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martedì 27 settembre 2011

Sulla anzianità lavorativa interessante sentenza della Comunità Europea che tutela anche i dipendenti pubblici



Questo ed altro su


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lunedì 26 settembre 2011

Sicurezza Modena. PD con sindacati PS, "Lega ridicola"

Sicurezza Modena. PD con sindacati PS, "Lega ridicola"

intercettazioni: Palamara(anm), non siamo in uno stato di polizia

intercettazioni: Palamara(anm), non siamo in uno stato di polizia

Censura su internet - Nessun telegiornale ne ha dato notizia

Sicurezza Modena. Silp: CIE 'esplosivo', servono uomini

“Comitato per la libertà e il diritto all’informazione alla cultura e allo spettacolo”

intercettazioni: pdci, vergogna,museruola anche ad internet

Intercettazioni/ Belisario: Giù le mani da Internet

internet: polizia postale esegue 39 perquisizioni per truffa informatica

Leggi tutto: internet: polizia postale esegue 39 perquisizioni per truffa informatica

Pensioni: CGIL, non mettere le mani sulle pensioni. Il ministro Sacconi non è credibile

RICEVO E PUBBLICO
FONTE CGIL


Mentre indiscrezioni annunciano l'ipotesi di nuovi interventi sull'anzianità e l'età pensionabile per la Confederazione "il problema non è la sostenibilità finanziaria, ma la sostenibilità sociale della previdenza pubblica". La manovra "ha peggiorato pesantemente la situazione delle donne e peggiorerà progressivamente la situazione di tutti se il Governo continuerà a mettere le mani nelle tasche dei pensionati e dei lavoratori"

"La domanda è: possiamo continuare a restare dipendenti dalle paturnie di Bossi e della Lega ? "


RICEVO E PUBBLICO

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domenica 25 settembre 2011

NAPOLI: POLIZIOTTO FERITO GRAVEMENTE DA NIGERIANO

NAPOLI: POLIZIOTTO FERITO GRAVEMENTE DA NIGERIANO =

Napoli, 25 set. (Adnkronos) - Un nigeriano, clandestino, ha
aggredito la scorsa notte un poliziotto libero dal servizio
all'interno della galleria Umberto situata nel centro storico di
Napoli. Il nigeriano stava assolvendo ad alcuni bisogni fisiologici
quando e' stato notato dal poliziotto che si trovava in compagnia
della moglie, la figlia e un'amichetta. Il poliziotto ha cercato di
mettere fine all'oscenita', qualificandosi e intimando
all'extracomunitario di rivestirsi immediatamente.

Invece, il clandestino anziche' aderire alla richiesta del
poliziotto si e' scagliato contro di lui con pugni e calci ferendolo
gravemente. La moglie del poliziotto ha urlato riuscendo a richiamare
l'attenzione di una pattuglia di agenti della polizia municipale.
L'extracomunitario e' stato bloccato e arrestato.

Il poliziotto e' stato portato d'urgenza all'ospedale Vecchio
Pellegrini dove e' stato ricoverato e operato d'urgenza per
asportazione della milza. Il poliziotto ha subito anche la frattura di
due costole. Il nigeriano e' stato rinchiuso nel carcere di
Poggioreale. La polizia municipale ha poi accertato che
l'extracomunitario era stato raggiunto nei mesi scorsi da alcuni
decreti d'espulsione ed era indagato per reati di atti contro la
pubblica decenza e violenza a pubblico ufficiale.

(Iam/Zn/Adnkronos)
25-SET-11 17:17

RICATTO A PREMIER: LEPORE, A NAPOLI NESSUN TRAPPOLONE

RICATTO A PREMIER: LEPORE, A NAPOLI NESSUN TRAPPOLONE
IL PROCURATORE: CON NOI BERLUSCONI E' STATO POCO LEALE
(ANSA) - ROMA, 25 SET - ''La Procura di Napoli, come gli
altri uffici inquirenti d'Italia, non lavora per tendere
trappole o trappoloni. Non agiamo per ingannare il prossimo.
Agitare il fantasma del trappolone era solo un espediente
difensivo''. A dirlo, in un'intervista a Repubblica,
Giandomenico Lepore, capo della Procura di Napoli che indaga sul
caso Berlusconi-Tarantini.
''Volevamo sentire Berlusconi come teste per chiarire alcuni
aspetti dell'indagine sui quali era necessario rivolgergli
alcune domande'', ribadisce Lepore. ''Se Berlusconi, dopo aver
evitato il confronto con noi, si dice a disposizione della
Procura di Roma, evidentemente si sente piu' garantito.
Ma non posso dire che abbia mostrato un atteggiamento di leale
collaborazione nei nostri confronti''.
Lepore smentisce che Berlusconi sia gia' iscritto nel
registro degli indagati. ''Valuteremo, semmai, dopo la decisione
del Riesame. Durante la discussione in udienza i colleghi hanno
sviluppato tutte le ipotesi e affrontato tutti gli scenari di
una vicenda che e' stata caratterizzata da piu' fasi e di
un'indagine che si e' arricchita di elementi nuovi durante il
suo cammino''. Comunque, precisa Lepore intervistato anche dal
Mattino, "il presidente del Consiglio, cosi' come il presidente
della Repubblica del resto, pur essendo un cittadino
privilegiato con prerogative particolari, resta un cittadino
italiano e,come tale, sottoposto alla legge".
Sulla rivendicazione della competenza, ''non siamo aggrappati
ad alcuna indagine, ne' innamorati dell'inchiesta come sostiene
qualcuno'', spiega il procuratore. ''Come la difesa, anche la
Procura utilizza gli strumenti di legge per far rispettare le
regole che riteniamo debbano essere applicate''.
Nell'intervista Lepore interviene anche sul caso Milanese.
''Dopo l'autorizzazione concessa per Papa credevo si fosse
cambiato registro, invece devo rilevare un passo indietro'',
commenta.(ANSA).

Y89-PAT
25-SET-11 09:25 NNNN

ALLARME BOMBA IN AEROPORTO REGGIO CALABRIA, SCALO CHIUSO

ALLARME BOMBA IN AEROPORTO REGGIO CALABRIA, SCALO CHIUSO

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 25 SET - L' aeroporto di Reggio
Calabria e' stato chiuso dopo che una telefonata anonima giunta
alla torre di controllo ha annunciato la presenza nello scalo di
una bomba.
I vigili del fuoco stanno effettuando i controlli, ma al
momento non e' stato trovato nulla. Per disporre la riapertura
dello scalo, comunque, si attende la conclusione degli
accertamenti. (ANSA).

DED
25-SET-11 09:30 NNNN


FALSO ALLARME BOMBA ALL'AEROPORTO DI REGGIO CALABRIA =
(AGI) Reggio Calabria, 25 set - E' durato un paio di ore
l'allarme bomba, rivelatosi infondato, scattato all'aeroporto
di Reggio Calabria. Una telefonata anonima giunta alla torre
di controllo avvisava infatti della presenza di un ordigno
all'interno dello scalo, che e' stato immediatamente chiuso.
Sono subito scattati i controlli del vigili del fuoco e della
Polaria che pero' non hanno dato alcun esito. Si e' avuta cosi'
la conferma che si sia trattato di uno scherzo, peraltro posto
in essere in un momento in cui non erano previsti arrivi ne'
partenze. Per i passeggeri, dunque, non c'e' stato alcun
disagio e l'aeroporto e' stato regolarmente riaperto gia' in
mattinata. (AGI)
Rc1/mld
251050 SET 11

I sindacati di polizia rivelano: "L'ex Base Usaf sarà prigione per clandestini"

BRINDISI – Ci ha pensato il Ministero dell’Interno, al posto del Dipartimento della Protezione civile e dell’intero tavolo tecnico istituito, a sciogliere il dilemma su un impiego parziale della ex Base Usaf per l’emergenza immigrazione (secondo le ottiche politiche del governo Berlusconi). Lo fanno sapere i sindacati di polizia Silp Cgil, Siulp e Sap di Brindisi (Osservatorio sindacale provinciale Polizia di Stato), che oggi in un comunicato comunica: “Ora siamo sicuri che oltre al Centro di Identificazione ed Espulsione di Restinco, il Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo sempre di Restinco e la tendopoli di Manduria avremo a breve un nuovo Cie nell’ex Base Usaf di San Vito dei Normanni”.

Salta il volo per i rimpatri dei tunisini sulle navi la tensione sale di ora in ora



sabato 24 settembre 2011

Medicina: scoperta molecola che mette KO la memoria

MEDICINA: SCOPERTA MOLECOLA CHE METTE KO LA MEMORIA
INATTIVANDOLA SI POTREBBERO CURARE ANZIANI SMEMORATI E ALZHEIMER
(ANSA) - ROMA, 24 SET - Scoperta una molecolina che erode la
memoria, e che potrebbe divenire un ottimo bersaglio
farmacologico contro Alzheimer e declino cognitivo tipico della
terza eta'.
Si tratta di un piccolo Rna (una corta sequenza genetica
simile a un pezzetto di Dna) che abbonda nel cervello di animali
anziani o con il morbo di Alzheimer, spiega, intervistato
dall'ANSA, Andre Fischer dell'Istituto Europeo di Neuroscienze
di G”ttingen, in Germania.
Mettendo KO questa molecola (chiamata miR-34c) la memoria
viene ripristinata negli animali, ha dimostrato Fischer in una
ricerca pubbblicata sulla rivista edita da Nature EMBO Journal.
Gli esperti hanno evidenziato la presenza di miR-34C nel
cervello (in particolare nell'ippocampo, sede della memoria) di
topolini con problemi di memoria o animali malati di Alzheimer.
E' emerso che miR-34c gioca un ruolo chiave sia nel fisiologico
declino mnemonico dell'anziano sia nell'Alzheimer, spiega
Fischer.
''Poi abbiamo usato un inibitore di miR-34C che si lega ad
essa e la spegne'', spiega Fischer. Spegnendo miR-34C si
ripristina una migliore performance mnemonica sia nei topi
anziani sia in quelli malati.
''Crediamo che miR-34c regoli l'attivita' di un network di
geni e proteine - afferma lo scienziato. Per ora abbiamo visto
che spegne la molecola SIRT1, non a caso precedentemente
implicata in patologie neurodegenerative''.
Inibitori di miR-34c potrebbero divenire farmaci contro
l'Alzheimer, per questo i prossimi passi della nostra ricerca
consistono nel trovare strategie per somministrare tali
inibitori facendoli arrivare dritti al cervello. Inoltre -
conclude - crediamo che miR34c possa essere usato come marcatore
molecolare della progressione della malattia'' (maggiore e' la
concentrazione di miR34c nel cervello piu' 'il male e' in stadio
avanzato).

