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martedì 15 settembre 2020
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.18.55 La Via Lattea potrebbe ospitare pianeti fatti di diamanti ZCZC8875/SXB XSP20259019868_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB La Via Lattea potrebbe ospitare pianeti fatti di diamanti Rocciosi come la Terra, ma inospitali per la vita (ANSA) - ROMA, 15 SET - La Via Lattea potrebbe essere popolata da pianeti fatti di diamanti, rocciosi come la Terra ma inospitali per la vita. Lo indica lo studio pubblicato sul Planetary Science Journal coordinato da Harrison Allen-Sutter, dell'Universita' di Stato americana dell'Arizona, e condotto in collaborazione con l'Universita' di Chicago . Si tratta di pianeti rocciosi come la Terra, con una crosta esterna fatta di silicati, un cuore in ferro e carbonio e, in mezzo, un mantello punteggiato da diamanti. Simulando in laboratorio le condizioni di temperatura e pressione in cui si modellano questi pianeti, i ricercatori hanno scoperto che e' l'acqua a trasformare lo strato interno del pianeta, ricco di silicio, arricchen
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.18.42 Usa: Ong denunciano isterectomie forzate in centro migranti Usa = (AGI/AFP) - Washington, 15 set. - Un centro detenzione migranti negli Stati Uniti come "un campo di concentramento sperimentale", dove si effettuano isterectomie sulle donne immigrate. Lo hanno denunciato delle organizzazioni per i diritti umani dopo la testimonianza di un ex infermiera, diventata "whistleblower", che lavorava al centro di detenzione della contea di Irwin in Georgia, dove i migranti si trovano in custodia della United States Immigration and Customs Enforcement (Ice), un'agenzia federale parte del dipartimento della Sicurezza interna degli Stati Uniti. "Quando ho incontrato queste donne che hanno avuto interventi ho pensato fosse come un campo di concentramento sperimentale; era come se stessero facendo esperimenti coi nostri corpi", ha raccontato la ex infermiera intervistata dalla Ong Project South che ha sporto denuncia al governo. Secondo i racconti, molte d
Archeologia: scoperta Catina-Thermae, via romana II-IIIsec d.C =
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.13.45
= Archeologia: scoperta Catina-Thermae, via romana II-IIIsec d.C =
(AGI) - Palermo, 15 set. - La via Catina-Thermae, una delle strade piu' importanti della Sicilia romana di collegamento tra Catania e Termini Imerese, possiamo percorrerla oggi per qualche metro e non solo guardarla nelle mappe antiche. Una straordinaria scoperta di una "massicciata" fatta a Caltavuturo conferma, infatti, quanto descritto da fonti itinerarie quali l'Itinerarium Antonini e la Tabula Peutingeriana, carte in cui erano tracciato il sistema viario dell'Impero Romano. La scoperta e' avvenuta nel corso dei saggi archeologici preventivi richiesti alla Snam Rete Gas durante la progettazione dei lavori di rifacimento del Metanodotto Gagliano-Termini Imerese. "Finora non avevamo prova archeologica sicura che vi fosse corrispondenza tra alcuni tratti tra la statale 120 tra l'Etna e le Madonie - strada molto antica ma il cui tracciato e' di eta' bizantina - e la via romana, che nasce in eta' tardo-repubblicana. Erano le strade piu importanti della Sicilia, percorse dai corrieri della posta o, da Catania fino a Termini, dalle derrate dirette al porto", spiega all'AGI Maria Rosa Cucco, archeologa che ha diretto gli scavi. Per lei, topografa, la scoperta e' "un premio alla carriera". (AGI)Fab (Segue) 151713 SET 20 NNNN
= Archeologia: scoperta Catina-Thermae, via romana II-IIIsec d.C =
(AGI) - Palermo, 15 set. - La via Catina-Thermae, una delle strade piu' importanti della Sicilia romana di collegamento tra Catania e Termini Imerese, possiamo percorrerla oggi per qualche metro e non solo guardarla nelle mappe antiche. Una straordinaria scoperta di una "massicciata" fatta a Caltavuturo conferma, infatti, quanto descritto da fonti itinerarie quali l'Itinerarium Antonini e la Tabula Peutingeriana, carte in cui erano tracciato il sistema viario dell'Impero Romano. La scoperta e' avvenuta nel corso dei saggi archeologici preventivi richiesti alla Snam Rete Gas durante la progettazione dei lavori di rifacimento del Metanodotto Gagliano-Termini Imerese. "Finora non avevamo prova archeologica sicura che vi fosse corrispondenza tra alcuni tratti tra la statale 120 tra l'Etna e le Madonie - strada molto antica ma il cui tracciato e' di eta' bizantina - e la via romana, che nasce in eta' tardo-repubblicana. Erano le strade piu importanti della Sicilia, percorse dai corrieri della posta o, da Catania fino a Termini, dalle derrate dirette al porto", spiega all'AGI Maria Rosa Cucco, archeologa che ha diretto gli scavi. Per lei, topografa, la scoperta e' "un premio alla carriera". (AGI)Fab (Segue) 151713 SET 20 NNNN
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.13.45
= Archeologia: scoperta Catina-Thermae, via romana II-IIIsec d.C (2)=
(AGI) - Palermo, 15 set. - "Non abbiamo attestati su stazioni di posta - continua - ma dopo mezza giornata di cammino a cavallo e' ipotizzabile vi fossero le mutaziones, ovvero stazioni per il cambio dei cavalli. la cosa straordinaria e' che la viabilita' romana in Sicilia a' e' indiziata da ritrovamenti archeologici, ma in questo caso abbiamo una massicciata. Sopra questa massicciata, che doveva corrispondere a qualche struttura, c'era probabilmente un basolato, che non abbiamo. Al di sopra di gran parte del tracciato corre la SS 120". "Indiziario potrebbe essere, poi - spiega la Soprintendenza - il nome di "Balate" attribuito alla contrada ad Est del tracciato. A Nord-Ovest dal luogo del rinvenimento archeologico si trova, peraltro, il sito della fattoria romana di Pagliuzza, insediamento che era servito dalla Catina-Thermae e dove, alcuni anni fa, sono stati rinvenuti oltre 500 denari d'argento di eta' repubblicana, che oggi sono esposti all'interno del Museo Civico di Caltavuturo". Il ritrovamento di frammenti di ceramica ha condotto a far risalire la strada a un periodo tra il II e il III secolo dopo Cristo. "Si tratta di un tratto extraurbano - ha aggiunto all'AGI Lina Bellanca, soprintendente ai Beni culturali di Palermo - che collegava le citta' tra loro. Il tratto stradale romano, di cui si conserva solo la massicciata (statumen) corre parallelo alla SS 120 e ad una quota di poco inferiore confermando, almeno tra il Km 36 e il Km 37, una corrispondenza tra le due strade prima d'ora solo ipotizzata dagli studiosi di Topografia Antica". "Non e' cosi' facile trovare un tracciato stradale di questo genere - aggiunge Cucco - e infrastrutture legate a strade in Sicilia ne abbiamo molto poche. Qui siamo di fronte a un unicum". Gli scavi sono stati realizzati grazie alla legge sull'archeologia preventiva, e grazie ad accordo con Snam che, in fase di progettazione di metanodotto, ha finanziato li. Adesso