'organo negli Stati Uniti. I
chirurghi, in futuro, potranno prelevare cuore, reni e fegato subito
dopo lo stop del cuore del donatore, senza aspettare almeno due minuti
per essere certi che il muscolo cardiaco non ricominci spontaneamente
a battere. Questa la novita' al centro delle nuove regole prese in
esame in questi mesi negli Stati Uniti, spinte da gruppi che
coordinano l'assegnazione degli organi. Un progetto di revisione che
si e' gia' attirato numerose critiche.
Secondo gli oppositori, infatti, i potenziali donatori
finirebbero per essere trattati piu' come banche di tessuti che come
malati che devono poter aver ogni chance di sopravvivere o morire in
pace, si legge sul 'Washington Post'. A spingere per un cambiamento
delle regole e' lo United Network for Organ Sharing (Unos),
organizzazione non profit che coordina la donazione d'organo, in base
a un contratto con il governo federale.
L'organizzazione sostiene che le nuove regole permetterebbero di
far si' che le volonta' del donatore e dei suoi cari vengano onorate,
senza comunque sacrificare 'paletti' necessari per salvaguardare il
paziente, ma favorendo allo stesso tempo le operazioni necessarie per
"salvare la vita degli oltre 112 mila pazienti che ne hanno bisogno",
spiega Charles Alexander, past president di Unos. (segue)
(Mal/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:24
NNNNTRAPIANTI: USA VERSO NUOVE REGOLE, PRELIEVO SUBITO DOPO STOP CUORE (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Non la pensano cosi' alcuni
bioeticisti, fra cui Michael Grodin della Boston University: si vuole
fare di tutto per aumentare le donazioni d'organo, spiegano. Il timore
e' quello di non rispettare i diritti dei donatori, finendo per avere
un approccio invasivo che trasformi i pazienti in fin di vita in una
fonte di 'pezzi di ricambio'.
La proposta Unos, in 16 pagine, e' frutto del lavoro di oltre un
anno. E riapre il dibattito negli Usa sulla definizione di morte. Dopo
una revisione, il board di Unos si riunira' il 14 e il 15 novembre ad
Atlanta, per fare il punto sui commenti ricevuti e presentare il
documento. Circa 6.000 americani l'anno muoiono in attesa di un
organo. Il problema e' che, con la speranza di salvare piu' vite,
alcuni ospedali avrebbero iniziato a tagliare i tempi dell'attesa
prima di autorizzare il prelievo degli organi: e' il caso del
Children's Hospital Colorado di Denver, che puntava ad aspettare solo
75 secondi prima di prelevare il cuore dai neonati con danno cerebrale
e impiantarlo in bimbi che altrimenti sarebbero morti. Dopo le
polemiche suscitate dalla notizia, i medici sono tornati ai due minuti
di attesa.
La revisione delle regole sui trapianti punta, infine,
all'utilizzo di una nuova definizione: "Donazione dopo la morte
circolatoria", che indica come il cuore potrebbe non essere
necessariamente morto prima che venga dichiarato il decesso del
paziente.
(Mal/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:28
NNNN
Roma, 20 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Niente piu' attese
prima di procedere al prelievo d'organo negli Stati Uniti. I
chirurghi, in futuro, potranno prelevare cuore, reni e fegato subito
dopo lo stop del cuore del donatore, senza aspettare almeno due minuti
per essere certi che il muscolo cardiaco non ricominci spontaneamente
a battere. Questa la novita' al centro delle nuove regole prese in
esame in questi mesi negli Stati Uniti, spinte da gruppi che
coordinano l'assegnazione degli organi. Un progetto di revisione che
si e' gia' attirato numerose critiche.
Secondo gli oppositori, infatti, i potenziali donatori
finirebbero per essere trattati piu' come banche di tessuti che come
malati che devono poter aver ogni chance di sopravvivere o morire in
pace, si legge sul 'Washington Post'. A spingere per un cambiamento
delle regole e' lo United Network for Organ Sharing (Unos),
organizzazione non profit che coordina la donazione d'organo, in base
a un contratto con il governo federale.