Y27-MRB/CAV

Governo/ Di Pietro: Cacciamo il piccolo raìs di palazzo Grazioli

Governo/ Di Pietro: Cacciamo il piccolo raìs di palazzo Grazioli
"L'informazione di regime nasconde la realtà agli italiani"

Roma, 24 set. (TMNews) - "La verità che l'informazione di regime
nasconde agli italiani è molto semplice. Per convincere i poveri
investitori ad accattarsi i nostri titoli di Stato, nonostante
Berlusconi, dobbiamo pagargli interessi altissimi. La cassaforte
riempita con le manovre che saccheggiano i cittadini si svuota
immediatamente per pagare quegli interessi". Lo scrive sul suo
blog il presidente dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

"Finché Berlusconi resta al governo - afferma Di Pietro -
manovre, tasse, tagli alla spesa pubblica non servono a niente: è
come riempire d'acqua un barile con un buco enorme nel fondo.
Anche in questo Berlusconi somiglia al suo amico Gheddafi che ha
resistito, fino all'ultimo, nel bunker a costo di esporre il suo
Paese alla distruzione. La Libia è stata devastata dalle bombe e
l'Italia lo è dalla crisi e dallo spread. Per questo non possiamo
aspettare: Berlusconi se ne deve andare subito. Non lo farà da
solo, dal momento che coscienza non ne ha, e non lo
costringeranno i suoi gerarchi, che sono ancora più servili e
irresponsabili di quanto non fossero quelli di Tripoli".

"L'unico modo - prosegue l'ex pm - è che siano i cittadini a
spingere perché il nostro gheddafino sia costretto a lasciare il
bunker. La mozione di sfiducia dell'IdV e del Pd contro il
ministro Saverio Romano è l'occasione per iniziare a farlo.
Romano è accusato di essere legato a Cosa nostra. E' stato
nominato ministro in cambio del voto con cui l'anno scorso ha
salvato Berlusconi. E` la bandiera di questo Parlamento composto,
in buona parte, da escort della politica".

"Oggi - scrive Di Pietro - ricatta i suoi compagni di maggioranza
e di merende, facendo sapere che se sarà sfiduciato farà cadere
il governo. La maggioranza si prepara, mercoledì prossimo, a
salvargli la poltrona col voto di una Lega che ha ormai tradito
tutti i propri antichi ideali, in cambio delle lenticchie di
Arcore. Solo se i cittadini si faranno sentire con forza e in
ogni modo possibile questo ministro venduto e ricattatore
smetterà di coprire di vergogna l'Italia. E subito dopo -
conclude - sarà il turno del piccolo Raìs di palazzo Grazioli".

Gic

241317 set 11

Palermo, tensione sulle navi dei profughi blindato il molo, cordone di 500 agenti

....Intanto il Silp Cgil fa sapere di avere avuto conferma dal ministero degli interni che una nave oggi lascerà il porto di Palermo. La destinazione resta ignota per motivi di sicurezza, ha fatto sapere il ministero al Silp Cgil. Mercoledì dovrebbe ripartire un'altra nave. ....

Ostia SOS criminalità i politici presentano e confermano il rapporto sulle infilitrazioni criminali elaborato dal Silp Cgil di Roma








venerdì 23 settembre 2011

COMANDO GENERALE DELL'ARMA DEI CARABINIERI AVVISO Aumento dei posti del concorso, per esami e titoli, per il reclutamento di 1548 allievi carabinieri effettivi, riservato, ai sensi dell'articolo 2199 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, ai volontari delle Forze armate in ferma prefissata di un anno o quadriennale ovvero in rafferma annuale, in servizio o in congedo. (GU n. 76 del 23-9-2011 )

Ai sensi dell'art. 642 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 e dell'art. 1, comma 3 del bando di concorso per esami e titoli, per il reclutamento di 1.548 allievi carabinieri effettivi, riservato, ai sensi dell'art. 2199 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, ai volontari delle Forze armate in ferma prefissata di un anno o quadriennale ovvero in rafferma annuale, in sevizio o in congedo (Gazzetta Ufficiale della Republicat italiana 4ª Serie speciale, n. 24 del 25 marzo 2011), che prevede la facolta' per il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri di modificare il numero dei posti messi a concorso per sopravvenute esigenze di interesse pubblico, il numero dei posti a concorso indicato nell'art. 1, comma 1, del predetto bando di concorso e' complessivamente incrementato di 4 unita', da 1.548 a 1.552, cosi' ripartiti: n. 1.062, da immettere direttamente nell'Arma dei carabinieri a conclusione della ferma di un anno quale volontario nelle Forze Armate; n. 490, da immettere nell'Arma dei carabinieri a conclusione della ferma di quattro anni quale volontario nelle Forze Armate.

Gazzetta Ufficiale - 4ª Serie Speciale - Concorsi n. 76 del 23-9-2011


DECRETO 22 giugno 2011 Struttura del Segretariato generale della difesa - Direzione nazionale degli armamenti, delle direzioni generali e degli uffici centrali del Ministero della difesa, in attuazione dell'articolo 1, comma 1, lettera g), n. 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 2010, n. 270, recante modifiche al testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, a norma dell'articolo 2, commi da 8-bis a 8-sexies, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25. (11A12389) (GU n. 222 del 23-9-2011 - Suppl. Ordinario n.211)

IL MINISTRO DELLA DIFESA Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400 e successive modificazioni, recante la disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri e, in particolare, l'art. 17, comma 4-bis, lettera e), che prevede l'emanazione di decreti ministeriali di natura non regolamentare per la definizione dei compiti delle unita' dirigenziali nell'ambito degli uffici dirigenziali generali; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e successive modificazioni, recante la riforma dell'organizzazione del Governo, e in particolare, gli articoli 4, comma 4 e 20, comma 2, lettera b), concernenti, rispettivamente, le modalita' di individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale e dei relativi compiti nei Ministeri, e l'individuazione delle funzioni e dei compiti dell'area tecnico-amministrativa e tecnico-industriale del Ministero della difesa; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche; Visto il decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 e successive modificazioni, recante il Codice dell'ordinamento militare, e, in particolare, il libro primo, titolo III, concernente organizzazione e funzioni dell'Amministrazione della difesa; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, recante il testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 2010, n. 270, e, in particolare, il libro I, titolo II, capi VI e VII, concernenti, rispettivamente, l'area tecnico-amministrativa e l'area tecnico-industriale; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 luglio 2005, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - serie generale - n. 210 del 9 settembre 2005, concernente la rideterminazione delle dotazioni organiche delle qualifiche dirigenziali, dei professori e ricercatori, delle aree funzionali, delle posizioni economiche e dei profili professionali del personale civile del Ministero della difesa; Visto il decreto ministeriale 1° febbraio 2010, recante individuazione degli uffici e dei posti di livello dirigenziale non generale e dei relativi compiti, nell'ambito del Segretariato generale, delle direzioni generali e degli uffici centrali del Ministero della difesa; Ravvisata la necessita', ai sensi dell'art. 113, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010 e successive modificazioni, di individuare gli uffici di livello dirigenziale non generale e di disciplinarne i compiti, con riguardo al Segretariato generale - Direzione nazionale degli armamenti, alle direzioni generali con i relativi uffici tecnici territoriali, alla Scuola di formazione e perfezionamento del personale della difesa, e agli uffici centrali del Ministero della difesa; Viste le proposte del Segretario generale della difesa e dei direttori degli Uffici centrali del bilancio e degli affari finanziari e per le ispezioni amministrative; Sentite le organizzazioni sindacali rappresentative; Decreta: Art. 1 Generalita' 1. Il presente decreto e' adottato ai sensi dell'art. 113, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, al fine di individuare gli uffici di livello dirigenziale non generale e di disciplinarne i compiti, relativamente al Segretariato generale - Direzione nazionale degli armamenti, alle direzioni generali, con i relativi uffici tecnici territoriali, e agli uffici centrali del Ministero della difesa. 2. Ai fini del presente decreto, nella denominazione «Forze armate» sono ricomprese, ove non diversamente indicato, l'Esercito, la Marina, l'Aeronautica e l'Arma dei carabinieri.

