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giovedì 25 agosto 2011

MANOVRA. IDV: CALDEROLI CHIEDA SCUSA A DISABILI E VEDOVE

MANOVRA. IDV: CALDEROLI CHIEDA SCUSA A DISABILI E VEDOVE


(DIRE) Roma, 25 ago. - "Calderoli chieda scusa ai disabili e alle
vedove. Il ministro leghista, pur di non intaccare i privilegi
della casta, vorrebbe tagliare le pensioni di reversibilita' a
chi e' gia' in gravi difficolta' economiche o e' portatore di
handicap. Vogliamo ricordare a Calderoli che la pensione di
reversibilita' e' una prestazione previdenziale riconosciuta ai
superstiti dei lavoratori a determinate situazioni, gia'
restrittive. Fra i beneficiari ci sono anche i figli inabili non
in grado di lavorare e mantenersi da soli dopo la morte dei
genitori". E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia
dei Valori, Leoluca Orlando, che aggiunge: "Prendendosela con le
vedove e con le persone con gravi disabilita', alle quali va
tutta la nostra solidarieta' e il nostro sostegno, il Carroccio
dimostra la sua natura insensibile e tutta l'arroganza del potere
che ha buon gioco con i piu' deboli".
"Aboliscano tutte le province, i vitalizi dei parlamentari,
riducano il numero di quest'ultimi, come da noi proposto piu'
volte, e combattano contro gli evasori fiscali, invece di mettere
le mani nelle tasche degli italiani piu' indifesi", conclude
Orlando.

(Com/Rai/ Dire)
19:48 25-08-11

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Manovra/ Cgil: Per le persone disabili manca solo la tortura

Manovra/ Cgil: Per le persone disabili manca solo la tortura
Da Calderoli conferma volontà ostile dei confronti dei più deboli

Roma, 25 ago. (TMNews) - "Dalle parole del ministro Calderoli
abbiamo avuto l'ennesima conferma di una volontà ostile e
punitiva nei confronti delle persone più deboli e in particolare
con disabilità. Non solo si vogliono penalizzare le famiglie che
già vivono il dramma della disabilità, ma si vorrebbero
trasformare tutti i disabili in persone povere cui destinare una
caritatevole assistenza". Lo afferma Nina Daita, responsabile del
Dipartimento disabilità della Cgil nazionale che commenta le
ultime proposte del ministro.

"Dopo le scandalose campagne contro i cosiddetti falsi invalidi -
dice la sindacalista della Cgil - ora si tenta di fare cassa con
le pensioni di reversibilità e con tutti gli quegli strumenti che
finora sono stati l'unico sostegno per migliaia di famiglie in
Italia".

red-eco

251803 ago 11

FRANCIA: CONTRO CRISI TASSE SU 'VIZI', PIU' CARI FUMO, ALCOL E BIBITE

FRANCIA: CONTRO CRISI TASSE SU 'VIZI', PIU' CARI FUMO, ALCOL E BIBITE =
IMPOSTE 'BENEFICHE' PER LA SALUTE NEI PROGRAMMI D'OLTRALPE

Roma, 25 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - La Francia punta su
tasse anti-crisi 'benefiche' per la salute, che oltre a dare respiro
alle casse dello Stato, rendano meno appetibili anche i 'vizi' poco
salutari.

Tra le misure per la riduzione del deficit di bilancio, infatti,
il primo ministro François Fillon ha in programma l'aumento del prezzo
del tabacco del 6% entro l'anno e una tassa, a partire probabilmente
dal 2012, su alcol e bibite.

Alcuni aumenti, meno salutisti, potrebbero riguardare anche i
prodotti complementari per la salute, come integratori e parafarmaci.
Nel mirino anche lo svago 'alternativo': allo studio, infatti, prezzi
piu' alti di circa il 20% per i biglietti d'ingresso dei parchi a
tema.

(Ram/Ct/Adnkronos)
25-AGO-11 12:54

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salute: sbarca in italia il 'longevity trainer', coach a misura d'anziano

SALUTE: SBARCA IN ITALIA IL 'LONGEVITY TRAINER', COACH A MISURA D'ANZIANO =
DA NOVEMBRE A ROMA E MILANO CORSI PER ADDESTRARE NUOVI OPERATORI

Roma, 25 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Nell'Italia che
invecchia, arriva il 'longevity trainer': un professionista la cui
missione e' mantenere allenati i muscoli degli anziani, cosi' da
rallentarne il decadimento fisico e migliorarne la qualita' di vita.
E' l'idea di un'associazione che dal prossimo autunno, cominciando da
Roma e Milano, organizzera' corsi ad hoc per addestrare una nuova
figura professionale specifica, a misura di 'tempie grigie'.

L'iniziativa e' dell'associazione Mac-Clinical, e in particolare
del suo presidente Andrea Mandalari, gia' referente in Italia per la
Life Extension Foundation di Fort Lauderdale (Usa). L'esperto propone
appunto dei corsi di perfezionamento rivolti agli operatori del
settore (personal trainer, laureati in scienze motorie,
fisioterapisti), al fine di formare anche in Italia una nuova figura
professionale attiva sul fronte dell'anti-aging: il 'longevity
trainer'. (segue)

(Stg/Ct/Adnkronos)
25-AGO-11 14:01

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SALUTE: SBARCA IN ITALIA IL 'LONGEVITY TRAINER', COACH A MISURA D'ANZIANO (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Con l'avanzare dell'eta', non
esercitandola, la forza muscolare diminuisce a poco a poco", spiega
Mandalari all'Adnkronos Salute. "Ed essendo il muscolo la struttura
che nel nostro organismo tende a invecchiare di meno, sarebbe un vero
peccato favorirne il decadimento stando fermi".

"Il nostro progetto, dunque - prosegue Mandalari - si pone
l'obiettivo di formare una figura professionale specializzata, fino ad
ora inesistente in Italia, capace di ottenere le maggiori prestazioni
fisiche da ogni persona puntando sulla forza muscolare, e in grado di
programmare un allenamento individualizzato e specifico tenendo conto
delle possibilita' di ognuno e della condizione fisica di
partenza".(segue)

(Stg/Ct/Adnkronos)
25-AGO-11 14:03

NNNNSALUTE: SBARCA IN ITALIA IL 'LONGEVITY TRAINER', COACH A MISURA D'ANZIANO (3) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) -Saranno Roma e Milano le citta'
ospitanti i corsi di formazione, che inizieranno i primi di novembre.
Per un totale di 300 ore, le lezioni si terranno o nel weekend o in
orario serale. Il costo dell'iter formativo e' di 3 mila euro.

"Noi offriamo la possibilita' di una nuova qualifica a tutte
quelle persone che vogliono diventare degli 'orologiai del corpo', e
non dei semplici 'manovali', per poter aggiungere anni alla vita in
modo del tutto naturale", suggerisce Alfio Moretti, collaboratore di
Mandalari. "La vera bellezza - conclude il presidente
dell'associazione promotrice - sta nel mantenere i tratti della
longevita'. E' quella cioe' di vedere un fisico sano e attivo, pur
dimostrando tutti i suoi anni."

(Stg/Ct/Adnkronos)
25-AGO-11 14:07

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salute: con troppo sale nel piatto cervello fa 'crack', rischi alzheimer

SALUTE: CON TROPPO SALE NEL PIATTO CERVELLO FA 'CRACK', RISCHI ALZHEIMER =
STUDIO, PIU' DI UN CUCCHIAINO AL GIORNO AUMENTA PERICOLO DI
AMMALARSI

Roma, 25 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Gli anziani che
hanno l'abitudine di condire con molto sale ogni piatto possono
ritrovarsi, in futuro, con problemi al cervello e al cuore. Vittime di
un declino mentale piu' rapido rispetto ai coetanei che hanno
diminuito le dosi durante i pasti. A stabilirlo e' un ricerca
dell'universita' di Toronto (Canada) pubblicata sul 'Journal
Neurobiology of Aging', che ha scoperto come basti superare un
cucchiaino di sale al giorno per avere effetti negativi sul cervello e
aumentare il rischio di Alzheimer.

Secondo gli autori, un livello alto e' stabilito in poco piu' di
3.090 mg di sodio puro al giorno. Pari a circa un cucchiaino da te'
colmo di sale (ovvero 7,7 grammi di cloruro di sodio), o tradotto in
quello che mangiamo 15 sacchetti di patatine, tre 'Big Mac' e mezzo,
quasi due colazioni all'inglese. (segue)

(Frm/Ct/Adnkronos)
25-AGO-11 14:24

NNNNSALUTE: CON TROPPO SALE NEL PIATTO CERVELLO FA 'CRACK', RISCHI ALZHEIMER (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "I risultati del nostro studio -
afferma Alexandra Fiocco, autore della ricerca - hanno dimostrato che
una dieta ricca di sodio, combinato con scarso esercizio fisico, e' un
'cocktail' particolarmente dannoso per le prestazioni cognitive degli
anziani''.

''La buona notizia - sottolinea - e' che gli anziani sedentari
non hanno mostrato un declino cognitivo nel corso dei tre anni di
osservazione quando hanno ridotto l'apporto di sodio". (segue)

(Frm/Ct/Adnkronos)
25-AGO-11 14:28

NNNNSALUTE: CON TROPPO SALE NEL PIATTO CERVELLO FA 'CRACK', RISCHI ALZHEIMER (3) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Il team canadese ha monitorato,
per un periodo di tre anni, il consumo di sale e i livelli di
attivita' fisica di 1.262 uomini e donne di eta' compresa tra 67 e 84
anni, tutti in buone condizioni di salute. I ricercatori hanno
valutato, allo stesso tempo, le risposte cognitive dei partecipanti
all'inizio dello studio e una volta all'anno per tutta la durata della
ricerca. Li hanno inoltre sottoposti a test per diagnosticare
eventuali 'spie' di Alzheimer.

La ricerca ha quindi dimostrato che, se le persone riducono il
sale nella loro dieta di circa 3 grammi al giorno, l'equivalente di
sei fette di pane, possono abbassare del 25% la probabilita' di
sviluppare malattie cardiovascolari. Secondo lo studio, i bambini di
eta' compresa tra 1 e 3 anni dovrebbero assumere con la dieta non piu'
di 2 grammi al giorno di sale, per arrivare a 3 g al giorno tra 4 e 6
anni e a 5 grammi tra i 7 e i 10 anni.

Nel Regno Unito - ricorda il quotidiano britannico 'Daily Mail'
- la Food Standards Agency raccomanda che gli adulti non dovrebbero
mangiare piu' di 6 grammi di sale nelle 24 ore, ovvero la quantita
contenuta in un cucchiaino. Ma l'assunzione di un cittadino britannico
e' in media ben oltre il limite: si arriva a 8,6 grammi.

(Frm/Ct/Adnkronos)
25-AGO-11 14:39

NNNNSALUTE: CON TROPPO SALE NEL PIATTO CERVELLO FA 'CRACK', RISCHI ALZHEIMER (3) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Il team canadese ha monitorato,
per un periodo di tre anni, il consumo di sale e i livelli di
attivita' fisica di 1.262 uomini e donne di eta' compresa tra 67 e 84
anni, tutti in buone condizioni di salute. I ricercatori hanno
valutato, allo stesso tempo, le risposte cognitive dei partecipanti
all'inizio dello studio e una volta all'anno per tutta la durata della
ricerca. Li hanno inoltre sottoposti a test per diagnosticare
eventuali 'spie' di Alzheimer.

La ricerca ha quindi dimostrato che, se le persone riducono il
sale nella loro dieta di circa 3 grammi al giorno, l'equivalente di
sei fette di pane, possono abbassare del 25% la probabilita' di
sviluppare malattie cardiovascolari. Secondo lo studio, i bambini di
eta' compresa tra 1 e 3 anni dovrebbero assumere con la dieta non piu'
di 2 grammi al giorno di sale, per arrivare a 3 g al giorno tra 4 e 6
anni e a 5 grammi tra i 7 e i 10 anni.

Nel Regno Unito - ricorda il quotidiano britannico 'Daily Mail'
- la Food Standards Agency raccomanda che gli adulti non dovrebbero
mangiare piu' di 6 grammi di sale nelle 24 ore, ovvero la quantita
contenuta in un cucchiaino. Ma l'assunzione di un cittadino britannico
e' in media ben oltre il limite: si arriva a 8,6 grammi.

