ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03659
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19Seduta di annuncio: 370 del 22/10/2024
Firmatari
Primo firmatario: PICCOLOTTI ELISABETTA
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 22/10/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MARI FRANCESCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 22/10/2024
Destinatari
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 22/10/2024
Stato iter:
IN CORSOInterrogazione a risposta scritta 4-03659
PICCOLOTTI e MARI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
da quanto si apprende da fonti di stampa, l'arpista romana Ornella Bartolozzi ha chiesto al Ministero dell'interno un risarcimento di oltre un milione di euro per aver prestato la propria opera per ben 14 anni all'interno della banda musicale della Polizia di Stato senza alcuna regolamentazione del rapporto e senza alcuna remunerazione;
secondo il Ministero dell'interno la musicista avrebbe svolto prestazioni lavorative occasionali, remunerate dagli organizzatori delle serate e non esisterebbe alcun rapporto lavorativo di dipendenza dal ministero;
dal 2003 al 2017 l'arpista ha partecipato a circa 150 concerti in Italia, pur non facendo parte del corpo della Polizia di Stato o di altra pubblica amministrazione e avrebbe chiesto invano di essere stabilizzata e, anzi, sostiene di aver ricevuto sempre promesse di stabilizzazione mai concretizzatesi;
la stessa ha dichiarato di aver lavorato sempre in nero ricevendo il compenso in contanti, pari a 75 euro a concerto, e così nel 2022 ha deciso di rivolgersi al tribunale per chiedere un risarcimento al Ministero dell'interno, al quale ha contestato inoltre la partecipazione a concerti sporadici nelle basi militari e nelle ambasciate di tutto il mondo, viaggiando con i colleghi poliziotti sui bus della polizia e a bordo degli aerei in dotazione all'Aeronautica per esibirsi in Messico, Germania, Stati Uniti d'America, Malta, Israele e Norvegia;
nel ricorso presentato al Tar, dopo che il giudice del lavoro si è dichiarato incompetente, la musicista punta anche a far raccogliere le testimonianze di noti artisti che si sono esibiti con lei in un lunghissimo elenco di manifestazioni in Italia e all'estero, per dimostrare che era a tutti gli effetti un membro della banda della Polizia;
nello stesso ricorso viene specificato che «il rapporto di lavoro» della musicista con la banda della Polizia di Stato «è cessato quando la signora ha preteso la regolarizzazione della propria posizione lavorativa»;
i legali della musicista hanno precisato che nel corso dei 14 anni di collaborazione la signora Bartolozzi, anche in base a provvedimenti interni della amministrazione, è stata impiegata, in Italia e all'estero in numerosi concerti ed eventi che hanno coinvolto famosi esponenti del mondo della politica, dello sport, della cultura, dello spettacolo e della musica, svolgendo la propria opera in maniera costante e continuativa;
ad avviso dell'interrogante è inconcepibile che la banda della Polizia di Stato potesse avere al proprio interno un componente con un rapporto di lavoro non regolarizzato e retribuito in nero e il Ministero interrogato avrebbe dovuto vigilare perché ciò non accadesse, anche perché, come si può leggere anche sul sito della Polizia di Stato, per entrare a far parte di questo reparto è necessario partecipare ad un concorso pubblico indetto proprio per questa particolare carriera –:
quali iniziative urgenti intenda assumere il Ministro interrogato
per accertare come sia stato possibile che una musicista abbia potuto
esibirsi per ben 14 anni all'interno della banda musicale della Polizia
di Stato venendo sistematicamente retribuita in nero e in assenza della
formalizzazione di qualsiasi tipo di rapporto di lavoro o professionale.
(4-03659)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):mercato del lavoro
lavoro nero
retribuzione del lavoro
Nessun commento:
Posta un commento