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22 settembre 2011 Dichiarazione dell'eccezionale rischio di compromissione degli interessi primari in conseguenza del rientro sulla terra del veicolo spaziale NASA UPPER atmosphere research satellite (UARS), ai sensi dell'articolo 3, comma 1, del decreto legge 4 novembre 2002, n. 245, convertito con modificazioni dall'articolo 1 della legge 27 dicembre 2002, n. 286. (11A12611) (GU n. 222 del 23-9-2011 )

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visti gli articoli 5, comma 1, e 2, comma 1, lettera c) della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visti gli articoli 2, comma 1, e 3, comma 1, del decreto-legge 4 novembre 2002, n. 245, convertito con modificazioni dall'art. 1 della legge 27 dicembre 2002, n. 286; Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Considerato che per il giorno 22 settembre 2011 e' previsto un impatto di frammenti del satellite UARS sulla superficie del nostro pianeta, con una probabilita' di provocare un numero di vittime superiore alla soglia di attenzione adottata a livello internazionale; Considerato inoltre che non e' escluso che uno o piu' frammenti del satellite UARS possano cadere nel territorio del Nord d'Italia in un intervallo di possibile caduta compreso tra le ore 21,25 di venerdi' 23 settembre 2011 e le ore 4,12 di sabato 24 settembre 2011; Considerata l'eccezionalita' della situazione anche tenuto conto delle informazioni acquisite nell'ambito del Comitato operativo di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 novembre 2006 indetto in data odierna, e la necessita' di porre in essere i necessari interventi finalizzati a fronteggiare l'evolversi dei fatti; Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile; Decreta: Art. 1 1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e dell'art. 3, comma 1, del decreto-legge 4 novembre 2002, n. 245, convertito con modificazioni dall'art. 1 della legge 27 dicembre 2002, n. 286, in considerazione di quanto espresso in premessa, e' disposto il coinvolgimento delle strutture operative nazionali del Servizio nazionale della protezione civile in conseguenza del rientro sulla terra del veicolo spaziale NASA UPPER atmosphere research satellite (UARS). 2. Al Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e' attribuito l'incarico di Commissario delegato per l'adozione di ogni indispensabile provvedimento su tutto il territorio del Nord d'Italia per assicurare ogni forma di assistenza e di tutela degli interessi pubblici primari delle popolazioni interessate, nonche' ogni misura idonea alla salvaguardia delle vite umane. Il presente decreto verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 22 settembre 2011 Il Presidente: Berlusconi

Omniroma "Criminalità....Il dossier presentato dal Silp Cgil in relazione alla mappa delle infiltrazioni malavitose da me letto oggi in aula consiliare nel quale si fanno nomi e cognomi dei clan malavitosi presenti nel nostro territorio, e' stato confermato dal dossier di pubblica consultazione, redatto dal ministero dell'Interno e portato all'attenzione del Consiglio dal sottosegretario Mantovano..."

Omniroma-CRIMINALITÀ, ORNELI (PD): CONTROLLO MUNICIPIO XIII SU NUOVO BANDO SPIAGGE LIBERE
(OMNIROMA) Ostia, 23 SET - "Al di la' della collocazione politica, siamo grati del confronto avuto oggi con il sottosegretario Mantovano che ha confermato come le denunce del Pd ma anche di numerose forze sociali sulle numerose infiltrazioni della criminalita' organizzata ad Ostia siano reali e allarmanti. Il dossier presentato dal Silp Cgil in relazione alla mappa delle infiltrazioni malavitose da me letto oggi in aula consiliare nel quale si fanno nomi e cognomi dei clan malavitosi presenti nel nostro territorio, e' stato confermato dal dossier di pubblica consultazione, redatto dal ministero dell'Interno e portato all'attenzione del Consiglio dal sottosegretario Mantovano. Ora credo sia fondamentale che sul tema dell'affidamento delle spiagge libere le cui concessioni sono scadute da un anno, il municipio XIII si prenda la responsabilita' di imporre che il nuovo bando sia fatto sotto il controllo municipale e che la commissione che se ne occupera' sia di altissimo livello e includa la presenza di magistrati". Lo ha dichiarato il consigliere Pd del municipio XIII, Paolo Orneli. a margine del Consiglio straordinario del XIII Municipio sulle “Infiltrazioni Criminali all’interno del tessuto economico del territorio”.

gnt


Omniroma-SICUREZZA, PECORARO: A ROMA 300 CC E 60 AGENTI: RAFFORZEREMO ORGANICO OSTIA
(OMNIROMA) Ostia, 23 SET - Si è svolto questa mattina, presso l’Aula Consiliare del XIII Municipio, il Consiglio Straordinario del XIII Municipio, richiesto dall'opposizione municipale, sulle “Infiltrazioni criminali all’interno del tessuto economico del territorio”.
"Ci tenevo a partecipare - ha dichiarato il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro nel corso del suo intervento in aula - anche perche' sono cittadino di questo territorio. E' vero che su Ostia si sono succedute varie famiglie criminali e lo dimostrano le operazioni fatte dalle forze dell'ordine. Operazioni che non chiudono il discorso, ma dimostrano la volonta' dello Stato di disarticolare e impedire che famiglie criminali attecchiscano sul litorale di Ostia. Dei 28 omicidi avvenuti, nessuno si e' concretizzato a Ostia. Inoltre uno solo di questi omicidi e' attribuibile alla criminalita' organizzata. Gli altri sono dovuti per futili motivi, per motivi passionali, rapine da parte di tossicodipendenti. Attenzione quindi - ha continuato - ad attribuire forme di violenza alla criminalita' organizzata. Cerchiamo di non ledere l'immagine della nostra citta'. Ne' a Ostia, ne' a Roma c'e' il controllo del territorio da parte della criminalita' organizzata. C'e' il controllo delle forze dell'ordine, anche se siamo in pochi rispetto a una citta' di 300 mila abitanti. Grazie al sottosegretario Mantovano arrivano per ora 360 uomini, 300 carabinieri e 60 agenti. Faro' in modo di poter rafforzare gli organici di Ostia. Roma si e' evoluta e ampliata in maniera disordinata. Nella zona di Acilia o di Casal Palocco sono nati palazzoni senza servizi e privi di una pianificazione, di una progettualita'. Il mio sforzo e' di pianificare e rivedere il posizionamento dei presidi perche' e' necessario dare maggiore sicurezza. Le forze di Polizia di Roma sono a disposizione per migliorare la situazione di Ostia sotto due aspetti. Il primo e' monitorare gli esercizi commerciali per evitare che ci siano nuove infiltrazioni. Secondo: un controllo del territorio ancora più forte".
A prendere parte all’assise, anche Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Interni, Fabrizio Santori, Presidente della Commissione Speciale Politiche per la Sicurezza di Roma Capitale.
“Quello delle infiltrazioni criminali - ha dichiarato Giacomo Vizzani, Presidente XIII Municipio - all’interno del tessuto economico sul territorio è un argomento molto importante, degno della massima attenzione, che porterà allo sviluppo di ulteriori sinergie tra forze dell’ordine e amministrazione, che resta parte attiva nel processo di monitoraggio".
gnt

231721 SET 11




 
Omniroma-MUNICIPIO XIII, TOUADI (PD): "BENE CONSIGLIO SU MAFIE"
(OMNIROMA) Roma, 23 SET - “Le infiltrazioni mafiose nel tessuto produttivo di Ostia sono un fenomeno gravissimo che non nasce certo oggi. Il
consiglio straordinario, richiesto dal Pd e dalle opposizioni e svoltosi oggi nel XIII municipio alla presenza
del sottosegretario Mantovano e del prefetto di Roma Pecoraro, e' stato un momento di importante presa di coscienza e un segnale forte di impegno verso la cittadinanza”. E’ quanto dichiara, in una nota, Jean-Leonard Touadi, deputato del Partito Democratico ed ex assessore alla Sicurezza. “Da quando sono a Montecitorio ho presentato al ministro Maroni ben 10 interrogazioni parlamentari sul tema – l’ultima delle quali, su Ostia, proprio l’altro ieri – ricevendo in cambio solamente silenzio - prosegue la nota - Va dato atto invece a Mantovano di avere risposto senza minimizzare alle
circostanze dettagliate che oggi il consigliere del Pd ed ex presidente del municipio Paolo Orneli ha avuto il coraggio e la lucidita' di mettere a fuoco nel dibattito in aula. Il sottosegretario si e' impegnato a convocare per ottobre il
comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza su Ostia, segno evidente che la questione delle infiltrazioni mafiose
e' un problema grave e presente sul territorio. Accolgo con soddisfazione questa decisione e mi auguro che anche il
prossimo patto per Roma sicura dara' la dovuta attenzione alle problematiche del litorale. Per quanto mi riguarda,
continuero' con il mio lavoro di denuncia parlamentare".
finche' non riceverò le risposte che i cittadini romani
attendono”.
red

231536 SET 11


 
Omniroma-CRIMINALITÀ, PECORARO: A OSTIA NO GUERRA FRA BANDE MA INFILTRAZIONI ECONOMICHE
(OMNIROMA) Ostia, 23 SET - In merito agli incendi dolosi avvenuti a danno di chioschi del litorale di Ostia, il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro a margine del Consiglio straordinario del XIII Municipio sulle “Infiltrazioni Criminali all’interno del tessuto economico del territorio”, ha dichiarato che: "Nel comitato che istituiremo per l'ordine e la sicurezza su Ostia, inviteremo l'attivita' giudiziaria e cosi' capiremo qualcosa di più. Gli incendi riguardano solitamente il rischio di infiltrazioni economiche da parte della criminalita' organizzata. Mentre le gambizzazioni si verificano per un mancato pagamento o per uno 'sgarro' da parte di una banda nei confronti di soggetti di un'altra banda. Ostia non c'e' questo tipo di fenomeno. Ci sono stati degli incendi e questo riguarda il rischio di infiltrazioni criminali a fini economici più che situazioni di guerra tra bande".