(Frm/Ct/Adnkronos)
25-AGO-11 14:39

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salute: anoressiche da teenager, malate di cuore da adulte

SALUTE: ANORESSICHE DA TEENAGER, MALATE DI CUORE DA ADULTE =
STUDIO SU EFFETTI DENUTRIZIONE, SOTTO LENTE 8 MILA DONNE CHE
VISSERO IN CARESTIA

Milano, 25 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Prima o poi,
l'anoressia presenta il conto. Anche a distanza di anni, e anche
quando le sue vittime hanno detto addio ai digiuni forzati.
Sottonutrite da teenager, malate di cuore da adulte. Sono le gravi
conseguenze della privazione di cibo, che lasciano il segno anche se
il 'black out' alimentare e' durato per brevi periodi. A lanciare
l'allarme un gruppo di ricercatori dell'University Medical Centre di
Utrecht (Olanda), che firmano uno studio condotto su quasi 8 mila
donne. Un campione speciale: si tratta di 7.845 giovani che avevano
dai 21 anni in giu' ai tempi della carestia in Olanda nel 1944-45.
Allora, prima che il Paese fosse liberato dall'occupazione nazista, le
razioni ufficiali di cibo erano crollate a 400-800 calorie al giorno,
per via della carenza di cibo.

Quello che hanno scoperto gli scienziati e' un 'effetto postumo'
dell'anoressia e in generale della privazione dal cibo: le ragazze che
hanno attraversato periodi di seria denutrizione e perdita di peso
negli anni dell'adolescenza o dell'infanzia si sono ritrovate con un
rischio significativamente piu' alto di incorrere in malattie
coronariche piu' tardi nella vita. Gli scienziati hanno calcolato un
innalzamento del 27% di questo rischio, con un picco del 38% per le
donne che ai tempi dei digiuni avevano dai 10 ai 17 anni.

Quando la privazione dal cibo e la perdita di peso e' stata
moderata, il rischio di ammalarsi di cuore e' risultato di poco piu'
alto. Tuttavia lo studio ha anche rilevato che il rischio di ictus era
piu' basso nelle donne sottoalimentate. "La ricerca evidenzia il ruolo
cruciale che l'infanzia gioca nella salute dell'adulto", spiega Annet
van Abeelen, la ricercatrice che ha coordinato lo studio.
Sull''European Hearth Journal' gli scienziati scrivono che la carestia
olandese del '44 e' un "esperimento naturale nella storia, che ha
offerto la possibilita' unica di studiare gli effetti a lungo termine
della denutrizione acuta durante l'infanzia e l'adolescenza". (segue)

(Lus/Ct/Adnkronos)
25-AGO-11 14:41

NNNNSALUTE: ANORESSICHE DA TEENAGER, MALATE DI CUORE DA ADULTE (2) =
IL CATTIVO ESEMPIO DELLE STAR, DA VICTORIA BECKHAM A PORTIA DE
ROSSI

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Le condizioni cui sono state
costrette molte ragazze ai tempi della carestia sono le stesse a cui
si sottopongono deliberatamente molte teenager di oggi, avvertono gli
scienziati.

I dottori, spiegano, raccomandano alle donne di assumere 2 mila
calorie al giorno per mantenersi in salute, ma spesso le ragazze
scelgono di ridurre tale apporto. Il piu' delle volte sono illuminate
anche dal cattivo esempio delle star. Si dice ad esempio che, ricorda
il quotidiano britannico 'Telegraph', la cantante Victoria Beckham
abbia seguito una dieta ferrea da 600 calorie al giorno prima di
restare incinta del suo terzo figlio, Cruz. Il menu: fragole e acqua
minerale. Ancora piu' severo il regime alimentare osservato per un
certo tempo dall'attrice Portia De Rossi, nel cast della serie di
successo Ally McBeal: la star si e' vantata di aver perso decine di
chili durante un periodo di anoressia, mangiava cibo per sole 300
calore giornaliere.

"La crescita ostacolata dalla denutrizione nella tarda infanzia,
seguita da una successiva guarigione, potrebbe avere conguenze
metaboliche che contribuiscono a incrementare il rischio di malattie
in eta' adulta", sottolinea alla luce dello studio van Abeelen. Le
piu' a rischio sono le teenager affette da disordini alimentari e le
fanatiche delle diete che cadono nella rete dell'effetto yo-yo.

(Lus/Ct/Adnkronos)
25-AGO-11 14:47

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salute: in guardia da asciugatrice, sprigiona gas a rischio cancro

SALUTE: IN GUARDIA DA ASCIUGATRICE, SPRIGIONA GAS A RISCHIO CANCRO =
RICERCATORI USA AVVERTONO, PER EVITARE SFIATI NOCIVI MEGLIO
STENDERE I PANNI FUORI

Roma, 25 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Per chi ha fretta e
poco spazio per stendere i panni dopo il lavaggio, l'asciugatrice e'
una soluzione davvero irrinunciabile. Ma ora uno studio americano
mette in guardia le massaie dal rilascio di particolari sostanze
chimiche dalle ventole dell'elettrodomestico. Sarebbero infatti piu'
di 25 i composti organici volatili sprigionati dall'asciugatrice, fra
cui sette agenti inquinanti pericolosi - avvertono i ricercatori - che
fuoriuscendo dagli sfiati dell'elettrodomestico potrebbero essere
facilmente inalati.

Lo studio - condotto dall'University of Washington di Seattle e
pubblicato sulla rivista 'Air Quality, Atmosphere and Health' - ha
evidenziato l'emissione sostanze chimiche dannose dalle ventole
dell'asciugatrice quando venivano utilizzati contemporaneamente un
popolare detergente liquido e particolari fogli antistatici, usati
nelle asciugatrici per rendere i tessuti piu' morbidi e meno
'elettrici'. Il rischio, dicono i ricercatori, e' che questo
'cocktail' di gas possa provocare in chi lo inala mal di testa,
attacchi di asma e persino convulsioni. Una brutta sorpresa per
milioni di casalinghe hi-tech. Fra le sette sostanze cancerogene
sprigionate, inoltre, due - l'acetaldeide e il benzene - sono
classificate dalla US Environmental Protection Agency come
cancerogeni.

Il suggerimento che arriva dagli esperti e' il solito vecchio
rimedio: far asciugare i panni all'aria aperta. "Abbiamo mostrato -
afferma Anne Steinemann, autorice dello studio - che mentre la
preoccupazione dell'opinione pubblica tende a concentrarsi sugli
effetti dell'inquinamento delle automobili e dell'industria, ci sono
gravi rischi anche all'interno della propria abitazione. E questo non
deve essere dimenticato".

(Frm/Col/Adnkronos)
25-AGO-11 15:23

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fumo: sigarette antincendio arrivano in francia, obbligo in ue entro 2011

FUMO: SIGARETTE ANTINCENDIO ARRIVANO IN FRANCIA, OBBLIGO IN UE ENTRO 2011 =

Roma, 25 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Le prime sigarette
antincendio sono gia' in vendita nelle rivendite francesi di tabacchi.
Non senza qualche mugugno dei fumatori che lamentano un gusto diverso
della boccata di fumo 'sicuro'. Una critica che non ha futuro visto
che la Commissione europea ha deciso da tempo che, entro la fine del
2011, tutti i pacchetti venduti all'interno dell'Unione dovranno
essere munite di dispositivo antincendio. E questo pesera', oltre che
sul gusto, anche sulle tasche dei consumatori, perche' le nuove
'bionde' saranno necessariamente piu' costose.

C'e' tempo fino al 17 novembre - data entro la quale il nuovo
prodotto arrivera' anche in Italia - per smaltire le scorte di
'vecchi' pacchetti. Cosi' i fabbricanti hanno gia' cominciato a
introdurre Oltralpe i nuovi tipi, basati su una tecnologia molto
semplice: a cambiare e' solo la carta che racchiude il tabacco. Ogni
singola sigaretta, infatti, e' realizzata alternando al normale
involucro anelli di carta piu' spessa e non dotata di
microperforazioni, innovazione a cui ha fortemente contribuito la
ricerca italiana. In questo modo, mentre il tabacco brucia,
all'altezza dell'anello arriva meno ossigeno e questo blocca la
combustione, nel caso non sia aiutata dall'aspirazione. Il nuovo
prodotto, denominato 'Lip' (Lower Ignition Propensity, ridotta
capacita' di combustione), si spegne da solo se gettato via, riducendo
i rischi di incendio boschivo o 'casalingo', quest'ultimo legato
soprattutto alla combustione di lenzuola o mobili.

In Europa - secondo i dati disponibili riferiti a 12 Stati Ue
piu' l'Islanda e la Norvegia (dove gia' da tempo la sigaretta che si
spegne da sola e' in vendita) - fra il 2005 e il 2007 sono stati
11.000 ogni anno gli incendi provocati dalle sigarette. Hanno causato
la morte di 520 persone, mentre altre 1.600 sono rimaste ustionate. A
sperimentare ampiamente la novita' c'e' stato gia' il Canada dove le
sigarette antincendio sono obbligatorie dal 2005.

(Ram/Col/Adnkronos)
25-AGO-11 16:41

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medicina: zanzare 'caricate' con batterio killer per fermare virus dengue

MEDICINA: ZANZARE 'CARICATE' CON BATTERIO KILLER PER FERMARE VIRUS DENGUE =
STUDIO USA-AUSTRALIA, STRATEGIA E' CREARE COMUNITA' DI INSETTI
RESISTENTI

Milano, 25 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Una zanzara con
un 'carico' speciale a bordo: un batterio killer in grado di
sopprimere il virus della febbre di Dengue. E' la strategia
architettata da un gruppo di scienziati australiani e statunitensi
che, per controllare la diffusione della febbre 'spaccaossa' nel Nord
dell'Australia, hanno pensato di 'infiltrare' nella popolazione locale
delle zanzare portatrici del virus (Aedes aegypti) le colleghe
'modificate'. Obiettivo: renderle resistenti al virus e far si' che
questa caratteristica si trasmetta alle generazioni successive, fino a
ottenere una comunita' di zanzare virus-free.

L'esperienza di un consorzio di scienziati Usa e australiani,
artefici dell''Eliminate Dengue program', e' descritta in due lavori
pubblicati oggi su 'Nature'. E uno degli autori, Michael Turelli,
professore di evoluzione ed ecologia dell'University of California
Davis, descrive inoltre le basi matematiche del progetto in un altro
articolo in uscita a settembre sulla rivista 'American Naturalist'.

Il batterio che e' in grado di sopprimere il virus si chiama
Wolbachia, e' presente comunemente nei moscerini da frutta e non e'
nocivo per l'uomo. (segue)

(Lus/Col/Adnkronos)
25-AGO-11 17:24

MEDICINA: ZANZARE 'CARICATE' CON BATTERIO KILLER PER FERMARE VIRUS DENGUE (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - I ricercatori hanno liberato
zanzare infettate dal parassita Wolbachia, e nei lavori pubblicati su
'Nature' spiegano che questo batterio si diffonde rapidamente nella
popolazione selvatica di zanzare. "I risultati mostrano che siamo in
grado di trasformare completamente le popolazioni locali in pochi
mesi", ha detto Turelli.

Wolbachia viene trasmesso da zanzare femmine alla loro prole.
Una coppia di zanzare 'caricate' di batterio produce un po' meno uova
rispetto a una coppia non infetta, ma quando una zanzara maschio
infetta si accoppia con una femmina non infetta, lei non produce piu'
uova. Il che offre un grande vantaggio riproduttivo che facilita la
diffusione delle zanzare 'munite' di Wolbachia di generazione in
generazione. Quando le zanzare 'resistenti' alla Dengue prendono
definitivamente piede nella comunita' di zanzare selvatiche, la
trasmissione del virus si interrompe.

Turelli, con Ary Hoffman dell'universita' di Melbourne
(Australia) e Nick Barton dell'Institute of Science and Technology
(Austria), ha fornito le basi biologiche e matematiche per la
strategia di controllo della febbre di Dengue. Ora la Fondazione di
Bill e Melinda Gates e' intenzionata a finanziare il rilascio di
zanzare infette in Australia, Vietnam e Thailandia.

(Lus/Col/Adnkronos)
25-AGO-11 17:31

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calcio: con erba sintetica in serie a legamenti a rischio, consigli esperto

CALCIO: CON ERBA SINTETICA IN SERIE A LEGAMENTI A RISCHIO, CONSIGLI ESPERTO =
MEDICO NAPOLI, ATLETI MENO SICURI NEI MOVIMENTI, GESTO DEVE
ADATTARSI A MANTO ARTIFICIALE

Roma, 25 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - L'imminente
rivoluzione dell'erba sintetica per i campi da calcio della seria A
potrebbe portare piu' ombre che luci per l'integrita' fisica dei
calciatori. Almeno a sentire i medici che ne curano ogni giorno la
salute e il rendimento 'al top' sul campo.

