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mercoledì 8 maggio 2024

M.O.: Israele distrugge 80 case in villaggio beduino nel Negev =

 



MERCOLEDÌ 08 MAGGIO 2024 15.16.29

M.O.: Israele distrugge 80 case in villaggio beduino nel Negev =

M.O.: Israele distrugge 80 case in villaggio beduino nel Negev = (AGI/EFE) - Gerusalemme, 8 mag.- In Israele, nel villaggio beduino di Wadi al Jalil, vicino alla citta' di Umm al Batin, nel deserto del Negev, sono state demolite almeno 80 case e 320 residenti, la meta' dei quali bambini, sono stati espulsi. Lo ha riferito Nati Yefet, portavoce del Consiglio regionale dei villaggi non riconosciuti del Negev. "Centinaia di residenti, bambini e anziani, vengono evacuati dalle loro case da un governo (israeliano) che insiste nel calpestare e danneggiare con la forza la societa' beduina del Negev", ha denunciato il rappresentante del Negev nella Lista Araba Unita, Waleed Alhwashla nel tuo account X. Secondo Yefet, le autorita' israeliane hanno distrutto la moschea del villaggio, le fattorie e altre strutture. L'operazione era iniziata alle otto del mattino con i bulldozer e un centinaio di agenti di polizia. Durante le demolizioni una persona e' stata arrestata. Il governo israeliano sta costringendo i residenti di Wadi al Jalil a trasferirsi a Umm al Batin, dove pero' non sono i benvenuti e subiscono minacce, ha spiegato Yefet. "Queste persone non hanno nessun posto dove andare e alcuni sono ancora nel villaggio in stato di shock. Alcuni pensano di dormire nelle tende che hanno montato la notte scorsa", ha lamentato il portavoce. "Israele vuole decidere dove devono vivere le persone che non sono ebree", ha aggiunto Yefet. Le demolizioni vengono promosse dal ministro della Sicurezza Nazionale, il colono di estrema destra Itamar Ben Gvir, e dal Ministro della Diaspora, Amichai Chikli. "Il suo obiettivo e' incendiare il Negev per aggravare la discriminazione razziale. Questa e' una grave violazione dei diritti umani di centinaia di persone", si legge in una nota. Israele non riconosce circa 37 comunita' beduine, arabe e semi-nomadi, in cui vivono circa 80.000 persone, e molte come Wadi al Jalil devono affrontare da anni ordini di demolizione ed espulsione e "multe esorbitanti", secondo l'ONG Machsom Watch. Lo Stato israeliano chiede che gli oltre 300.000 beduini che vivono sul suo territorio da centinaia di anni, molto prima della fondazione dello Stato nel 1948, abbandonino i loro lavori agricoli per vivere nelle aree urbane che ha concesso loro. (AGI)red 081516 MAG 24 NNNN

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