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martedì 30 agosto 2011

PENSIONI:CGIL, CON NUOVE NORME A RISCHIO MIGLIAIA LAVORATORI

PENSIONI:CGIL, CON NUOVE NORME A RISCHIO MIGLIAIA LAVORATORI

(ANSA) - ROMA, 30 AGO - La norma pensionistica introdotta
nel
vertice di maggioranza di ieri ''oltre che iniqua e
discriminatoria, se non sara' cancellata, mettera' a rischio il
futuro di migliaia di lavoratori coinvolti in processi di
mobilita' sapendo di poter contare sulle pensioni di
anzianita'''. E' quanto afferma la Cgil in una nota della
segreteria nazionale.
La norma sulle pensioni introdotta nella manovra, infatti,
spiega la Cgil, ''rendera' inapplicabili gli accordi di
riorganizzazione dei grandi gruppi industriali e di servizi,
sottoscritti dallo stesso governo, come, ad esempio, per
Alitalia, Telecom, Finmeccanica e Fiat''. Inoltre, prosegue la
nota, ''mettera' a rischio anche la tenuta dei fondi di
accompagnamento aziendale utilizzati per la mobilita' e
l'incentivazione, come, ad esempio quelli per le banche, le
ferrovie e le Poste''. Questo, conclude la nota, ''rappresenta
una ulteriore ragione per mobilitarsi e aderire allo sciopero
generale proclamato per il prossimo 6 settembre contro una
manovra iniqua, discriminatoria e con tratti di
incostituzionalita'''.(ANSA).

TL
30-AGO-11 20:38 NNNN

Manovra/Crescono dubbi su norma pensioni, malumore Pdl su Sacconi

Manovra/Crescono dubbi su norma pensioni, malumore Pdl su Sacconi
In molti lo indicano come la 'mente' del blitz

Roma, 30 ago. (TMNews) - Malumore per il polverone sollevato,
timore degli effetti e di eventuali controindicazioni giuridiche.
E' già nel mirino di molti, nel Pdl e nel governo, la contestata
la misura sulle pensioni e il riscatto degli anni universitari,
lanciata ieri al termine del vertice di Arcore. Tanto che,
riferiscono, il governo in queste ore starebbe riflettendo sulla
percorribilità della proposta, che è già riuscita a 'compattare'
nelle critiche Cgil, Cisl e Uil e diverse categorie professionali.

Nel mirino di una parte del Pdl ci sarebbe soprattutto Maurizio
Sacconi, indicato come 'mente' dell'iniziativa, che avrebbe
gestito la partita - secondo alcune fonti di governo - insieme a
Roberto Calderoli e Giulio Tremonti.

Sempre in casa Pdl trapela un giudizio non del tutto positivo
del premier Silvio Berlusconi rispetto a questo capitolo. C'è
addirittura chi giura che solo al termine del vertice di Arcore
si sarebbe discusso di sfuggita della vicenda e che l'averla
inserita nel comunicato sarebbe frutto di un blitz di fine
vertice sotto la regia di Sacconi.

Forse è troppo avvalorare la tesi di chi giura sulla
'dissociazione' del premier rispetto alla contestata norma. Di
certo la novità è che in queste ore la norma viene ancora
attentamente vagliata per valutarne ogni implicazione.

Tom

301944 ago 11


Manovra/ Cgil: 7000 lavoratori Telecom penalizzati norme pensioni Governo dimostra incapacità

Manovra/ Cgil: 7000 lavoratori Telecom penalizzati norme pensioni
Governo dimostra incapacità

Roma, 30 ago. (TMNews) - "Oltre alla gravità dell`intervento in
sé, per metodo e merito, con un allungamento da 1 a 5 anni per
accedere alla pensione di anzianità, migliaia di persone
rischiano ora di stare senza reddito. Persone che hanno iniziato
in giovane età la propria carriera professionale e, magari, hanno
poi accettato di andare in mobilità contando di essere in
pensione al termine della stessa. Il Governo infatti non può non
sapere che, in questi anni di crisi, migliaia di lavoratori sono
andati in mobilità volontaria, con accordi sindacali molti
firmati proprio al Ministero del Lavoro, programmando il proprio
pensionamento con le vecchie regole". Cosi dichiara in una nota
Alessandro Genovesi, Segretario Nazionale di SLC-CGIL.

"Pensiamo ad importanti riorganizzazioni come quelle di Telecom
Italia o di altre grandi aziende dei servizi ed industriali, con
decine e decine di migliaia di lavoratori che sono già andati in
mobilità confidando di raggiungere, al termine del periodo, i
requisiti per andare in pensione. Cosa ne sarà ora di queste
migliaia di lavoratori che saranno per almeno un anno senza
reddito alcuno? Quanti danni si faranno oggi e domani anche alle
stesse imprese, rendendo la mobilità volontaria uno "strumento a
rischio"?

"Solo nelle aziende delle TLC - continua Genovesi - negli ultimi
tre anni sono andati in mobilità oltre 7 mila lavoratori di cui
oltre almeno il 60% confidando, nel periodo di mobilità, di
raggiungere i 40 anni di anzianità contando l`anno di servizio
militare o gli anni universitari. L`anno o gli anni in più in cui
saranno senza reddito cosa faranno? Andranno a bussare alle porte
di chi ha voluto questa norma iniqua e distruttiva?. Chiederanno
di essere riassunti? Pagheranno le imprese? Andranno a lavorare a
nero?"

"Ogni giorno che passa - conclude il sindacalista - questo
Governo dimostra tutta la propria incapacità e tutto il proprio
livore contro le lavoratrici e lavoratori del Paese. Un motivo in
più se mani ve ne fosse stato bisogno per scioperare il prossimo
6 Settembre".

red-eco

301848 ago 11


PENSIONI. MANOVRA, FIOM: NOVITA' SONO INACCETTABILI E ODIOSE "SI FA CASSA SULLE SPALLE DEI LAVORATORI E DEI GIOVANI".

PENSIONI. MANOVRA, FIOM: NOVITA' SONO INACCETTABILI E ODIOSE
"SI FA CASSA SULLE SPALLE DEI LAVORATORI E DEI GIOVANI".

(DIRE) Roma, 30 ago. - Su contributo di solidarieta' e pensioni
le novita' sulla manovra sono "inaccettabili e odiose". Lo
afferma la Fiom. In una nota la segreteria nazionale attacca: "Il
governo ha trovato la sua unita' facendo cassa sulle spalle dei
lavoratori dipendenti e dei giovani. Oltre a cancellare per legge
i contratti nazionali e a dare alle imprese la liberta' di
licenziare, l'accordo che la maggioranza ha raggiunto al suo
interno sulle modifiche alla manovra viene fatto pagare
interamente alle lavoratrici e ai lavoratori, cancellando il
minimo contributo che era stato chiesto agli alti redditi e
colpendo le pensioni di anzianita'".
Fiom osserva che "non vengono riconosciuti gli anni di
servizio prestati col servizio militare, ne' quelli riscattati
per la laurea, prima utili ai fini del calcolo dei 40 anni
necessari per la pensione di anzianita'. Cio' comportera', nei
fatti, l'allungamento del periodo lavorativo e, in alcuni casi,
la cancellazione della pensione di anzianita' con pesanti
conseguenze sui lavoratori e sulle prospettive di occupazione dei
giovani. Vengono, inoltre, messe a rischio le tante intese
raggiunte nelle aziende in crisi sulla collocazione in mobilita'
volontaria come accompagnamento alla pensione. Una ragione in
piu' per scioperare contro una manovra che e' profondamente
iniqua nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori."

(Com/Tar/ Dire)
18:55 30-08-11

NNNN

MANOVRA: COMUNE DI NAPOLI ADERISCE A SCIOPERO GENERALE CGIL

MANOVRA: COMUNE DI NAPOLI ADERISCE A SCIOPERO GENERALE CGIL =

Napoli, 30 ago. - (Adnkronos) - Il Comune di Napoli aderisce
allo sciopero generale proclamato per il 6 settembre dalla Cgil. Alla
manifestazione organizzata a Napoli, in rappresentanza del Comune,
sara' presente con il gonfalone il vicesindaco Tommaso Sodano, essendo
il sindaco Luigi de Magistris impegnato, quel giorno, alla Biennale di
Venezia, come previsto da tempo.

Secondo il sindaco, ''la manovra finanziaria del Governo,
infatti, penalizza gli enti locali con pesanti tagli che li
costringeranno ad incrementare le tariffe e le tasse oppure a
diminuire le prestazioni nel settore del welfare e dei servizi
pubblici".

"La manovra finanziaria, inoltre - aggiunge de Magistris -
insiste negativamente sul Mezzogiorno del paese e sulle fasce deboli,
oltre a rappresentare un pericoloso vulnus ai diritti dei lavoratori
in particolare con le misure introdotte dall'articolo 8 del
provvedimento. Per questo ci auguriamo che il governo compia
un'inversione di rotta, per questo sosteniamo le ragioni dello
sciopero del 6 settembre'', conclude.

(Rre/Ct/Adnkronos)
30-AGO-11 19:02

NNNN

MANOVRA: I SINDACATI INSORGONO, LE PENSIONI NON SI TOCCANO/ADNKRONOS = CISL E UIL, MISURA INIQUA - CGIL, E' UN GOLPE

MANOVRA: I SINDACATI INSORGONO, LE PENSIONI NON SI TOCCANO/ADNKRONOS =
CISL E UIL, MISURA INIQUA - CGIL, E' UN GOLPE

Roma, 30 ago. - (Adnkronos) - I sindacati insorgono. E, per una
volta tutti dalla stessa parte, bocciano le modifiche proposte per la
manovra. A partire da quella sulle pensioni, che esclude gli anni
riscattati, per l'universita' o il servizio militare, dal calcolo del
requisito di anzianita'. Il giorno dopo il 'compromesso di Arcore',
sale la tensione su una scelta che viene definita "iniqua e
inaccettabile" da chi si attesta su posizioni piu' moderate, la Cisl e
la Uil, e addirittura "un golpe" dalla Cgil, che prepara lo sciopero
generale del 6 settembre.