Snam, alla luce di questi risultati, mettera' a punto una variante. "Siamo ancora una volta davanti a un rinvenimento importantissimo - ha detto l'assessore dei Beni Culturali e dell'Identita' Siciliana, Alberto Samona' - che ci dimostra quanto enorme sia ancora il potenziale inesplorato, in termini di testimonianze storico-archeologiche, della Sicilia. Un ambito nel quale e' necessario potenziare l'attivita' di ricerca e per il quale il Governo Regionale intende destinare maggiori risorse". Gli scavi archeologici sperano, infatti, nei finanziamenti pubblici, oltre che nel mecenatismo di privati. Potrebbe essere utile, tra l'altro, per confermare e dar la possibilita' di toccare con mano (o con piede, in questo caso) tracce di arterie cruciali, come la Via Valeria, di cui scriveva il geografo Strabone e che collegava Messina a Lilibeo, l'odierna Marsala. "Probabilmente - conclude Cucco - essa coincide con la Settentrionale sicula, con un territorio ampiamente urbanizzato. E' difficile scoprirne tratti, ma non demordiamo". (AGI)Fab 151713 SET 20 NNNN
= Archeologia: scoperta Catina-Thermae, via romana II-IIIsec d.C (2)=
(AGI) - Palermo, 15 set. - "Non abbiamo attestati su stazioni di posta - continua - ma dopo mezza giornata di cammino a cavallo e' ipotizzabile vi fossero le mutaziones, ovvero stazioni per il cambio dei cavalli. la cosa straordinaria e' che la viabilita' romana in Sicilia a' e' indiziata da ritrovamenti archeologici, ma in questo caso abbiamo una massicciata. Sopra questa massicciata, che doveva corrispondere a qualche struttura, c'era probabilmente un basolato, che non abbiamo. Al di sopra di gran parte del tracciato corre la SS 120". "Indiziario potrebbe essere, poi - spiega la Soprintendenza - il nome di "Balate" attribuito alla contrada ad Est del tracciato. A Nord-Ovest dal luogo del rinvenimento archeologico si trova, peraltro, il sito della fattoria romana di Pagliuzza, insediamento che era servito dalla Catina-Thermae e dove, alcuni anni fa, sono stati rinvenuti oltre 500 denari d'argento di eta' repubblicana, che oggi sono esposti all'interno del Museo Civico di Caltavuturo". Il ritrovamento di frammenti di ceramica ha condotto a far risalire la strada a un periodo tra il II e il III secolo dopo Cristo. "Si tratta di un tratto extraurbano - ha aggiunto all'AGI Lina Bellanca, soprintendente ai Beni culturali di Palermo - che collegava le citta' tra loro. Il tratto stradale romano, di cui si conserva solo la massicciata (statumen) corre parallelo alla SS 120 e ad una quota di poco inferiore confermando, almeno tra il Km 36 e il Km 37, una corrispondenza tra le due strade prima d'ora solo ipotizzata dagli studiosi di Topografia Antica". "Non e' cosi' facile trovare un tracciato stradale di questo genere - aggiunge Cucco - e infrastrutture legate a strade in Sicilia ne abbiamo molto poche. Qui siamo di fronte a un unicum". Gli scavi sono stati realizzati grazie alla legge sull'archeologia preventiva, e grazie ad accordo con Snam che, in fase di progettazione di metanodotto, ha finanziato li. Adesso Snam, alla luce di questi risultati, mettera' a punto una variante. "Siamo ancora una volta davanti a un rinvenimento importantissimo - ha detto l'assessore dei Beni Culturali e dell'Identita' Siciliana, Alberto Samona' - che ci dimostra quanto enorme sia ancora il potenziale inesplorato, in termini di testimonianze storico-archeologiche, della Sicilia. Un ambito nel quale e' necessario potenziare l'attivita' di ricerca e per il quale il Governo Regionale intende destinare maggiori risorse". Gli scavi archeologici sperano, infatti, nei finanziamenti pubblici, oltre che nel mecenatismo di privati. Potrebbe essere utile, tra l'altro, per confermare e dar la possibilita' di toccare con mano (o con piede, in questo caso) tracce di arterie cruciali, come la Via Valeria, di cui scriveva il geografo Strabone e che collegava Messina a Lilibeo, l'odierna Marsala. "Probabilmente - conclude Cucco - essa coincide con la Settentrionale sicula, con un territorio ampiamente urbanizzato. E' difficile scoprirne tratti, ma non demordiamo". (AGI)Fab 151713 SET 20 NNNN
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.10.48 Coronavirus: positivo bimbo 3 mesi, ricoverato a Bari ZCZC8758/SXB XCI20259019823_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Coronavirus: positivo bimbo 3 mesi, ricoverato a Bari (ANSA) - TARANTO, 15 SET - Un bimbo di tre mesi, della provincia di Bari, e' risultato positivo al Coronavirus. Le sue condizioni sono considerate buone. Il piccolo, a quanto si apprende, ieri e' stato accompagnato all'ospedale di Martina Franca (Taranto) dai genitori in quanto accusava alcuni sintomi sovrapponibili al Covid, ed e' stato poi trasferito all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari per accertamenti. Il suo tampone e' risultato positivo. (ANSA). YB6-CML 15-SET-20 17:09 NNNN
Scienza: uomo incide su carbonio oceanico piu' dei vulcani =
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.10.42
Scienza: uomo incide su carbonio oceanico piu' dei vulcani =
(AGI) - Washington, 15 set. - Se un tempo erano i vulcani ad innalzare i livelli di carbonio oceanico, oggi l'attivita' antropica si e' sostituita a questo fattore, contribuendo per la maggior parte a modificare le concentrazioni di anidride carbonica negli oceani della Terra. Sono queste le conclusioni di uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli esperti della Columbia University, che hanno analizzato le condizioni oceaniche di 55,6 milioni di anni fa, durante il Paleocene-Eocene, note come Massimo termico del Paleocene-Eocene (PETM), confrontando i dati ottenuti con misurazioni moderne, per verificare in che misura l'impatto antropico influisca sulla concentrazione di anidride carbonica negli oceani. (AGI)Sci/Tig (Segue) 151709 SET 20 NNNN
Scienza: uomo incide su carbonio oceanico piu' dei vulcani =
(AGI) - Washington, 15 set. - Se un tempo erano i vulcani ad innalzare i livelli di carbonio oceanico, oggi l'attivita' antropica si e' sostituita a questo fattore, contribuendo per la maggior parte a modificare le concentrazioni di anidride carbonica negli oceani della Terra. Sono queste le conclusioni di uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli esperti della Columbia University, che hanno analizzato le condizioni oceaniche di 55,6 milioni di anni fa, durante il Paleocene-Eocene, note come Massimo termico del Paleocene-Eocene (PETM), confrontando i dati ottenuti con misurazioni moderne, per verificare in che misura l'impatto antropico influisca sulla concentrazione di anidride carbonica negli oceani. (AGI)Sci/Tig (Segue) 151709 SET 20 NNNN
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.10.42
Scienza: uomo incide su carbonio oceanico piu' dei vulcani (2)=