L'organizzazione sostiene che le nuove regole permetterebbero di
far si' che le volonta' del donatore e dei suoi cari vengano onorate,
senza comunque sacrificare 'paletti' necessari per salvaguardare il
paziente, ma favorendo allo stesso tempo le operazioni necessarie per
"salvare la vita degli oltre 112 mila pazienti che ne hanno bisogno",
spiega Charles Alexander, past president di Unos. (segue)
(Mal/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:24
NNNNTRAPIANTI: USA VERSO NUOVE REGOLE, PRELIEVO SUBITO DOPO STOP CUORE (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Non la pensano cosi' alcuni
bioeticisti, fra cui Michael Grodin della Boston University: si vuole
fare di tutto per aumentare le donazioni d'organo, spiegano. Il timore
e' quello di non rispettare i diritti dei donatori, finendo per avere
un approccio invasivo che trasformi i pazienti in fin di vita in una
fonte di 'pezzi di ricambio'.
La proposta Unos, in 16 pagine, e' frutto del lavoro di oltre un
anno. E riapre il dibattito negli Usa sulla definizione di morte. Dopo
una revisione, il board di Unos si riunira' il 14 e il 15 novembre ad
Atlanta, per fare il punto sui commenti ricevuti e presentare il
documento. Circa 6.000 americani l'anno muoiono in attesa di un
organo. Il problema e' che, con la speranza di salvare piu' vite,
alcuni ospedali avrebbero iniziato a tagliare i tempi dell'attesa
prima di autorizzare il prelievo degli organi: e' il caso del
Children's Hospital Colorado di Denver, che puntava ad aspettare solo
75 secondi prima di prelevare il cuore dai neonati con danno cerebrale
e impiantarlo in bimbi che altrimenti sarebbero morti. Dopo le
polemiche suscitate dalla notizia, i medici sono tornati ai due minuti
di attesa.
La revisione delle regole sui trapianti punta, infine,
all'utilizzo di una nuova definizione: "Donazione dopo la morte
circolatoria", che indica come il cuore potrebbe non essere
necessariamente morto prima che venga dichiarato il decesso del
paziente.
(Mal/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:28
NNNN
salute: camminare allunga la vita, ecco le 10 regole da seguire
SALUTE: CAMMINARE ALLUNGA LA VITA, ECCO LE 10
REGOLE DA SEGUIRE =
PREVENZIONE A PASSO DI MARCIA, A MILANO LEZIONI COL CAMPIONE
DAMILANO E ALENA SEREDOVA
Milano, 20 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Camminare allunga
la vita. Ma per avere buoni risultati bisogna seguire poche e semplici
regole. Per questo il campione olimpionico Maurizio Damilano ha messo
a punto una tecnica alla portata di tutti, il Fitwalking, che sara'
presentata domani a Milano all'ospedale San Giuseppe del Gruppo
MultiMedica, che la proporra' ai propri pazienti per le sue valenze
preventive e terapeutiche. Insieme a Damilano, mostrera' la sua
tecnica di camminata anche la modella e attrice Alena Seredova.
L'appuntamento e' alle 11 nella struttura ospedaliera di via San
Vittore.
Ecco dunque il decalogo della camminata che allunga la vita: 1)
Camminare seguendo una immaginaria linea retta; 2) Toccare il suolo
con il tacco, in modo incisivo e vigoroso; 3) Spingere con il piede in
modo deciso e accentuato; 4) Muovere in modo energico le gambe nella
fase di sostegno e di spinta; 5) Muovere in modo naturale le anche e
il bacino; 6) Mantenere sempre fluida e armonica l'azione; 7) Fare
oscillare le braccia, piegate ad angolo retto, per dare impulso alla
camminata; 8) Assecondare con le spalle il movimento delle braccia; 9)
Mantenere il busto eretto; 10) Mantenere la testa diritta, ma senza
irrigidirsi.