gnt

231517 SET 11


 
Omniroma-SICUREZZA, PECORARO: ORGANICO ROMA SOTTOSTIMATO DEL 10 %, UTILIZZARE SCUOLE GDF
(OMNIROMA) Ostia, 23 SET - "L'organico delle forze dell'ordine a Roma e' sottostimato del 10 per cento circa, con punte che sfiorano il 15 per cento. Ostia e' sul 10-12 per cento. Per coadiuvare polizia e carabinieri, dobbiamo utilizzare meglio e di più le scuole della Guardia di Finanza anche quelle di Ostia. Non sull'ordine pubblico perche' non e' un problema che riguarda Ostia, ma per un problema di sicurezza pubblica. Potrebbe essere utile il pattugliamento del territorio insieme alle altre forze dell'ordine". Lo ha dichiarato il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro a margine del Consiglio straordinario del XIII Municipio sulle “Infiltrazioni Criminali all’interno del tessuto economico del territorio” che si e' svolto questa mattina nell'aula consiliare del Municipio XIII.

gnt

231451 SET 11



 
Omniroma-RICICLAGGIO, MANTOVANO: "STIAMO STUDIANDO COINVOLGIMENTO POLIZIA LOCALE"
(OMNIROMA) Roma, 23 SET - "Nel patto per Roma Sicura ci stiamo ponendo la questione del coinvolgimento della Polizia locale nel sistema di prevenzione nel contrasto del riciclaggio. La Guardia di Finanza e la Dia se ne occupano in modo mirato, la Polizia locale ha dei sensori che permettono di lanciare subito un segnale d'allarme, grazie alla conoscenza del territorio. Non deve fare contrasto anti riciclaggio, ma avviare un canale di segnalazione. Stiamo studiando come farlo nel rispetto delle competenze di tutti". Lo ha dichiarato Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato Ministero degli Interni nel corso del suo intervento durante il Consiglio Straordinario del XIII Municipio sulle “Infiltrazioni Criminali all’interno del tessuto economico del territorio” che si e' svolto questa mattina nell'aula consiliare del Municipio XIII.
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231329 SET 11


231621 SET 11

Immigrazione: Silp-Cgil, rischi per migranti e poliziotti alta concentrazione stranieri nel porto di Palermo

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IMMIGRAZIONE: SILP-CGIL, RISCHI PER MIGRANTI E POLIZIOTTI
ALTA CONCENTRAZIONE STRANIERI NEL PORTO DI PALERMO
(ANSA) - ROMA, 23 SET - ''Adesso sono tre le navi ormeggiate
nel porto di Palermo e quasi mille gli immigrati irregolari
tunisini portati via da Lampedusa dopo gli incidenti dei giorni
scorsi. Sta crescendo, dunque, la concentrazione di immigrati
irregolari nel porto del capoluogo siciliano e si abbassano
pericolosamente le condizioni di sicurezza per tutti, immigrati
e operatori di polizia''. L'allarme lo lancia Claudio Giardullo,
segretario generale del sindacato di polizia Silp-Cgil.
''Se non si vogliono ripetere gli errori gia' commessi a
Lampedusa - osserva Giardullo - occorre decidere velocemente di
ridurre drasticamente il numero dei migranti presenti nelle navi
e distribuirli nelle altre strutture del Paese, perche' la
sicurezza non puo' soccombere alle ragioni della politica''.
(ANSA).

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23-SET-11 17:30 NNNN

Comunicato stampa "Immigrati: il Governo sposta l'emergenza da Lampedusa a Palermo"



Annarella vs Bossi e Farina : Lo show dell'eroina anti-casta


Se non é presente una adeguata segnalazione di preavviso "Tutor" ed "Autovelox" devono essere spenti. Emanata dal Ministero delle Infrastrutte e dei Trasporti Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione e l Sistemi lnformativi e Statistici Direzione Generale per la Sicurezza Stradale Divisione II

Segnalazione di non omologazione del sistema di controllo della velocità TUTOR. Risposta del Ministero

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Circolare 8/7/2010 n. 58422
Ministero delle Infrastrutte e dei Trasporti
Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione
e l Sistemi lnformativi e Statistici
Direzione Generale per la Sicurezza Stradale
Divisione II
Prot. n. 58422
8 luglio 2010
Oggetto: Segnalazione di non omologazione del sistema di controllo della velocità TUTOR SICVe.

Con riferimento alla richiesta qui inoltrata con la nota in riscontro, si premette che l'art. 4 c. 3 del DL n. 121/2002, convertito con modificazioni dalla L n. 168/2002 e successive modifiche, afferma testualmente che i dispositivi, utilizzati per accertare in modo automatico la violazione, senza la presenza o il diretto intervento degli agenti preposti, devono essere omologati o approvati ai sensi dell'art. 45 c. 6 del Nuovo Codice della Strada (DLs n. 285(1992).
Ciò premesso, al riguardo l'art. 192 cc. 2 e 3 del Regolamento di Esecuzione e di Attuazione (DPR n. 495/1992) chiarisce la differenza di procedura tra omologazione ed approvazione, ricorrendo quest'ultima quando non esistano norme di riferimento circa le caratteristiche fondamentali e le particolari prescrizioni, nel qual caso esse sono stabilite, caso per caso, per ogni singolo dispositivo, avvalendosi del parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, in qualità di massimo organo tecnico consultivo dello Stato.
Nel caso del sistema TUTOR SicVe, approvato con Decreto Dirigenziale n. 3999 del 24.12.2004, non esistendo specifiche norme di riferimento, le prescrizioni di installazione, di funzionamento e di impiego sono state stabilite dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, V^ Sezione, con voto n. 71 reso nell'adunanza del 28.04 .2004, richiamato, unitamente al DL n. 121/2002, nel preambolo del decreto di approvazione.
Ai fini dell'impiego, dunque, approvazione o omologazione risultano del tutto equivalenti, come esplicitamente affermato dal legislatore nella formulazione dell'art. 4 c. 3 del citato DL n. 121/2002; pertanto l'affermazione della S.V. circa il fatto che il legislatore ammetta unicamente sistemi omologati è fondamentalmente erronea.
Si resta a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.
IL DIRETTORE GENERALE
Dr. Ing. Sergio Dondolini

 

Consiglio di Stato "...Il Ministero dell'interno e il Ministero dell'economia e delle finanze chiedono la riforma della sentenza con la quale il Tribunale amministrativo regionale della Liguria ha accolto il ricorso presentato dal signor #################### ####################, assistente della Polizia di Stato, per l'accertamento del diritto a godere di ventisette giorni di ferie non godute nel corso degli anni 1997 e 1998, e per la conseguente condanna dell'Amministrazione a consentirne la fruizione, ovvero a corrispondere la indennità sostitutiva...."

IMPIEGO PUBBLICO
Cons. Stato Sez. VI, Sent., 10-03-2011, n. 1535
Fatto - Diritto P.Q.M.
Svolgimento del processo - Motivi della decisione

Il Ministero dell'interno e il Ministero dell'economia e delle finanze chiedono la riforma della sentenza con la quale il Tribunale amministrativo regionale della Liguria ha accolto il ricorso presentato dal signor #################### ####################, assistente della Polizia di Stato, per l'accertamento del diritto a godere di ventisette giorni di ferie non godute nel corso degli anni 1997 e 1998, e per la conseguente condanna dell'Amministrazione a consentirne la fruizione, ovvero a corrispondere la indennità sostitutiva.

Il ricorrente in primo grado propone appello incidentale condizionato per riproporre la domanda di riconoscimento del diritto a fruire del congedo, domanda non esaminata dal Tribunale amministrativo regionale.

1) L'appello principale è fondato.

Pur avendo il #################### chiesto in via principale l'accertamento del diritto a fruire delle ferie maturate e non godute, e solo in via subordinata la monetizzazione di tale diritto, il Tribunale amministrativo ha condannato il Ministero dell'interno a corrispondere l'equivalente l'indennità sostitutiva: in tal modo, peraltro, la compensazione monetaria è stata considerata quale semplice alternativa al periodo di riposo non fruito, e non, come prevede la legge, quale estrema ratio in caso di impossibilità di godere del diritto al congedo ordinario.

Di tale principio è codificazione l'art. 14 del d.P.R. 31 luglio 1995, n. 395, di recepimento dell'accordo sindacale 20 luglio 1995 (riguardante il personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile: Polizia di Stato, Corpo di polizia penitenziaria e Corpo forestale dello Stato), che, nell'introdurre la monetizzazione delle ferie maturate e non godute e nel ribadire, al comma 7, l'irrinunciabilità riguardo al suddetto congedo, al successivo comma 14 ha previsto che si possa ammettere il pagamento del congedo ordinario non fruito nella sola ipotesi che, all'atto della cessazione dal servizio, detto congedo non sia stato fruito per documentate esigenze di servizio.

Ulteriori deroghe sono state successivamente introdotte dall'art. 18 d.P.R. 16 marzo 1999, n. 254 (di recepimento dell'accordo sindacale per le Forze di polizia ad ordinamento civile e del provvedimento di concertazione delle Forze di polizia ad ordinamento militare relativi al quadriennio normativo 1998- 2001 ed al biennio economico 19981999), che ha previsto la possibilità della monetizzazione del congedo ordinario e non fruito in caso di decesso, cessazione dal servizio per infermità o dispensa disposta dopo il collocamento in aspettativa per infermità.

Presupposti per la monetizzazione sono, pertanto, l'avvenuta cessazione dal servizio del dipendente e la circostanza che la mancata fruizione sia dipesa da documentate esigenze di servizio.

Entrambi tali presupposti non sono ravvisabili nella fattispecie. Il ricorrente in primo grado, infatti, ha asserito di essere dipendente della Polizia di Stato e, quindi, ancora in servizio; inoltre, come egli stesso afferma nel ricorso introduttivo e come è emerso dalla documentazione versata nel giudizio davanti al Tribunale amministrativo, la causa della mancata fruizione del congedo ordinario non è stata dovuta a esigenze di servizio (ma alla libera scelta del dipendente, che avrebbe potuto goderne anche dopo l'assenza dal servizio per malattia verificatasi nel 1998), né si è verificato alcuno degli eventi interruttivi del rapporto d'impiego normativamente previsti.