(AGI) - Washington, 15 set. - "Secondo i nostri dati - afferma Laura Haynes, della Columbia University - gli esseri umani introducono l'elemento con una velocita' da tre a otto volte superiore rispetto a quanto accadeva un tempo, quando solo i vulcani contribuivano a modificare queste concentrazioni". L'esperta spiega che gli oceani hanno assorbito grandi quantita' di carbonio, stimolando reazioni chimiche che hanno reso le acque altamente acide e uccidendo o danneggiando molte specie marine, in un processo che si e' gia' verificato in passato e si sta ripresentando ora. "A parte il vulcanismo - continua la scienziata - sono pochi i fenomeni naturali che influiscono su questo aspetto, per quanto ne sappiamo. Il nostro lavoro si propone di comprendere come il sistema terrestre rispondera' alle rapide emissioni di CO2". La ricercatrice precisa che gli studi condotti finora si sono basati su dati chimici non completi e ipotesi elaborate grazie a modelli computerizzati, mentre il lavoro condotto dal suo team ha portato a indagini piu' dirette. "Abbiamo allevato foraminiferi- spiega Haynes - minuscoli organismi marini, formulati per somigliare alle condizioni di acidita' del PETM. In questo modo abbiamo identificato le firme degli isotopi di carbonio associate a specifiche fonti di carbonio". Secondo i risultati del lavoro, i vulcani durante quel periodo erano la primaria fonte di carbonio nell'oceano, principalmente per via delle eruzioni in Islanda, Groenlandia e Nord America. Con oltre 14,9 quadrilioni di tonnellate, il carbonio in cinquemila anni e' aumentato di circa due terzi. I livelli atmosferici sono dunque aumentati da circa 280 parti per milione nel 1700 a circa 415 oggi. "La produzione di carbonio oggi - commenta Barbel Honisch, collega e coautore di Haynes - e' molto piu' veloce rispetto a millenni fa, e la rapida acidificazione puo' compromettere la vita marina. Un aumento lento, anche se costante, puo' permettere alle specie animali di adattarsi, ma se i livelli salgono repentinamente, il problema esiste. Stiamo andando molto piu' veloci che in passato, le conseguenze potrebbero essere gravi". (AGI)Sci/Tig 151709 SET 20 NNNN
Scienza: uomo incide su carbonio oceanico piu' dei vulcani (2)=
(AGI) - Washington, 15 set. - "Secondo i nostri dati - afferma Laura Haynes, della Columbia University - gli esseri umani introducono l'elemento con una velocita' da tre a otto volte superiore rispetto a quanto accadeva un tempo, quando solo i vulcani contribuivano a modificare queste concentrazioni". L'esperta spiega che gli oceani hanno assorbito grandi quantita' di carbonio, stimolando reazioni chimiche che hanno reso le acque altamente acide e uccidendo o danneggiando molte specie marine, in un processo che si e' gia' verificato in passato e si sta ripresentando ora. "A parte il vulcanismo - continua la scienziata - sono pochi i fenomeni naturali che influiscono su questo aspetto, per quanto ne sappiamo. Il nostro lavoro si propone di comprendere come il sistema terrestre rispondera' alle rapide emissioni di CO2". La ricercatrice precisa che gli studi condotti finora si sono basati su dati chimici non completi e ipotesi elaborate grazie a modelli computerizzati, mentre il lavoro condotto dal suo team ha portato a indagini piu' dirette. "Abbiamo allevato foraminiferi- spiega Haynes - minuscoli organismi marini, formulati per somigliare alle condizioni di acidita' del PETM. In questo modo abbiamo identificato le firme degli isotopi di carbonio associate a specifiche fonti di carbonio". Secondo i risultati del lavoro, i vulcani durante quel periodo erano la primaria fonte di carbonio nell'oceano, principalmente per via delle eruzioni in Islanda, Groenlandia e Nord America. Con oltre 14,9 quadrilioni di tonnellate, il carbonio in cinquemila anni e' aumentato di circa due terzi. I livelli atmosferici sono dunque aumentati da circa 280 parti per milione nel 1700 a circa 415 oggi. "La produzione di carbonio oggi - commenta Barbel Honisch, collega e coautore di Haynes - e' molto piu' veloce rispetto a millenni fa, e la rapida acidificazione puo' compromettere la vita marina. Un aumento lento, anche se costante, puo' permettere alle specie animali di adattarsi, ma se i livelli salgono repentinamente, il problema esiste. Stiamo andando molto piu' veloci che in passato, le conseguenze potrebbero essere gravi". (AGI)Sci/Tig 151709 SET 20 NNNN
Nel mare della Sardegna il primo gattuccio mutante mai visto
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.10.05
Nel mare della Sardegna il primo gattuccio mutante mai visto
ZCZC8739/SXB XSP20259019822_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Nel mare della Sardegna il primo gattuccio mutante mai visto Studio ricercatori Cagliari indaga su origine mutazione (ANSA) - CAGLIARI, 15 SET - A Villasimius, nel Sud Sardegna, il primo rinvenimento al mondo del gattuccio mutante. Malformato, senza pelle ne' denti. Eppure, in buona salute. Un esemplare di circa 30 centimetri catturato nel luglio del 2019 da un peschereccio a 500 metri di profondita' a Capo Carbonara e' al centro delle ricerche del gruppo di biologi guidato da Maria Cristina Follesa, del dipartimento di Scienze della vita e dell'ambiente dell'Universita' di Cagliari. Titolato "Living naked: first case of lack of skin-related structures in an elasmobranch, the blackmouth catshark", lo studio dei ricercatori cagliaritani e' stato pubblicato sul Journal of Fish Biology e la notizia del ritrovamento e' stata ripresa da prestigiose riviste scientifiche e testate giornalistiche internazionali. Le indagini scientifiche proseguono e si cerca soprattutto di rispondere a una domanda: la mutazione del gattuccio e' naturale o indotta dalle variazioni delle condizioni ambientali?. "Il rinvenimento di un elasmobranco privo di strutture legate alla pelle, quali epidermide, parte del derma, denticoli dermici e denti, e' il primo al mondo - spiega Antonello Mulas, biologo marino del gruppo di Follesa - e presenta malformazioni che avrebbero dovuto portare l'animale alla morte in breve tempo dopo la nascita. Ma, dalle nostre analisi, e' emerso come fosse ben sviluppato e, tutto sommato, in buona salute: un aspetto sorprendente". I ricercatori si interrogano ora su piu' fronti e sono due i principali quesiti: "Il primo - spiegano - riguarda le cause della malformazione. Il secondo, altrettanto affascinante, si focalizza su come questo esemplare abbia potuto sopravvivere. Le risposte al primo quesito potrebbero essere molteplici e spaziano da una mutazione naturale all'effetto teratogeno di inquinanti. La seconda ipotesi presuppone che l'unico strato di derma rimanente abbia subito delle modificazioni tali che, in qualche modo, abbia sostituito le strutture assenti contribuendo a proteggere l'animale dall'ambiente esterno". (ANSA). YE6-CT 15-SET-20 17:09 NNNN
Nel mare della Sardegna il primo gattuccio mutante mai visto