Al fischio d'inizio del prossimo campionato saranno sono solo
due le strutture che ospiteranno il manto tecnologico: Novara e
Cesena. Ma gia' altre societa' sembrano decise al cambio. Una svolta
epocale per lo sport piu' amato dagli italiani. Gli spettatori sono
oggi abituati a vedere volare in aria le zolle d'erba. A manti tesi
come biliardi, ma spesso anche a terreni piu' simili a campi di patate
che a stadi di calcio. (segue)

(Frm/Col/Adnkronos)
25-AGO-11 17:21

NNNN
CALCIO: CON ERBA SINTETICA IN SERIE A LEGAMENTI A RISCHIO, CONSIGLI ESPERTO (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Sono tre, in particolare, gli
elementi che preoccupano i medici sportivi dei team della serie A:
difficolta' nel prevedere come si adatteranno gli atleti all'erba
artificiale, la risposta della superficie di ultima generazione alle
tante e particolari sollecitazioni dei gesti calcistici, e infine la
scelta degli scarpini, da sempre 'Tallone d'Achille' di molti
calciatori.

"Potrebbe esserci un problema grave - spiega all'Adnkronos
Salute Alfredo De Nicola, medico sportivo del Napoli Calcio - quando
si calcia la palla facendo scivolare lateralmente il piede, ad esempio
nei lanci. Gli scarpini con tacchetti lunghi elicoidali potrebbero
piantarsi su questa superfice sintetica. E questo e' un bel rischio
per i legamenti del calciatore, che potrebbero fare 'crack'". (segue)

(Frm/Col/Adnkronos)
25-AGO-11 17:27

NNNNCALCIO: CON ERBA SINTETICA IN SERIE A LEGAMENTI A RISCHIO, CONSIGLI ESPERTO (3) =
IL CONSIGLIO, MEGLIO TORNARE AGLI SCARPINI CON TACCHETTI ROTONDI

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Il professionista - spiega il
medico del Napoli - e' abituato a calciare, scattare o a cambiare
velocemente direzioni di corsa, sapendo che il tacchetto penetrera'
nel terreno morbido (e' l'effetto visto mille volte in tv della zolla
erbosa che salta), permettendogli questa grande liberta' di movimento.
Cosi' il calciatore e' sicuro che la sua gamba non si piantera'
maldestramente perche' il terreno e' troppo duro. Quello che accade -
precisa De Nicola - e' che la forza meccanica della gamba vince la
risposta del terreno. Questo infatti permette, per la sua
malleabilita' naturale, di far affondare lo scarpino assecondando il
gesto tecnico. Se questo non succede, il ginocchio si pianta e il
legamento cede".

"Per evitare che accadano questi infortuni - avverte l'esperto -
sarebbe bene un ritorno agli scarpini con tacchetti rotondi, rispetto
a quelli di ultima generazione, elicoidali e piu' lunghi. Gia' questo
tipo di cambiamento agevolerebbe il naturale gesto tecnico sul nuovo
manto tecnologico". (segue)

(Frm/Col/Adnkronos)
25-AGO-11 17:31

NNNN
CALCIO: CON ERBA SINTETICA IN SERIE A LEGAMENTI A RISCHIO, CONSIGLI ESPERTO (4) =

(Adnkronos) - "Quello che e' stato evidenziato in alcuni studi
internazionali sul rapporto tra campi in erba sintetica e infortuni -
afferma Pasquale Tamburrino, segretario della Libera Associazione dei
medici italiani del calcio (Lamica) - e' una certa prevalenza, su
questi manti erbosi artificiali, di patologie di tipo infiammatorio
come le tendiniti. Piccoli fastidi che possono essere adeguatamente
prevenuti con un buon allenamento su campi in erba sintetica. Quasi
tutte le societa' di serie A - conclude Tamburrino - gia' stanno
lavorando in allenamento su questo tipo di preparazione. Con
l'obiettivo di abituare la gestualita' del calciatore alle risposte
dell'innovativo terreno di gioco". (segue)

(Frm/Col/Adnkronos)
25-AGO-11 17:34

NNNNCALCIO: CON ERBA SINTETICA IN SERIE A LEGAMENTI A RISCHIO, CONSIGLI ESPERTO (5) =
SEGRETARIO LAMICA, AZIENDE GIA' AL LAVORO PER SCARPINI AD HOC

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Sulla questione degli scarpini da
gioco piu' adatti a sfidare le insidie dei campi in erba sintetica,
Tamburrino puntualizza: "Il problema delle calzature sara' sicuramente
superato, perche' le grandi aziende stanno provvedendo da tempo ad
eleborare scarpe da calcio personalizzate per ogni campione di calcio.
Scarpini 'super performanti' - sottolinea il segretario della Lamica -
indicati per l'erba artificiale. Cosi' da eliminare i pregiudizi e i
timori dei calciatori".

De Nicola, pero', ribadisce come molti professionisti della
serie A siano preoccupati per i nuovi campi in erba sintetica. "La
questione della sicurezza e dell'abitudine nel gesto calcistico -
ribadisce il medico - e' uno dei fondamenti del gioco. Provare timori
o paura di compromettere la propria integrita' fisica, per una
risposta sconosciuta del terreno sotto i piedi, e' un blocco non
facile da superare".

Ecco dunque che l'unica strada per le societa' e lo staff
medico, per evitare gli infortuni una volta arrivato il fischio
dell'arbitro, e' di aver studiato nel periodo della preparazione
fisica pre-campionato allenamenti specifici su campi in erba
sintetica. "Cosi' da far testare le risposte e le sollecitazioni ai
diretti interessati. Senza brutte sorprese, si spera, nei 90 minuti di
gioco", conclude De Nicola.

(Frm/Col/Adnkronos)
25-AGO-11 17:39

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(RPT) CALDO: ILMETEO.IT, TEMPERATURE NELLA NORMA A PARTIRE... = CALDO: ILMETEO.IT, TEMPERATURE NELLA NORMA A PARTIRE DA LUNEDI'


(RPT) CALDO: ILMETEO.IT, TEMPERATURE NELLA NORMA A PARTIRE... =
CALDO: ILMETEO.IT, TEMPERATURE NELLA NORMA A PARTIRE DA LUNEDI'
(AGI) - Roma, 25 ago. - Domenica gli italiani saluteranno
l'anticiclone africano e, con lui, diranno addio al
'supercaldo'. Le previsione di ilmeteo.it parlano infatti di
una situazione in via di normalizzazione, con le temperature
che dovrebbero tornare in linea con le medie stagionali a
partire da lunedi'. E con l'inizio della settimana, torneranno
anche i piovaschi, attesi inizialmente sul nord della Sicilia.
Domani sara' ancora una giornata di sole su tutta la penisola,
nebbia al mattino tra Padova e Venezia, e a Rovigo fino a
Ferrara. Fino a 36, 37 gradi centigradi sulle zone interne del
centrosud; punte di 39 gradi nel Ferrarese, 36 afosi in
Valpadana e temperature in aumento fino a 37 gradi sulle
adriatiche. Poi temporali in arrivo sulle Alpi occidentali, Val
d'Aosta, verso ovest Piemonte, Verbano Ossola, infine Alpi
lombarde entro sera. Locali rovesci anche sui rilievi della
Calabria. Scirocco sul Tirreno, coste dell'Elba, alto
Adriatico. Temperature in calo su Piemonte e ovest Lombardia.
Chi si avventurera' per i sentieri di montagna fara' bene a
prestare attenzione e a non ritardare la discesa: nella notte,
infatti, forti temporali sono attesi sulle Alpi
centro-occidentali fino all'alto Piemonte, alta Lombardia,
nubifragi su Svizzera, Verbano-Ossola, locali piogge forti su
Val d'Aosta e Biellese, locali piogge su Liguria e alta
Toscana, ovest della Sardegna. Sabato arriveranno i venti da
ovest, forte maestrale su Sardegna e Bocche di Bonifacio verso
il Tirreno, Corsica verso mar Ligure e Toscana. Forti temporali
sulle Alpi e Alta Lombardia, verso il resto delle Alpi e
Prealpi orientali, locali piogge in Toscana con 5 gradi in meno
al nordovest, Toscana e Sardega. Ancora e super-caldo sul
Veneto, vento caldo di Garbino di caduta dall'Appennino (foehn)
verso Emilia Romagna e anche sulle adriatiche. Caldo anche al
sud fino a 38 gradi. Isolati piovaschi sulla Sila. Peggiora la
sera sul nord Sicilia con qualche pioggia e venti da nord e
calo termico. Domenica calo brusco delle temperature, venti di
Bora al mattino a Trieste e alto Adriatico, ancora di maestrale
in Sardegna, piogge residue su nord Sicilia, sole altrove.
Lunedi' il caldo sara' finalmente nella ovunque, sotto i 30
gradi in molte citta' del Centro Nord. Martedi' temporali sulle
Alpi orientali, specie nel bellunese, Carnia, locali piogge nel
sud della Calabria, nubi prima su Liguria e alta Toscana, poi
sole. Nel pomeriggio addensamenti su Venezie e poi Lombardia ,
sulla Lucania e Calabria e poi Puglia. (AGI)
Rmg/Mot
251742 AGO 11

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MANOVRA.FORUM ACQUA: VIOLATO REFERENDUM, NAPOLITANO FERMI GOVERNO



MANOVRA.FORUM ACQUA: VIOLATO REFERENDUM, NAPOLITANO FERMI GOVERNO


(DIRE) Roma, 25 ago. - Cancellato dai referendum, il decreto
Ronchi resuscita nella manovra economica. Il governo se ne
infischia dell'esito dei referendum popolari e nella manovra
ripropone la privatizzazione dei servizi pubblici locali. A
denunciarlo e' il Forum italiano dei movimenti per l'acqua
pubblica, con una lettera aperta al presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano.
Questo il testo della missiva: "Il 12 e 13 giugno il voto
referendario di ben 28 milioni di cittadine e cittadini italiani
di ogni espressione politica ha chiaramente indicato la voglia di
partecipazione attiva alle decisioni importanti per il Paese:
servizi pubblici locali, beni comuni, energia, giustizia. Chiara
e' stata la risposta dei cittadini: NO alla privatizzazione dei
servizi pubblici locali d'interesse generale, a partire dalla
gestione dell'acqua ma non solo, NO ai profitti del mercato sui
beni comuni essenziali. Le persone hanno chiaramente indicato
alla rappresentanza politica una nuova stagione che metta al
centro l'essere umano e i beni comuni e non le agenzie di rating
e la speculazione finanziaria.
Purtroppo- continua la lettera- il governo non solo non ha
ancora attuato le indicazioni referendarie retrocedendo sulle
privatizzazioni gia' attuate e abolendo i profitti sull'acqua ma,
con la manovra economica in fase di discussione parlamentare e
gia' approvata con Decreto Legge n. 138 del 13 agosto scorso, ha
riproposto (negli articoli raggruppati sotto il Titolo II) in
altra forma la sostanza delle norme abrogate con volonta'
popolare.
Infatti, l'articolo 4 ripresenta il vecchio Decreto Ronchi e
persino nuove date di scadenza per le prossime privatizzazioni
dei servizi pubblici locali. Addirittura l'articolo 5 arriva a
dare un premio in denaro agli enti locali pur di convincerli a
lasciare al mercato delle privatizzazioni i propri servizi
essenziali per le comunita'. Un premio che dovrebbe servire per
fantomatici investimenti infrastrutturali quando invece ai Comuni
vengono sottratti trasferimenti essenziali per le loro funzioni.
Tutto cio' - oltre a non rispettare la volonta' di
partecipazione e le decisioni che i cittadini impongono ai
rappresentanti politici - e' una chiara violazione della
Costituzione poiche' il popolo italiano si e' pronunciato con
referendum contro l'affidamento al mercato di tutti i servizi
pubblici locali previsti dal Decreto Ronchi, e tale decisione e'
vincolante per almeno cinque anni (come affermato dalla
giurisprudenza costante della Corte Costituzionale). Purtroppo
cio' sta avvenendo in un colpevole silenzio politico
generalizzato che non rispetta il voto dei cittadini (di
qualsiasi colore politico). Ci rivolgiamo a tutte le forze
politiche affinche' non deformino l'esito referendario e
rispettino l'indirizzo chiaro della volonta' popolare".
Cosi' si chiude la lettera del Forum italiano dei movimenti
per l'acqua: "Ci rivolgiamo al Presidente della Repubblica
affinche', in aderenza al Suo ruolo di garante della
Costituzione, non permetta che siano riproposte leggi che violano
l'esito dei referendum popolari".