"Dopo il vertice di ieri a Villa San Martino le ragioni dello
sciopero del 6 settembre sono confermate e rafforzate. Sulle pensioni
e' stato fatto un golpe", scandisce il leader di Corso d'Italia
Susanna Camusso. Il messaggio che passa, evidenzia, "e' che non ci si
puo' fidare dello Stato e delle istituzioni. E questo apre un
contenzioso infinito perche' tutti potranno dire di essere stati
discriminati". Allora, e' la sintesi, "oggi possiamo dire che era una
bugia che non avrebbero toccato le pensioni".

Altrettanto ferma, seppure con toni meno perentori, la posizione
del leader della Cisl, Raffaele Bonanni. ''La partita non puo'
chiudersi cosi'. Il Governo ed il Parlamento devono sforzarsi di
ricercare il massimo di equita' e di consenso in questa manovra. Per
salvare i giocatori di calcio ed i redditi alti dal contributo di
solidarieta', e' sbagliato penalizzare chi ha riscattato con i propri
soldi la laurea ed il servizio militare. Questo non va bene. Non e'
una operazione equa''. (segue)

(Fin/Ct/Adnkronos)
30-AGO-11 18:07

NNNN
MANOVRA: I SINDACATI INSORGONO, LE PENSIONI NON SI TOCCANO/ADNKRONOS (2) =
ANGELETTI, E' LA FINE DELL'ANZIANITA' - UGL, BASTA INTERVENTI
PER FARE CASSA

(Adnkronos) - E se per il leader Luigi Angeletti il ritocco
sulla previdenza rappresenta "la fine delle pensioni di anzianita'",
perche' "d'ora in avanti nessuno, considerando l'eta' in cui si inizia
a lavorare e gli anni di contributi necessari, andra' piu' in pensione
prima del tempo", la segreteria della Uil ritiene "inaccettabile
l'ennesimo intervento sul sistema pensionistico".

Cosi', infatti, una parte di lavoratori, dopo aver accumulato 40
anni di contribuiti, "e' costretta a proseguire nella sua attivita'
senza alcun vantaggio in termini di miglioramento delle proprie
condizioni previdenziali". E' inoltre "inaccettabile questo
provvedimento perche', ancora una volta, si preferisce 'fare cassa'
andando ad incidere sulle pensioni piuttosto che aumentando
l'imposizione fiscale sui grandi patrimoni immobiliari come, peraltro,
proposto dalla Uil".

Anche dall'Ugl arriva una censura netta. ''Non si puo'
intervenire sempre sulle pensioni per rimpinguare le casse dello
Stato'', dice il segretario generale Giovanni Centrella, che evidenzia
come con questa misura ''non si fara' altro che scaricare sulle
lavoratrici e sui lavoratori i costi della correzione dei conti
pubblici, causando causando un danno economico inaccettabile a coloro
che hanno gia' pagato o stanno versando le rate per riscattare questi
anni, danno particolarmente gravoso per le tante persone in mobilita'
che gia' si trovano ad affrontare una situazione difficile''. (segue)

(Fin/Ct/Adnkronos)
30-AGO-11 18:07

NNNN
MANOVRA: I SINDACATI INSORGONO, LE PENSIONI NON SI TOCCANO/ADNKRONOS (3) =
PROTESTANO METALMECCANICI E MEDICI - DUBBI 'TECNICI' SU MISURA

(Adnkronos) - Proprio dalle categorie piu' esposte arrivano le
proteste piu' vibranti. Sono "inaccettabili le annunciate modifiche
del Governo alla manovra economica, soprattutto quelle relative al
sistema pensionistico", sostengono i segretari generali della Fim e
della Uilm, Giuseppe Farina e Rocco Palombella. L'intervento
annunciato dal Governo, infatti, "azzera di fatto i contributi del
servizio militare e del riscatto della laurea, allungando da uno a
piu' anni la permanenza al lavoro per decine di migliaia di lavoratori
metalmeccanici, creando gravi problemi ai processi di mobilita' e
pensionamento in corso".

Operai, ma anche medici. Il Sindacato dei medici italiani (Smi)
attacca duramente. Per il segretario generale, Salvo Cali', "e' un
furto di diritti quello che si sta perpetrando nei confronti dei
medici italiani". Per il segretario nazionale dell'Anaao Assomed,
Costantino Troise, si tratta di un provvedimento "meschino ed
estemporaneo chiamato a colmare i vuoti lasciati da un rinvio a tempo
indefinito dei tagli ai costi della politica. Improntato a un totale
disprezzo per gli anni di studio, indispensabili per un Paese civile e
avanzato".

La norma, intanto, raccoglie dubbi anche sul fronte 'tecnico'.
"E' una norma che mi da' due perplessita': la prima dal punto di vista
del gettito, la seconda dal punto di vista della fattibilita'", spiega
Alberto Brambilla, presidente del 'Nucleo di valutazione della spesa
previdenziale' (Nvsp) presso il ministero del Lavoro e delle Politiche
sociali. "Al di la' del fatto -osserva- che non porta un grande
gettito, perche' solo l'8% degli aventi diritto a proceduto al
riscatto della laurea, se la norma fosse retroattiva temo che questa
manovra possa essere impugnata".

(Fin/Ct/Adnkronos)
30-AGO-11 18:07

NNNN

Manovra/ Camusso: Sulle pensioni è stato fatto un golpe "Messaggio Governo è che non ci si può fidare dello Stato"



MANOVRA. CAMUSSO: SULLE PENSIONI E' UN VERO E PROPRIO GOLPE


(DIRE) Roma, 30 ago. - "Sulle pensioni e' stato fatto un golpe".
Cosi' il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso,
commenta l'esito del vertice di ieri ad Arcore sulla manovra. In
conferenza stampa per presentare lo sciopero del 6 settembre, la
leader sindacale denuncia la "discriminazione di genere" nei
confronti di "tutti i lavoratori maschi italiani che hanno fatto
il militare" e l'effetto "ancora piu' tragico sui laureati".
Camusso poi prevede che le misure sulle pensioni produrranno "un
contenzioso infinito". (SEGUE)

(Tar/ Dire)
16:16 30-08-11

NNNN
MANOVRA: CAMUSSO, GOLPE SU PENSIONI, RAFFORZATE RAGIONI SCIOPERO** =

Roma, 30 ago. (Adnkronos) - "Dopo il vertice di ieri a Villa San
Martino le ragioni dello sciopero del 6 settembre sono confermate e
rafforzate. Sulle pensioni e' stato fatto un golpe". Lo sostiene il
leader della Cgil, Susanna Camusso.

(Rem/Ct/Adnkronos)
30-AGO-11 16:13

NNNNMANOVRA: CAMUSSO, SU PENSIONI E' STATO FATTO UN GOLPE =
(AGI) - Roma, 30 ago. - "Le decisioni prese ieri dal Governo
sulle pensioni sono paragonabili a un golpe". Lo ha detto la
leader della Cgil, Susanna Camusso, illustrando alla stampa le
ragioni dello sciopero generale del prossimo 6 settembre.
"La norma - ha aggiunto - penalizza tutti i lavoratori
maschi di questo Paese", quelli che hanno fatto il servizio di
leva "riceveranno il brillante risultato che quell'anno non
vale e dovranno lavorare un anno in piu'", mentre quelli che
hanno riscattato gli anni dell'universita' e hanno fatto "un
contratto con lo Stato" dovranno "lavorare dai 4 agli 8 anni in
piu'". La norma, secondo la Camusso, "e' discriminatoria" e
puo' aprire dei contenziosi legali "infiniti". Il "messaggio
che arriva - ha poi sottolineato - e' che non ci si puo' fidare
dello Stato". (AGI)
Fri
301615 AGO 11

NNNNMANOVRA:CGIL,RAFFORZATI MOTIVI SCIOPERO,GOLPE PENSIONI ++
CAMUSSO, SI APRE STAGIONE NELLE PIAZZE
(ANSA) - ROMA, 30 AGO - ''Dopo il vertice di Villa San
Martino le ragioni del nostro sciopero generale sono non solo
confermate ma anche rafforzate'', dice la leader della Cgil
Susanna Camusso. ''Sulle pensioni e' stato fatto un golpe della
cui gravita' forse ancora non ci si e' resi conto'', spiega. Ed
ai giornalisti dice: ''Se la stagione che si apre e' quella
delineata dal vertice di ieri vi tocchera' fare ancora lunghe
presenze nelle piazze''.(ANSA).

RUB/BRO
30-AGO-11 16:17 NNNN
Manovra/ Camusso: Sulle pensioni è stato fatto un golpe
"Messaggio Governo è che non ci si può fidare dello Stato"

Roma, 30 ago. (TMNews) - "Sulle pensioni è stato fatto un golpe,
della cui gravità non ci si è resi del tutto conto". È durissimo
il giudizio del leader della Cgil, Susanna Camusso, sulle
modifiche alla manovra economica decise ieri durante il vertice
di maggioranza.