ZCZC8739/SXB XSP20259019822_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Nel mare della Sardegna il primo gattuccio mutante mai visto Studio ricercatori Cagliari indaga su origine mutazione (ANSA) - CAGLIARI, 15 SET - A Villasimius, nel Sud Sardegna, il primo rinvenimento al mondo del gattuccio mutante. Malformato, senza pelle ne' denti. Eppure, in buona salute. Un esemplare di circa 30 centimetri catturato nel luglio del 2019 da un peschereccio a 500 metri di profondita' a Capo Carbonara e' al centro delle ricerche del gruppo di biologi guidato da Maria Cristina Follesa, del dipartimento di Scienze della vita e dell'ambiente dell'Universita' di Cagliari. Titolato "Living naked: first case of lack of skin-related structures in an elasmobranch, the blackmouth catshark", lo studio dei ricercatori cagliaritani e' stato pubblicato sul Journal of Fish Biology e la notizia del ritrovamento e' stata ripresa da prestigiose riviste scientifiche e testate giornalistiche internazionali. Le indagini scientifiche proseguono e si cerca soprattutto di rispondere a una domanda: la mutazione del gattuccio e' naturale o indotta dalle variazioni delle condizioni ambientali?. "Il rinvenimento di un elasmobranco privo di strutture legate alla pelle, quali epidermide, parte del derma, denticoli dermici e denti, e' il primo al mondo - spiega Antonello Mulas, biologo marino del gruppo di Follesa - e presenta malformazioni che avrebbero dovuto portare l'animale alla morte in breve tempo dopo la nascita. Ma, dalle nostre analisi, e' emerso come fosse ben sviluppato e, tutto sommato, in buona salute: un aspetto sorprendente". I ricercatori si interrogano ora su piu' fronti e sono due i principali quesiti: "Il primo - spiegano - riguarda le cause della malformazione. Il secondo, altrettanto affascinante, si focalizza su come questo esemplare abbia potuto sopravvivere. Le risposte al primo quesito potrebbero essere molteplici e spaziano da una mutazione naturale all'effetto teratogeno di inquinanti. La seconda ipotesi presuppone che l'unico strato di derma rimanente abbia subito delle modificazioni tali che, in qualche modo, abbia sostituito le strutture assenti contribuendo a proteggere l'animale dall'ambiente esterno". (ANSA). YE6-CT 15-SET-20 17:09 NNNN
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.09.50 CORONAVIRUS: 1.229 CASI TOTALI IN PIU' E 9 MORTI = ADN1503 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CORONAVIRUS: 1.229 CASI TOTALI IN PIU' E 9 MORTI = Roma, 15 set. - (Adnkronos) - Salgono i casi di Coronavirus in Italia, 1.229 oggi contro i 1.008 di ieri. In calo i decessi, 9 (ieri erano 14), mentre i guariti sono più che raddoppiati: 695 nelle 24 ore (ieri 316). E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. (Cro/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 15-SET-20 17:09 NNNN
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.09.24 TERRORISMO: FIGLIO CAPO SCORTA MORO, 'IO DA 42 ANNI ALL'ERGASTOLO ED EX BR PARLANO' = ADN1502 7 CRO 0 ADN CRO NAZ TERRORISMO: FIGLIO CAPO SCORTA MORO, 'IO DA 42 ANNI ALL'ERGASTOLO ED EX BR PARLANO' = 'Da quaranta invece i terroristi godono di spazi e visibilità' Roma, 15 set. - (Adnkronos) - "Sono più di 40 anni che noi familiari scontiamo un ergastolo. Ancora aspetto di sapere chi ha ucciso mio padre mentre i terroristi godono di spazi e visibilità". Così all'AdnKronos Sandro Leonardi, figlio del capo della scorta di Aldo Moro, ucciso nell'agguato al presidente della Democrazia Cristiana il 16 marzo del 1978 a via Fani. Le parole di Leonardi arrivano nel giorno in cui 'Il Riformista' ha pubblicato alcuni estratti del libro "Lettera a mio padre", scritto dall'ex brigatista rossa Barbara Balzerani. (Stg/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 15-SET-20 17:09 NNNN
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.09.12 **FLASH -TERRORISMO: FIGLIO CAPO SCORTA MORO, 'BALZERANI? STOP SPAZI E VISIBILITA' A EX BR'- FLASH** = ADN1499 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **FLASH -TERRORISMO: FIGLIO CAPO SCORTA MORO, 'BALZERANI? STOP SPAZI E VISIBILITA' A EX BR'- FLASH** = (Stg/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 15-SET-20 17:09 NNNN
Scienza: attivita' umane promuovono la diffusione delle zanzare =
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.08.42
Scienza: attivita' umane promuovono la diffusione delle zanzare =
(AGI) - Londra, 15 set. - E' piu' probabile che le zanzare che diffondono malattie occupino aree caratterizzate da impatti antropici piu' evidenti, in cui sono stati utilizzati pesticidi, piuttosto che zone piu' incolte e tranquille. A rivelarlo e' uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports e condotto dagli esperti dell'Oregon State University. Gli studiosi hanno scoperto una differenza significativa nella presenza di zanzare nel Kruger National Park, un parco nazionale in Sud Africa, confrontando l'interno dell'area con le zone limitrofe. "Le persone - spiega Brianna Beechler, ecologa presso il Carlson College of Veterinary Medicine dell'Oregon State University - si preoccupano molto della sopravvivenza di alcune specie, ricercando l'ambiente piu' adatto per far prosperare gli esemplari, ma l'attenzione alle zanzare e' davvero minima, eppure e' importante studiare questi insetti, perche' possono influenzare l'epidemiologia di alcune malattie". (AGI)Sci/Tig (Segue) 151707 SET 20
Scienza: attivita' umane promuovono la diffusione delle zanzare =
(AGI) - Londra, 15 set. - E' piu' probabile che le zanzare che diffondono malattie occupino aree caratterizzate da impatti antropici piu' evidenti, in cui sono stati utilizzati pesticidi, piuttosto che zone piu' incolte e tranquille. A rivelarlo e' uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports e condotto dagli esperti dell'Oregon State University. Gli studiosi hanno scoperto una differenza significativa nella presenza di zanzare nel Kruger National Park, un parco nazionale in Sud Africa, confrontando l'interno dell'area con le zone limitrofe. "Le persone - spiega Brianna Beechler, ecologa presso il Carlson College of Veterinary Medicine dell'Oregon State University - si preoccupano molto della sopravvivenza di alcune specie, ricercando l'ambiente piu' adatto per far prosperare gli esemplari, ma l'attenzione alle zanzare e' davvero minima, eppure e' importante studiare questi insetti, perche' possono influenzare l'epidemiologia di alcune malattie". (AGI)Sci/Tig (Segue) 151707 SET 20
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.08.42
Scienza: attivita' umane promuovono la diffusione delle zanzare (2)=