L'appello principale è conclusivamente fondato e deve essere accolto.

2) Viene allora in evidenza l'appello incidentale condizionato, proposto dal ricorrente in primo grado per riproporre la domanda principale posta con il ricorso, concernente il diritto a fruire delle ferie non godute, domanda, come detto, non esaminata dal Tribunale amministrativo regionale.

L'istanza avanzata dal ricorrente l'11 maggio 1999 è stata oggetto della nota in data 17 maggio 1999, con la quale, nell'accordare tredici giorni di ferie relative all'anno 1998, l'Amministrazione precisava che la fruizione dei tredici giorni riferita all'anno 1997 non poteva essere accolta in forza dell'art. 14, comma II, della circolare ministeriale n. 333a/9202.b.b.5.4. del 13 febbraio 1996, la quale prescrive che "il congedo ordinario dell'anno precedente deve essere fruito entro e non oltre il primo semestre dell'anno successivo a quello in cui il diritto al congedo è maturato".

Tale determinazione riproduce quanto dispone l'accordo recepito con d.P.R. 31 luglio 1995, n. 395, già citato, che, all'art. 14 testualmente dispone che "nel caso di indifferibili esigenze di servizio che non abbiano reso possibile la fruizione del congedo ordinario nel corso dell'anno, il congedo ordinario dovrà essere fruito entro il primo semestre dell'anno successivo" (comma 9) e che "compatibilmente con le esigenze di servizio, in caso di motivate esigenze di carattere personale, il dipendente dovrà fruire del congedo residuo al 31 dicembre entro il mese di aprile dell'anno successivo a quello di spettanza" (comma 10).

Come si evince da queste disposizioni, la fruizione del diritto al congedo nel semestre successivo all'anno in cui lo stesso è maturato è subordinato alla circostanza che il mancato tempestivo godimento sia stato dovuto a indifferibili esigenze di servizio, e, in ogni caso, alla mancanza di condizioni ostative in ragione di tali esigenze. In ordine a tali condizioni, che conformano il diritto considerato all'evidente fine di bilanciarlo con le necessità dell'Amministrazione, nessuna specifica considerazione è contenuta nell'appello incidentale, che deve, pertanto, essere respinto.

3) In conclusione, in accoglimento dell'appello principale e previa reiezione dell'appello incidentale, la sentenza impugnata deve essere riformata, con conseguente reiezione del ricorso di primo grado.

Le spese del giudizio seguono, come di regola, la soccombenza e si liquidano in dispositivo.
P.Q.M.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando, accoglie l'appello principale in epigrafe indicato, respinge l'appello incidentale e, in riforma della sentenza impugnata, respinge il ricorso di primo grado.

Condanna l'appellato a rifondere alle Amministrazioni appellate le spese del doppio grado del giudizio, nella misura complessiva di 2.000,00 (duemila/00) euro.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Ministero dell'interno Circ. 21-3-2011 n. 7227 Prevenzione on line. Domande di Prevenzione Incendi in forma digitale. Acquisizione dei documenti allegati alle domande di prevenzione incendi Emanata dal Ministero dell'interno, Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, Direzione centrale per le risorse logistiche e strumentali - Area VIII - Sistemi informativi automatizzati.


Circ. 21 marzo 2011, n. 7227 (1).
Prevenzione  on line. Domande di Prevenzione Incendi in forma digitale. Acquisizione  dei documenti allegati alle domande di prevenzione incendi

(1) Emanata dal Ministero dell'interno, Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, Direzione centrale per le risorse logistiche e strumentali - Area VIII - Sistemi informativi automatizzati.



 
Alle
Direzioni interregionali e regionali dei Vigili del fuoco
 
Loro sedi
 
Ai
Comandi provinciali dei Vigili del fuoco
 
Loro sedi

e, p.c.:
Agli
Uffici territoriali di Governo - Prefetture
 
Loro sedi
 
Alla
Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica
 
Roma - Capannelle
 
All'
UnionCamere
 
P.zza Sallustio, 21
 
00187 Roma







Il D.P.R. n. 160 del 2010 ha introdotto la possibilità per gli Sportelli Unici per le attività produttive (SUAP) di realizzare una propria struttura telematica per la gestione delle domande di avvio delle attività produttive. In particolare, ai sensi di tale provvedimento, i singoli SUAP possono optare per l’uso del portale “impresa.gov” o per la realizzazione di un proprio servizio telematico. In tale ambito, per quanto riguarda le domande di prevenzione incendi, si rende necessario stabilire il formato  dei file che saranno inviati ai Comandi provinciali dei Vigili del fuoco dai SUAP che non intendono utilizzare il portale “impresa.gov.it”,  stante il fatto che le domande che pervengono tramite il portale “impresa.gov.it” rispettano già tutti i criteri stabiliti dal decreto 12 luglio 2007 e dal D.P.R. n. 160 del 2010.
Ciò  premesso, con riferimento ai documenti in formato digitale che saranno inviati tramite posta elettronica certificata dai SUAP realizzati in modalità telematica, codeste strutture devono comunicare ai SUAP competenti per territorio che la documentazione tecnico-certificativa ed  amministrativa da allegare alle domande in forma digitale deve possedere i seguenti requisiti informatici:
- ai sensi del D.Lgs. n. 82/2005, deve essere trasmessa tramite file firmati digitalmente (pertanto, l’estensione dei file firmati accettata è .p7m);
-  le estensioni originarie ammesse (cioè, prima della firma digitale) dei  file da allegare sono le seguenti: Jpg, Pdf e Dwf. Si riporta in allegato, nelle Tabelle A, B, C, l’associazione tra l’estensione e la tipologia di documento da allegare alle domande da presentare ai sensi dei regolamenti vigenti.


Il Capo Dipartimento
Tronca



Allegato


Tabella A
Allegati alla domanda di Parere di Conformità (Mod. PIN1) e di Deroga (Mod. PIN2)




Documento
Formati
Obbligatorietà
Note

- Modelli PIN di domanda
Formati consentiti: Jpg, Pdf
Sì, entrambi i documenti obbligatori
L'utente deve presentare la ricevuta del pagamento per la richiesta e la ricevuta del pagamento bolli

- Ricevuta dei pagamenti

- Ricevuta pagamento bollo

- Relazione tecnica
Formati consentiti: Jpg, Pdf

Deve essere presentato un unico documento

- Planimetria generale
Formato consentito: Dwf
Sì, un solo documento obbligatorio

- Piante in scala

- Sezioni

- Prospetti

- Altro
Formati consentiti: Dwf, Jpg, Pdf
No
Altra documentaz. che l'utente ritiene utile ai fini della pratica












Tabella B
Allegati alla domanda di Sopralluogo per rilascio CPI (Mod. PIN3)




Documento
Formati
Obbligatorietà
Note

- Modello PIN di domanda
Sì, entrambi i documenti obbligatori
L'utente deve presentare la ricevuta del pagamento per la richiesta e la ricevuta del pagamento bolli

- Ricevuta dei pagamenti
Formati consentiti: Jpg, Pdf

- Ricevuta pagamento bollo

- Certificazioni, dichiarazioni
Formati consentiti: Jpg, Pdf
Sì, il sistema controllerà che il n. dei docum. dichiarati nel Pin3 sia rispettato. Almeno un docum. obbligatorio

- Dichiarazione inizio attività
Formato consentito: Pdf
No
N.B.  Se allegato, si può inviare un solo docum. Se il docum. è stato all. al  Pin3, richiedere obbligatoriam. un ulteriore docum. di tipo "Ricevuta pagam. bollo"

- Elenco impianti, sostanze, sistemi antincendio, ...
Formato consentito: Pdf


- Altro
Formati consentiti: Dwf, Jpg, Pdf
No
Altra documentaz. che l'utente ritiene utile ai fini della pratica












Tabella C
Allegati alla domanda di rinnovo del CPI (Mod. PIN5)




Documento
Formati
Obbligatorietà
Note

- Modello PIN di domanda
Sì, entrambi i documenti obbligatori
L'utente deve presentare la ricevuta del pagamento per la richiesta e la ricevuta del pagamento bolli

- Ricevuta dei pagamenti
Formati consentiti: Jpg, Pdf

- Ricevuta pagamento bollo

- Dichiarazione di "situazione non mutata"
Formati consentiti: Jpg, Pdf


- Perizia attestante l'efficienza dei dispositivi, dei sistemi e degli impianti finalizzati alla protez. attiva antincendio
Formato consentito: Pdf
No

- Elenco impianti, sostanze, sistemi antincendio, ...
Formato consentito: Pdf


- Altro
Formati consentiti: Dwf, Jpg, Pdf
No
Altra documentaz. che l'utente ritiene utile ai fini della pratica










Decr. 12 luglio 2007
D.P.R. 7 settembre 2010, n. 160

CGA "..In data 15/12/1993, il sig. #################### ####################, allora dipendente della Polizia di Stato ed in servizio presso la Questura di ####################, all’esito di accertamenti medici volti ad accertarne l’idoneità al servizio di istituto nella Polizia di Stato, veniva giudicato dalla C.M.O. di #################### “inidoneo permanentemente al servizio d’istituto in modo parziale D.P.R. n. 738/81, artt. 1 e 2. Controindicato l’impiego in compiti che comportino stress fisici e che non consentano il regolare consumo dei pasti”...."