Nel corso della conferenza stampa, Camusso ha spiegato che fra i
lavoratori e il popolo della 'rete', soprattutto quello più
giovane, c'è comunque piena consapevolezza della gravità della
decisione assunta dalla maggioranza. Secondo il leader della
Cgil, la norma relativa al servizio di leva "c'è una
discriminazione di genere e di condizione". La norma sul riscatto
della laurea "è ancora più tragica - ha proseguito Camusso - chi
dice che tutte queste persone hanno pagato soldi inutilmente per
il riscatto della laurea e che andranno in pensione a 70 anni
alle stesse condizioni di nove anni prima". Il numero uno della
Confederazione di corso d'Italia ha aggiunto che "il messaggio
del Governo è che non ci si può fidare dello Stato e che non vale
la pena studiare. È un'ipotesi costruita per dire al paese 'non
fidatevi delle istituzioni e del funzionamento dello Stato'".

(Segue)

Vis/Ral

301625 ago 11
Manovra/ Camusso: Sulle pensioni è stato fatto un golpe -2-
"Ci sarà contenzioso infinito, è una certezza"

Roma, 30 ago. (TMNews) - Camusso è convinta che le modifiche alla
manovra in materia di pensioni "determineranno un contenzioso
infinito. Questa è una certezza". Il segretario generale della
Cgil ha sottolineato che "siamo di fronte a una discriminazione e
a una violazione di uguali diritti e condizioni".

Camusso ha parlato inoltre di "manovra classista" e di
"vendetta" contro quelli che la pensano diversamente dal governo,
a partire dal sistema cooperativo. "Mi auguro - ha concluso - che
nessuno dica che è una manovra per la crescita. Avrà un effetto
depressivo e il sospetto è che si colpiscano tutti i settori che
hanno avuto una opinione diversa da quella del governo".

Vis/Sar

301630 ago 11
MANOVRA. CAMUSSO: SULLE PENSIONI E' UN VERO E PROPRIO GOLPE-2


(DIRE) Roma, 30 ago. - I lavoratori che hanno fatto il militare,
spiega Camusso, "ricevono il brillante risultato che quell'anno
no vale e devono lavorare un anno in piu'". Cosi' "si colpiscono
i lavoratori".
I laureati poi "hanno speso inutilmente i soldi per il
riscatto e sono costretti a lavorare da 4 a 8 anni in piu'. Il
messaggio alle nuove generazioni e' quello che non ci si puo'
fidare dello Stato e non vale la pena di studiare".

(Tar/ Dire)
17:21 30-08-11

MANOVRA. CAMUSSO: DOPO ARCORE RAGIONI SCIOPERO SONO RAFFORZATE-2


(DIRE) Roma, 30 ago. - "Abbiamo il timore che ci sia anche la
quarta manovra", osserva Camusso per la quale dopo Arcore la
manovra non e' poi tanto mutata: "Sono cambiati due articoli e
resta l'ignobile norma dell'articolo 8".
La leader di corso d'Italia prende poi di mira alcuni punti
del provvedimento. Sulle pensioni "e' stato fatto un golpe",
abolire il contributo di solidarieta' e' la "strada ingiusta, si
discriminano i lavoratori pubblici che gia' ce l'hanno. Una parte
sola del Paese paga tutti i costi, ci voleva equita'". Quella del
governo insomma e' una "manovra classista".
Gli interventi sulle cooperative sono "insieme a quelli sulle
energie rinnovabili un'operazione contro gli unici settori in
crescita" con un "effetto depressivo. Viene il sospetto che si
colpiscano i settori che hanno avuto opinioni diverse da quelle
del governo". Sugli enti locali la riduzione dei tagli non e'
sufficiente. In definitiva, denuncia Camusso, "anche a noi i
conti non tornano" sui saldi.

(Tar/ Dire)
17:32 30-08-11

NNNNMANOVRA:CGIL,RAFFORZATI MOTIVI SCIOPERO,GOLPE PENSIONI (2)

(ANSA) - ROMA, 30 AGO - Della gravita' delle modifiche alla
manovra decise ieri ''se ne sono resi conto - dice Susanna
Camusso - solo i lavoratori, come si vede dalle iniziative di
sciopero spontanee e dai commenti sui blog''. C'e' ''un
accanimento nei confronto dei lavoratori e delle pensioni che
continua a rendere questa manovra profondamente ingiusta''.
Sulla cancellazione del riscatto dell'anno di leva
obbligatoria si introduce ''una discriminazione di genere e di
condizione. Si colpiscono tutti i lavoratori precoci con un anno
in piu'''. Ma ''c'e' una seconda discriminazione, forse ancora
piu' tragica, per i laureati, che hanno fatto un contratto con
lo stato per il quale pagando avevano un diritto, ed hanno speso
i soldi inutilmente. Lavoreranno da a quattro a otto anni in
piu', dice la leader della Cgil. Sottolineando che ''il
messaggio che arriva ai giovani e' che non ci puo' fidare dello
Stato. Si dice al Paese: non fidatevi delle Istituzioni''.
Sono norme che apriranno ''un contenzioso infinito'', perche'
''se la Costituzione ha ancora un senso siamo alla violazione
degli uguali diritti ad uguali condizioni''. Quanto poi alla
cancellazione del contributo di solidarieta'', i commenti di
''alcuni direttori di giornali e tg sono forse dovuti alla
scampato pericolo, ma dal punto di vista dell'equit… e' un nuovo
torto. Si e' scelta una strada ingiusta, che discrimina e
penalizza i lavoratori pubblici rispetto a tutti gli altri, e fa
ancora cadere solo su una parte del Paese tutti i costi della
manovra''. Anche in questo caso ''se la costituzione ha ancora
un senso siamo di fronte alla violazione di numerose norme'',
c'e' ''una implicita discriminazione del lavoro pubblico: sui
lavoratori pubblici si scaricano tutti gli interventi possibili,
dal blocco della contrattazione e del turn over al contributo di
solidarieta'. Cosa che apre problemi anche per tante promesse
che ci sono state e che ora difficilmente potranno essere
rispettate, come per i precari della scuola''.
''Con il vertice di ieri'', dice Susanna Camusso', ''non
cambia la manovra, cambiano solo due articoli su venti e gli
altri diciotto mantengono tutte le caratteristiche di
iniquita'''dell'impianto originario. C'e' una riduzione di due
miliardi dei tagli agli enti locali, ''meglio che nulla, ma
l'ammontare dei tagli pregiudica ancora i servizi i cittadini''.
Poi ''anche per noi i conti non tornano'', aggiunge il
segretario generale della Cgil: ''che i saldi siano invariati
non risulta''. Il Governo, cosi', ''continua a pensare ad un
piccolo serbatoio di voti fedeli''. Un solo riferimento
esplicito al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: Susanna
Camusso lo cita sottolineando ancora ''la responsabilita' del
Governo per aver negato per tre anni la crisi: Berlusconi - dice
- ancora ad inizio agosto ci ha detto che il nostro paese sta
meglio perche' c'e' un tycoon che lo guida, ed eravamo a solo
otto giorni dalla manovra straordinaria'' varata a meta' mese.
Nel Paese ''la situazione e' grave''. La Cgil, avverte Susanna
Camusso, ''continuera' la sua iniziativa di mobilitazione, a
partire dalla sciopero generale, anche se se Governo ricorrera'
prima alla fiducia per approvare la manovra' cosi' come
e''''.(ANSA).

RUB
30-AGO-11 18:02 NNNN
MANOVRA:CGIL,RAFFORZATI MOTIVI SCIOPERO,GOLPE PENSIONI (2)

(ANSA) - ROMA, 30 AGO - Della gravita' delle modifiche alla
manovra decise ieri ''se ne sono resi conto - dice Susanna
Camusso - solo i lavoratori, come si vede dalle iniziative di
sciopero spontanee e dai commenti sui blog''. C'e' ''un
accanimento nei confronto dei lavoratori e delle pensioni che
continua a rendere questa manovra profondamente ingiusta''.
Sulla cancellazione del riscatto dell'anno di leva
obbligatoria si introduce ''una discriminazione di genere e di
condizione. Si colpiscono tutti i lavoratori precoci con un anno
in piu'''. Ma ''c'e' una seconda discriminazione, forse ancora
piu' tragica, per i laureati, che hanno fatto un contratto con
lo stato per il quale pagando avevano un diritto, ed hanno speso
i soldi inutilmente. Lavoreranno da a quattro a otto anni in
piu', dice la leader della Cgil. Sottolineando che ''il
messaggio che arriva ai giovani e' che non ci puo' fidare dello
Stato. Si dice al Paese: non fidatevi delle Istituzioni''.
Sono norme che apriranno ''un contenzioso infinito'', perche'
''se la Costituzione ha ancora un senso siamo alla violazione
degli uguali diritti ad uguali condizioni''. Quanto poi alla
cancellazione del contributo di solidarieta'', i commenti di
''alcuni direttori di giornali e tg sono forse dovuti alla
scampato pericolo, ma dal punto di vista dell'equit… e' un nuovo
torto. Si e' scelta una strada ingiusta, che discrimina e
penalizza i lavoratori pubblici rispetto a tutti gli altri, e fa
ancora cadere solo su una parte del Paese tutti i costi della
manovra''. Anche in questo caso ''se la costituzione ha ancora
un senso siamo di fronte alla violazione di numerose norme'',
c'e' ''una implicita discriminazione del lavoro pubblico: sui
lavoratori pubblici si scaricano tutti gli interventi possibili,
dal blocco della contrattazione e del turn over al contributo di
solidarieta'. Cosa che apre problemi anche per tante promesse
che ci sono state e che ora difficilmente potranno essere
rispettate, come per i precari della scuola''.
''Con il vertice di ieri'', dice Susanna Camusso', ''non
cambia la manovra, cambiano solo due articoli su venti e gli
altri diciotto mantengono tutte le caratteristiche di
iniquita'''dell'impianto originario. C'e' una riduzione di due
miliardi dei tagli agli enti locali, ''meglio che nulla, ma
l'ammontare dei tagli pregiudica ancora i servizi i cittadini''.
Poi ''anche per noi i conti non tornano'', aggiunge il
segretario generale della Cgil: ''che i saldi siano invariati
non risulta''. Il Governo, cosi', ''continua a pensare ad un
piccolo serbatoio di voti fedeli''. Un solo riferimento
esplicito al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: Susanna
Camusso lo cita sottolineando ancora ''la responsabilita' del
Governo per aver negato per tre anni la crisi: Berlusconi - dice
- ancora ad inizio agosto ci ha detto che il nostro paese sta
meglio perche' c'e' un tycoon che lo guida, ed eravamo a solo
otto giorni dalla manovra straordinaria'' varata a meta' mese.
Nel Paese ''la situazione e' grave''. La Cgil, avverte Susanna
Camusso, ''continuera' la sua iniziativa di mobilitazione, a
partire dalla sciopero generale, anche se se Governo ricorrera'
prima alla fiducia per approvare la manovra' cosi' come
e''''.(ANSA).