(AGI) - Londra, 15 set. - L'esperta sottolinea che la conoscenza delle zanzare non e' ancora abbastanza specifica da riconoscere le specie in grado di diffondere le malattie. "Attualmente tendiamo a eliminare le zanzare in generale - afferma la scienziata - ma indirizzare gli sforzi verso le specie pericolose sarebbe sicuramente piu' efficace". Il team ha considerato cinque fattori causati dalla presenza umana: abbondanza di pesticidi organofosfati, eutrofizzazione, cioe' l'eccessiva mineralizzazione dell'acqua che porta alla crescita diffusa delle alghe, la densita' demografica, biomassa di animali domestici e selvatici e perdita di vegetazione. "I nostri risultati - spiega Beechler - suggeriscono che le popolazioni umane possano influenzare l'habitat delle zanzare e i modelli di riproduzione con una sorta di effetto domino: l'uso di pesticidi si diffonde in stagni e specchi d'acqua, uccidendo i pesci ed eliminando predatori naturali che mangerebbero le larve di insetti". Il gruppo di ricerca ha catturato 3.918 zanzare femmine appartenenti a 39 specie diverse all'interno e all'esterno del parco, dove la presenza delle zanzare era quasi tre volte superiore. "Anche la composizione delle popolazioni all'esterno del parco era piu' variegata - osserva l'autrice - questo potrebbe implicare che le specie di zanzare portatrici di malattie come dengue, virus del Nilo occidentale, chikungunya, febbre gialla e virus Zika, prosperano negli ambienti in cui vi e' un forte impatto antropico". La scienziata sostiene che esistono diversi piani di regolazione delle popolazioni di zanzare, ma bisognerebbe rendere queste azioni efficaci per le specie responsabili della diffusione di malattie. "Saranno necessari ulteriori studi - conclude Beechler - con il cambiamento climatico, e' probabile che la distribuzione delle zanzare cambiera', cosi' come la diffusione di malattie e l'epidemiologia". (AGI)Sci/Tig 151707 SET 20 NNNN
Scienza: attivita' umane promuovono la diffusione delle zanzare (2)=
(AGI) - Londra, 15 set. - L'esperta sottolinea che la conoscenza delle zanzare non e' ancora abbastanza specifica da riconoscere le specie in grado di diffondere le malattie. "Attualmente tendiamo a eliminare le zanzare in generale - afferma la scienziata - ma indirizzare gli sforzi verso le specie pericolose sarebbe sicuramente piu' efficace". Il team ha considerato cinque fattori causati dalla presenza umana: abbondanza di pesticidi organofosfati, eutrofizzazione, cioe' l'eccessiva mineralizzazione dell'acqua che porta alla crescita diffusa delle alghe, la densita' demografica, biomassa di animali domestici e selvatici e perdita di vegetazione. "I nostri risultati - spiega Beechler - suggeriscono che le popolazioni umane possano influenzare l'habitat delle zanzare e i modelli di riproduzione con una sorta di effetto domino: l'uso di pesticidi si diffonde in stagni e specchi d'acqua, uccidendo i pesci ed eliminando predatori naturali che mangerebbero le larve di insetti". Il gruppo di ricerca ha catturato 3.918 zanzare femmine appartenenti a 39 specie diverse all'interno e all'esterno del parco, dove la presenza delle zanzare era quasi tre volte superiore. "Anche la composizione delle popolazioni all'esterno del parco era piu' variegata - osserva l'autrice - questo potrebbe implicare che le specie di zanzare portatrici di malattie come dengue, virus del Nilo occidentale, chikungunya, febbre gialla e virus Zika, prosperano negli ambienti in cui vi e' un forte impatto antropico". La scienziata sostiene che esistono diversi piani di regolazione delle popolazioni di zanzare, ma bisognerebbe rendere queste azioni efficaci per le specie responsabili della diffusione di malattie. "Saranno necessari ulteriori studi - conclude Beechler - con il cambiamento climatico, e' probabile che la distribuzione delle zanzare cambiera', cosi' come la diffusione di malattie e l'epidemiologia". (AGI)Sci/Tig 151707 SET 20 NNNN
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.07.53 **FLASH -TERRORISMO: FIGLIO CAPO SCORTA MORO, 'IO DA 42 ANNI ALL'ERGASTOLO ED EX BR PARLANO'- FLASH** = ADN1494 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **FLASH -TERRORISMO: FIGLIO CAPO SCORTA MORO, 'IO DA 42 ANNI ALL'ERGASTOLO ED EX BR PARLANO'- FLASH** = (Stg/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 15-SET-20 17:07 NNNN
Permesso premio a mandante omicidio Livatino
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MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.06.05
++ Permesso premio a mandante omicidio Livatino ++
ZCZC8685/SXB XCI20259019801_SXB_QBXB B CRO S0B QBXB ++ Permesso premio a mandante omicidio Livatino ++ Concesso da Sorveglianza Padova a Giuseppe Montanti (ANSA) - PADOVA, 15 SET - Giuseppe Montanti, 64 anni, uno dei mandanti dell'omicidio del giudice Rosario Livatino, e condannato all'ergastolo, ha usufruito di un permesso premio, concesso dal Giudice di Sorveglianza di Padova. Ha potuto uscire di prigione per 9 ore, per incontrare e parlare con la sua famiglia. In cella da vent'anni, non aveva mai piu' incontrato i famigliari, che vivono in Messico e in Germania. Nel carcere di Padova ha partecipato alle attivita' di 'Ristretti Orizzonti',cooperativa che si occupa del recupero e reinserimento lavorativo dei carcerati.Tra pochi giorni ricorre il trentennale dell'uccisione di Livatino, il "giudice ragazzino" assassinato dai sicari della "stidda" agrigentina 21 settembre 1990. (ANSA). YQ1-GM 15-SET-20 17:05 NNNN
++ Permesso premio a mandante omicidio Livatino ++
ZCZC8685/SXB XCI20259019801_SXB_QBXB B CRO S0B QBXB ++ Permesso premio a mandante omicidio Livatino ++ Concesso da Sorveglianza Padova a Giuseppe Montanti (ANSA) - PADOVA, 15 SET - Giuseppe Montanti, 64 anni, uno dei mandanti dell'omicidio del giudice Rosario Livatino, e condannato all'ergastolo, ha usufruito di un permesso premio, concesso dal Giudice di Sorveglianza di Padova. Ha potuto uscire di prigione per 9 ore, per incontrare e parlare con la sua famiglia. In cella da vent'anni, non aveva mai piu' incontrato i famigliari, che vivono in Messico e in Germania. Nel carcere di Padova ha partecipato alle attivita' di 'Ristretti Orizzonti',cooperativa che si occupa del recupero e reinserimento lavorativo dei carcerati.Tra pochi giorni ricorre il trentennale dell'uccisione di Livatino, il "giudice ragazzino" assassinato dai sicari della "stidda" agrigentina 21 settembre 1990. (ANSA). YQ1-GM 15-SET-20 17:05 NNNN
Scienza: scoperto un pianeta simile a Giove =
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.06.41
Scienza: scoperto un pianeta simile a Giove =
(AGI) - Washington, 15 set. - Si chiama TOI-1899 b ed e' un esopianeta che ha circa le stesse dimensioni di Giove. Piu' precisamente ha una massa pari a circa due terzi del pianeta del nostro Sistema solare e un raggio del 10 per cento maggiore. Si trova a 419 anni luce di distanza e orbita attorno a una stella molto piu' piccola del nostro Sole. A scoprirlo e' stato un gruppo di ricercatori della Penn State University in uno studio pubblicato sull'Astronomical Journal. Per arrvate a queste conclusioni gli studiosi hanno utilizzato i dati rilevati dalla sonda Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA. "Sono stati trovati centinaia di pianeti grandi come Giove - spiega Caleb Canas, autore principale dell'articolo e studente presso la Penn State University - ma e' raro osservare un corpo di queste dimensioni che orbita attorno a stelle piu' piccole del Sole, in astronomia e' solo il quinto caso. Questo potrebbe aiutarci a comprendere meglio la formazione dei pianeti giganti". (AGI)Sci/Tig (Segue) 151706 SET 20 NNNN