(Rai/ Dire)
17:34 25-08-11

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salute: uno snack in meno al di' e si scende 13 kg in 3 anni

SALUTE: UNO SNACK IN MENO AL DI' E SI SCENDE 13 KG IN 3 ANNI
(EMBARGO ALLE 01:00 DI VENERDI' 26 AGOSTO)
(ANSA) - ROMA, 25 AGO - Tagliare dall'alimentazione
quotidiana 250 calorie ogni giorno, l'equivalente di uno snack
al cioccolato (una classica fetta di pane con la nutella ne
'regala' circa 290), significa perdere all'incirca 13 chili in
tre anni (la maggior parte dei quali entro il primo anno), un
dimagrimento magari non eclatante come quelli promessi dalle
diete di moda, ma di certo piu' realistico e duraturo.
A dirlo in un articolo sulla rivista Lancet - che questa
settimana accende i riflettori sull'epidemia globali di chili di
troppo con uno speciale sull'obesita' - e' Kevin Hall del
National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney
Diseases, National Institutes of Health (Nih) di Bethesda, che
ha creato un modello per calcolare la dieta migliore per
ciascuno, per fare simulazioni online del peso corporeo e di
come dimagrire nel tempo tenendo conto del proprio metabolismo e
di altri fattori personali.
Il modello, che potrebbe divenire uno strumento per i medici,
simula differenze fisiologiche tra persone, basate su sesso,
eta', altezza e peso di partenza e spiega perche alcune persone
dimagriscono piu' rapidamente di altre a parita' di dieta ed
sport.(ANSA).

Y27
25-AGO-11 16:22 NNNN

MANOVRA. SERRACCHIANI: NIENTE ULTIMATUM DA CASINI E DA FIORONI

MANOVRA. SERRACCHIANI: NIENTE ULTIMATUM DA CASINI E DA FIORONI


(DIRE) Roma, 25 ago. - "Il Pd non ha bisogno di nessun ultimatum
sullo sciopero della Cgil, ne' da Casini ne' da Fioroni". Lo
afferma l'europarlamentare del Pd a proposito delle polemiche
accese intorno alla partecipazione allo sciopero generale indetto
dalla Cgil per il 6 settembre.
Secondo Serracchiani "quelli che demonizzano lo sciopero della
Cgil sbagliano allo stesso modo di quelli che lo cavalcano.
Sarebbe invece ora che si recuperasse appieno il senso e
l'orgoglio dell'azione politica autonoma, che e' qualcosa di
sostanzialmente differente dalla lotta sindacale. Non e' in
questione la condivisione o meno di uno o piu' dei punti
specifici che sono alla base dello sciopero: nella fattispecie
sull'art. 8 della manovra di ferragosto il Pd si e' espresso con
molta chiarezza e fara' la sua parte nelle sedi proprie. Sono
invece in questione - sottolinea l'europarlamentare - le rituali
polemiche sul partecipare o non partecipare, quasi che l'andare
in piazza procuri un certificato di opposizione garantita, e
restare a casa dia il bollino di moderati doc. Da questo punto di
vista, Casini e Di Pietro sono le due facce della stessa
medaglia, rivelano scarsa autonomia politica e rappresentano
forme opposte di demagogia".
Per Serracchiani "quel che rimane sul tavolo senza risposte ce
l'ha ricordato opportunamente Bersani: sono le divisioni che
incidono il mondo sindacale e che lo indeboliscono quando si
siedono al tavolo con il Governo".

(Com/Rai/ Dire)
15:05 25-08-11

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MANOVRA: DI BERARDINO (CGIL), ALEMANNO SE CONTRARIO SCENDA IN PIAZZA CON NOI

MANOVRA: DI BERARDINO (CGIL), ALEMANNO SE CONTRARIO SCENDA IN PIAZZA CON NOI =

Roma, 25 ago. - (Adnkronos) - "Se il sindaco Alemanno e' davvero
persuaso delle criticita' e delle iniquita' contenute nella manovra
economica, come ci pare di capire dalle sue dichiarazioni rilasciate
oggi e nelle ultime settimane, lo invitiamo a partecipare, cosi' come
faremo con gli altri sindaci e le istituzioni locali, alla nostra
manifestazione in occasione dello sciopero generale della Cgil
proclamato per il 6 settembre per dire no alle scelte del Governo e
per cambiare la manovra". E' quanto afferma Claudio Di Berardino,
segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, che aggiunge: "Lo
invitiamo in occasione del voto, a pronunciarsi contro".

(Lac/Col/Adnkronos)
25-AGO-11 15:39

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L.ELETTORALE:PARISI, NON ACCETTO NEUTRALITA'PD SU REFERENDUM

L.ELETTORALE:PARISI, NON ACCETTO NEUTRALITA'PD SU REFERENDUM

(ANSA) - ROMA, 25 AGO - ''Io capisco che stiano contro il
referendum Casini e Follini che nel 2005 imposero l'abbandono
del Mattarellum come prima tappa del ritorno al proporzionale.
Capisco che stia contro il referendum la Lega di quel Caldaroli
che piu' di tutti lavoro' alla nuova legge vergogna salvo
definirla senza pudore una porcata. Capisco che sia contro il
referendum Berlusconi che si illuse di governare il Paese
scommettendo sul potere straordinario che questa legge metteva
nelle sue mani. Quello che non accetto e' che qualcuno possa
avere anche solo un dubbio che il Pd abbia incertezze al
riguardo. Che il Pd non senta l'indignazione, anzi la rabbia,
che cresce tra i cittadini''. Lo afferma Arturo Parisi,
promotore del referendum per il ritorno al Mattarellum.
''Che il Pd possa limitarsi - afferma Parisi - a posizioni
neutraliste pur facendo spazio nelle sue feste all'appello dei
referendari come ha cominciato a fare meritoriamente in Emilia
per iniziativa del Segretario Regionale Bonaccini. Da cittadino
e da parlamentare non posso che essere d'accordo con Bersani
quando dice che le leggi elettorali si fanno in parlamento. Da
parlamentare del gruppo Pd rispetto pure, anche se non la
condivido, la proposta applaudita dai gruppi parlamentari e
votata quasi all'unanimita' dalla Direzione. Ma come non
riconoscere che, senza la spinta forte dei cittadini, i
beneficiari e sostenitori del Porcellum mai metteranno mano alla
riforma? Ecco perche' ancora una volta dobbiamo dare atto
all'onesta' di Chiti che firmando oggi a Roma per il referendum
ha voluto riconoscere la necessita' del referendum, e, allo
stesso tempo, invitare col suo gesto coraggioso il Partito a
superare ogni esitazione''.
(ANSA).

COM-FEL
25-AGO-11 13:39 NNNN

MANOVRA: CAMUSSO, ALLA POLITICA CHIEDIAMO TRE SEGNALI

MANOVRA: CAMUSSO, ALLA POLITICA CHIEDIAMO TRE SEGNALI
STOP VITALIZI PARLAMENTARI, SOCIETA' INUTILI, NOMINE SANITA'
(ANSA) - ROMA, 25 AGO - Il segretario generale della Cgil,
Susanna Camusso, ha chiesto in Senato di ''anticipare tre cose
che darebbero un importante segno politico''.
Rivolgendosi direttamente ai senatori, durante le audizioni
sulla manovra, ha indicato: ''Invece di portare avanti il
dibattito sulle pensioni il Parlamento puo' decidere di
eliminare i vitalizi'' che stridono con la realta' ''delle
pensioni dei normali cittadini. Poi abolire tutte le societa'
che non servono, e che sono vissute da cittadini come luogo di
collocazione dei dirigenti della politica. Quindi di smetterla
con le nomine politiche nella sanita'''.(ANSA).

RUB-KYI
25-AGO-11 13:10 NNNN

COSTI POLITICA. VITALIZI EMILIA ROMAGNA, I NOMI E GLI IMPORTI 124 EX AMMINISTRATORI BENEFICIARI, E REVERSIBILITA' A 26 EREDI

COSTI POLITICA. VITALIZI EMILIA ROMAGNA, I NOMI E GLI IMPORTI
124 EX AMMINISTRATORI BENEFICIARI, E REVERSIBILITA' A 26 EREDI

(DIRE) Bologna, 25 ago. - Mentre la politica discute
sull'opportunita' o meno di inserire un intervento sulle pensioni
nella manovra estiva, gli ex consiglieri e assessori regionali
dell'Emilia-Romagna dormono sonni tranquilli. Perche' potranno
almeno contare sul piu' o meno sostanzioso vitalizio maturato
negli anni trascorsi in viale Aldo Moro (o viale Silvani, per i
piu' anziani). Assegni mensili che variano dai 1.060 euro netti
dell'Idv Paolo Nanni (per 5 anni di legislatura) ai 3.668 euro
riconosciuti al netto delle tasse al modenese ex Margherita Luigi
Gilli, assessore dal 2005 al 2010, in consiglio regionale dal
1992, quando entro' per la Dc in sostituzione di Carlo Giovanardi
(che in quanto parlamentare in carica non percepisce l'assegno).
I beneficiari del vitalizio regionale nel 2011 (di cui la
"Dire" e' in grado di anticipare l'elenco completo, che
pubblichiamo a parte) sono in tutto 124, ai quali si aggiungono
26 eredi di ex amministratori defunti che percepiscono un'assegno
di reversibilita'. Per i primi la spesa lorda mensile a carico
del bilancio dell'Emilia-Romagna e' di oltre 340.000 euro, ai
quali si aggiungono piu' di 48.000 euro delle reversibilita'.
Cosi', piu' o meno, si arriva ai 4,8 milioni messi a budget alla
voce vitalizi per il 2011, che potrebbero diventare oltre 5
milioni nel 2013, a fronte del milione e mezzo di copertura
assicurato dal contributo obbligatorio versato dai consiglieri.
L'Assemblea legislativa lo scorso anno ha battuto un colpo,
assecondando il dibattito sui costi della politica, con
l'abolizione dell'emolumento a partire dalla prossima legislatura
(2015). I diritti acquisiti, pero', non sono in discussione. E
chi ha maturato il vitalizio non lo perdera'.(SEGUE)

(Vor/ Dire)
13:14 25-08-11

NNNN
COSTI POLITICA. VITALIZI EMILIA ROMAGNA, I NOMI E GLI IMPORTI -2-


(DIRE) Bologna, 25 ago. - La pattuglia degli ex consiglieri ed
assessori con piu' di sessant'anni, eta' in cui si acquisisce il
diritto all'assegno, e' nutrita (124 persone) e annovera fra le
sue file personaggi politici ancora sulla cresta dell'onda, ma
soprattutto tanti volti del passato, eletti agli albori
dell'avventura regionale, iniziata con le elezioni del 1970. Come
Ione Bartoli (Pci), nel primissimo gruppo degli eletti e
assessore ai Servizi sociali con Guido Fanti, presidente dal
1975: per un vitalizio mensile netto di 2.320 euro.
Stesso discorso per il bolognese Dante Stefani, ex consigliere
ed assessore negli stessi anni (successivamente e' stato anche
presidente della Fiera di Bologna), che per il servizio reso
percepisce un assegno da 2.644 euro. Luigi Gilli guida il
ristretto manipolo dei 13 ex che incassano emolumenti superiori
ai 3.000 euro: ne fanno parte gli ex assessori Giorgio Ceredi
(Pci) beneficiario di un vitalizio da 3.660 euro netti (4.950
lordi); il ravennate Pier Antonio Rivola (dalla Dc al Ppi) con
3.655 euro; Radames Stefanini (Pci) con pari importo; l'ex
presidente della Regione, Lanfranco Turci, con 3.657 euro; il
ravennate della Dc, Natalino Guerra con 3.651 euro; gli altri ex
Dc, Renzo Contini con 3.646 euro netti, Gianfranco Galletti con
3.345 euro e Corrado Truffelli con 3.498 euro.
E ancora: il diessino modenese Renato Cocchi con 3.339 euro;
l'ex assessore alla Sanita' della giunta Errani, Giovanni
Bissoni, con 3.166 euro, assieme al collega dell'Agricoltura
Guido Tampieri con 3.156 euro e al consigliere modenese del Pci
Luciano Guerzoni, che percepisce 3.153 euro.(SEGUE)

(Vor/ Dire)
13:14 25-08-11

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COSTI POLITICA. VITALIZI EMILIA ROMAGNA, I NOMI E GLI IMPORTI -3-


(DIRE) Bologna, 25 ago. - Nell'elenco con vitalizi piu' bassi
molti nomi noti della politica, come il costituzionalista Augusto
Barbera, eletto con il Pci nel 1980 e dimissionario nell'82
(1.568 euro il suo assegno), o l'urbanista Giuseppe Campos
Venuti, che dalla Regione percepisce un vitalizio di 1.938 euro
netti. Poco piu' sostanzioso l'assegno di Paola Bottoni,
assessore al Bilancio prima della Provincia, poi del Comune di
Bologna con Sergio Cofferati, che riscuote mensilmente 2.212
euro. Scorrendo la lista, compaiono anche Federico Castellucci,
che in Regione e' stato assessore all'Industria e all'artigianato
negli anni '80 (2.673 euro) e che ha recentemente lasciato la
guida della Finanziaria Bologna metropolitana, e Lamberto Cotti,
presidente della Societa' reti e mobilita' del Comune di Bologna
(1.834 euro il suo vitalizio).
Tra i beneficiari del vitalizio anche l'ex presidente di
Confcooperative, Ivo Cremonini (1.487 euro) che per la Regione
ha, tra le altre cose, presieduto la Consulta degli
emiliano-romagnoli all'estero. Un assegno da 2.811 euro viene
staccato ogni mese a favore dell'ex parlamentare della Dc
Virginiangelo Marabini, tuttore consigliere della Fondazione
Carisbo, mentre l'ex consigliere regionale dell'Udc, Maria
Cristina Marri si ferma a 1.318 euro, una manciata di euro meno
di Carlo Monaco, ex braccio destro di Giorgio Guazzaloca, entrato
in Consiglio regionale nel 2005 dopo aver sfidato Vasco Errani
per la presidenza con il sostegno del centrodestra. Importo
simile per l'ex consigliere di Alleanza Nazionale Gioenzo Renzi
(1.432 euro).
Tra gli ex illustri Emilio Sabattini, ex Margherita, oggi
presidente della Provincia di Modena per il Pd (2.206 euro
netti), ma anche Luciano Vandelli, assessore indipendente dal
2000 al 2005 nella squadra di Errani, poi presidente Cup e l'ex
parlamentare bolognese dei Ds (poi Sinistra democratica) Katia
Zanotti (2.329 euro).