RUB
30-AGO-11 18:04 NNNN

IN CARCERE IN SVEZIA PER SCHIAFFO A FIGLIO,'SOLO RIMPROVERO'

IN CARCERE IN SVEZIA PER SCHIAFFO A FIGLIO,'SOLO RIMPROVERO'
PARLA LEGALE POLITICO PUGLIESE ARRESTATO, ORA IN AMBASCIATA
(ANSA) - CANOSA DI PUGLIA (BARLETTA ANDRIA TRANI), 30 AGO -
Si trova nell'ambasciata italiana a Stoccolma Giovanni
Colasante, consigliere comunale di Canosa di Puglia, nel nord
Barese, arrestato il 23 agosto scorso per avere, secondo
l'accusa, picchiato in strada il figlio di 12 anni. Colasante,
che ha trascorso anche due notti e tre giorni in carcere ed e'
attualmente sottoposto alla misura dell'obbligo di firma,
attende con la moglie il giorno del processo e della sentenza,
fissato al 6 settembre prossimo.
''Sono sereni e Colasante e' assistito da un mio collega
svedese che l'ambasciata gli ha messo a disposizione'' ha
riferito l'avvocato del consigliere comunale, Giovanni Patruno.
''In Svezia vige un sistema diverso dal nostro - ha aggiunto -
per questo e' preferibile che sia seguito da un professionista
del posto con il quale mi sono consultato e resto in costante
contatto''.
Patruno, legale e amico, nonche' collega a Palazzo di citta'
di Colasante, spiega anche quanto accaduto il 23 agosto in
Svezia, poco prima che Colasante con i figli, il 12enne e uno
piu' piccolo, la moglie e due cognati con famiglie a seguito si
imbarcassero, cosa non piu' accaduta, per una crociera tra i
fiordi norvegesi.
''Dovevano andare al ristorante ma il ragazzino era ostinato
e si rifiutava di entrare - ha riferito Patruno - cosi' suo
padre lo ha rimproverato, certo con veemenza, magari
gesticolando, come siamo soliti fare, a voce alta, ma Colasante
non ha picchiato o preso a schiaffi il bambino''. Patruno
chiarisce anche come del presunto schiaffo abbiano saputo i
poliziotti. ''C'erano li' vicino due persone di nazionalita'
libica, hanno chiamato la polizia che erano nella zona e certo
la mancanza reciproca di conoscenza della lingua ha fatto il
resto, ma tutto questo, avendo anche sentito i testimoni
italiani dell'accaduto, sembra davvero assurdo, esagerato''.
Il resto della comitiva, bambini compresi, e' tornata oggi a
Canosa di Puglia, ancora incredula. ''Siamo fiduciosi che tutto
andra' per il meglio - ha concluso Patruno - e certi che sara'
cosi' perche' non c'e' stato alcun maltrattamento, ma solo un
forte rimprovero di un padre a un figlio''. (ANSA).

YPX-MP
30-AGO-11 17:30 NNNN

MANOVRA: FLC-CGIL, UN LADROCINIO L'INTERVENTO SULLE PENSIONI

MANOVRA: FLC-CGIL, UN LADROCINIO L'INTERVENTO SULLE PENSIONI

(ANSA) - ROMA, 30 AGO - "Ogni muta una caduta. Il segno
depressivo e antisociale della manovra finanziaria non cambia.
Anzi, si colpiscono ancora di pi— i lavoratori pubblici e
privati: invece di recuperare le risorse derivanti dalla
eliminazione della sovrattassa sui redditi alti con una imposta
patrimoniale, con una seria lotta alle evasioni fiscali e con
una riduzione seria dei costi della politica, si sceglie di far
cassa attraverso pesanti interventi sulle pensioni": lo afferma
Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil, dopo le
ultime modifiche alla manovra anticrisi.
Nel mirino, in particolare, la novita' secondo cui il
servizio militare e gli anni di universit…, anche se
regolarmente riscattati, non sono pi— riconosciuti ai fini della
maturazione dell'et… pensionistica. "E' un vero ladrocinio
quello che sta per commettere il governo a danno dei lavoratori
innalzando l'et… pensionabile da 1 fino a 6 anni - commenta -
chi ha fatto il militare dovr… rimanere in servizio un anno in
pi—, mentre chi ha riscattato gli anni di laurea addirittura
cinque. In molti casi queste misure si sommano fino a bloccare
per 6 anni l'uscita dal lavoro. Ma il tempo diventa infinito se
si aggiunge il prolungamento di un anno per la finestra mobile
nella scuola. I lavoratori, dopo i sacrifici per riscattare con
i loro soldi gli anni del corso di laurea e altri periodi
coperti dalla contribuzione figurativa come la maternit… e
l'assistenza alle persone disabili, adesso si vedono scippare
soldi e tempo prezioso della loro vita".
"Un governo bugiardo e infingardo - insiste Pantaleo - che ha
preso di mira nuovamente i settori della conoscenza, dove c'Š la
pi— alta concentrazione di personale laureato. Solo nella scuola
ogni anno ci sono in media 30.000 pensionamenti di docenti,
dirigenti e Ata di cui circa l'80% Š personale laureato. Evapora
il piano triennnale sulle immissioni in ruolo perchŠ ritardando
i pensionamenti non ci saranno prospettive di stabilizzazioni
nei prossimi anni n‚ per i precari e n‚ per i neolaureati che
intendono intraprendere la professione docente. Questo ulteriore
provvedimento si aggiunge, nei settori della conoscenza, ai
tagli pesantissimi agli organici, al blocco dei contratti, degli
scatti di anzianit…, al Tfr liquidato dopo due anni e alla
possibilit… di congelare la tredicesima mensilit…".
"Alle politiche antipopolari bisogna rispondere con un duro e
lungo conflitto, perchŠ il Governo Berlusconi sta portando il
Paese nel baratro. Si rafforzano tutte le ragioni per aderire in
massa allo sciopero generale indetto dalla Cgil il 6 settembre e
partecipare in massa alle manifestazioni territoriali" conclude.
(ANSA).

AB
30-AGO-11 13:47 NNNN

Facebook/ Da 500 a 5000 dollari per chi trova falle nel sistema

Facebook/ Da 500 a 5000 dollari per chi trova falle nel sistema
In 21 giorni versati a ricercatori esterni ben 40mila dollari

Roma, 30 ago. (TMNews) - In soli 21 giorni, Facebook ha pagato
40mila dollari a potenziali hacker informatici che, forzando le
protezioni, hanno scovato nuove falle nel sistema.

Lo rende noto la Bbc, secondo la quale un solo ricercatore si è
messo in tasca ben 7000 dollari per aver trovato sei "bachi
informatici" nel sistema ideato da Mark Zuckerberg.

Il responsabile della sicurezza di Facebook, Joe Sullivan, ha
commentato entusiasta l'iniziativa che ha portato a un
"miglioramento di molte curve del nostro codice (di
programmazione)".

Le ricompense, salvo quella eccezionale di 7000 dollari, vanno da
un minimo di 500 dollari a un massimo di 5000.

Facebook ha una squadra interna di super-tecnici per scovare
bachi informatici, ma da tempo riceveva anche segnalazioni di
anomalie da tecnici indipendenti. Un fenomeno vantaggioso per
molti versi, al punto che nel 2010 la società di Zuckerberg aveva
reso noto di non voler procedere legalmente contro quanti,
forzando il sistema, scoprivano nuove falle. A patto,
chiaramente, che venissero comunicate all'azienda.

Adesso l'ultima evoluzione del processo: l'iscrizione dei
potenziali pirati nella lista dei collaboratori di Facebook.

tiz

301749 ago 11


SANITA': DONATORI POLIZIA, RECORD EMERGENZA SANGUE NEL LAZIO

SANITA': DONATORI POLIZIA, RECORD EMERGENZA SANGUE NEL LAZIO =

Roma, 30 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Il Lazio ha bisogno
di sangue. "Nella regione la carenza di liquido ematico sta toccando
livelli record. In particolare, nelle ultime ore, e' scattata una vera
e propria emergenza per gli ospedali romani che non riescono a far
fronte alle richieste di sangue. La grave situazione, dovuta anche al
calo delle donazioni nei mesi estivi, sta pregiudicando l'attivita'
operativa dei nosocomi romani. Sono diversi gli interventi chirurgici
programmati rinviati per favorire le esigenze di pronto soccorso". Lo
afferma l'Advps-Onlus, Associazione donatori e volontari personale
Polizia di Stato.