 
N.  252/11  Reg.Sent.
 
N.    1375    Reg.Ric.
 
ANNO  2010
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
     Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, in sede giurisdizionale, ha pronunciato la seguente
S E N T E N Z A
sul ricorso in appello n. 1375/2010 proposto da
#################### ####################
rappresentato e difeso dall’avv. -
c o n t r o
il MINISTERO DELL’INTERNO, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui uffici in via A. De Gasperi n. 81 è ope legis domiciliato;
e nei confronti di
QUESTURA DELLA PROVINCIA DI #################### in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;
PREFETTURA DI ####################, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;
per l’ottemperanza
della decisione n. 1064/2010 del 9 agosto 2010, emessa da questo Consiglio di Giustizia Amministrativa;
     Visto il ricorso con i relativi allegati;
     Visto l’atto di costituzione in giudizio dell’Avvocatura dello Stato per il Ministero dell’interno;
     Visti gli atti tutti della causa;
     Relatore il Consigliere Pietro Ciani;
     Uditi alla camera di consiglio del 15 dicembre 2010 l’avv. A. Cataliotto, su delega dell’avv. F. Amalfa, per l’appellante e l’avv. dello Stato Rubino per il Ministero appellato;
     Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
F A T T O    e    D I R I T T O
     In data 15/12/1993, il sig. #################### ####################, allora dipendente della Polizia di Stato ed in servizio presso la Questura di ####################, all’esito di accertamenti medici volti ad accertarne l’idoneità al servizio di istituto nella Polizia di Stato, veniva giudicato dalla C.M.O. di #################### “inidoneo permanentemente al servizio d’istituto in modo parziale D.P.R. n. 738/81, artt. 1 e 2. Controindicato l’impiego in compiti che comportino stress fisici e che non consentano il regolare consumo dei pasti”.
     Con decreto del 28/10/2003, il #################### veniva quindi trasferito, ai sensi dell’art. 1 D.P.R. 339/1982, dal ruolo degli assistenti ed agenti a quello degli operatori e collaboratori tecnici della Polizia di Stato, incarico che assumeva in data 6/11/2003.
     Con nota prot. n. 757/Ctg. 1.2.12 del 3/2/2006, lo stesso veniva informato che alla data del 10.11.2005 aveva fruito di complessivi giorni 538 di aspettativa continuata.
     Con nota prot. 1352/Ctg. 1.2.12 del 28/2/2006, la Questura di #################### gli comunicava l’avvio della procedura di dispensa dal servizio a decorrere dal 19/2/2006 per il raggiungimento del limite massimo di mesi diciotto di aspettativa continuata.
     Con successiva nota prot. n. 1764/Ctg 1.2.12, la suddetta Questura comunicava al #################### che alla data dell’11/11/2005 aveva fruito di complessivi gg. 529 di aspettativa continuata per motivi di salute.
     Con nota prot. n. 2007/Ctg. 1.2.12 del 28/3/2006, la Questura di #################### gli comunicava l’avvio della procedura di dispensa dal servizio per raggiungimento in data 28/2/2006 del limite di mesi diciotto di aspettativa continuata, ai sensi del combinato disposto degli artt. 68 e 70 del D.P.R. 1957 n. 3.
     Con nota in pari data, gli veniva comunicato di presentarsi in data 3.4.2006 alla C.M.O. di #################### per essere sottoposto a visita medica collegiale finalizzata all’acquisizione del giudizio previsto dall’art. 71 D.P.R. 3/1957, ordine cui il #################### ottemperava puntualmente.
     In data 12/4/2006, egli veniva dimesso con il seguente giudizio: “non idoneo permanentemente al servizio d’Istituto in modo assoluto. Si ulteriormente impiegabile in altri ruoli della P. di S. ed in altre amministrazioni dello Stato”.
     In data 13/4/2006, il #################### riprendeva servizio.
     Con nota prot. n. 4403 Ctg. 1.2.12/Pers. del 7.8.2006, la Questura di ####################, premesso che il #################### aveva maturato, alla data del 28 febbraio 2006, 540 giorni di aspettativa continuata e che da tale data egli non aveva effettuato tre mesi di servizio attivo, comunicava allo stesso l’avvio della procedura di dispensa dal servizio con contestuale sospensione dello stipendio.
     In data 9 agosto 2006, il ####################, in ossequio all’ordine impartitogli con la medesima nota del 7/8/2006, si presentava alla C.M.O. di #################### e si sottoponeva ai prescritti accertamenti medico legali.
     In data 23 agosto 2006 veniva dimesso con il seguente giudizio: “Temporaneamente non idoneo al servizio d’Istituto nella P. di S. per gg. 26”.
     Avverso tale provvedimento, il #################### proponeva ricorso alla C.M.O. di seconda istanza di Palermo, la quale, in data 19/9/2006, dichiarava il ricorrente “temporaneamente non idoneo al servizio d’Istituto per gg. 90”.
     Nelle more, con nota prot. cont. 1.2.2/5481 del 15 settembre 2006, la Questura comunicava al ricorrente che il raggiungimento del limite massimo di aspettativa aveva prodotto la sospensione dello stipendio.
     Con decreto del Ministero dell’interno - Dipartimento della pubblica sicurezza n. 333-E/ROC 4406/17 147/2006, emesso in data 3.10.2006 e notificato in data 9.10.2006, il ricorrente veniva dispensato dal servizio a decorrere dal 5 agosto 2006, per avere superato il periodo massimo di aspettativa.
     Avverso il suddetto decreto e gli atti presupposti, connessi e conseguenti, il #################### proponeva ricorso al T.A.R. Catania per chiedere l’annullamento degli stessi e la condanna dell’Amministrazione alla corresponsione della retribuzione sospesa, a decorrere dalla data di pretesa scadenza del limite massimo di aspettativa e sino a quella di riammissione in servizio, deducendo: “violazione e falsa applicazione dell’art. 71 del D.P.R. n. 3/1957 e dell’art. 9 del D.P.R. 339/1982 nonché dell’art. 70 del D.P.R. n. 3/1957”.
     Si costituiva l’Amministrazione intimata per chiedere il rigetto del ricorso.
     Con sentenza n. 1658/08, il T.A.R. adito rigettava il ricorso per infondatezza.
     Il sig. #################### proponeva ricorso in appello avverso detta sentenza, deducendone l’erroneità nella parte in cui ha affermato la sussistenza, nel caso di specie, dei requisiti richiesti dalle norme sul procedimento di dispensa dal servizio (D.P.R. 3/1957 e 339/1982): ovvero, la manifestazione di un giudizio medico legale di inidoneità assoluta ed il superamento del periodo massimo previsto per l’aspettativa per infermità.
     Le Amministrazioni appellate replicavano, chiedendo il rigetto dell’appello per infondatezza.
     Con decisione di questo Consiglio di Giustizia Amministrativa, n. 1064/2010, l’appello veniva accolto, in quanto, all’atto dell’adozio-ne del provvedimento di dispensa da parte del Ministero dell’interno, erano insussistenti entrambi i concorrenti presupposti richiesti a tal fine dalla vigente normativa, ovvero:
  1. la manifestazione da parte degli organi a ciò preposti (C.M.O.) di un giudizio medico legale di inidoneità assoluta nel ruolo in cui il #################### era ascritto;
  2. il superamento da parte dello stesso del periodo massimo previsto per l’aspettativa per infermità.
     Con il ricorso in epigrafe, il sig. ####################, rappresentando che il Ministero dell’interno si è astenuto dal dare esecuzione alla predetta decisione n. 1064/2010, ne ha chiesto l’ottemperanza.
     Il ricorso va accolto.
     Attesa l’accertata illegittimità degli atti impugnati in primo grado e, quindi, considerato l’annullamento degli stessi, statuito da questo Consiglio di Giustizia Amministrativa con la decisione di cui l’odierno ricorrente chiede l’ottemperanza in questa sede, il Collegio dispone che il Ministero, entro 60 giorni dalla notifica della presente statuizione, ovvero dalla data di comunicazione della stessa a cura della parte interessata, dia esecuzione alla suddetta decisione n. 1064/2010 e, per l’effetto, provveda a riammettere in servizio il sig. #################### ####################, previa ricostruzione della carriera con il riconoscimento di tutti i benefici giuridici ed economici maturati nonché con la corresponsione di tutte le retribuzioni fisse, in misura integrale, escluse le indennità connesse all’effettivo svolgimento del servizio, dovute dal 5 agosto 2006, data di decorrenza della illegittima dispensa, alla data della effettiva riammissione in servizio, con interessi legali e rivalutazione monetaria da corrispondere ai sensi di legge.
     Ritiene altresì il Collegio che ogni altro motivo od eccezione  di rito e di merito possa essere assorbito in quanto ininfluente ed irrilevante ai fini della presente sentenza.
     Sussistono giusti motivi per compensare tra le parti le spese del presente grado di giudizio.
P. Q. M.
     Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, in sede giurisdizionale, definitivamente pronunciando, accoglie il ricorso in epigrafe e, per l’effetto, dispone che il Ministero intimato provveda, con le modalità e nel termine indicati in parte motiva, a dare esecuzione alla decisione n. 1064/2010 di questo C.G.A..
     Spese compensate.
     Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’Autorità amministrativa.
     Così deciso in Palermo, dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, in sede giurisdizionale, nella camera di consiglio del 15 dicembre 2010, con l’intervento dei signori: Raffaele Maria De Lipsis, Presidente, Filoreto D’Agostino, Antonino Anastasi, Pietro Ciani, estensore, Giuseppe Mineo, componenti.
F.to Raffaele Maria De Lipsis, Presidente
F.to Pietro Ciani, Estensore
Depositata in Segreteria
il 25 marzo 2011

 

giovedì 22 settembre 2011

CASO MILANESE: DI PIETRO, NO DELLA CAMERA VOTO PARAMAFIOSO = 'PARLAMENTO SEMBRA ASSOCIAZIONE CRIMINALE'

CASO MILANESE: DI PIETRO, NO DELLA CAMERA VOTO PARAMAFIOSO =
'PARLAMENTO SEMBRA ASSOCIAZIONE CRIMINALE'

Roma, 22 set. - (Adnkronos) - "E' un voto paramafioso quello che
e' avvenuto oggi alla Camera dei deputati". Cosi' il leader dell'Idv,
Antonio Di Pietro, ha commentato nel corso della festa dell'Idv Lazio
il no della Camera a procedere all'arresto del deputato Marco
Milanese.