(Vor/ Dire)
13:14 25-08-11

Costi della politica: i nomi e gli importi dei vitalizi regionali


BOLOGNA- Mentre la politica discute sull'opportunita' o meno di
inserire un intervento sulle pensioni nella manovra estiva, gli
ex consiglieri e assessori regionali dell'Emilia-Romagna dormono
sonni tranquilli. Perche' potranno almeno contare sul piu' o meno
sostanzioso vitalizio maturato negli anni trascorsi in viale Aldo
Moro (o viale Silvani, per i piu' anziani). Assegni mensili che
variano dai 1.060 euro netti dell'Idv Paolo Nanni (per 5 anni di
legislatura) ai 3.668 euro riconosciuti al netto delle tasse al
modenese ex Margherita Luigi Gilli, assessore dal 2005 al 2010,
in consiglio regionale dal 1992, quando entro' per la Dc in
sostituzione di Carlo Giovanardi (che in quanto parlamentare in
carica non percepisce l'assegno).
I beneficiari del vitalizio regionale nel 2011 (di cui la
"Dire" e' in grado di anticipare l'elenco completo, che
pubblichiamo a parte) sono in tutto 124, ai quali si aggiungono
26 eredi di ex amministratori defunti che percepiscono un'assegno
di reversibilita'. Per i primi la spesa lorda mensile a carico
del bilancio dell'Emilia-Romagna e' di oltre 340.000 euro, ai
quali si aggiungono piu' di 48.000 euro delle reversibilita'.
Cosi', piu' o meno, si arriva ai 4,8 milioni messi a budget alla
voce vitalizi per il 2011, che potrebbero diventare oltre 5
milioni nel 2013, a fronte del milione e mezzo di copertura
assicurato dal contributo obbligatorio versato dai consiglieri.
L'Assemblea legislativa lo scorso anno ha battuto un colpo,
assecondando il dibattito sui costi della politica, con
l'abolizione dell'emolumento a partire dalla prossima legislatura
(2015). I diritti acquisiti, pero', non sono in discussione. E
chi ha maturato il vitalizio non lo perdera'.
La pattuglia degli ex consiglieri ed assessori con piu' di
sessant'anni, eta' in cui si acquisisce il diritto all'assegno,
e' nutrita (124 persone) e annovera fra le sue file personaggi
politici ancora sulla cresta dell'onda, ma soprattutto tanti
volti del passato, eletti agli albori dell'avventura regionale,
iniziata con le elezioni del 1970. Come Ione Bartoli (Pci), nel
primissimo gruppo degli eletti e assessore ai Servizi sociali con
Guido Fanti, presidente dal 1975: per un vitalizio mensile netto
di 2.320 euro.
Stesso discorso per il bolognese Dante Stefani, ex consigliere
ed assessore negli stessi anni (successivamente e' stato anche
presidente della Fiera di Bologna), che per il servizio reso
percepisce un assegno da 2.644 euro. Luigi Gilli guida il
ristretto manipolo dei 13 ex che incassano emolumenti superiori
ai 3.000 euro: ne fanno parte gli ex assessori Giorgio Ceredi
(Pci) beneficiario di un vitalizio da 3.660 euro netti (4.950
lordi); il ravennate Pier Antonio Rivola (dalla Dc al Ppi) con
3.655 euro; Radames Stefanini (Pci) con pari importo; l'ex
presidente della Regione, Lanfranco Turci, con 3.657 euro; il
ravennate della Dc, Natalino Guerra con 3.651 euro; gli altri ex
Dc, Renzo Contini con 3.646 euro netti, Gianfranco Galletti con
3.345 euro e Corrado Truffelli con 3.498 euro.
E ancora: il diessino modenese Renato Cocchi con 3.339 euro;
l'ex assessore alla Sanita' della giunta Errani, Giovanni
Bissoni, con 3.166 euro, assieme al collega dell'Agricoltura
Guido Tampieri con 3.156 euro e al consigliere modenese del Pci
Luciano Guerzoni, che percepisce 3.153 euro.
Nell'elenco con vitalizi piu' bassi molti nomi noti della
politica, come il costituzionalista Augusto Barbera, eletto con
il Pci nel 1980 e dimissionario nell'82 (1.568 euro il suo
assegno), o l'urbanista Giuseppe Campos Venuti, che dalla Regione
percepisce un vitalizio di 1.938 euro netti. Poco piu'
sostanzioso l'assegno di Paola Bottoni, assessore al Bilancio
prima della Provincia, poi del Comune di Bologna con Sergio
Cofferati, che riscuote mensilmente 2.212 euro. Scorrendo la
lista, compaiono anche Federico Castellucci, che in Regione e'
stato assessore all'Industria e all'artigianato negli anni '80
(2.673 euro) e che ha recentemente lasciato la guida della
Finanziaria Bologna metropolitana, e Lamberto Cotti, presidente
della Societa' reti e mobilita' del Comune di Bologna (1.834 euro
il suo vitalizio).
Tra i beneficiari del vitalizio anche l'ex presidente di
Confcooperative, Ivo Cremonini (1.487 euro) che per la Regione
ha, tra le altre cose, presieduto la Consulta degli
emiliano-romagnoli all'estero. Un assegno da 2.811 euro viene
staccato ogni mese a favore dell'ex parlamentare della Dc
Virginiangelo Marabini, tuttore consigliere della Fondazione
Carisbo, mentre l'ex consigliere regionale dell'Udc, Maria
Cristina Marri si ferma a 1.318 euro, una manciata di euro meno
di Carlo Monaco, ex braccio destro di Giorgio Guazzaloca, entrato
in Consiglio regionale nel 2005 dopo aver sfidato Vasco Errani
per la presidenza con il sostegno del centrodestra. Importo
simile per l'ex consigliere di Alleanza Nazionale Gioenzo Renzi
(1.432 euro).
Tra gli ex illustri Emilio Sabattini, ex Margherita, oggi
presidente della Provincia di Modena per il Pd (2.206 euro
netti), ma anche Luciano Vandelli, assessore indipendente dal
2000 al 2005 nella squadra di Errani, poi presidente Cup e l'ex
parlamentare bolognese dei Ds (poi Sinistra democratica) Katia
Zanotti (2.329 euro).

25 agosto 2011

(Vor/ Dire)
12:06 25-08-11

(ER) COSTI POLITICA. 26 VITALIZI REGIONALI AI PARENTI DEI DEFUNTI
SPESA LORDA ANNUA SUI 600.000 EURO

(DIRE) Bologna, 24 ago. - I vitalizi riconociuti dalla Regione
Emilia-Romagna ad ex consiglieri ed assessori fino a questa
legislatura (sono stati aboliti a partire dal 2015) sono
ereditabili. Come per le pensioni, infatti, e' prevista una
reversibilita': in cambio di un esborso, cioe', l'emolumento puo'
essere trasferito ad un edere del diretto beneficiario nel
frattempo deceduto. In viale Aldo Moro si contano 26 casi di
reversibilita' dell'assegno vitalizio, per una spesa mensile
lorda che si aggira complessivamente al di sopra dei 48.000 euro
nel 2011, grosso modo dunque 600.000 euro l'anno. Si tratta di
esborsi singolarmente inferiori ai 2.000 euro, fatta eccezione
per i 2.325 euro netti mensilmente riconosciuti all'erede del
liberale Gualtiero Fiorini.
La reversibilita' e' stata chiesta e ottenuta (1.307 euro)
anche dai familiari di Davide Visani, parlamentare dei Ds negli
anni '90, gia' segretario regionale del Pci dal 1987, cosi' come
dalla famiglia dell'ex consigliere missino, poi di An, Marcello
Bignami, padre di Galeazzo, eletto all'Assemblea legislativa con
il Pdl in questo mandato (l'assegno e' di 1.313 euro).
Nell'elenco anche due ex partigiani: Athos Bellettini, membro
della quarta Brigata Venturoli Garibaldi, considerato il
fondatore degli studi di demografia storica in Italia, che lascia
in eredita' un assegno da 1.313 euro, e Ermanno Gorrieri, tra i
fondatori della Cisl e del movimento dei Cristiano sociali
confluito poi nei Ds (1.192 euro netti). Sdoppiato l'assegno di
reversibilita' del socialista ferrarese Renzo Santini, entrato in
Regione nel 1970 (1.764 e 449 euro).(SEGUE)

(Vor/ Dire)
13:12 25-08-11

ER) COSTI POLITICA. VITALIZI REGIONALI, I NOMI E GLI ASSEGNI
124 EX AMMINISTRATORI BENEFICIARI- E REVERSIBILITA' A 26 EREDI

(DIRE) Bologna, 25 ago. - Mentre la politica discute
sull'opportunita' o meno di inserire un intervento sulle pensioni
nella manovra estiva, gli ex consiglieri e assessori regionali
dell'Emilia-Romagna dormono sonni tranquilli. Perche' potranno
almeno contare sul piu' o meno sostanzioso vitalizio maturato
negli anni trascorsi in viale Aldo Moro (o viale Silvani, per i
piu' anziani). Assegni mensili che variano dai 1.060 euro netti
dell'Idv Paolo Nanni (per 5 anni di legislatura) ai 3.668 euro
riconosciuti al netto delle tasse al modenese ex Margherita Luigi
Gilli, assessore dal 2005 al 2010, in consiglio regionale dal
1992, quando entro' per la Dc in sostituzione di Carlo Giovanardi
(che in quanto parlamentare in carica non percepisce l'assegno).
I beneficiari del vitalizio regionale nel 2011 (di cui la
"Dire" e' in grado di anticipare l'elenco completo, che
pubblichiamo a parte) sono in tutto 124, ai quali si aggiungono
26 eredi di ex amministratori defunti che percepiscono un'assegno
di reversibilita'. Per i primi la spesa lorda mensile a carico
del bilancio dell'Emilia-Romagna e' di oltre 340.000 euro, ai
quali si aggiungono piu' di 48.000 euro delle reversibilita'.
Cosi', piu' o meno, si arriva ai 4,8 milioni messi a budget alla
voce vitalizi per il 2011, che potrebbero diventare oltre 5
milioni nel 2013, a fronte del milione e mezzo di copertura
assicurato dal contributo obbligatorio versato dai consiglieri.
L'Assemblea legislativa lo scorso anno ha battuto un colpo,
assecondando il dibattito sui costi della politica, con
l'abolizione dell'emolumento a partire dalla prossima legislatura
(2015). I diritti acquisiti, pero', non sono in discussione. E
chi ha maturato il vitalizio non lo perdera'.(SEGUE)

(Vor/ Dire)
12:06 25-08-11

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(ER) COSTI POLITICA. VITALIZI REGIONALI, I NOMI E GLI ASSEGNI -3-


(DIRE) Bologna, 25 ago. - Nell'elenco con vitalizi piu' bassi
molti nomi noti della politica, come il costituzionalista Augusto
Barbera, eletto con il Pci nel 1980 e dimissionario nell'82
(1.568 euro il suo assegno), o l'urbanista Giuseppe Campos
Venuti, che dalla Regione percepisce un vitalizio di 1.938 euro
netti. Poco piu' sostanzioso l'assegno di Paola Bottoni,
assessore al Bilancio prima della Provincia, poi del Comune di
Bologna con Sergio Cofferati, che riscuote mensilmente 2.212
euro. Scorrendo la lista, compaiono anche Federico Castellucci,
che in Regione e' stato assessore all'Industria e all'artigianato
negli anni '80 (2.673 euro) e che ha recentemente lasciato la
guida della Finanziaria Bologna metropolitana, e Lamberto Cotti,
presidente della Societa' reti e mobilita' del Comune di Bologna
(1.834 euro il suo vitalizio).
Tra i beneficiari del vitalizio anche l'ex presidente di
Confcooperative, Ivo Cremonini (1.487 euro) che per la Regione
ha, tra le altre cose, presieduto la Consulta degli
emiliano-romagnoli all'estero. Un assegno da 2.811 euro viene
staccato ogni mese a favore dell'ex parlamentare della Dc
Virginiangelo Marabini, tuttore consigliere della Fondazione
Carisbo, mentre l'ex consigliere regionale dell'Udc, Maria
Cristina Marri si ferma a 1.318 euro, una manciata di euro meno
di Carlo Monaco, ex braccio destro di Giorgio Guazzaloca, entrato
in Consiglio regionale nel 2005 dopo aver sfidato Vasco Errani
per la presidenza con il sostegno del centrodestra. Importo
simile per l'ex consigliere di Alleanza Nazionale Gioenzo Renzi
(1.432 euro).
Tra gli ex illustri Emilio Sabattini, ex Margherita, oggi
presidente della Provincia di Modena per il Pd (2.206 euro
netti), ma anche Luciano Vandelli, assessore indipendente dal
2000 al 2005 nella squadra di Errani, poi presidente Cup e l'ex
parlamentare bolognese dei Ds (poi Sinistra democratica) Katia
Zanotti (2.329 euro).