"Numerosi sono stati anche gli acquisti di sacche di sangue da
altre regioni: per far fronte alle emergenze e' stato gia' inviato
diverse volte personale sanitario a Bergamo, Bolzano e Aversa". "Lo
scorso 16 agosto l'Asl Roma H (Sit di Velletri) - spiega Carmelo
Mandalari, responsabile Roma dell'Advps-Onlus - ha dovuto inviare a
Roma oltre 140 sacche di sangue per poter garantire gli interventi di
urgenza. Si tratta di un problema sanitario e sociale che va avanti da
molte legislature regionali". Con il paradosso che il Lazio e'
"l'unica regione a non essere autosufficiente in molti mesi dell'anno,
con particolare riferimento alla citta' di Roma e alla Provincia".

Insomma, il Lazio "e' in grave deficit e serve la solidarieta'
di tutti per salvare vite umane". Per questo motivo l'Advps-Onlus
invita tutti i possibili donatori a recarsi in qualsiasi Centro
trasfusionale oppure nei centri di raccolta gestiti dalle Associazioni
dei donatori di sangue. L'appello alla donazione e' rivolto a tutti i
cittadini in buona salute tra i 18 e i 65 anni. Per donare il sangue,
ricorda l'associazione, e' necessario avere un peso corporeo non
inferiore ai 50 Kg. E' necessario recarsi al prelievo a digiuno. E'
possibile bere un caffe', un te' o un succo di frutta. Non e'
consentito ingerire latte e derivati.

(Red-Mal/Ct/Adnkronos)
30-AGO-11 16:50

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SCIOPERI:SARA' UN SETTEMBRE CALDO,CGIL APRE STAGIONE DIFFICILE

SCIOPERI:SARA' UN SETTEMBRE CALDO,CGIL APRE STAGIONE DIFFICILE =
(AGI) - Roma, 30 ago. - Sara' un settembre caldo, e non solo
dal punto di vista meteorologico. Sul fronte degli scioperi, e'
prevista una raffica di proteste che prendera' il via con lo
stop generale della Cgil indetto per il 6 settembre contro la
manovra. Ma si incroceranno le braccia anche nel trasporto
aereo e ferroviario.
Il sindacato di Corso Italia ha indetto per martedi' uno
sciopero generale di otto ore per ogni turno "contro e per
cambiare la manovra iniqua e sbagliata del governo". Saranno
cento le piazze dove si terranno le manifestazioni mentre le
modalita' e l'articolazione della protesta nei vari settori
variera' da territorio a territorio. La Filt Cgil incrocera' le
braccia dalle 10 alle 18 nel trasporto aereo e dalla 9 alle 17
nel trasporto ferroviario. Sempre martedi' 6 a protestare per
l'intero turno di lavoro saranno anche i lavoratori del
pubblico e privato aderenti a Usb, Slai-Cobas, Cib-Unicobas,
Snater, Sicobas e Usi.
Il 15 settembre e' invece la volta dei trasporti. Gli
assistenti di volo di Meridiana Fly aderenti alla Filt Cgil Rsa
incrociano le braccia dalle 10 alle 14. Nella stessa giornata i
dipendenti di Trenitalia aderenti all'Orsa Ferrovie scioperano
per il settore cargo tutto il giorno dalle 21 del 15 alle 20.59
del 16. Il giorno dopo si fermano i lavoratori delle Fs
aderenti all'Orsa (personale settore cargo e settore trasporto
viaggiatori) dalle 21 del 17 alle 20.59 del 18. Sempre giovedi'
15 stop dei vigili del fuoco (compreso il personale degli
aeroporti) dalle 10 alle 14. Infine lunedi' 26 settembre la
protesta riguarda i magistrati professionali e onorari: al
ministero della Giustizia i dipendenti aderenti
all'Associazione magistrati tributari si asterranno dalle
udienze fino al 1 ottobre. (AGI)
Ila
301423 AGO 11

NNNN

MANOVRA: SPI CGIL, UN ACCORDO SULLE SPALLE DEI PENSIONATI

MANOVRA: SPI CGIL, UN ACCORDO SULLE SPALLE DEI PENSIONATI =

Roma, 30 ago. (Adnkronos) - "Ingiustizia e' fatta. Il contributo
di solidarieta' sparisce per alcuni ma resta a carico dei pensionati,
gia' colpiti dal blocco della perequazione, e dei pubblici
dipendenti". E' la posizione di Ivan Pedretti, segretario nazionale
Spi-Cgil. "Bossi e Berlusconi hanno ritenuto sommamente ingiusto
chiedere un contributo mensile netto di 21 euro, per due anni, a chi
ha un reddito netto di oltre 5.000 (lo 0,4% per due anni). Non e'
andata cosi' per il prelievo mensile di circa 42 euro netti messo a
carico di pensionati con un reddito netto di 1.900 euro. Un contributo
che gravera' su pensionato finche' campa (il 2,2% a vita)", spiega il
sindacato.

"La verita' e' che si sta usando la crisi per infliggere un
ulteriore colpo al sistema previdenziale pubblico. Lo conferma la
decisione, con effetto retroattivo, di non considerare utili ai fini
del raggiungimento dei 40 anni di contributi il servizio militare e,
soprattutto, gli anni riscattati", aggiunge Pedretti.

Questo Governo, conclude, "non ha accettato di tassare i
capitali esportati illegalmente perche' non ha voluto infrangere un
patto. Nessuno scrupolo invece nell'infrangere il patto con quei
cittadini che hanno investito il loro denaro per costruirsi un futuro.
Ancora una volta questo Governo premia l'illegalita'".

(Sec/Ct/Adnkronos)
30-AGO-11 15:27

NNNN
MANOVRA: PANTALEO (FLC-CGIL), GOVERNO FA CASSA CON PENSIONI =
(AGI) - Roma, 30 ago. - "Invece di recuperare le risorse
derivanti dalla eliminazione della sovratassa su redditi alti
con una imposta patrimoniale, con una seria lotta alle evasioni
fiscali e con una riduzione seria dei costi della politica, si
sceglie di far cassa attraverso pesanti interventi sulle
pensioni". Cosi' Mimmo Pantaleo, segretario generale della FLC
CGIL, commenta le ultime modifiche del governo alla manovra
anticrisi secondo cui il servizio militare e gli anni di
universita', anche se regolarmente riscattati, non sono piu'
riconosciuti ai fini della maturazione dell'eta' pensionistica.
"E' un vero ladrocinio - aggiunge Pantaleo - quello che sta
per commettere il governo a danno dei lavoratori innalzando
l'eta' pensionabile da uno fino a 6 anni. Chi ha fatto il
militare dovra' rimanere in servizio un anno in piu', mentre
chi ha riscattato gli anni di laurea addirittura cinque. In
molti casi queste misure si sommano fino a bloccare per 6 anni
l'uscita dal lavoro. Ma il tempo diventa infinito se si
aggiunge il prolungamento di un anno per la finestra mobile
nella scuola".
Per Pantaleo, ci si trova di fronte a "un governo bugiardo
e infingardo che ha preso di mira nuovamente i settori della
conoscenza dove c'e' la piu' alta concentrazione di personale
laureato. Solo nella scuola - elenca il segretario Flc Cgil -
ogni anno ci sono in media 30.000 pensionamenti di docenti,
dirigenti e ATA di cui circa l'80% e' personale laureato.
Evapora il piano triennale sulle immissioni in ruolo perche'
ritardando i pensionamenti non ci saranno prospettive di
stabilizzazioni nei prossimi anni ne' per i precari e ne' per i
neolaureati che intendono intraprendere la professione docente.
Questo ulteriore provvedimento si aggiunge, nei settori della
conoscenza, ai tagli pesantissimi agli organici, al blocco dei
contratti, degli scatti di anzianita', al TFR liquidato dopo
due anni e alla possibilita' di congelare la tredicesima
mensilita'". A questo si somma il decreto correttivo di
Brunetta con cui "si intende annullare ogni spazio di
contrattazione modificando in maniera unilaterale e retroattiva
il contratto vigente per penalizzare ancora di piu' la dignita'
del lavoro pubblico". Per Pantaleo, "alle politiche
antipopolari bisogna rispondere con un duro e lungo conflitto
perche' il Governo Berlusconi sta portando il Paese nel
baratro". A fronte di tutto cio', conclude il segretario, "si
rafforzano tutte le ragioni per aderire in massa allo sciopero
generale indetto dalla CGIL il 6 settembre e partecipare in
massa alle manifestazioni territoriali". (AGI)
Rmg
301524 AGO 11

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Anche i Paperoni tedeschi si schierano 'Tassateci di più e non tagliate il welfare'

Appello di 48 ricchi al governo: abbiamo troppi soldi


BERLINO - «Abbiamo tanti soldi, più di quanti ce ne servano. Per affrontare la crisi aumentate le tasse a noi ricchi, non tagliate welfare e servizi ai poveri o ai meno abbienti!». L´appello è di un gruppo di 48 tedeschi ad alto reddito, rilanciato ieri dal quotidiano berlinese Der Tagesspiegel in apertura della sezione economia. L´esempio dato in America dalle dichiarazioni pubbliche del supermiliardario Warren Buffett, poi a Parigi da molti esponenti delle "grandes familles" francesi, fa scuola. Viene raccolto anche dai ricchi della prima economia europea. E gli economisti dànno loro ragione: l´erario federale, raccogliendo l´invito dei "Paperoni" di Germania a spremerli di più, potrebbe contare su entrate tributarie supplementari stimate tra i dieci e i venti miliardi di euro in più ogni anno.
L´iniziativa è partita da Peter Vollmer, un editore berlinese settantunenne. «Non mi servono tutti i soldi che ho, ne ho più che abbastanza e la proprietà non è una priorità intoccabile per me, con parte dei miei soldi si possono fare cose sensate nell´interesse pubblico», egli dice. E ha lanciato un appello a organizzarsi per un pressing dei ricchi sul potere politico, chiedendo di essere tassati di più. Hanno già risposto in quarantotto persone: psicoterapeuti, pedagoghi, medici, imprenditori, insomma cittadini benestanti d´ogni tipo.
«Siamo intellettuali mossi dalla coscienza», ha spiegato Herr Vollmer al Tagesspiegel. L´editore non è nuovo a sorprese del genere: l´anno scorso ha donato 5 milioni di euro a un´associazione di beneficienza che si batte per imporre condizioni di lavoro più umane.
Il Tagesspiegel, aiutato da Herr Vollmer, ha fatto i conti: anche in Germania i ricchi sono sempre più ricchi, e la forbice del reddito si aggrava. Almeno 90mila cittadini federali hanno un patrimonio di 5 milioni di euro. Per cui, se il governo li tassasse di più introducendo tasse sulle proprietà immobiliari, o restaurando la patrimoniale abolita da Helmut Kohl, le entrate tributarie aumenterebbero tra i 10 e i 18 miliardi secondo Stefan Bach dell´istituto economico Diw, e di 20 miliardi l´anno a detta dell´armatore amburghese Peter Kraemer, un altro ricco solidale