"La ragione l'ha spiegata Bossi ieri sera -ha aggiunto Di
Pietro- quando ha anticipato che la Lega avrebbe votato contro
l'autorizzazione a procedere all'arresto di Milanese semplicimente per
evitare la caduta del governo. Si e' trattato di un voto di scambio
per salvarsi entrambi".

"Oggi e' un giorno senza storia all'interno del Parlamento che
sembra piu' un'associazione criminale che parlamentare -ha concluso il
leader Idv- il Parlamento ha violentato la Costituzione e svenduto la
propria dignita'".

(Fla/Ct/Adnkronos)
22-SET-11 20:19

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DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1 agosto 2011, n. 151 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. (11G0193) (GU n. 221 del 22-9-2011 )


smog: per evitarlo corse con la pioggia, no a fritto e aperitivi all'aperto

SMOG: PER EVITARLO CORSE CON LA PIOGGIA, NO A FRITTO E APERITIVI ALL'APERTO =
DECALOGO ANTI-PARTICOLATO, SPESA A MEZZODI' E SERRA IN CASA

Milano, 22 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Cittadini
impotenti contro lo smog? Non del tutto. Anche chi ha la sfortuna di
abitare in metropoli grigie e pianure dalla conformazione 'a padella'
- dove l'inquinamento e' di casa - puo' prendere le sue contromisure.
Sono gli scienziati che hanno messo sotto la lente il particolato
atmosferico a dettare le regole per uno stile di vita anti-smog.
Perche' qualcosa si puo' fare per difendersi dalle polveri sottili.
Dentro e fuori casa. Lo spiegano i ricercatori del Centro Polaris
dell'universita' di Milano-Bicocca, autori del Progetto Tosca
(Tossicita' del particolato atmosferico e marker molecolari di
rischio).

Gli esperti, che per 3 anni hanno studiato l'aria di Milano e
della Lombardia, dispensano 10 consigli utili per correre ai ripari.
Obiettivo: ridurre l'esposizione al particolato. Si tratta di mosse
semplici che spaziano dalla messa al bando delle fritture casalinghe
fino alla scelta della location giusta per l'happy hour (mai
all'aperto) e degli 'arredi verdi' (alcune piante 'mangiano' piu'
particolato). Ecco i consigli:

SPORT AL PARCO. La prima dritta e' per gli amanti del jogging:
"Scegliete i giorni di pioggia per la corsa in citta' (parchi
compresi). Le giornate migliori sono in generale quelle a condizioni
meteorologiche avverse. Il brutto tempo - vento, pioggia, neve -
contribuisce infatti a eliminare il particolato dall'atmosfera. Mentre
nelle giornate di sole si crea l'effetto 'pentola a pressione', con
gli inquinanti che stazionano inesorabilmente verso il suolo. I dati
del progetto Tosca mostrano che in inverno i livelli piu' elevati di
Pm si rilevano in corrispondenza di lunghi periodi di bel tempo
(stabilita' atmosferica)".

SPESA INTELLIGENTE. Meglio farla a mezzogiorno. "Le uscite negli
orari prossimi a meta' giornata sono preferibili per bambini e
anziani, dato che a queste ore vengono rilevate le concentrazioni piu'
basse di inquinanti". (segue)

(Red-Lus/Ct/Adnkronos)
22-SET-11 17:34

SMOG: PER EVITARLO CORSE CON LA PIOGGIA, NO A FRITTO E APERITIVI ALL'APERTO (2) =
BEBE' IN MARSUPIO, SCEGLIERE STILI DI COTTURA CHE PRODUCONO
POCHE POLVERI SOTTILI

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - A SPASSO COL BEBE'. La regola e':
"Portate a spasso i bimbi nel marsupio". In giro per le strade della
citta', avvertono gli scienziati, "e' bene che siano il piu' possibile
lontani dalle sorgenti dirette di emissione. In inverno e in
condizione di stabilita' atmosferica le concentrazioni di Pm rimangono
praticamente uguali nei primi 100 metri dal suolo. L'uso di zaini non
impedira' ai piccoli di respirare aria inquinata, ma evitera' i danni
legati all'inalazione del particolato piu' insidioso che si trova piu'
vicino al suolo".

PERCORSI TRAFFIC-FREE. Quando le polveri sono alle stelle e'
meglio "evitare le strade piu' trafficate optando per percorsi
alternativi". La Rete aiuta: "Sfruttare i servizi a disposizione su
Internet per costruire percorsi pedonali in strade meno trafficate per
gli spostamenti abituali (lavoro, scuola, palestra) e occasionali.
Anche gli spostamenti in auto potrebbero seguire questa indicazione
dato che si eviterebbe di rimanere a lungo esposti alle emissioni
diminuendo anche le quantita' rilasciate per via dei rallentamenti".

OCCHIO ALL'HAPPY HOUR. Anche l'aperitivo puo' essere ad alto
tasso di inquinamento. Ecco perche', quando si frequentano ristoranti
e bar, "si devono preferire ambienti chiusi e climatizzati a spazi
all'aperto. In genere all'esterno e' consentito fumare e il fumo di
sigaretta si aggiunge alle emissioni da smog, peggiorando la qualita'
dell'aria".

CASA SICURA. Per un'abitazione 'smog free', meglio la cucina a
vapore della frittura. "Si devono scegliere stili di cottura che
producano poche polveri sottili - spiegano gli esperti - L'uso di oli
o il contatto diretto degli alimenti su piastra fanno schizzare in
alto le concentrazioni di particolato fine in ambienti chiusi. In
assenza di cappe adeguate, la situazione diventa critica esattamente
come in una strada super trafficata, anzi peggio. E' stato infatti
osservato che, durante la frittura, vengono liberate particelle di
dimensione inferiore ad un micrometro. Le quantita' di queste
particelle aumentano anche di 10 volte, se non sono presenti sistemi
di filtraggio (le cappe delle cucine) o adeguati ricircoli di aria".
(segue)

(Red-Lus/Ct/Adnkronos)
22-SET-11 17:38

NNNNSMOG: PER EVITARLO CORSE CON LA PIOGGIA, NO A FRITTO E APERITIVI ALL'APERTO (3) =
IN CASA FICUS, DRACENA E GERBERA PER RIMUOVERE 40% INQUINANTI

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - VERDE ANTI-SMOG. Pollice verde
contro le 'polveri nere'. Gli esperti della Bicocca spiegano come
costruire una serra mangia-particolato: "Anche le piante possono dare
una mano ad abbattere le concentrazioni di inquinanti in ambienti
chiusi. Si tratta di scegliere quelle giuste. Il ficus, la dracena e
la gerbera sono le piu' indicate, in quanto riescono a rimuovere fino
al 40% degli inquinanti presenti, come la formaldeide (utilizzata nel
trattamento di mobili) e il benzene". Particolare cura va riservata
alle foglie, "la parte attiva di questi organismi".

RISCALDAMENTO E CONDIZIONATORI. Il progetto Tosca conferma che,
anche nei mesi invernali e in citta', una certa quantita' di
particolato fine deriva dalla combustione di biomasse, come legna e
pellet. "Se si vuole usare un camino - suggeriscono gli scienziati -
meglio chiuso e ad alta efficienza". Durante le surriscaldate estati
metropolitane, invece, i condizionatori consentono di ridurre
l'esposizione a particolato outdoor e a ozono, che aumenta
sensibilmente nella stagione estiva. Ma e' bene ricordare che con il
tempo la capacita' filtrante diminuisce e l'umidita' puo' consentire
lo sviluppo di microorganismi che possono provocare allergie.
Fondamentale controllare i filtri e sostituirli in caso di perdita di
efficienza.

DIETA SCUDO. "Per combattere i possibili effetti del particolato
atmosferico, deve essere ricca di vitamine e antiossidanti. I colori
possono aiutare. In inverno, frutta e verdura di colore rosso
(pomodori, melograno, barbabietola arance rosse) con tanti
antiossidanti naturali. E' bene poi non farsi mai mancare alimenti di
colore giallo e arancio, come carote, arance, mandarini, limoni,
ricchi di sostanze che aiutano a prevenire gli effetti dei radicali
liberi. Senza dimenticare il verde: in molte verdure a foglia sono
contenuti antiossidanti e minerali che aiutano il corretto
funzionamento delle funzioni dell'organismo". Infine, no al 'nero
fumo'. Dire addio alle sigarette "e' il primo passo per limitare
l'esposizione a sostanze inquinanti", concludono gli esperti.