(Vor/ Dire)
12:06 25-08-11

MANOVRA: BERSANI, GOVERNO LAVORA A DIVIDERE SINDACATI

MANOVRA: BERSANI, GOVERNO LAVORA A DIVIDERE SINDACATI
PD NON STUPITO DA SCIOPERO,SAREMO A INIZIATIVE PER MANOVRA EQUA
(ANSA) - ROMA, 25 AGO -''Ancora una volta, come risulta dalle
dichiarazioni del ministro Sacconi al Senato, il governo lavora
per la divisione con una irresponsabilita' che, giunti a questo
punto, lascia sgomenti. Se si vuole far vivere il prezioso patto
del 28 giugno fra le parti sociali e' evidente che l'articolo 8
del decreto va eliminato o riformulato in modo accettabile per i
contraenti. A questo fine noi vedremmo con favore, secondo
ipotesi emerse nel confronto Pd-forze sociali, una tempestiva
riapertura di quel tavolo''. Cosi', sul sito del Pd, il
segretario Pier Luigi Bersani pone ''una questione politica
molto seria'' alla luce dello sciopero generale della Cgil.
''L'esito dell'incontro fra il Pd - sostiene Bersani - e le
forze sociali merita una qualche puntualizzazione. Sia chiaro
innanzitutto un punto: con tutto quello che il Partito
Democratico stesso pensa e dice della manovra, dovrebbe forse
stupirsi di uno sciopero o di una qualsiasi altra forma civile
di mobilitazione o di protesta?''. Piuttosto ''si prenda sul
serio quello che diciamo da tempo: noi rispettiamo l'autonomia
di ogni scelta sindacale e siamo presenti laddove organizzazioni
sociali e civili o movimenti sono in campo con obiettivi
compatibili con i nostri. Saremo dunque presenti a tutte le
diverse iniziative che i sindacati e le forze sociali vorranno
assumere per chiedere correzioni alla manovra nel senso
dell'equita' e della crescita''.
Ma la ''vera e grande'' preoccupazione del Pd, invece,
ribadisce il leader Pd, ''che non venga vanificata l'unica cosa
positiva che si sia vista negli ultimi mesi in Italia e che il
governo, invece di valorizzare, vuole evidentemente
compromettere''. Infine ''nel rispetto di ogni posizione
sindacale, noi segnaliamo da sempre i rischi legati alla
divisione del mondo del lavoro e incoraggiamo chiunque operi per
una ricomposizione e per comuni strategie, soprattutto in
momenti cosi' cruciali e difficili per il Paese. E' con questa
ispirazione che terremo aperto quel confronto con le forze
sociali che abbiamo positivamente avviato ieri''.(ANSA).

FEL
25-AGO-11 13:22 NNNN

MANOVRA: CAMUSSO, VIA VITALIZI E SOCIETA' CHE NON SERVONO

MANOVRA: CAMUSSO, VIA VITALIZI E SOCIETA' CHE NON SERVONO =
(AGI) - Roma, 25 ago. - "Si possono anticipare tre cose che
darebbero un importante segnale al paese", a partire
dall'eliminazione dei vitalizi e delle societa' che non
servono. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna
Camusso, nel corso dell'audizione sul decreto manovra di fronte
alle Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato.
"Invece di portare avanti il dibattito sulle pensioni - ha
osservato Camusso - il Parlamento puo' decidere di eliminare i
vitalizi, abolire tutte le societa' che non servono e che sono
vissute dai cittadini come luogo di collocazione dei dirigenti
della politica. Quindi smetterla con le nomine politiche nella
sanita'". (AGI)
Rm1
251324 AGO 11

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Gazzetta Ufficiale - 4ª Serie Speciale - Concorsi n. 67 del 23-8-2011


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 giugno 2011, n. 143 Regolamento recante «L'individuazione dei casi di esclusione dal diritto d'accesso ai documenti amministrativi di competenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell'articolo 24, comma 2, della legge 7 agosto 1990, n. 241». (11G0184) (GU n. 196 del 24-8-2011 )

testo in vigore dal: 8-9-2011

        
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, recante la disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri; Visto, in particolare, l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, recante nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e, in particolare, l'articolo 24, commi 1 e 2; Visto l'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 27 giugno 1992, n. 352, recante regolamento per la disciplina delle modalita' di esercizio e dei casi di esclusione del diritto di accesso ai documenti amministrativi, in attuazione della legge 7 agosto 1990, n. 241, articolo 24, comma 2; Visto il proprio decreto in data 1° marzo 2011, recante ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006, n. 184, concernente regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi; Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante codice in materia di protezione dei dati personali, in particolare gli articoli 4, 20, 21, 59 e 69; Visto il decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30, recante codice della proprieta' industriale, a norma dell'articolo 15 della legge 12 dicembre 2002, n. 273, in particolare gli articoli 98 e 99; Vista la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 luglio 2008, recante disciplina del trasporto aereo di Stato; Ritenuto di dover procedere, ai sensi del citato articolo 24, comma 2, della legge 7 agosto 1990 n. 241, alla individuazione delle categorie dei documenti formati o comunque rientranti nella disponibilita' della Presidenza del Consiglio dei Ministri sottratti all'accesso di cui all'articolo 24, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241; Sentite le strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Udito il parere del Consiglio di Stato n. 2294/2011, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 19 maggio 2011; Emana il seguente regolamento: Art. 1 Documenti esclusi dall'accesso in quanto diretti all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione o preordinati all'attivita' di indirizzo politico del Governo 1. Ai sensi dell'articolo 24, comma 1, lettera c), della legge 7 agosto 1990, n. 241, sono sottratti all'accesso: a) i documenti e gli atti amministrativi, diversi da quelli ufficialmente pubblicati, che afferiscono alla formazione di atti normativi, di atti amministrativi generali e di atti di pianificazione e di programmazione, tra i quali le direttive del Presidente del Consiglio dei Ministri; b) i documenti e gli atti amministrativi, diversi da quelli ufficialmente pubblicati, concernenti il lavoro di commissioni, organi collegiali, comitati, gruppi di studio e di lavoro, qualora finalizzati all'adozione di atti normativi, di atti amministrativi generali e di atti di pianificazione e di programmazione; c) i documenti propedeutici alle deliberazioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica, quali proposte e relative modifiche, valutazioni, elaborazioni, ove non contenenti provvedimenti riguardanti singoli soggetti; d) i verbali del Comitato interministeriale per la programmazione economica e delle connesse riunioni preparatorie, ove non contenenti provvedimenti riguardanti singoli soggetti; e) le delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica in corso di registrazione o di pubblicazione, salvi i casi in cui sussistano precise condizioni di pubblico interesse come previsto dall'articolo 11, comma 2, del Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica, ove non contenenti provvedimenti riguardanti singoli soggetti; f) i verbali del Consiglio dei ministri, ai sensi dell'articolo 13 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 novembre 1993, che ha approvato il Regolamento interno del Consiglio dei Ministri; g) le note, le proposte ed ogni altra elaborazione con funzione di studio e di preparazione del contenuto degli atti delle Conferenze Stato-regioni ed unificata; h) i documenti inerenti l'attivita' di organizzazione e coordinamento delle presenze dei rappresentanti del Governo nel corso dei lavori parlamentari; i) i documenti inerenti l'attivita' istruttoria riguardante la richiesta di relazioni e dati tecnici da parte del Parlamento; j) i documenti inerenti l'attivita' istruttoria riguardante le interrogazioni, le interpellanze, sempreche' non direttamente ed immediatamente lesive di un interesse protetto di un singolo cittadino, le risoluzioni, le mozioni e gli ordini del giorno del Parlamento.

