Rifondazione Comunista
MENTRE I MEDIA PARLANO DI QUANTO È STR…. LA MELONI, IL PARLAMENTO APPROVA IL NUOVO PATTO DI STABILITÀ DELLA UE, CHE METTERÀ IN GINOCCHIO L’ITALIA
Mentre la campagna per le europee si concentra su Tele Meloni e lo scambio di convenevoli tra la premier e il presidente della Regione Campania De Luca, ieri la Camera dei Deputati ha approvato il nuovo Patto di Stabilità e Crescita dell’Unione Europea. Il movimento Pace, Terra e Dignità (PTD) si oppone al ritorno dell’austerity in Europa. Questo patto metterà in ginocchio il già disastrato stato sociale in Italia, con nuovi tagli a sanità, politiche sociali, scuola, università, cultura, servizi, infrastrutture.Il Governo Meloni ha svelato la sua vera posizione, approvando linee guida che imporranno enormi restrizioni alla spesa pubblica nei prossimi anni, causando tagli ai servizi per i cittadini e avviando la più grande privatizzazione degli asset strategici del Paese, come Poste, ENI e Ferrovie dello Stato. PTD critica anche il ruolo del commissario Gentiloni, relatore del Patto, che crea un grave squilibrio nei conti pubblici con procedure di rientro insostenibili. Il Partito Democratico si è limitato ad astenersi, mostrando una finta opposizione.L’unica spesa che non è soggetta a vincoli nel Patto è quella per le armi, segno dell’inaccettabile deriva guerrafondaia dell’UE, a fronte di una politica rigorista su servizi sociali e welfare, nessun vincolo di bilancio è introdotto sulla produzione di armamenti.In questa campagna elettorale si parla di transizione ecologica e aumento dei salari, ma dove si troveranno i soldi se tra il nuovo patto di stabilità e la guerra le risorse sono ridotte al lumicino ?Pace Terra Dignità sostiene la proposta di importanti economisti europei, ripresa anche da David Sassoli, sulla cancellazione del debito pubblico detenuto dalla BCE, che ammonta a un quarto del deficit degli Stati membri. I cittadini europei devono a loro stessi il 25% dei loro debiti. La Banca Centrale Europea potrebbe offrire agli Stati membri i mezzi per la loro ricostruzione in chiave ecologicamente sostenibile e riparare la frattura sociale, economica e culturale che hanno creato la crisi sanitaria e le guerre. Stiamo parlando di 2.500 miliardi per l’Europa nel suo complesso. La BCE può permettersi una simile azione, come riconosciuto da un gran numero di economisti, anche tra coloro che si oppongono ad una tale risoluzione.
Pace Terra Dignità propone inoltre di rivedere gli accordi di Maastricht, per un nuovo trattato che preveda piena occupazione, riduzione delle diseguaglianze, intervento pubblico nell’economia e regolamentazione dei capitali. Va abolito il Patto di Stabilità e Crescita che impone vincoli antisociali alla spesa per la sanità, la scuola e i servizi, consentendo deroghe solo per nuovi armamenti. La BCE dovrebbe, come tutte le banche centrali, finanziare piani per il lavoro, la transizione ecologica, il diritto alla salute e alla casa rilanciando l’economia reale. L’Italia degli ultimi trent’anni ha virato verso bassi salari, riduzione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e aumento delle diseguaglianze.Il primo passo per raggiungere questi obiettivi è fermare la guerra
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Mentre la campagna per le europee si concentra su Tele Meloni e lo scambio di convenevoli tra la premier e il presidente della Regione Campania De Luca, ieri la Camera dei Deputati ha approvato il nuovo Patto di Stabilità e Crescita dell’Unione Europea. Il movimento Pace, Terra e Dignità (PTD) si oppone al ritorno dell’austerity in Europa. Questo patto metterà in ginocchio il già disastrato stato sociale in Italia, con nuovi tagli a sanità, politiche sociali, scuola, università, cultura, servizi, infrastrutture.Il Governo Meloni ha svelato la sua vera posizione, approvando linee guida che imporranno enormi restrizioni alla spesa pubblica nei prossimi anni, causando tagli ai servizi per i cittadini e avviando la più grande privatizzazione degli asset strategici del Paese, come Poste, ENI e Ferrovie dello Stato. PTD critica anche il ruolo del commissario Gentiloni, relatore del Patto, che crea un grave squilibrio nei conti pubblici con procedure di rientro insostenibili. Il Partito Democratico si è limitato ad astenersi, mostrando una finta opposizione.L’unica spesa che non è soggetta a vincoli nel Patto è quella per le armi, segno dell’inaccettabile deriva guerrafondaia dell’UE, a fronte di una politica rigorista su servizi sociali e welfare, nessun vincolo di bilancio è introdotto sulla produzione di armamenti.In questa campagna elettorale si parla di transizione ecologica e aumento dei salari, ma dove si troveranno i soldi se tra il nuovo patto di stabilità e la guerra le risorse sono ridotte al lumicino ?Pace Terra Dignità sostiene la proposta di importanti economisti europei, ripresa anche da David Sassoli, sulla cancellazione del debito pubblico detenuto dalla BCE, che ammonta a un quarto del deficit degli Stati membri. I cittadini europei devono a loro stessi il 25% dei loro debiti. La Banca Centrale Europea potrebbe offrire agli Stati membri i mezzi per la loro ricostruzione in chiave ecologicamente sostenibile e riparare la frattura sociale, economica e culturale che hanno creato la crisi sanitaria e le guerre. Stiamo parlando di 2.500 miliardi per l’Europa nel suo complesso. La BCE può permettersi una simile azione, come riconosciuto da un gran numero di economisti, anche tra coloro che si oppongono ad una tale risoluzione.
Pace Terra Dignità propone inoltre di rivedere gli accordi di Maastricht, per un nuovo trattato che preveda piena occupazione, riduzione delle diseguaglianze, intervento pubblico nell’economia e regolamentazione dei capitali. Va abolito il Patto di Stabilità e Crescita che impone vincoli antisociali alla spesa per la sanità, la scuola e i servizi, consentendo deroghe solo per nuovi armamenti. La BCE dovrebbe, come tutte le banche centrali, finanziare piani per il lavoro, la transizione ecologica, il diritto alla salute e alla casa rilanciando l’economia reale. L’Italia degli ultimi trent’anni ha virato verso bassi salari, riduzione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e aumento delle diseguaglianze.Il primo passo per raggiungere questi obiettivi è fermare la guerra
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