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30 giugno 2011, n. 147 Regolamento recante attuazione dell'articolo 2, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificato dall'articolo 7 della legge n. 69/2009, in materia di termini, non superiori a 90 giorni, di conclusione dei procedimenti amministrativi di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, della Scuola superiore dell'economia e delle finanze, dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, della Guardia di finanza e dei Fondi previdenziali e assistenziali del personale della Guardia di finanza. (11G0189) (GU n. 200 del 29-8-2011 ) note: Entrata in vigore del provvedimento: 30/08/2011

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visti il regio decreto-legge 8 dicembre 1927, n. 2258, convertito dalla legge 6 dicembre 1928, n. 3474, istitutivo dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato e il relativo regolamento di organizzazione, approvato, da ultimo, con il decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 2003, n. 385 e il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 1° ottobre 2004 che individua gli uffici di livello dirigenziale non generale della Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato; Visto il regio decreto-legge 5 luglio 1934, n. 1187, recante provvedimenti per la Guardia di finanza, e successive modificazioni, ed in particolare gli articoli 23 e 33 che istituiscono, rispettivamente, il Fondo di previdenza per il personale appartenenti ai ruoli ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri e la Cassa ufficiali, attribuendo loro la personalita' giuridica; Visti l'articolo 1, comma 1, della legge 23 aprile 1959 n. 189 e l'articolo 1 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68, che dispongono che la Guardia di finanza e' una forza di polizia ad ordinamento militare, con competenza generale in materia economica e finanziaria, che dipende direttamente e a tutti gli effetti dal Ministro dell'economia e delle finanze, e le disposizioni che regolano l'assetto organizzativo, centrale e periferico, dello stesso Corpo costituite dall'articolo 5 della legge 23 aprile 1959, n. 189, dal decreto del Presidente della Repubblica 29 gennaio 1999, n. 34 e dalle determinazioni del Comandate generale; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, che disciplina l'attivita' di Governo e l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed in particolare l'articolo 17 comma 3, concernente l'adozione di regolamenti con decreti ministeriali nei casi previsti dalla legge; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, ed in particolare l'articolo 2 (come da ultimo sostituito dall'articolo 7 della legge 18 giugno 2009, n. 69) comma 3, che determina le modalita' di fissazione dei termini di conclusione dei procedimenti non superiori a novanta giorni; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni, che riforma l'organizzazione del Governo, ed in particolare gli articoli da 23 a 25, relativi all'ordinamento del Ministero dell'economia e delle finanze; Visti il decreto del Ministro delle finanze 28 settembre 2000, n. 301, che riordina la Scuola superiore dell'economia e delle finanze che, all'articolo 1 dello stesso decreto, viene definita come una istituzione di alta cultura e formazione, posta alle dirette dipendenze del Ministro, con autonomia organizzativa e contabile e di bilancio, e il decreto del Rettore 22 dicembre 2000, approvato con decreto del Ministro delle Finanze 28 dicembre 2000, concernente la disciplina di funzionamento e organizzazione della Scuola superiore dell'economia e delle finanze, e successive modificazioni, e il decreto del Rettore 20 giugno 2002, recante il regolamento didattico e di ricerca della Scuola superiore dell'economia e delle finanze, e successive modificazioni; Visto il decreto legislativo 3 luglio 2003 n. 173 di riorganizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze e delle agenzie fiscali; Vista la legge 18 giugno 2009, n. 69, recante disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita' nonche' in materia di processo civile che, tra l'altro, modifica ed integra alcuni articoli della citata legge n. 241/1990, ed, in particolare, l'articolo 7 della stessa legge n. 69/2009; Visti il decreto del Presidente della Repubblica 30 gennaio 2008, n. 43, di riorganizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze e il decreto ministeriale 28 gennaio 2009, che individua le attribuzioni degli Uffici di livello dirigenziale non generale dei dipartimenti del Ministero dell'economia e delle finanze; Visto il decreto del Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro per la semplificazione normativa del 12 gennaio 2010 (pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana, serie generale, 1° aprile 2010, n. 76), recante le linee di indirizzo per l'attuazione dell'articolo 7 della citata legge n. 69/2009; Considerato che, l'articolo 2, comma 2, della citata legge n. 241/1990, dispone che i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro il termine di trenta giorni salvo il diverso termine previsto da disposizioni di legge o dai provvedimenti previsti nei commi 3, 4 e 5 dello stesso articolo 2; Considerato che per la determinazione dei termini di conclusione dei procedimenti con durata non superiore ai novanta giorni l'articolo 2, comma 3, prevede l'adozione di distinti atti costituiti da decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, per le amministrazioni statali, e da provvedimenti adottati secondo il proprio ordinamento, per gli enti pubblici nazionali; Ritenuto di dover procedere all'emanazione di un unico regolamento che determini i termini di conclusione dei procedimenti non superiori a 90 giorni relativi ai dipartimenti in cui si articola il Ministero dell'economia e delle finanze, all'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, alla Scuola superiore dell'economia e delle finanze, alla Guardia di finanza e ai fondi previdenziali e assistenziali del personale dipendente dalla Guardia di finanza (Cassa ufficiali e Fondo di previdenza per ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri); Ritenuto di non ricomprendere negli elenchi dei procedimenti le procedure relative al rapporto di lavoro del personale "contrattualizzato," regolati dalla contrattazione collettiva di settore e dal decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, e ritenuto di ricomprendere in tali elenchi i procedimenti relativi al personale della Guardia di finanza che e' assoggettato al regime di diritto pubblico, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, del gia' citato decreto legislativo n. 165/2001; Ritenuto, a titolo meramente ricognitivo, su indicazione delle amministrazioni interessate e ferme restando le loro prerogative, nelle more dell'adozione dei provvedimenti applicativi dell'articolo 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241, di individuare contestualmente alla determinazione dei termini del procedimento, anche le unita' organizzative responsabili dello stesso, al fine di evitare le incertezze derivanti dall'adozione, in tempi diversi, di decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, che determinino i termini dei procedimenti, e di un altro atto che, per ciascuna amministrazione, individui le unita' organizzative responsabili degli stessi procedimenti; Udito il parere del Consiglio di Stato n. 1499/2011, Sezione consultiva per gli atti normativi, espresso nell'Adunanza del 21 aprile 2011; Sulla proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa; Adotta il seguente regolamento: Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente decreto si applica ai procedimenti amministrativi di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, della Scuola Superiore dell'economia e delle finanze, dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, della Guardia di finanza e dei fondi previdenziali e assistenziali del personale dipendente dalla Guardia di finanza (Cassa ufficiali e Fondo di previdenza per ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri). 2. I termini di conclusione dei procedimenti, non superiori a 90 giorni sono determinati nelle allegate tabelle, di seguito elencate, che costituiscono parte integrante del presente regolamento: a) Tabella A - Ministero dell'economia e delle finanze; b) Tabella B - Scuola superiore dell'economia e delle finanze; c) Tabella C - Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato; d) Tabella D - Guardia di finanza; e) Tabella E - Fondi previdenziali e assistenziali del personale dipendente dalla Guardia di finanza (Cassa ufficiali e Fondo di previdenza per il personale appartenente ai ruoli ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri). 3. Nelle more dell'adozione, da parte delle amministrazioni indicate al comma 1, dei provvedimenti applicativi dell'articolo 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241, le unita' organizzative responsabili dei procedimenti amministrativi sono quelle indicate, a titolo meramente ricognitivo, per ciascun procedimento, nelle allegate tabelle.