          
                      Avvertenza: 
              Il testo delle note qui  pubblicato  e'  stato  redatto
          dall'amministrazione  competente  per  materia,  ai   sensi
          dell'art.10, comma 3, del testo  unico  delle  disposizioni
          sulla  promulgazione  delle  leggi,   sull'emanazione   dei
          decreti   del   Presidente   della   Repubblica   e   sulle
          pubblicazioni   ufficiali   della   Repubblica    italiana,
          approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n.1092, al solo fine
          di facilitare la lettura delle disposizioni di  legge  alle
          quali e' operato il rinvio. Restano invariati il  valore  e
          l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti. 
          Note alle premesse: 
              -  La  legge  23  agosto  1988,  n.   400   (Disciplina
          dell'attivita' di Governo e  ordinamento  della  Presidenza
          del Consiglio dei Ministri) e'  pubblicata  nella  Gazzetta
          Ufficiale 12 settembre 1988, n. 214, S.O. 
              - Si riporta il testo dell'articolo 17, comma 3,  della
          citata legge n. 400 del 1988: 
              «3. Con decreto ministeriale  possono  essere  adottati
          regolamenti nelle materie di competenza del ministro  o  di
          autorita'  sottordinate  al  ministro,  quando   la   legge
          espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per
          materie di competenza  di  piu'  ministri,  possono  essere
          adottati con decreti interministeriali, ferma  restando  la
          necessita' di apposita autorizzazione da parte della legge.
          I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono
          dettare norme contrarie a quelle  dei  regolamenti  emanati
          dal Governo. Essi debbono essere comunicati  al  Presidente
          del Consiglio dei ministri prima della loro emanazione.». 
              - Si riporta il testo dell'articolo 24, commi  1  e  2,
          della legge 7 agosto 1990, n. 241, (Nuove norme in  materia
          di procedimento amministrativo e di diritto di  accesso  ai
          documenti  amministrativi),   pubblicata   nella   Gazzetta
          Ufficiale 18 agosto 1990, n. 192: 
              «1. Il diritto di accesso e' escluso: 
              a) per i documenti coperti da segreto di Stato ai sensi
          della  legge  24  ottobre  1977,  n.  801,   e   successive
          modificazioni, e nei  casi  di  segreto  o  di  divieto  di
          divulgazione  espressamente  previsti  dalla   legge,   dal
          regolamento governativo di cui al comma 6 e dalle pubbliche
          amministrazioni ai sensi del comma 2 del presente articolo; 
              b) nei procedimenti  tributari,  per  i  quali  restano
          ferme le particolari norme che li regolano; 
              c)  nei   confronti   dell'attivita'   della   pubblica
          amministrazione diretta all'emanazione di  atti  normativi,
          amministrativi   generali,   di   pianificazione    e    di
          programmazione, per i quali restano  ferme  le  particolari
          norme che ne regolano la formazione; 
              d)  nei  procedimenti  selettivi,  nei  confronti   dei
          documenti   amministrativi   contenenti   informazioni   di
          carattere psicoattitudinale relativi a terzi.». 
              «2. Le singole pubbliche amministrazioni individuano le
          categorie  di  documenti  da  esse   formati   o   comunque
          rientranti nella loro disponibilita' sottratti  all'accesso
          ai sensi del comma 1.». 
              - Si riporta il testo  dell'art.  8,  del  decreto  del
          Presidente  della  Repubblica  27  giugno  1992,   n.   352
          (Regolamento per la disciplina delle modalita' di esercizio
          e  dei  casi  di  esclusione  del  diritto  di  accesso  ai
          documenti amministrativi, in attuazione dell'art. 24, comma
          2, della legge 7 agosto 1990, n. 241, recante  nuove  norme
          in materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di
          accesso ai documenti amministrativi): 
              «Art. 8 (Disciplina dei casi di esclusione).  -  1.  Le
          singole  amministrazioni  provvedono   all'emanazione   dei
          regolamenti di cui all'art. 24,  comma  4,  della  legge  7
          agosto 1990, n. 241, con l'osservanza dei  criteri  fissati
          nel presente articolo. 
              2. I documenti non possono essere sottratti all'accesso
          se  non  quando  essi  siano  suscettibili  di  recare   un
          pregiudizio concreto agli interessi indicati  nell'art.  24
          della legge 7 agosto 1990, n. 241. I  documenti  contenenti
          informazioni connesse a  tali  interessi  sono  considerati
          segreti solo nell'ambito e nei limiti di tale  connessione.
          A tale fine, le amministrazioni fissano, per ogni categoria
          di documenti, anche l'eventuale periodo  di  tempo  per  il
          quale essi sono sottratti all'accesso. 
              3.  In  ogni  caso  i  documenti  non  possono   essere
          sottratti all'accesso ove sia sufficiente  far  ricorso  al
          potere di differimento. 
              4. Le categorie di cui  all'art.  24,  comma  4,  della
          legge 7 agosto 1990, n. 241, riguardano tipologie  di  atti
          individuati con criteri  di  omogeneita'  indipendentemente
          dalla loro denominazione specifica. 
              5. Nell'ambito dei criteri di cui ai commi 2, 3 e 4,  i
          documenti   amministrativi   possono    essere    sottratti
          all'accesso: 
              a) quando,  al  di  fuori  delle  ipotesi  disciplinate
          dall'art. 12 della legge 24 ottobre  1977,  n.  801,  dalla
          loro divulgazione possa derivare una lesione,  specifica  e
          individuata,  alla  sicurezza  e  alla  difesa   nazionale,
          nonche' all'esercizio della  sovranita'  nazionale  e  alla
          continuita'   e   alla    correttezza    delle    relazioni
          internazionali, con particolare  riferimento  alle  ipotesi
          previste nei trattati e nelle relative leggi di attuazione; 
              b) quando possa arrecarsi pregiudizio  ai  processi  di
          formazione,  di  determinazione  e  di   attuazione   della
          politica monetaria e valutaria; 
              c) quando i documenti riguardino le strutture, i mezzi,
          le  dotazioni,  il  personale  e  le  azioni   strettamente
          strumentali  alla   tutela   dell'ordine   pubblico,   alla
          prevenzione  e  alla  repressione  della  criminalita'  con
          particolare riferimento alle tecniche  investigative,  alla
          identita' delle fonti di informazione e alla sicurezza  dei
          beni e delle persone coinvolte,  nonche'  all'attivita'  di
          polizia giudiziaria e di conduzione delle indagini; 
              d) quando i documenti riguardino la vita privata  o  la
          riservatezza di persone  fisiche,  di  persone  giuridiche,
          gruppi, imprese e associazioni, con particolare riferimento
          agli  interessi   epistolare,   sanitario,   professionale,
          finanziario, industriale e  commerciale  di  cui  siano  in
          concreto titolari, ancorche' i relativi dati siano  forniti
          all'amministrazione   dagli   stessi   soggetti   cui    si
          riferiscono. Deve comunque essere garantita ai  richiedenti
          la visione degli atti dei  procedimenti  amministrativi  la
          cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere  i
          loro stessi interessi giuridici.». 
              - Il decreto del Presidente del Consiglio dei  Ministri
          1° marzo 2011 (Ordinamento delle strutture  generali  della
          Presidenza del Consiglio dei Ministri) e' pubblicato  nella
          Gazzetta Ufficiale 14 giugno 2011, n. 136, S.O. 
              - Il decreto del Presidente della Repubblica 12  aprile
          2006, n. 184 (Regolamento recante disciplina in materia  di
          accesso ai documenti amministrativi)  e'  pubblicato  nella
          Gazzetta Ufficiale 18 maggio 2006, n. 114. 
              - Si riporta il testo degli articoli 4, 20, 21, 59 e 69
          del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196  (Codice  in
          materia di protezione dei dati personali): 
              «Art. 4 (Definizioni). - 1. Ai fini del presente codice
          si intende per: 
              a) «trattamento», qualunque operazione o  complesso  di
          operazioni, effettuati anche senza l'ausilio  di  strumenti
          elettronici, concernenti  la  raccolta,  la  registrazione,
          l'organizzazione,  la  conservazione,   la   consultazione,
          l'elaborazione,    la    modificazione,    la    selezione,
          l'estrazione, il raffronto, l'utilizzo, l'interconnessione,
          il   blocco,   la   comunicazione,   la   diffusione,    la
          cancellazione e  la  distruzione  di  dati,  anche  se  non
          registrati in una banca di dati; 
              b) «dato personale», qualunque informazione relativa  a
          persona fisica, persona giuridica,  ente  od  associazione,
          identificati  o   identificabili,   anche   indirettamente,
          mediante riferimento a qualsiasi  altra  informazione,  ivi
          compreso un numero di identificazione personale; 
              c)  «dati  identificativi»,  i   dati   personali   che
          permettono l'identificazione diretta dell'interessato; 
              d) «dati sensibili», i dati personali idonei a rivelare
          l'origine razziale ed  etnica,  le  convinzioni  religiose,
          filosofiche o  di  altro  genere,  le  opinioni  politiche,
          l'adesione   a   partiti,   sindacati,   associazioni    od
          organizzazioni a carattere religioso, filosofico,  politico
          o sindacale, nonche' i dati personali idonei a rivelare  lo
          stato di salute e la vita sessuale; 
              e)  «dati  giudiziari»,  i  dati  personali  idonei   a
          rivelare provvedimenti di  cui  all'articolo  3,  comma  1,
          lettere da a) a o) e da r) a u), del decreto del Presidente
          della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313,  in  materia  di
          casellario   giudiziale,   di   anagrafe   delle   sanzioni
          amministrative dipendenti da reato e dei  relativi  carichi
          pendenti, o la qualita' di imputato o di indagato ai  sensi
          degli articoli 60 e 61 del codice di procedura penale; 
              f) «titolare», la persona fisica, la persona giuridica,
          la  pubblica  amministrazione  e  qualsiasi   altro   ente,
          associazione od organismo cui competono,  anche  unitamente
          ad altro titolare, le decisioni in ordine  alle  finalita',
          alle modalita' del trattamento di  dati  personali  e  agli
          strumenti  utilizzati,  ivi  compreso  il   profilo   della
          sicurezza; 
              g)  «responsabile»,  la  persona  fisica,  la   persona
          giuridica, la pubblica amministrazione  e  qualsiasi  altro
          ente, associazione od organismo preposti  dal  titolare  al
          trattamento di dati personali; 
              h)  «incaricati»,  le  persone  fisiche  autorizzate  a
          compiere operazioni  di  trattamento  dal  titolare  o  dal
          responsabile; 
              i)  «interessato»,  la  persona  fisica,   la   persona
          giuridica, l'ente o l'associazione  cui  si  riferiscono  i
          dati personali; 
              l)  «comunicazione»,  il  dare  conoscenza   dei   dati
          personali  a  uno  o  piu'  soggetti  determinati   diversi
          dall'interessato,  dal  rappresentante  del  titolare   nel
          territorio  dello   Stato,   dal   responsabile   e   dagli
          incaricati, in qualunque  forma,  anche  mediante  la  loro
          messa a disposizione o consultazione; 
              m) «diffusione», il dare conoscenza dei dati  personali
          a  soggetti  indeterminati,  in  qualunque   forma,   anche
          mediante la loro messa a disposizione o consultazione; 
              n) «dato anonimo», il dato che in origine, o a  seguito
          di trattamento, non puo' essere associato ad un interessato
          identificato o identificabile; 
              o) «blocco», la conservazione  di  dati  personali  con
          sospensione  temporanea  di  ogni  altra   operazione   del
          trattamento; 
              p) «banca di dati», qualsiasi complesso organizzato  di
          dati personali, ripartito in una o piu' unita' dislocate in
          uno o piu' siti; 
              q)  «Garante»,  l'autorita'  di   cui   all'art.   153,
          istituita dalla legge 31 dicembre 1996, n. 675. 
              2. Ai fini del presente  codice  si  intende,  inoltre,
          per: 
              a)  «comunicazione  elettronica»,   ogni   informazione
          scambiata o trasmessa tra  un  numero  finito  di  soggetti
          tramite   un   servizio   di   comunicazione    elettronica
          accessibile  al  pubblico.  Sono  escluse  le  informazioni
          trasmesse al pubblico tramite  una  rete  di  comunicazione
          elettronica, come parte di un servizio di  radiodiffusione,
          salvo che le stesse  informazioni  siano  collegate  ad  un
          abbonato o utente ricevente, identificato o identificabile; 
              b) «chiamata», la connessione istituita da un  servizio
          telefonico  accessibile  al  pubblico,  che   consente   la
          comunicazione bidirezionale in tempo reale; 
              c) «reti di comunicazione elettronica»,  i  sistemi  di
          trasmissione,  le  apparecchiature  di  commutazione  o  di
          instradamento e altre risorse che consentono di trasmettere
          segnali via cavo, via radio, a mezzo di fibre ottiche o con
          altri mezzi elettromagnetici, incluse le reti  satellitari,
          le reti terrestri mobili e fisse a commutazione di circuito
          e a commutazione di pacchetto, compresa Internet,  le  reti
          utilizzate per la diffusione circolare dei programmi sonori
          e televisivi, i sistemi per  il  trasporto  della  corrente
          elettrica,  nella  misura  in  cui  sono   utilizzati   per
          trasmettere  i  segnali,  le  reti  televisive  via   cavo,
          indipendentemente dal tipo di informazione trasportato; 
              d)  «rete  pubblica  di  comunicazioni»,  una  rete  di
          comunicazioni   elettroniche   utilizzata   interamente   o
          prevalentemente  per  fornire  servizi   di   comunicazione
          elettronica accessibili al pubblico; 
              e) «servizio di comunicazione elettronica»,  i  servizi
          consistenti   esclusivamente   o   prevalentemente    nella
          trasmissione  di   segnali   su   reti   di   comunicazioni
          elettroniche, compresi i servizi di telecomunicazioni  e  i
          servizi  di  trasmissione  nelle  reti  utilizzate  per  la
          diffusione circolare radiotelevisiva, nei  limiti  previsti
          dall'art. 2, lettera c), della direttiva 2002/21/CE  del  7
          marzo 2002, del Parlamento europeo e del Consiglio; 
              f)  «abbonato»,  qualunque  persona   fisica,   persona
          giuridica, ente o associazione parte di un contratto con un
          fornitore   di   servizi   di   comunicazione   elettronica
          accessibili al pubblico per la fornitura di tali servizi, o
          comunque  destinatario  di  tali  servizi  tramite   schede
          prepagate; 
              g) «utente», qualsiasi persona fisica che  utilizza  un
          servizio  di  comunicazione  elettronica   accessibile   al
          pubblico, per motivi privati o commerciali,  senza  esservi
          necessariamente abbonata; 
              h)  «dati  relativi  al   traffico»,   qualsiasi   dato
          sottoposto a trattamento ai fini della trasmissione di  una
          comunicazione su una rete di  comunicazione  elettronica  o
          della relativa fatturazione; 
              i) «dati relativi all'ubicazione», ogni  dato  trattato
          in una rete di  comunicazione  elettronica  che  indica  la
          posizione   geografica    dell'apparecchiatura    terminale
          dell'utente di un  servizio  di  comunicazione  elettronica
          accessibile al pubblico; 
              l)  «servizio  a  valore  aggiunto»,  il  servizio  che
          richiede il trattamento dei dati relativi al traffico o dei
          dati relativi all'ubicazione diversi dai dati  relativi  al
          traffico, oltre a quanto e' necessario per la  trasmissione
          di una comunicazione o della relativa fatturazione; 
              m)  «posta  elettronica»,  messaggi  contenenti  testi,
          voci,  suoni  o  immagini  trasmessi  attraverso  una  rete
          pubblica di comunicazione, che possono essere archiviati in
          rete o nell'apparecchiatura terminale ricevente, fino a che
          il ricevente non ne ha preso conoscenza. 
              3. Ai fini del presente codice  si  intende,  altresi',
          per: 
              a) «misure minime», il complesso delle misure tecniche,
          informatiche, organizzative, logistiche  e  procedurali  di
          sicurezza che configurano il livello minimo  di  protezione
          richiesto in relazione ai rischi previsti nell'art. 31; 
              b)  «strumenti   elettronici»,   gli   elaboratori,   i
          programmi   per   elaboratori   e   qualunque   dispositivo
          elettronico o comunque automatizzato con cui si effettua il
          trattamento; 
              c)  «autenticazione   informatica»,   l'insieme   degli
          strumenti elettronici e delle  procedure  per  la  verifica
          anche indiretta dell'identita'; 
              d)  «credenziali  di  autenticazione»,  i  dati  ed   i
          dispositivi,  in  possesso  di  una  persona,   da   questa
          conosciuti o ad essa univocamente correlati, utilizzati per
          l'autenticazione informatica; 
              e) «parola chiave», componente di  una  credenziale  di
          autenticazione associata ad una persona ed a  questa  nota,
          costituita da una sequenza di caratteri  o  altri  dati  in
          forma elettronica; 
              f)  «profilo  di   autorizzazione»,   l'insieme   delle
          informazioni, univocamente associate ad  una  persona,  che
          consente di individuare a quali dati  essa  puo'  accedere,
          nonche' i trattamenti ad essa consentiti; 
              g)  «sistema  di   autorizzazione»,   l'insieme   degli
          strumenti e delle procedure che abilitano l'accesso ai dati
          e alle modalita' di trattamento degli stessi,  in  funzione
          del profilo di autorizzazione del richiedente. 
              4. Ai fini del presente codice si intende per: 
              a) «scopi storici», le finalita' di  studio,  indagine,
          ricerca e documentazione di figure, fatti e circostanze del
          passato; 
              b)  «scopi  statistici»,  le  finalita'   di   indagine
          statistica o di produzione di risultati statistici, anche a
          mezzo di sistemi informativi statistici; 
              c) «scopi scientifici», le finalita'  di  studio  e  di
          indagine  sistematica  finalizzata  allo   sviluppo   delle
          conoscenze scientifiche in uno specifico settore.». 
              «Art. 20 (Principi applicabili al trattamento  di  dati
          sensibili). - 1. Il trattamento dei dati sensibili da parte
          di soggetti pubblici e' consentito solo se  autorizzato  da
          espressa disposizione di legge nella quale sono specificati
          i tipi di dati che possono essere trattati e di  operazioni
          eseguibili e le finalita' di rilevante  interesse  pubblico
          perseguite. 
              2. Nei casi in cui una disposizione di legge  specifica
          la finalita' di rilevante interesse pubblico, ma non i tipi
          di  dati  sensibili  e   di   operazioni   eseguibili,   il
          trattamento e' consentito solo in riferimento  ai  tipi  di
          dati e di operazioni identificati e resi  pubblici  a  cura
          dei soggetti che ne effettuano il trattamento, in relazione
          alle specifiche finalita' perseguite nei singoli casi e nel
          rispetto dei principi di  cui  all'art.  22,  con  atto  di
          natura regolamentare  adottato  in  conformita'  al  parere
          espresso dal Garante  ai  sensi  dell'art.  154,  comma  1,
          lettera g), anche su schemi tipo. 
              3. Se il trattamento non e' previsto  espressamente  da
          una disposizione  di  legge  i  soggetti  pubblici  possono
          richiedere al Garante l'individuazione delle attivita', tra
          quelle demandate ai  medesimi  soggetti  dalla  legge,  che
          perseguono finalita' di rilevante interesse pubblico e  per
          le  quali  e'  conseguentemente   autorizzato,   ai   sensi
          dell'art. 26, comma 2, il trattamento dei  dati  sensibili.
          Il trattamento e' consentito solo se il  soggetto  pubblico
          provvede altresi' a identificare e rendere pubblici i  tipi
          di dati e di operazioni nei modi di cui al comma 2. 
              4. L'identificazione dei tipi di dati e  di  operazioni
          di  cui  ai  commi  2  e  3  e'  aggiornata   e   integrata
          periodicamente. » 
              «Art. 21 (Principi applicabili al trattamento  di  dati
          giudiziari). - 1. Il  trattamento  di  dati  giudiziari  da
          parte  di  soggetti  pubblici   e'   consentito   solo   se
          autorizzato   da   espressa   disposizione   di   legge   o
          provvedimento del Garante che specifichino le finalita'  di
          rilevante interesse pubblico del  trattamento,  i  tipi  di
          dati trattati e di operazioni eseguibili. 
              2. Le disposizioni di cui all'art. 20, commi 2 e 4,  si
          applicano anche al trattamento dei dati giudiziari. » 
              «Art. 59 (Accesso a  documenti  amministrativi).  -  1.
          Fatto   salvo   quanto   previsto   dall'articolo   60,   i
          presupposti, le modalita', i  limiti  per  l'esercizio  del
          diritto di accesso a  documenti  amministrativi  contenenti
          dati  personali,  e  la  relativa  tutela  giurisdizionale,
          restano disciplinati dalla legge 7 agosto 1990, n.  241,  e
          successive modificazioni  e  dalle  altre  disposizioni  di
          legge in  materia,  nonche'  dai  relativi  regolamenti  di
          attuazione, anche per cio' che  concerne  i  tipi  di  dati
          sensibili e  giudiziari  e  le  operazioni  di  trattamento
          eseguibili in esecuzione di una richiesta  di  accesso.  Le
          attivita' finalizzate all'applicazione di  tale  disciplina
          si considerano di rilevante interesse pubblico.». 
              «Art. 69 (Onorificenze, ricompense e riconoscimenti). -
          1. Si considerano di rilevante interesse pubblico, ai sensi
          degli articoli 20 e 21, le finalita' di applicazione  della
          disciplina in materia di  conferimento  di  onorificenze  e
          ricompense, di riconoscimento della personalita'  giuridica
          di associazioni, fondazioni ed enti,  anche  di  culto,  di
          accertamento   dei   requisiti   di   onorabilita'   e   di
          professionalita' per le nomine, per i profili di competenza
          del soggetto pubblico, ad uffici anche di culto e a cariche
          direttive di persone giuridiche, imprese e  di  istituzioni
          scolastiche non statali, nonche' di rilascio  e  revoca  di
          autorizzazioni o abilitazioni, di concessione di patrocini,
          patronati e premi di rappresentanza, di adesione a comitati
          d'onore  e  di   ammissione   a   cerimonie   ed   incontri
          istituzionali.». 
              - Si riporta il  testo  degli  articoli  98  e  99  del
          decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30  (Codice  della
          proprieta' industriale, a norma dell'art. 15 della legge 12
          dicembre 2002, n. 273): 
              «Art. 98 (Oggetto della  tutela).  -  1.  Costituiscono
          oggetto di tutela le informazioni aziendali e le esperienze
          tecnico-industriali, comprese quelle commerciali,  soggette
          al   legittimo   controllo   del   detentore,   ove    tali
          informazioni: 
              a) siano segrete, nel senso  che  non  siano  nel  loro
          insieme o nella precisa configurazione e  combinazione  dei
          loro elementi generalmente note  o  facilmente  accessibili
          agli esperti ed agli operatori del settore; 
              b) abbiano valore economico in quanto segrete; 
              c) siano sottoposte, da  parte  delle  persone  al  cui
          legittimo controllo sono soggette, a  misure  da  ritenersi
          ragionevolmente adeguate a mantenerle segrete. 
              2. Costituiscono altresi' oggetto di protezione i  dati
          relativi a prove o altri dati segreti, la cui  elaborazione
          comporti un considerevole impegno ed alla cui presentazione
          sia   subordinata   l'autorizzazione   dell'immissione   in
          commercio di  prodotti  chimici,  farmaceutici  o  agricoli
          implicanti l'uso di nuove sostanze chimiche.». 
              «Art. 99 (Tutela).  -  1.  Ferma  la  disciplina  della
          concorrenza   sleale,   il   legittimo   detentore    delle
          informazioni e delle esperienze aziendali di  cui  all'art.
          98, ha il  diritto  di  vietare  ai  terzi,  salvo  proprio
          consenso, di acquisire, rivelare a terzi od utilizzare,  in
          modo abusivo, tali informazioni  ed  esperienze,  salvo  il
          caso  in  cui  esse  siano   state   conseguite   in   modo
          indipendente dal terzo.». 
              -  La  direttiva  del  Presidente  del  Consiglio   dei
          Ministri 25 luglio 2008 (Disciplina del trasporto aereo  di
          Stato), e' pubblicata nella Gazzetta  Ufficiale  23  agosto
          2008, n. 196. 
          Note all'art. 1: 
              - Per il testo dell'art. 24, comma 1, lettera c), della
          legge 7 agosto  1990,  n.  241,  si  vedano  le  note  alle
          premesse. 
              - Si riporta il testo  dell'art.  11,  del  Regolamento
          interno   del    Comitato    Interministeriale    per    la
          Programmazione Economica 9 luglio 1998. 
              «Art. 11 (Formazione  e  conservazione  della  raccolta
          delle deliberazioni. Efficacia  e  pubblicita').  -  1.  Le
          deliberazioni adottate dal Comitato, dopo la sottoscrizione
          del Presidente, sono  numerate  in  ordine  progressivo  ed
          inoltrate, ricorrendone i presupposti, alla Corte dei conti
          per il controllo preventivo o successivo, di cui all'art. 3
          della legge n. 20/1994 e  successivamente  inviate  per  la
          pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, secondo la  vigente
          normativa. 
              Nelle more  della  registrazione  e  della  conseguente
          pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, copia  delle  delibere
          adottate puo'  essere  rilasciata,  su  espressa  richiesta
          scritta dei soggetti interessati,  ove  sussistano  precise
          condizioni di pubblico interesse. Nelle copie  deve  essere
          data puntuale indicazione che il provvedimento e' in  corso
          di registrazione. 
              2. Copia  integrale  delle  deliberazioni  adottate  e'
          raccolta in ordine cronologico.». 
              - Si riporta il testo dell'art.  13,  del  decreto  del
          Presidente del Consiglio  dei  Ministri  10  novembre  1993
          (Regolamento interno del Consiglio dei Ministri): 
              «Art. 13 (Pubblicita' degli atti ufficiali).  -  1.  Il
          verbale del  Consiglio  dei  Ministri  e'  atto  riservato.
          Possono prenderne  visione  in  ogni  momento  i  Ministri,
          nonche' i presidenti delle regioni  a  statuto  speciale  e
          delle province autonome di Trento e  Bolzano  limitatamente
          ai punti dell'ordine del giorno per i quali si e' avuta  la
          loro presenza. 
              2.  Il  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri  puo'
          autorizzare altri soggetti a prendere visione del  processo
          verbale, anche in relazione a singoli punti dell'ordine del
          giorno,  salvo  che  il  Consiglio   dei   Ministri   abbia
          deliberato in senso contrario.». 
        
