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venerdì 16 ottobre 2020

Usa 2020, endorsement figlia Giuliani a Biden: dobbiamo combattere

 


VENERDÌ 16 OTTOBRE 2020 10.20.42


Usa 2020, endorsement figlia Giuliani a Biden: dobbiamo combattere

Usa 2020, endorsement figlia Giuliani a Biden: dobbiamo combattere Su Vanity Fair, definisce tossica l'amministrazione Trump Roma, 16 ott. (askanews) - La figlia di Rudy Giuliani ha dato il suo "endorsement" a Joe Biden per la presidenza degli Stati Uniti, in un intervento su Vanity Fair: ha sottolineato che in questa storica elezione "nessuno di noi può permettersi di tacere". "Mio padre è Rudy Giuliani", ha scritto Caroline Rose Giuliani sulla rivista. "Siamo distanti anni luce, politicamente e non. Ho passato una vita a forgiare un'identità in campo artistico separata dal mio cognome, quindi dichiararmi pubblicamente come una "Giuliani" sembra controintuitivo, ma sono arrivata a rendermi conto che nessuno di noi può permettersi di tacere in questo momento". La giovane Giuliani, regista, attrice e scrittrice che vive a Los Angeles, ha sostenuto Hillary Clinton nel 2016 e ha votato per Barack Obama nel 2012. Ha ricordato che sin dall'infanzia ha partecipato a dibattiti con suo padre sui diritti Lgbtq, la polizia e altre questioni.(Segue) Fco 20201016T102046Z

VENERDÌ 16 OTTOBRE 2020 10.20.54


Usa 2020, endorsement figlia Giuliani a Biden: dobbiamo combattere -2-

Usa 2020, endorsement figlia Giuliani a Biden: dobbiamo combattere -2- Roma, 16 ott. (askanews) - "Mi è sembrato importante esprimere la mia opinione e sono contenta che siamo almeno riusciti a comunicare. Ma l'abisso è stato comunque doloroso, e lo è diventato in modo esponenziale ancora di più nell'era del tribalismo partigiano di Trump. Immagino che molti americani possano relazionarsi con la sensazione di impotenza che questo ciclo di confronto ha creato in me, ma noi non siamo impotenti. Potrei non essere in grado di far cambiare idea a mio padre, ma insieme possiamo rimuovere questa amministrazione tossica dall'incarico". Rudy Giuliani, l'ex sindaco di New York, è un avvocato personale di Donald Trump ed è stato uno dei sostenitori più rumorosi del presidente, sia durante le inchieste russe, l'impeachment del presidente o la crisi del coronavirus. A meno di un mese dalle elezioni del 3 novembre, Giuliani è tornato sotto i riflettori affermando di aver trovato prove da incriminazione su un computer in riparazione del figlio di Joe Biden, Hunter. Twitter e Facebook hanno limitato la diffusione dell'articolo del New York Post che riportava questa tesi, giudicata improbabile e infondata.(Segue) Fco 20201016T102053Z

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