          
                      Avvertenza: 
              Il testo delle note qui  pubblicato  e'  stato  redatto
          dall'amministrazione  competente  per  materia,  ai   sensi
          dell'art.10,  commi  2  e  3,   del   testo   unico   delle
          disposizioni    sulla    promulgazione     delle     leggi,
          sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica
          e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica  italiana,
          approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n.1092, al solo fine
          di  facilitare  la  lettura  delle  disposizioni  di  legge
          modificate o alle  quali  e'  operato  il  rinvio.  Restano
          invariati il valore e l'efficacia  degli  atti  legislativi
          qui trascritti. 
          Note alle premesse: 
                
              Il  regio  decreto-legge  8  dicembre  1927,  n.   2258
          (Amministrazione   autonoma   dei   monopoli   di   Stato",
          convertito  dalla  legge  6  dicembre  1928,  n.  3474,  e'
          pubblicato nella Gazz. Uff. 14 dicembre 1927, n. 288. 
              Il decreto del Presidente della Repubblica 15  dicembre
          2003,    n.    385    (Regolamento    di     organizzazione
          dell'Amministrazione autonoma dei  monopoli  di  Stato,  e'
          pubblicato nella Gazz. Uff. 28 gennaio 2004, n. 22. 
              Il decreto del Ministro dell'economia e  delle  finanze
          1° ottobre 2004 (Regolamento di individuazione degli uffici
          di livello dirigenziale non  generale  nell'Amministrazione
          autonoma dei Monopoli di Stato,  ai  sensi  del  D.P.R.  15
          dicembre 2003, n. 385), e' pubblicato nella Gazz.  Uff.  13
          gennaio 2005, n. 9. 
              Il  regio  decreto-legge  5  luglio   1934,   n.   1187
          (Provvedimenti  per  la  regia  Guardia  di  finanza),   e'
          pubblicato nella Gazz. Uff. 30 luglio 1934, n. 177. 
              Si riporta il testo degli artt.  23  e  33  del  citato
          regio decreto-legge n. 1187 del 1934: 
              "Art. 23. E'  istituito,  presso  il  comando  generale
          della regia guardia di finanza,  un  «fondo  di  previdenza
          sottufficiali e appuntati» al quale e' affidato  l'incarico
          di corrispondere ai sottufficiali  ed  agli  appuntati  del
          corpo - all'atto della cessazione dal servizio - un  premio
          di  previdenza  indipendentemente   dalla   indennita'   di
          buonuscita  che  corrisponde  ai  marescialli  l'opera   di
          previdenza per il personale civile e militare dello Stato. 
              Al «fondo previdenza sottufficiali  e  appuntati  »  e'
          conferita personalita' giuridica. Esso e'  sottoposto  alla
          vigilanza del Ministro per le finanze. 
              Agli  effetti  tributari   si   applicano   al   «fondo
          previdenza  sottufficiali  e  appuntati»  le   disposizioni
          vigenti per l'opera di previdenza." 
              "Art. 33. E'  istituita,  presso  il  comando  generale
          della regia guardia di finanza,  una  «cassa  ufficiali  »,
          alla quale spettano gli incarichi e i proventi che, per gli
          ufficiali del corpo, la legge 21 dicembre  1931,  n.  1710,
          attribuisce  al  «fondo  massa  della  regia   guardia   di
          finanza». 
              Al consiglio di amministrazione del fondo massa  -  per
          l'amministrazione  di  detta  cassa  -  e'  sostituito   il
          consiglio di amministrazione della «cassa ufficiali» di cui
          al successivo art. 34.". 
              Si riporta il testo dell'art. 1 della legge  23  aprile
          1959, n.  189  (Ordinamento  del  corpo  della  Guardia  di
          finanza): 
              "Art. 1. Il Corpo  della  guardia  di  finanza  dipende
          direttamente e a tutti gli  effetti  dal  Ministro  per  le
          finanze. 
              Esso fa parte integrante delle Forze armate dello Stato
          e della forza pubblica ed ha il compito di: 
              prevenire, ricercare e  denunziare  le  evasioni  e  le
          violazioni finanziarie; 
              eseguire la vigilanza  in  mare  per  fini  di  polizia
          finanziaria e concorrere a servizi di polizia marittima, di
          assistenza e di segnalazione; 
              vigilare, nei limiti  stabiliti  dalle  singole  leggi,
          sull'osservanza    delle    disposizioni    di    interesse
          politico-economico; 
              concorrere   alla   difesa   politico-militare    delle
          frontiere e, in caso di guerra, alle operazioni militari; 
              concorrere  al   mantenimento   dell'ordine   e   della
          sicurezza pubblica; 
              eseguire gli altri servizi di vigilanza e tutela per  i
          quali sia dalla legge richiesto il suo intervento.". 
              Si riporta il testo dell'art. 1 del decreto legislativo
          19 marzo 2001, n. 68 (Adeguamento  dei  compiti  del  Corpo
          della Guardia di finanza, a norma dell'articolo 4 della  L.
          31 marzo 2000, n. 78): 
              "Art. 1. Natura e Dipendenza. 
              1. Il Corpo  della  Guardia  di  finanza  e'  forza  di
          polizia ad ordinamento militare con competenza generale  in
          materia economica e finanziaria sulla base delle  peculiari
          prerogative conferite dalla legge. 
              2.   All'atto   della   istituzione    del    Ministero
          dell'economia  e  delle  finanze,  ai  sensi  del   decreto
          legislativo 30 luglio 1999, n. 300, la dipendenza del Corpo
          della Guardia di finanza di cui all'articolo 1 della  legge
          23 aprile 1959, n. 189, si  intende  riferita  al  Ministro
          dell'economia e delle finanze.". 
              Si riporta il testo dell'art. 5 della citata  legge  n.
          189 del 1959: 
              "Art. 5. Il Comando generale e' costituito da  reparti,
          uffici e  organi  direttivi  dei  servizi,  ai  quali  sono
          assegnati  ufficiali  della  Guardia  di  finanza;  possono
          esservi assegnati ufficiali di altre Forze armate, ai sensi
          del successivo art. 7. 
              Per le esigenze addestrative di  carattere  militare  e
          per il  collegamento  con  il  Ministero  della  difesa  e'
          assegnato al Comando generale, dal Capo di  Stato  maggiore
          della  difesa,  un  generale  di  divisione   in   servizio
          permanente dell'Esercito. Per finalita' di collegamento con
          il Comando generale e' assegnato al Ministero della  difesa
          un generale di divisione in servizio permanente  del  Corpo
          della guardia di finanza. 
              Per  le  esigenze  dei  servizi   amministrativi   sono
          assegnati al Comando generale funzionari ed  impiegati  del
          Ministero delle finanze . 
              L'ordinamento interno del Comando generale e' stabilito
          dal Comandante generale.". 
              Il testo della legge  20  ottobre  1960,  n.  1265,  e'
          pubblicato nella Gazzetta Ufficiale  9  novembre  1960,  n.
          274. 
              Il decreto del Presidente della Repubblica  29  gennaio
          1999,   n.   34   (Regolamento   recante   norme   per   la
          determinazione della struttura ordinativa del  Corpo  della
          Guardia di finanza, ai sensi dell'articolo 27, commi 3 e 4,
          della L. 27 dicembre 1997, n.  449),  e'  pubblicato  nella
          Gazz. Uff. 23 febbraio 1999, n. 44. 
              La  legge  23   agosto   1988,   n.   400   (Disciplina
          dell'attivita' di Governo e  ordinamento  della  Presidenza
          del Consiglio dei Ministri), e' pubblicata nella Gazz. Uff.
          12 settembre 1988, n. 214, S.O. 
              Si riporta il testo del  comma  3  dell'art.  17  della
          citata legge n. 400 del 1988: 
              "3. Con decreto ministeriale  possono  essere  adottati
          regolamenti nelle materie di competenza del ministro  o  di
          autorita'  sottordinate  al  ministro,  quando   la   legge
          espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per
          materie di competenza  di  piu'  ministri,  possono  essere
          adottati con decreti interministeriali, ferma  restando  la
          necessita' di apposita autorizzazione da parte della legge.
          I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono
          dettare norme contrarie a quelle  dei  regolamenti  emanati
          dal Governo. Essi debbono essere comunicati  al  Presidente
          del Consiglio dei ministri prima della loro emanazione.". 
              La legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in  materia
          di procedimento amministrativo e di diritto di  accesso  ai
          documenti amministrativi), e' pubblicata nella  Gazz.  Uff.
          18 agosto 1990, n. 192. 
              Si riporta il testo dell'art. 2 della citata  legge  n.
          241 del 1990, come da  ultimo  sostituito  dall'articolo  7
          della legge 18 giugno 2009, n. 69: 
              "Art. 2. Conclusione del procedimento. 
              1. Ove il procedimento  consegua  obbligatoriamente  ad
          un'istanza, ovvero  debba  essere  iniziato  d'ufficio,  le
          pubbliche amministrazioni hanno il  dovere  di  concluderlo
          mediante l'adozione di un provvedimento espresso. 
              2. Nei casi in  cui  disposizioni  di  legge  ovvero  i
          provvedimenti di cui ai commi 3, 4 e  5  non  prevedono  un
          termine   diverso,   i   procedimenti   amministrativi   di
          competenza  delle  amministrazioni  statali  e  degli  enti
          pubblici nazionali devono concludersi entro il  termine  di
          trenta giorni. 
              3. Con uno o piu' decreti del Presidente del  Consiglio
          dei ministri, adottati ai sensi dell'articolo 17, comma  3,
          della legge  23  agosto  1988,  n.  400,  su  proposta  dei
          Ministri competenti e di concerto con  i  Ministri  per  la
          pubblica  amministrazione  e   l'innovazione   e   per   la
          semplificazione normativa, sono individuati i  termini  non
          superiori a novanta giorni entro i quali devono concludersi
          i procedimenti di competenza delle amministrazioni statali.
          Gli enti pubblici nazionali stabiliscono, secondo i  propri
          ordinamenti, i termini non superiori a novanta giorni entro
          i  quali  devono  concludersi  i  procedimenti  di  propria
          competenza. 
              4. Nei casi in cui, tenendo conto della  sostenibilita'
          dei   tempi   sotto    il    profilo    dell'organizzazione
          amministrativa,  della  natura  degli  interessi   pubblici
          tutelati e della particolare complessita' del procedimento,