Art. 2 Altri documenti esclusi dall'accesso 1. Ai sensi dell'articolo 24, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 1990, n. 241, sono sottratti all'accesso, ove tutelati dalle norme che specificamente lo prevedano: a) i documenti concernenti la richiesta, l'autorizzazione, la pianificazione, il coordinamento e l'effettuazione del trasporto aereo di Stato di cui alla direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 luglio 2008; b) i documenti in possesso dell'amministrazione per la parte da cui emergano elementi coperti da segreto industriale, commerciale o professionale; c) i documenti riguardanti la concessione dell'alto patronato del Presidente della Repubblica; d) i documenti riguardanti il conferimento di onorificenze, decorazioni, ricompense, istituti premiali e patrocini, nonche' l'adesione a comitati d'onore e consimili da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri. 2. Ai sensi dell'articolo 24, commi 1 e 2, della legge 7 agosto 1990, n. 241, sono altresi' sottratti all'accesso i documenti o atti amministrativi che altre amministrazioni hanno sottratto all'accesso in base ad una specifica normativa che li riguarda e che la Presidenza del Consiglio dei Ministri detiene in quanto atti di un procedimento di propria competenza. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Roma, addi' 27 giugno 2011 Il Presidente: Berlusconi Visto, il Guardasigilli: Alfano Registrato alla Corte dei conti il 10 agosto 2011 Ministeri istituzionali - Presidenza del Consiglio dei Ministri, registro n. 16, foglio n. 296

          
                      Note all'art. 2: 
              - Per il riferimento all'art. 24, comma 1, lettera  a),
          della legge 7 agosto 1990, n. 241, si vedano le  note  alle
          premesse. 
              - Per il riferimento alla Direttiva del Presidente  del
          Consiglio dei Ministri del 25 luglio  2008,  si  vedano  le
          note alle premesse.