Camminare e' da sempre un'abitudine sana, ma puo' diventare
anche un importante strumento di prevenzione, in grado di combattere
il diabete e di mantenere in salute il nostro sistema cardiovascolare.
"Il Fitwalking - spiega Stefano Genovese, responsabile Unita' di
diabetologia e malattie metaboliche Irccs MultiMedica e docente di
endocrinologia all'universita' degli Studi di Milano - e' una
disciplina sportiva che aiuta il corpo a equilibrare il proprio
metabolismo; e' una camminata di tipo sportivo a differenti livelli di
intensita' e di durata, a seconda dell'efficienza fisica e del grado
di allenamento, con una forte valenza terapeutica. E' particolarmente
indicato per i pazienti con diabete di tipo 2 perche' puo' essere
praticato quasi a tutte le eta' e non richiede strumenti o spazi
dedicati". (segue)
(Com-Sav/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:27
NNNNSALUTE: CAMMINARE ALLUNGA LA VITA, ECCO LE 10 REGOLE DA SEGUIRE (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Servono solo un abbigliamento
adeguato, il tempo e sopratutto la volonta' - continua Genovese - E'
dimostrato che nei soggetti a rischio di diabete, un approccio
terapeutico basato su attivita' fisica e dieta riduce il rischio di
sviluppare la malattia del 60%. Nei pazienti gia' diabetici
l'attivita' fisica migliora la glicemia e l'emoglobina e riduce anche
gli altri principali fattori di rischio cardiovascolare"
"L'attivita' fisica e' importante anche nel trattamento dei
pazienti con malattia cardiovascolare o con aumentato rischio
cardiovascolare - aggiunge Francesco Donatelli, direttore Dipartimento
cardiovascolare Irccs MultiMedica e ordinario di cardiochirurgia
all'universita' Statale di Milano - compresi quelli affetti da
ipertensione, angina pectoris, esiti d'infarto miocardico, malattia
vascolare periferica, o insufficienza cardiaca. Inoltre e' una
componente importante della riabilitazione cardiovascolare. Diversi
studi hanno dimostrato che i programmi di esercizio fisico possono
ridurre in modo significativo la mortalita' totale, cosi' come la
morte causata da infarto del miocardio".
La tecnica del Fitwalking si basa essenzialmente nel dare
maggiore intensita', efficacia ed efficienza all'azione motoria
attraverso un avanzamento piu' fluido e spedito utilizzando il modo
ritmico delle oscillazioni degli arti superiori, con un corretto
assetto posturale, e permette di trasformare un'attivita' abituale
come il camminare in un vero e proprio esercizio fisico che puo'
essere modulato in intensita' e frequenza in relazione alle esigenze
del singolo paziente.
(Com-Sav/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:31
NNNN
PREVENZIONE A PASSO DI MARCIA, A MILANO LEZIONI COL CAMPIONE
DAMILANO E ALENA SEREDOVA
Milano, 20 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Camminare allunga
la vita. Ma per avere buoni risultati bisogna seguire poche e semplici
regole. Per questo il campione olimpionico Maurizio Damilano ha messo
a punto una tecnica alla portata di tutti, il Fitwalking, che sara'
presentata domani a Milano all'ospedale San Giuseppe del Gruppo
MultiMedica, che la proporra' ai propri pazienti per le sue valenze
preventive e terapeutiche. Insieme a Damilano, mostrera' la sua
tecnica di camminata anche la modella e attrice Alena Seredova.
L'appuntamento e' alle 11 nella struttura ospedaliera di via San
Vittore.