Scienza: scoperto un pianeta simile a Giove =
(AGI) - Washington, 15 set. - Si chiama TOI-1899 b ed e' un esopianeta che ha circa le stesse dimensioni di Giove. Piu' precisamente ha una massa pari a circa due terzi del pianeta del nostro Sistema solare e un raggio del 10 per cento maggiore. Si trova a 419 anni luce di distanza e orbita attorno a una stella molto piu' piccola del nostro Sole. A scoprirlo e' stato un gruppo di ricercatori della Penn State University in uno studio pubblicato sull'Astronomical Journal. Per arrvate a queste conclusioni gli studiosi hanno utilizzato i dati rilevati dalla sonda Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA. "Sono stati trovati centinaia di pianeti grandi come Giove - spiega Caleb Canas, autore principale dell'articolo e studente presso la Penn State University - ma e' raro osservare un corpo di queste dimensioni che orbita attorno a stelle piu' piccole del Sole, in astronomia e' solo il quinto caso. Questo potrebbe aiutarci a comprendere meglio la formazione dei pianeti giganti". (AGI)Sci/Tig (Segue) 151706 SET 20 NNNN
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 17.06.41
Scienza: scoperto un pianeta simile a Giove (2)=
(AGI) - Washington, 15 set. - Il team ha esaminato i dati dei satelliti e delle sonde, inferendo informazioni sulla massa, il raggio, il periodo orbitale del pianeta, utilizzando l'Habitable-zone Planet Finder (HPF), uno spettrografo astronomico costruito da un gruppo della Penn State University. "TOI-1899 b, che orbita attorno alla stella TOI-1899 - continua Rebekah Dawson, docente di Astronomia e Astrofisica presso la Penn State University e supervisore dell'articolo - potrebbe avere una temperatura moderata rispetto ai pianeti simili rilevati con il telescopio spaziale Kepler della NASA. Una delle particolarita' piu' curiose e' il moto di rivoluzione del pianeta, che impiega solo 29 giorni per completare l'orbita attorno alla sua stella". Gli autori spiegano che gli altri quattro pianeti che orbitano attorno ai loro astri impiegano meno di quattro giorni per completare l'orbita, e sono estremamente vicini alle loro stelle. "Uno studio piu' approfondito - commenta Suvrath Mahadevan, docente di Astronomia e Astrofisica presso la Penn State University e terza firma dell'articolo - potrebbe aiutarci a rispondere ad alcuni interrogativi. Dovremo predisporre missioni per osservare piu' da vicino questo pianeta cosi' particolare". (AGI)Sci/Tig 151706 SET 20 NNNN
Scienza: scoperto un pianeta simile a Giove (2)=
(AGI) - Washington, 15 set. - Il team ha esaminato i dati dei satelliti e delle sonde, inferendo informazioni sulla massa, il raggio, il periodo orbitale del pianeta, utilizzando l'Habitable-zone Planet Finder (HPF), uno spettrografo astronomico costruito da un gruppo della Penn State University. "TOI-1899 b, che orbita attorno alla stella TOI-1899 - continua Rebekah Dawson, docente di Astronomia e Astrofisica presso la Penn State University e supervisore dell'articolo - potrebbe avere una temperatura moderata rispetto ai pianeti simili rilevati con il telescopio spaziale Kepler della NASA. Una delle particolarita' piu' curiose e' il moto di rivoluzione del pianeta, che impiega solo 29 giorni per completare l'orbita attorno alla sua stella". Gli autori spiegano che gli altri quattro pianeti che orbitano attorno ai loro astri impiegano meno di quattro giorni per completare l'orbita, e sono estremamente vicini alle loro stelle. "Uno studio piu' approfondito - commenta Suvrath Mahadevan, docente di Astronomia e Astrofisica presso la Penn State University e terza firma dell'articolo - potrebbe aiutarci a rispondere ad alcuni interrogativi. Dovremo predisporre missioni per osservare piu' da vicino questo pianeta cosi' particolare". (AGI)Sci/Tig 151706 SET 20 NNNN
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 14.30.51 INFLUENZA: VACCINO OBBLIGATORIO LAZIO, TAR RESPINGE RICORSO = ADN0984 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA INFLUENZA: VACCINO OBBLIGATORIO LAZIO, TAR RESPINGE RICORSO = D’Amato, 'pronunciamento importante poiché non interrompe macchina organizzativa vaccinazione' Roma, 15 set. (Adnkronos Salute) - Nessun annullamento dell'obbligo vaccinale nel Lazio. E' stata respinta infatti dal Tar del Lazio la richiesta di annullamento presentata dal Codacons dell'ordinanza del presidente della Regione del 17 aprile scorso che rende obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica. Lo riferisce, in una nota l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. L'ordinanza regionale - spiega la nota - richiama le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e la prevalenza della tutela della salute pubblica. "In attesa della discussione del merito questo pronunciamento del Tar - ha dichiarato D'amato - è molto important
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 06.43.54 Coronavirus, Gates: in 2022 sarà finita, quest'autunno a rischio Coronavirus, Gates: in 2022 sarà finita, quest'autunno a rischio Due o tre vaccini autorizzati entro inizio 2021 Roma, 15 set. (askanews) - Bill Gates, fondatore di Microsoft a capo della fondazione che porta il suo nome insieme a quello della moglie Melinda, è in prima linea nella lotta al coronavirus. Intervistato da La Stampa pronostica che i primi vaccini saranno pronti tra fine anno e inizio 2021, mentre la pandemia finita solo nel 2022, ma intanto, quest'autunno, il nord del mondo rischia di vedere morire molte persone. "Dobbiamo fermare il virus, ma serve la collaborazione globale. Lavorare insieme per creare il vaccino, condurre i trial, produrlo, distribuirlo. L'accesso farà la differenza.Secondo gli studi dalla Northeastern University, se i primi due miliardi di dosi andranno solo ai Paesi ricchi, avremo il doppio dei morti" esordisce Gates, che si dice "pess
==Coronavirus: Bill Gates, la pandemia finira' nel 2022
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 11.26.18
==Coronavirus: Bill Gates, la pandemia finira' nel 2022