(Red-Lus/Ct/Adnkronos)
22-SET-11 17:42

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salute: malattie renali piu' rischiose del cancro

SALUTE: MALATTIE RENALI PIU' RISCHIOSE DEL CANCRO
ALLARME DELLA SOCIETA' ITALIANA NEFROLOGIA, A CONGRESSO A GENOVA
(ANSA) - GENOVA, 22 SET - Le malattie renali meritano un'
attenzione pari se non superiore a quella riservata al tumore.
Perche' in Italia all'insufficienza renale si sopravvive meno
che al tumore: il tasso di sopravvivenza dei dializzati italiani
e' infatti del 55 per cento, contro l'84% del cancro alla
mammella, il 70% di quello al colon, il 63% di quello al rene.
A sostenerlo e' la Societa' Italiana di Nefrologia (Sin), da
oggi riunita a Genova per il suo 52/mo Congresso. Sulla base dei
dati aggiornati a tutto il 2009, in Italia le persone che devono
abitualmente fare ricorso alla dialisi sono oltre 45mila; coloro
che hanno subito un trapianto di rene sono quasi 16mila (15.793
a tutto il 31 dicembre 2010); e sono tra i 5 e i 6 milioni gli
italiani che soffrono di un danno renale.
''Sono dati che devono fare riflettere - hanno precisato la
presidente della Sin, Rosanna Coppo, direttore di Nefrologia al
Regina Margherita di Torino, e il professor Francesco
Pizzarelli, direttore Nefrologia dell'Ospedale di Santa Maria
Annunziata di Firenze -. Ci dicono che quando i reni funzionano
solo al 50%, la probabilita' di malattie cardiovascolari o di
andare incontro a un infarto aumenta di dieci volte''. (ANSA).

CLE
22-SET-11 14:52 NNNN

medicina: 40 mila italiani in dialisi, vivono meno dei malati di cancro

MEDICINA: 40 MILA ITALIANI IN DIALISI, VIVONO MENO DEI MALATI DI CANCRO =
ALLARME ESPERTI, SENZA DIAGNOSI 2 PAZIENTI SU 5 CHE LA
COMINCIANO

Milano, 22 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - L'8% degli
italiani, circa 4,8 milioni di uomini e donne, soffrono di un danno
renale cronico e circa 40 mila sono in dialisi. 'Schiavi' di una
macchina che pulisce il sangue, ma con un'attesa di vita inferiore a
quella dei malati di cancro: rispetto alla popolazione generale, a 5
anni sopravvive solo il 55% dei dializzati, contro l'84% delle donne
con un tumore al seno, il 70% dei pazienti con cancro al colon e il
63% di quelli con carcinoma del rene. Le malattie renali, infatti,
decuplicano il rischio di attacchi di cuore e tuttavia restano un
problema sommerso. I sintomi-spia vengono ignorati, ed esami veloci e
'low cost' che permetterebbero di scoprirle e intervenire per tempo
vengono sottovalutati. Con il risultato che il 37% di chi inizia la
dialisi, praticamente 2 pazienti su 5, prima di incominciarla non
aveva mai saputo di avere un danno renale cronico avanzato.

A lanciare l'allarme sono gli esperti riuniti fino a sabato a
Genova per il 52esimo Congresso nazionale della Sin, la Societa'
italiana di nefrologia. Attualizzando gli ultimi dati del Censis, gli
specialisti calcolano che l'assistenza sanitaria per ogni dializzato
costa al Ssn circa 35 mila euro all'anno, e il dato puo' raddoppiare
se si considerano anche le terapie mediche associate.

Per contenere o comunque razionalizzare la spesa, soprattutto in
tempo di crisi, l'imperativo e' giocare d'anticipo. "Bisogna mirare a
una diagnosi precoce di malattia renale", e' l'appello di Rosanna
Coppo, presidente Sin. E' necessario agire "quando i reni sono
infiammati e sofferenti, perdono proteine o sangue nelle urine, ma
hanno ancora la capacita' di depurare l'organismo". Intervenire dopo
e' troppo tardi: "Al massimo si possono limitare i danni e la
velocita' di perdita di funzione, ma non piu' guadagnare la
guarigione". Dal Registro italiano dialisi risulta invece che oltre un
quinto dei pazienti che cominciano la dialisi non ha alle spalle una
diagnosi (22%) o ce l'ha troppo generica (23%). (segue)

(Red-Opa/Zn/Adnkronos)
22-SET-11 13:36

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MEDICINA: 40 MILA ITALIANI IN DIALISI, VIVONO MENO DEI MALATI DI CANCRO (2) =
DAI TEST DELL'ANTI-DOPING ALL''IMPRONTA DIGITALE', LA SFIDA
DELLA DIAGNOSI PRECOCE E IN UTERO

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Con le nuove analisi del sangue e
delle urine, assicurano gli esperti, l'insufficienza renale puo'
essere prevista prima che insorga. Gli ultimi biomarcatori individuati
sono 3 proteine (Ngal, cistatina C e Bnp) in grado di indicare la
presenza di un danno renale prima che compaiano i sintomi. Ma oggi
vengono spesso sottovalutati anche esami facili, rapidi e poco costosi
come il test delle urine e della creatininemia. Analisi che dovrebbero
essere richieste ogni volta che un paziente presenta segni-sentinella
come urine scure, occhi o caviglie gonfie, pressione alta, oppure in
diabetici, cardiopatici e persone con casi di dialisi in famiglia.
Test eseguiti in medicina dello sport per evidenziare anomalie o
doping, precisano gli specialisti, dovrebbero essere utilizzati anche
come strumento di diagnosi nefrologica.

Fra gli esami utili a diagnosticare una nefrite, infiammazione
renale che nel 20-30% dei casi e soprattutto negli under 40 porta alla
dialisi, c'e' poi la biopsia renale. Dati preliminari di uno studio
Italia-Usa, che sara' completato nel 2012, indicano infatti che una
terapia precoce precoce puo' prevenire l'evoluzione della nefrite.
Sempre sul fronte diagnostico, al congresso Sin si discutera' anche
delle nuove frontiere aperte dalle cosiddette discipline 'omiche',
gia' sbarcate in vari centri ospedalieri del nostro Paese. Genomica,
trascrittomica (che lavora sugli Rna messaggeri che trasferiscono gli
ordini scritti nei geni), proteomica e metabolomica hanno dato vita
alla biologia sistemica, che studia le interazioni fra tutte le
molecole dell'organismo. E proprio grazie ai test molecolari, in
futuro si spera di arrivare ad avere per ognuno una sorta di 'impronta
digitale'.

In nefrologia questo significhera' poter predire se una persona
si ammalera' di una patologia renale, ma anche prevedere se, come e
quanto reagira' a una determinata terapia. "Grazie alla genomica -
evidenzia Loreto Gesualdo, direttore della Nefrologia del Policlinico
di Bari e ordinario di nefrologia all'universita' del capoluogo
pugliese - e' possibile ad esempio effettuare diagnosi prenatali,
cioe' in utero, per conoscere le eventuali mutazioni genetiche del
nascituro, utili nel caso in cui i genitori siano portatori sani di
gravi malattie ai reni". (segue)

(Red-Opa/Opr/Adnkronos)
22-SET-11 13:37

NNNNMEDICINA: 40 MILA ITALIANI IN DIALISI, VIVONO MENO DEI MALATI DI CANCRO (3) =
BIMBI PREMATURI PIU' FRAGILI, E SE I RENI STANNO MALE IL CUORE
RISCHIA 10 VOLTE DI PIU'

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - L'insufficienza renale,
evidenziano gli specialisti in summit, puo' nascere nella prima
infanzia e perfino in gravidanza. Studi scientifici internazionali
hanno dimostrato che la durata della permanenza nel pancione di mamma
e' un fattore critico per la futura efficienza delle funzioni renali e
cardiovascolari. Lo sviluppo renale, infatti, non si completa del
tutto fino alla 36esima settimana di gravidanza e cioe' alla fine
della gestazione. Un bebe' prematuro, anche se tenuto in incubatrice e
sottoposto a terapie intensive neonatali, avra' una crescita della
massa renale inferiore del 10% rispetto a quella che avrebbe restando
in utero per il tempo necessario. E il rischio di scompenso renale
cronico o di ipertensione aumenta addirittura del 70% nei bimbi che
alla nascita pesano meno di 2 chili e mezzo.

Per 'italianizzare' questi dati, e' ai nastri di partenza uno
studio nazionale su larga scala, frutto della collaborazione tra
Societa' italiana di nefrologia e Agenas (Agenzia nazionale per i
servizi sanitari regionali). L'indagine, la prima del genere,
incrocera' i dati raccolti negli ultimi 20 anni nei punti nascita con
i dati di mortalita' cardiovascolare e ingresso in dialisi. La ricerca
sara' coordinata dalla presidente della Sin Rosanna Coppo, a capo
della Struttura complessa di nefrologia, dialisi e trapianto
dell'ospedale Regina Margherita di Torino, e si propone di indagare su
fattori di rischio per malattia renale, ipertensione e patologie
cardiovascolari, ulteriori a quelli gia' noti come fumo, obesita' e
diabete.

"L'origine pediatrica di alcune patologie nefrologiche dovrebbe
indurre le madri a effettuare controlli precoci", suggerisce Coppo.
Uno studio condotto da Sin e Simg (Societa' italiana di medicina
generale) ha rilevato che in presenza di un danno renale, piu' si e'
giovani e piu' alto e' il rischio di finire in dialisi. Tutti gli
adulti dovrebbero essere quindi consapevoli del proprio rischio
renale, ma "ad oggi - osserva la presidente - la maggior parte dei
cittadini ignora la salute dei propri reni". Invece, avverte Francesco
Pizzarelli, segretario Sin e direttore del Reparto di nefrologia
dell'ospedale S.M. Annunziata di Firenze, "si stima che una persona
con il 40% della funzione renale ha un rischio di incidenti
cardiovascolari 10 volte maggiore rispetto a un soggetto con funzione
renale normale. E gli anziani, gli obesi e gli ipertesi con danno
renale cronico presentano un rischio cardiovascolare ancora maggiore".

(Red-Opa/Opr/Adnkronos)
22-SET-11 13:37

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