Ecco dunque il decalogo della camminata che allunga la vita: 1)
Camminare seguendo una immaginaria linea retta; 2) Toccare il suolo
con il tacco, in modo incisivo e vigoroso; 3) Spingere con il piede in
modo deciso e accentuato; 4) Muovere in modo energico le gambe nella
fase di sostegno e di spinta; 5) Muovere in modo naturale le anche e
il bacino; 6) Mantenere sempre fluida e armonica l'azione; 7) Fare
oscillare le braccia, piegate ad angolo retto, per dare impulso alla
camminata; 8) Assecondare con le spalle il movimento delle braccia; 9)
Mantenere il busto eretto; 10) Mantenere la testa diritta, ma senza
irrigidirsi.
Camminare e' da sempre un'abitudine sana, ma puo' diventare
anche un importante strumento di prevenzione, in grado di combattere
il diabete e di mantenere in salute il nostro sistema cardiovascolare.
"Il Fitwalking - spiega Stefano Genovese, responsabile Unita' di
diabetologia e malattie metaboliche Irccs MultiMedica e docente di
endocrinologia all'universita' degli Studi di Milano - e' una
disciplina sportiva che aiuta il corpo a equilibrare il proprio
metabolismo; e' una camminata di tipo sportivo a differenti livelli di
intensita' e di durata, a seconda dell'efficienza fisica e del grado
di allenamento, con una forte valenza terapeutica. E' particolarmente
indicato per i pazienti con diabete di tipo 2 perche' puo' essere
praticato quasi a tutte le eta' e non richiede strumenti o spazi
dedicati". (segue)
(Com-Sav/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:27
NNNNSALUTE: CAMMINARE ALLUNGA LA VITA, ECCO LE 10 REGOLE DA SEGUIRE (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Servono solo un abbigliamento
adeguato, il tempo e sopratutto la volonta' - continua Genovese - E'
dimostrato che nei soggetti a rischio di diabete, un approccio
terapeutico basato su attivita' fisica e dieta riduce il rischio di
sviluppare la malattia del 60%. Nei pazienti gia' diabetici
l'attivita' fisica migliora la glicemia e l'emoglobina e riduce anche
gli altri principali fattori di rischio cardiovascolare"
"L'attivita' fisica e' importante anche nel trattamento dei
pazienti con malattia cardiovascolare o con aumentato rischio
cardiovascolare - aggiunge Francesco Donatelli, direttore Dipartimento
cardiovascolare Irccs MultiMedica e ordinario di cardiochirurgia
all'universita' Statale di Milano - compresi quelli affetti da
ipertensione, angina pectoris, esiti d'infarto miocardico, malattia
vascolare periferica, o insufficienza cardiaca. Inoltre e' una
componente importante della riabilitazione cardiovascolare. Diversi
studi hanno dimostrato che i programmi di esercizio fisico possono
ridurre in modo significativo la mortalita' totale, cosi' come la
morte causata da infarto del miocardio".
La tecnica del Fitwalking si basa essenzialmente nel dare
maggiore intensita', efficacia ed efficienza all'azione motoria
attraverso un avanzamento piu' fluido e spedito utilizzando il modo
ritmico delle oscillazioni degli arti superiori, con un corretto
assetto posturale, e permette di trasformare un'attivita' abituale
come il camminare in un vero e proprio esercizio fisico che puo'
essere modulato in intensita' e frequenza in relazione alle esigenze
del singolo paziente.
(Com-Sav/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:31
NNNN
salute: da ca' foscari arriva l'antinfiammatorio 'green'
SALUTE: DA CA' FOSCARI ARRIVA L'ANTINFIAMMATORIO
'GREEN' =
SARA' UN FARMACO A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
Venezia, 20 set. (Adnkronos) - Dal Veneto i farmaci a basso
impatto ambientale: si chiama Trimetilortobenzoato il prodotto del
nuovo processo di sintesi messo a punto da un gruppo di ricercatori
del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi dell'Universita'
Ca' Foscari di Venezia che permette di produrre farmaci di larga
diffusione, come gli antinfiammatori, utilizzando sostanze piu'
ecosostenibili e quindi meno nocive per l'uomo e per l'ambiente.