ZCZC0908/SX4 XSP61978_SX4_QBKN R POL S04 QBKN ==Coronavirus: Bill Gates, la pandemia finira' nel 2022 Con vaccinazioni 60% fermeremo diffusione esponenziale malattia (ANSA) - ROMA, 15 SET - Se i vaccini "saranno efficaci, anche con un livello di vaccinazione del 60% fermeremo la diffusione esponenziale della malattia. Il prossimo anno porteremo giu' il numero dei morti, e nel 2022 la pandemia finira'". Cosi' Bill Gates su "La Stampa" dove parla senza filtri anche della situazione in Usa: "E' increscioso che molte dichiarazioni del presidente Trump abbiano fatto percepire il vaccino contro il Covid come una questione politica. Quando sara' finta, gli Usa dovranno fare un esame molto approfondito, per capire come prepararsi alla prossima pandemia". L'accesso al vaccino, spiega, "fara' la differenza. Secondo gli studi dalla Northeastern university, se i primi due miliardi di dosi andranno solo ai Paesi ricchi, avremo il doppio dei morti". E' "pessimista su come sara' l'autunno nell'emisfero settentrionale. Se non avremo interventi il numero dei morti, anche negli Usa, tornera' ai livelli della primavera. La notizia buona e' che abbiamo diversi vaccini promettenti, e potrebbero ricevere l'autorizzazione all'uso di emergenza dalla Fda o dalla Mhra entro fine anno, o certamente all'inizio del prossimo. Mi aspetto che due o tre l'avranno"; prima di novembre la Pfizer e' l'unica che potrebbe riuscirci. La Gates foundation e' concentrata su quelli che possono essere prodotti in grande scala, con un costo basso, fra 2 e 3 dollari a dose. Cio' include AstraZeneca Oxford, Novavax, Johnson & Johnson e Sanofi. Cerchiamo di vedere se funzionano e costruiamo una capacita' di produzione globale, per oltre un miliardo e mezzo di dosi all'anno. Gli Usa sono contraddittori. In termini di ricerca hanno dato piu' soldi di tutti gli altri messi insieme, moltiplicati per due; per la produzione nei Paesi poveri non si sono mossi. Io spero ancora che questa amministrazione, o un'altra che verra', lo faccia, dedico molto tempo affinche' succeda". Avremo piu' morti "dirette nei Paesi ricchi, indirette in quelli poveri - osserva Gates - nel 2022 finiranno i decessi, ma serviranno fra 2 e 3 anni per sanare i danni alla salute globale. Per sanare quelli economici, i Paesi che non possono aumentare il debito avranno bisogno di un decennio". A proposito dei 17 obiettivi dell'Agenda Onu sullo sviluppo sostenibile: "Tristemente, quest'anno parliamo degli arretramenti provocati dalla pandemia. L'impatto sulla salute e' un passo indietro di 25 anni, e la poverta' estrema e' cresciuta del 7%". (ANSA). Y99-BSA 15-SET-20 11:25 NNNN
==Coronavirus: Bill Gates, la pandemia finira' nel 2022
ZCZC0908/SX4 XSP61978_SX4_QBKN R POL S04 QBKN ==Coronavirus: Bill Gates, la pandemia finira' nel 2022 Con vaccinazioni 60% fermeremo diffusione esponenziale malattia (ANSA) - ROMA, 15 SET - Se i vaccini "saranno efficaci, anche con un livello di vaccinazione del 60% fermeremo la diffusione esponenziale della malattia. Il prossimo anno porteremo giu' il numero dei morti, e nel 2022 la pandemia finira'". Cosi' Bill Gates su "La Stampa" dove parla senza filtri anche della situazione in Usa: "E' increscioso che molte dichiarazioni del presidente Trump abbiano fatto percepire il vaccino contro il Covid come una questione politica. Quando sara' finta, gli Usa dovranno fare un esame molto approfondito, per capire come prepararsi alla prossima pandemia". L'accesso al vaccino, spiega, "fara' la differenza. Secondo gli studi dalla Northeastern university, se i primi due miliardi di dosi andranno solo ai Paesi ricchi, avremo il doppio dei morti". E' "pessimista su come sara' l'autunno nell'emisfero settentrionale. Se non avremo interventi il numero dei morti, anche negli Usa, tornera' ai livelli della primavera. La notizia buona e' che abbiamo diversi vaccini promettenti, e potrebbero ricevere l'autorizzazione all'uso di emergenza dalla Fda o dalla Mhra entro fine anno, o certamente all'inizio del prossimo. Mi aspetto che due o tre l'avranno"; prima di novembre la Pfizer e' l'unica che potrebbe riuscirci. La Gates foundation e' concentrata su quelli che possono essere prodotti in grande scala, con un costo basso, fra 2 e 3 dollari a dose. Cio' include AstraZeneca Oxford, Novavax, Johnson & Johnson e Sanofi. Cerchiamo di vedere se funzionano e costruiamo una capacita' di produzione globale, per oltre un miliardo e mezzo di dosi all'anno. Gli Usa sono contraddittori. In termini di ricerca hanno dato piu' soldi di tutti gli altri messi insieme, moltiplicati per due; per la produzione nei Paesi poveri non si sono mossi. Io spero ancora che questa amministrazione, o un'altra che verra', lo faccia, dedico molto tempo affinche' succeda". Avremo piu' morti "dirette nei Paesi ricchi, indirette in quelli poveri - osserva Gates - nel 2022 finiranno i decessi, ma serviranno fra 2 e 3 anni per sanare i danni alla salute globale. Per sanare quelli economici, i Paesi che non possono aumentare il debito avranno bisogno di un decennio". A proposito dei 17 obiettivi dell'Agenda Onu sullo sviluppo sostenibile: "Tristemente, quest'anno parliamo degli arretramenti provocati dalla pandemia. L'impatto sulla salute e' un passo indietro di 25 anni, e la poverta' estrema e' cresciuta del 7%". (ANSA). Y99-BSA 15-SET-20 11:25 NNNN
Antartide, due grandi ghiacciai si stanno fratturando ++ ++ Antartide, due grandi ghiacciai si stanno fratturando ++ ZCZC8371/SXB XSP20259019696_SXB_QBXB B CRO S0B QBXB ++ Antartide, due grandi ghiacciai si stanno fratturando ++ Mettendo a rischio collasso le piattaforme collegate (ANSA) - ROMA, 15 SET - Due importanti ghiacciai dell'Antartide, Pine Island e Thwaites, si stanno fratturando rapidamente nei loro punti piu' vulnerabili in un processo che potrebbe portare al collasso delle piattaforme di ghiaccio galleggianti a cui sono collegati. Lo hanno rilevato immagini e dati catturati dai satelliti e pubblicato sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze (Pnas) dal gruppo di Stef Lhermitte, dell'universita' tecnica di Delft, nei Paesi Bassi. (ANSA). Y75-BG 15-SET-20 16:38 NNNN
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 16.41.06
Antartide, due grandi ghiacciai si stanno fratturando (2)
ZCZC8386/SXB XSP20259019702_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Antartide, due grandi ghiacciai si stanno fratturando (2) (ANSA) - ROMA, 15 SET - I cambiamenti in corso nei due ghiacciai erano noti, ma adesso e' stata documentata la crescita delle aree danneggiate dal 1997 al 2019, grazie ai dati del satellite Sentinel-2 del programma Copernicus, gestito da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea, e del satellite Landsat di Nasa e del Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs). Le immagini indicano che in entrambi i ghiacciai ci sono zone ricche di fratture e crepacci in corrispondenza delle aree al confine con le piattaforme di ghiaccio galleggianti. (ANSA). Y75-BG 15-SET-20 16:40 NNNN
Antartide, due grandi ghiacciai si stanno fratturando (2)
ZCZC8386/SXB XSP20259019702_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Antartide, due grandi ghiacciai si stanno fratturando (2) (ANSA) - ROMA, 15 SET - I cambiamenti in corso nei due ghiacciai erano noti, ma adesso e' stata documentata la crescita delle aree danneggiate dal 1997 al 2019, grazie ai dati del satellite Sentinel-2 del programma Copernicus, gestito da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea, e del satellite Landsat di Nasa e del Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs). Le immagini indicano che in entrambi i ghiacciai ci sono zone ricche di fratture e crepacci in corrispondenza delle aree al confine con le piattaforme di ghiaccio galleggianti. (ANSA). Y75-BG 15-SET-20 16:40 NNNN
