##Dl sicurezza, diventa legge tra proteste opposizioni. Si sfiora rissa ##Dl sicurezza, diventa legge tra proteste opposizioni. Si sfiora rissa Nuove misure, da occupazioni abusive a detenute madri, servizi segreti e resistenza passiva Roma, 4 giu. (askanews) - Finale ad alta tensione in Senato sul decreto legge sicurezza convertito in legge con 109 sì, 69 no e una astensione. Tra le proteste delle opposizioni, il provvedimento-bandiera del centrodestra è diventato legge con un nuovo voto di fiducia, dopo quello della Camera la scorsa settimana e senza modifiche rispetto al testo varato dal Consiglio dei ministri. Una giornata che si è aperta in Aula con i senatori Pd-M5S e Avs seduti a gambe incrociate al centro dell'emicliclo, con le spalle ai banchi del governo, e che si è chiusa sfiorando la rissa quando il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Alberto Balboni ha attaccato i gruppi di minoranza sulle occupazioni abusive, le detenute madri e la vicenda Cospito ("se tra destra e sinistra c'è una differenza è questa. Mentre voi andavate a trovare terroristi e mafiosi per il 41 bis in carcere, noi eravamo in quest'aula a difenderlo"). Immediata la reazione di alcuni parlamentari che si sono diretti verso lo scranno di Balboni, fermati dai commessi prima di un 'contatto'. Tra loro il leader di Azione Carlo Calenda che gli urla: "se vuoi fare il fascista di Colle Oppio ci vediamo a Colle Oppio. A me non puoi accostarmi alla criminalità organizzata". Esulta la maggioranza dopo il via libera di un decreto varato dal governo per superare lo stallo dell'iter del ddl omonimo che rischiava di fare da detonatore nella 'gara' tra Fdi e Lega sui temi della sicurezza e su cui il Quirinale aveva sollevato rilievi (in parte accolti nel testo dell'esecutivo). Un provvedimento blindato in Parlamento, sia a Montecitorio che a Palazzo Madama. Esultano governo e maggioranza. "Con l'approvazione definitiva del Decreto Sicurezza al Senato, il Governo compie un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa", ha scritto su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il provvedimento rispecchia l'idea della maggioranza sulla sicurezza e l'ordine pubblico e prevede oltre venti tra nuovi reati ed aggravanti, le bodycam e la tutela legale per le forze dell'ordine, il reato di blocco stradale o ferroviario attuato con il proprio corpo, le norme 'anti-Ponte' e 'anti-Tav', procedure sprint per il contrasto alle occupazioni abusive, l'estensione del Daspo urbano per chi compie reati nei pressi di stazioni ferroviarie, l'equiparazione delle inflorescenze della canapa industriale alla droga, il reato di resistenza passiva in carcere e nei Cpr, ribattezzato 'anti-Ghandi' dalle opposizioni. Ma anche la possibilità per i servizi segreti di guidare "strutture eversive di questo paese", fa notare in aula Matteo Renzi, che aggiunge: "La mia indignazione è a un punto senza ritorno perché mai nella storia repubblicana si era arrivati" a questo punto. Norme contestate dall'Unione delle Camere penali, dall'Anm, e anche dalla Rete 'no dl paura' e da diverse associazioni della società civile che sono già più volte scese in piazza contro "l'attacco allo stato di diritto e al dissenso nelle sue diverse forme". Cos 20250604T152119Z
Nessun commento:
Posta un commento