Il brevetto e' stato depositato lo scorso giugno da Galentis
Srl, azienda di Marcon (Venezia) attiva nel campo degli intermedi
chimici per l'industria farmaceutica, su una ricerca originale
condotta congiuntamente dai ricercatori di Ca' Foscari Marco Noe',
Alvise Perosa e Maurizio Selva e da Luca Zambelli di Galentis srl. Il
processo di sintesi messo a punto consente di eliminare l'uso di
agenti cancerogeni aumentando cosi' la sicurezza dell'ambiente di
lavoro, e riducendo al contempo l'impatto ambientale. In particolare
invece di usare una sostanza di partenza classificata come cancerogena
e' stato messo a punto un metodo nuovo che consente di utilizzare una
sostanza molto piu' sicura.(segue)
(Red-Dac/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 12:36
NNNN
SALUTE: DA CA' FOSCARI ARRIVA L'ANTINFIAMMATORIO 'GREEN' (2) =
(Adnkronos) - Viene dunque da Venezia un' applicazione in ambito
farmaceutico della green chemistry, il filone della chimica volto a
sviluppare processi e prodotti ecosostenibili. Lo studio e i risultati
nascono da un dottorato di ricerca in Scienze e Tecnologie Chimiche
finanziato specificamente per consentire il trasferimento tecnologico
fra universita' e impresa. Il lavoro di ricerca e' durato due anni e
lo scorso giugno e' pervenuto al deposito del brevetto presso la
Camera di Commercio veneziana. I ricercatori di Ca' Foscari
racconteranno la loro innovazione venerdi' 23 settembre nel corso
della visita al Petrolchimico di Marghera e in Galentis (''Dal
Petrolchimico alla nuova chimica: viaggio nel tempo, cambio di
scala''), iniziativa in programma a Venetonight, la notte europea
della ricerca.
La molecola in questione, il Trimetilortobenzoato, serve per la
trasformazione di steroidi e di altri principi attivi farmaceutici al
fine di renderli facilmente assimilabili dall'organismo. Mentre i
metodi di sintesi precedenti richiedevano l'uso di un reagente
clorurato classificato come cancerogeno, l'innovazione del team
veneziano ha permesso invece di usare una sostanza non cancerogena e
quindi molto meno pericolosa per l'uomo e l'ambiente, con beneficio in
primis per l'ambiente di lavoro dell'impianto di sintesi e poi per
tutta la filiera produttiva.(segue)
(Red-Dac/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 12:40
NNNN
SALUTE: DA CA' FOSCARI ARRIVA L'ANTINFIAMMATORIO 'GREEN' (3) =
(Adnkronos) - La ricerca si e' svolta presso le strutture del
Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi dell'Universita' Ca'
Foscari con l'aiuto della Galentis. Lo sviluppo del nuovo processo di
sintesi e' stato possibile grazie alla disponibilita' di
strumentazione specifica, in particolare della spettroscopia di
risonanza magnetica nucleare e della spettrometria di massa utilizzate
per monitorare ed ottimizzare i vari passaggi di sintesi.
Grazie a questo nuovo processo di sintesi, sara' possibile
produrre e commercializzare farmaci piu' ecosostenibili di largo uso:
antinfiammatori (corticosteroidi per uso topico), quali il
Beclometasone Benzoato, il Betametasone Benzoato. Trova anche
applicazione nella produzione dell'Estradiolo Benzoato e del
Rizatripan Benzoato impiegato come anti-emicranico. La natura green
della molecola apre la possibilita' di applicarla a molecole
farmaceutiche diverse che ad oggi seguono altre vie.