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 16.41.30 SICUREZZA: GABRIELLI, 'CASI COME MORTE WILLY O ACERRA NON NASCONO DA MATTINA ALLA SERA' = ADN1401 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SICUREZZA: GABRIELLI, 'CASI COME MORTE WILLY O ACERRA NON NASCONO DA MATTINA ALLA SERA' = Roma, 15 set. (Adnkronos) - "Ogni tanto ci si risveglia, sembra che in questo Paese si viva una sorta di sindrome di 'Alice nel paese delle meraviglie'. Alcuni fenomeni non nascono dalla mattina alla sera, ma sono frutto di quello che viviamo, dei valori che abbiamo inserito nel nostro vivere la comunità. Siamo molto preoccupati, ma non per i casi singoli, che sono dolorosi e tristi. Queste sono situazioni legate a uno stile di vita molto diffuso, che vive nelle nostre città e quartieri. Dovremmo fare tutti considerazioni, non solo pensare al fatto che mancano i controlli, che serve un poliziotto in più. C'è un tema di agenzie educative nel nostro Paese". Lo ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli, a margine del secondo
CORONAVIRUS: GABRIELLI, 'PREOCCUPATI PER ORDINE PUBBLICO, C'E' BISOGNO DI DIALOGO E COMPRENSIONE' =
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 16.29.38
CORONAVIRUS: GABRIELLI, 'PREOCCUPATI PER ORDINE PUBBLICO, C'E' BISOGNO DI DIALOGO E COMPRENSIONE' =
ADN1365 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CORONAVIRUS: GABRIELLI, 'PREOCCUPATI PER ORDINE PUBBLICO, C'E' BISOGNO DI DIALOGO E COMPRENSIONE' = Roma, 15 set. (Adnkronos) - "È una fase estremamente complicata in cui dovremmo andare alla ricerca della salvaguardia delle istituzioni, ma anche le istituzioni devono fare un passo verso i disagi vissuti dalla comunità. Sono preoccupato per le questioni di ordine pubblico: mai come in questo periodo chi ha responsabilità della sicurezza deve avere la capacità di empatizzare con chi sta vivendo situazioni di disagio. C'è bisogno di dialogo e comprensione, di sollecitare il senso di responsabilità più che di esercizi muscolari". Lo ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli, a margine del secondo incontro del gruppo di lavoro sulle minacce criminali correlate all'emergenza Covid-19 dell'Europol in corso a Roma. "O si supera la situazione insieme, come comunità, o sarà difficile. Il fatto che questo non è un tema che riguarda solo il nostro Paese la dice lunga sulla dimensione del problema che stiamo affrontando. Chi ha l'uso legittimo della forza deve mettere un surplus di empatia e sensibilità", ha aggiunto. (Vab/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 15-SET-20 16:29 NNNN
CORONAVIRUS: GABRIELLI, 'PREOCCUPATI PER ORDINE PUBBLICO, C'E' BISOGNO DI DIALOGO E COMPRENSIONE' =
ADN1365 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CORONAVIRUS: GABRIELLI, 'PREOCCUPATI PER ORDINE PUBBLICO, C'E' BISOGNO DI DIALOGO E COMPRENSIONE' = Roma, 15 set. (Adnkronos) - "È una fase estremamente complicata in cui dovremmo andare alla ricerca della salvaguardia delle istituzioni, ma anche le istituzioni devono fare un passo verso i disagi vissuti dalla comunità. Sono preoccupato per le questioni di ordine pubblico: mai come in questo periodo chi ha responsabilità della sicurezza deve avere la capacità di empatizzare con chi sta vivendo situazioni di disagio. C'è bisogno di dialogo e comprensione, di sollecitare il senso di responsabilità più che di esercizi muscolari". Lo ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli, a margine del secondo incontro del gruppo di lavoro sulle minacce criminali correlate all'emergenza Covid-19 dell'Europol in corso a Roma. "O si supera la situazione insieme, come comunità, o sarà difficile. Il fatto che questo non è un tema che riguarda solo il nostro Paese la dice lunga sulla dimensione del problema che stiamo affrontando. Chi ha l'uso legittimo della forza deve mettere un surplus di empatia e sensibilità", ha aggiunto. (Vab/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 15-SET-20 16:29 NNNN
Allarme Europol: rischio infiltrazioni mafie su Recovery Fund
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 16.20.26
* Allarme Europol: rischio infiltrazioni mafie su Recovery Fund
* Allarme Europol: rischio infiltrazioni mafie su Recovery Fund De Bolle: monitorare uso fondi. Rizzi: agire prima possibile Roma, 15 set. (askanews) - Le mafie allungano le mani sui miliardi di euro del Recovery Fund varato dall'Unione europea per fare fronte alla emergenza pandemia da Covid-19. A lanciare l'allarme è stato il direttore esecutivo di Europol, Catherine De Bolle, nel corso del working Group che riunisce i vertici delle polizie di numerosi Paesi a Roma. Le mafie hanno già preso di mira le risorse economiche messe in campo - ha spiegato de Bolle - ed è importante che al massimo livello dell'Unione Europa ci sia la consapevolezza dei rischi connessi alla somministrazione di sussidi legati alla emergenza pandemia. "Non esistono al momento concreti riscontri sotto il profilo processuali", ha detto il vice capo della Polizia Vittorio Rizzi, parlando dei rischi in Italia, ma occorre vigilare poiché il rischio è quello di scoprire troppo tardi le infiltrazioni quando "il danno all'economia reale diventa irreparabile". Si registra un incremento delle infiltrazioni criminali nell'economia - ha sottolineato De Bolle - per questo motivo Europol ha chiesto ai paesi dell'Unione di monitorare con attenzione i finanziamenti connessi al Recovery Fund. Red/Cro 20200915T162012Z
* Allarme Europol: rischio infiltrazioni mafie su Recovery Fund
* Allarme Europol: rischio infiltrazioni mafie su Recovery Fund De Bolle: monitorare uso fondi. Rizzi: agire prima possibile Roma, 15 set. (askanews) - Le mafie allungano le mani sui miliardi di euro del Recovery Fund varato dall'Unione europea per fare fronte alla emergenza pandemia da Covid-19. A lanciare l'allarme è stato il direttore esecutivo di Europol, Catherine De Bolle, nel corso del working Group che riunisce i vertici delle polizie di numerosi Paesi a Roma. Le mafie hanno già preso di mira le risorse economiche messe in campo - ha spiegato de Bolle - ed è importante che al massimo livello dell'Unione Europa ci sia la consapevolezza dei rischi connessi alla somministrazione di sussidi legati alla emergenza pandemia. "Non esistono al momento concreti riscontri sotto il profilo processuali", ha detto il vice capo della Polizia Vittorio Rizzi, parlando dei rischi in Italia, ma occorre vigilare poiché il rischio è quello di scoprire troppo tardi le infiltrazioni quando "il danno all'economia reale diventa irreparabile". Si registra un incremento delle infiltrazioni criminali nell'economia - ha sottolineato De Bolle - per questo motivo Europol ha chiesto ai paesi dell'Unione di monitorare con attenzione i finanziamenti connessi al Recovery Fund. Red/Cro 20200915T162012Z
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