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venerdì 16 ottobre 2020

CORONAVIRUS, INTERROGAZIONE SU STOP CELLULARI DIPENDENTI SUPERMERCATO

 

VENERDÌ 16 OTTOBRE 2020 09.44.50


CORONAVIRUS, INTERROGAZIONE SU STOP CELLULARI DIPENDENTI SUPERMERCATO

9CO1113858 4 POL ITA R01 CORONAVIRUS, INTERROGAZIONE SU STOP CELLULARI DIPENDENTI SUPERMERCATO (9Colonne) Roma, 16 ott - "Viviamo un momento senza precedente dal punto di vista sociale e democratico e non dobbiamo permettere che regolamenti interni di aziende private possano derogare o quantomeno dare adito a interpretazioni rispetto alle leggi nazionali, ancora meno nel momento di pandemia dove l'attenzione alla salute deve essere massima e le tutele dei lavoratori rimanere un pilastro inamovibile". Lo afferma ma senatrice M5S Elena Fattori all'indomani del deposito di un'interrogazione firmata anche dai senatori Di Marzio, Nugnes, De Petris, Vanin, Buccarella, de Falco e Binetti, relativa alla denuncia dei Cobas di Unicoop Tirreno sull'aumento dei casi all'interno dei punti vendita ed il diniego a poter tenere il cellulare a portata di mano con la conseguente impossibilità sia di consultare la app Immuni, sia di essere reperibili in caso di necessità rispetto alla situazione dei figli a scuola. "Durante il lockdown e ancora oggi, i lavoratori del settore alimentare hanno continuato a lavorare senza sosta garantendo il cibo in tavola alle famiglie italiane. Stoicamente non si sono sottratti al contatto con il pubblico, rimanendo, insieme a tante altre categorie, in esposizione costante al virus - afferma Fattori -. Davvero questo mi sembra un caso di chiusura. Inoltre la app Immuni nasce proprio con l'obiettivo di avere una piattaforma nazionale condivisa in cui poter dare e avere informazioni su contatti ravvicinati con positivi da Covid 2. Dunque, allo stato attuale e anche contrariamente ad altri precetti del codice civile e costituzionali, questo diniego è quantomeno inopportuno. Invito dunque tutte le grandi aziende che limitano la libertà di utilizzo dei propri dispositivi e in generale che non rispettino i protocolli anti Covid, a fare un passo indietro e ad anteporre i lavoratori al concetto di catena di produzione". (PO / red) 160944 OTT 20 

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