(Red-Dac/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 12:45
NNNN
SARA' UN FARMACO A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
Venezia, 20 set. (Adnkronos) - Dal Veneto i farmaci a basso
impatto ambientale: si chiama Trimetilortobenzoato il prodotto del
nuovo processo di sintesi messo a punto da un gruppo di ricercatori
del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi dell'Universita'
Ca' Foscari di Venezia che permette di produrre farmaci di larga
diffusione, come gli antinfiammatori, utilizzando sostanze piu'
ecosostenibili e quindi meno nocive per l'uomo e per l'ambiente.
Il brevetto e' stato depositato lo scorso giugno da Galentis
Srl, azienda di Marcon (Venezia) attiva nel campo degli intermedi
chimici per l'industria farmaceutica, su una ricerca originale
condotta congiuntamente dai ricercatori di Ca' Foscari Marco Noe',
Alvise Perosa e Maurizio Selva e da Luca Zambelli di Galentis srl. Il
processo di sintesi messo a punto consente di eliminare l'uso di
agenti cancerogeni aumentando cosi' la sicurezza dell'ambiente di
lavoro, e riducendo al contempo l'impatto ambientale. In particolare
invece di usare una sostanza di partenza classificata come cancerogena
e' stato messo a punto un metodo nuovo che consente di utilizzare una
sostanza molto piu' sicura.(segue)
(Red-Dac/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 12:36
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SALUTE: DA CA' FOSCARI ARRIVA L'ANTINFIAMMATORIO 'GREEN' (2) =
(Adnkronos) - Viene dunque da Venezia un' applicazione in ambito
farmaceutico della green chemistry, il filone della chimica volto a
sviluppare processi e prodotti ecosostenibili. Lo studio e i risultati
nascono da un dottorato di ricerca in Scienze e Tecnologie Chimiche
finanziato specificamente per consentire il trasferimento tecnologico
fra universita' e impresa. Il lavoro di ricerca e' durato due anni e
lo scorso giugno e' pervenuto al deposito del brevetto presso la
Camera di Commercio veneziana. I ricercatori di Ca' Foscari
racconteranno la loro innovazione venerdi' 23 settembre nel corso
della visita al Petrolchimico di Marghera e in Galentis (''Dal
Petrolchimico alla nuova chimica: viaggio nel tempo, cambio di
scala''), iniziativa in programma a Venetonight, la notte europea
della ricerca.
La molecola in questione, il Trimetilortobenzoato, serve per la
trasformazione di steroidi e di altri principi attivi farmaceutici al
fine di renderli facilmente assimilabili dall'organismo. Mentre i
metodi di sintesi precedenti richiedevano l'uso di un reagente
clorurato classificato come cancerogeno, l'innovazione del team
veneziano ha permesso invece di usare una sostanza non cancerogena e
quindi molto meno pericolosa per l'uomo e l'ambiente, con beneficio in
primis per l'ambiente di lavoro dell'impianto di sintesi e poi per
tutta la filiera produttiva.(segue)
(Red-Dac/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 12:40
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SALUTE: DA CA' FOSCARI ARRIVA L'ANTINFIAMMATORIO 'GREEN' (3) =
(Adnkronos) - La ricerca si e' svolta presso le strutture del
Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi dell'Universita' Ca'
Foscari con l'aiuto della Galentis. Lo sviluppo del nuovo processo di
sintesi e' stato possibile grazie alla disponibilita' di
strumentazione specifica, in particolare della spettroscopia di
risonanza magnetica nucleare e della spettrometria di massa utilizzate
per monitorare ed ottimizzare i vari passaggi di sintesi.
Grazie a questo nuovo processo di sintesi, sara' possibile
produrre e commercializzare farmaci piu' ecosostenibili di largo uso:
antinfiammatori (corticosteroidi per uso topico), quali il
Beclometasone Benzoato, il Betametasone Benzoato. Trova anche
applicazione nella produzione dell'Estradiolo Benzoato e del
Rizatripan Benzoato impiegato come anti-emicranico. La natura green
della molecola apre la possibilita' di applicarla a molecole
farmaceutiche diverse che ad oggi seguono altre vie.
(Red-Dac/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 12:45
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