          sono indispensabili termini superiori a novanta giorni  per
          la  conclusione  dei  procedimenti  di   competenza   delle
          amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali,  i
          decreti di cui al comma 3 sono adottati su  proposta  anche
          dei   Ministri   per   la   pubblica   amministrazione    e
          l'innovazione e per la semplificazione normativa  e  previa
          deliberazione del Consiglio dei  ministri.  I  termini  ivi
          previsti  non  possono  comunque  superare  i   centottanta
          giorni, con la sola esclusione dei procedimenti di acquisto
          della  cittadinanza  italiana  e  di   quelli   riguardanti
          l'immigrazione. 
              5.  Fatto   salvo   quanto   previsto   da   specifiche
          disposizioni normative,  le  autorita'  di  garanzia  e  di
          vigilanza   disciplinano,   in   conformita'   ai    propri
          ordinamenti, i termini di conclusione dei  procedimenti  di
          rispettiva competenza. 
              6.  I  termini  per  la  conclusione  del  procedimento
          decorrono dall'inizio  del  procedimento  d'ufficio  o  dal
          ricevimento  della  domanda,  se  il  procedimento  e'   ad
          iniziativa di parte. 
              7. Fatto salvo  quanto  previsto  dall'articolo  17,  i
          termini di cui ai commi 2, 3, 4 e 5 del  presente  articolo
          possono essere sospesi, per una sola volta e per un periodo
          non  superiore  a  trenta  giorni,  per  l'acquisizione  di
          informazioni o di certificazioni relative a fatti, stati  o
          qualita'  non  attestati  in  documenti  gia'  in  possesso
          dell'amministrazione stessa o non direttamente  acquisibili
          presso altre pubbliche  amministrazioni.  Si  applicano  le
          disposizioni dell'articolo 14, comma 2. 
              8.    La    tutela    in    materia     di     silenzio
          dell'amministrazione  e'  disciplinata   dal   codice   del
          processo amministrativo. 
              9. La mancata emanazione del provvedimento nei  termini
          costituisce elemento di valutazione  della  responsabilita'
          dirigenziale.". 
              Il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300  (Riforma
          dell'organizzazione del Governo, a norma  dell'articolo  11
          della L. 15 marzo 1997, n. 59), e' pubblicato  nella  Gazz.
          Uff. 30 agosto 1999, n. 203, S.O. 
              Si riporta il testo degli  articoli  da  23  a  25  del
          citato decreto legislativo n. 300 del 1999: 
              "Art. 23. Istituzione del ministero e attribuzioni. 
              1. E' istituito  il  ministero  dell'economia  e  delle
          finanze. 
              2. Al ministero sono attribuite le funzioni e i compiti
          spettanti allo Stato  in  materia  di  politica  economica,
          finanziaria   e   di   bilancio,    programmazione    degli
          investimenti pubblici, coordinamento della spesa pubblica e
          verifica dei suoi andamenti, ivi incluso il  settore  della
          spesa sanitaria, politiche fiscali  e  sistema  tributario,
          demanio  e  patrimonio  statale,  catasto  e   dogane.   Il
          ministero svolge altresi' i compiti di vigilanza su enti  e
          attivita' e le funzioni relative ai rapporti con  autorita'
          di vigilanza e controllo previsti dalla legge. 
              3.  Al  ministero  sono  trasferite,  con  le  inerenti
          risorse, le funzioni dei ministeri del tesoro,  bilancio  e
          programmazione economica e delle finanze, eccettuate quelle
          attribuite, anche dal presente decreto, ad altri  ministeri
          o ad agenzie fatte in ogni caso salve, ai sensi e  per  gli
          effetti degli articoli 1, comma 2, e 3, comma 1, lettere a)
          e b)  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59,  le  funzioni
          conferite dalla vigente legislazione alle regioni  ed  agli
          enti locali e alle autonomie funzionali." 
              "Art. 24. Aree funzionali. 
              1. Il Ministero svolge, in particolare, le funzioni  di
          spettanza statale nelle seguenti aree funzionali: 
              a) politica economica e  finanziaria,  con  particolare
          riguardo all'analisi dei  problemi  economici,  monetari  e
          finanziari interni e  internazionali,  alla  vigilanza  sui
          mercati    finanziari    e    sul    sistema    creditizio,
          all'elaborazione delle linee di programmazione economica  e
          finanziaria, alle operazioni di  copertura  del  fabbisogno
          finanziario  e  di  gestione  del  debito  pubblico;   alla
          valorizzazione dell'attivo e  del  patrimonio  dello  Stato
          alla gestione  di  partecipazioni  azionarie  dello  Stato,
          compreso   l'esercizio   dei   diritti   dell'azionista   e
          l'alienazione  dei  titoli  azionari  di  proprieta'  dello
          Stato; alla monetazione; alla prevenzione delle  frodi  sui
          mezzi di  pagamento  diversi  dalla  moneta  nonche'  sugli
          strumenti attraverso i quali viene erogato  il  credito  al
          consumo e  dell'utilizzazione  del  sistema  finanziario  a
          scopo di riciclaggio,  ferme  restando  le  competenze  del
          Ministero dell'interno in materia; 
              b) politiche, processi e adempimenti di  bilancio,  con
          particolare  riguardo  alla  formazione  e   gestione   del
          bilancio dello Stato, compresi gli adempimenti di tesoreria
          e la verifica dei relativi andamenti  e  flussi  di  cassa,
          assicurandone il raccordo operativo con gli adempimenti  in
          materia di copertura del  fabbisogno  finanziario  previsto
          dalla   lettera   a),   nonche'   alla    verifica    della
          quantificazione degli oneri derivanti dai  provvedimenti  e
          dalle innovazioni normative ed al monitoraggio della  spesa
          pubblica ivi inclusi tutti i profili attinenti al  concorso
          dello  Stato  al  finanziamento  del   Servizio   sanitario
          nazionale, anche quanto  ai  piani  di  rientro  regionali,
          coordinandone e verificandone gli andamenti e  svolgendo  i
          controlli  previsti  dall'ordinamento,  ivi   comprese   le
          funzioni  ispettive   ed   i   controlli   di   regolarita'
          amministrativa  e  contabile  effettuati,  ai  sensi  della
          normativa  vigente,  dagli  Uffici  centrali  del  bilancio
          costituiti  presso   i   Ministeri   e   dalle   ragionerie
          provinciali dello Stato; 
              c)    programmazione    economica    e     finanziaria,
          coordinamento e verifica degli interventi per  lo  sviluppo
          economico territoriale e settoriale e  delle  politiche  di
          coesione, anche avvalendosi delle Camere di commercio,  con
          particolare riferimento alle aree depresse,  esercitando  a
          tal fine le funzioni attribuite dalla legge in  materia  di
          strumenti di programmazione negoziata e  di  programmazione
          dell'utilizzo dei fondi strutturali comunitari; 
              d) politiche fiscali,  con  particolare  riguardo  alle
          funzioni di cui all'articolo 56,  all'analisi  del  sistema
          fiscale e delle scelte inerenti alle entrate tributarie  ed
          erariali in sede nazionale, comunitaria  e  internazionale,
          alle attivita' di  coordinamento,  indirizzo,  vigilanza  e
          controllo previste dalla  legge  sulle  agenzie  fiscali  e
          sugli altri enti o organi che comunque esercitano  funzioni
          in materia di tributi ed  entrate  erariali  di  competenza
          dello Stato, al coordinamento, monitoraggio e controllo del
          sistema informativo della fiscalita' e della rete  unitaria
          di settore, alla  informazione  istituzionale  nel  settore
          della fiscalita', alle funzioni  previste  dalla  legge  in
          materia di demanio, catasto e  conservatorie  dei  registri
          immobiliari; 
              e) amministrazione  generale,  servizi  indivisibili  e
          comuni  del  Ministero,  con  particolare   riguardo   alle
          attivita' di promozione,  coordinamento  e  sviluppo  della
          qualita' dei processi e dell'organizzazione e alla gestione
          delle  risorse;  linee  generali  e   coordinamento   delle
          attivita' concernenti il personale  del  Ministero;  affari
          generali  ed  attivita'  di  gestione  del  personale   del
          Ministero   di   carattere    comune    ed    indivisibile;
          programmazione generale  del  fabbisogno  del  Ministero  e
          coordinamento delle attivita' in  materia  di  reclutamento
          del personale del  Ministero;  rappresentanza  della  parte
          pubblica nei rapporti sindacali all'interno del  Ministero;
          tenuta  della  banca  dati,  del  ruolo   e   del   sistema
          informativo   del   personale   del    Ministero;    tenuta
          dell'anagrafe degli incarichi del personale del  Ministero;
          servizi   del   tesoro,   incluso   il   pagamento    delle
          retribuzioni,  ed  acquisti  centralizzati;   coordinamento
          della comunicazione istituzionale del Ministero. 
              1-bis.  Le  funzioni  in  materia  di   organizzazione,
          programmazione del fabbisogno, reclutamento,  formazione  e
          gestione del  personale  delle  singole  aree  sono  svolte
          nell'ambito delle stesse aree." 
              "Art. 25. Ordinamento. 
              1.  Il   Ministero   si   articola   in   dipartimenti,
          disciplinati ai sensi degli articoli 4  e  5  del  presente
          decreto.  Il  numero  dei  dipartimenti  non  puo'   essere
          superiore a cinque, in  riferimento  alle  aree  funzionali
          definite nel precedente articolo. Il Servizio consultivo ed
          ispettivo tributario  opera  alle  dirette  dipendenze  del
          Ministro. 
              2. L'Amministrazione autonoma dei  Monopoli  di  Stato,
          disciplinata ai sensi dell'articolo 4 del presente  decreto
          legislativo, svolge le  funzioni  attribuite  al  Ministero
          dell'economia  e  delle  finanze  in  materia  di   giochi,
          scommesse  e  concorsi  pronostici,  ivi  comprese   quelle
          riguardanti i relativi  tributi,  fatta  eccezione  per  le
          imposte dirette e l'imposta sul valore aggiunto, nonche' in
          materia  di  amministrazione,  riscossione  e   contenzioso
          concernenti le accise sui tabacchi lavorati.". 
              Il decreto del  Ministro  delle  finanze  28  settembre
          2000, n. 301 recante  "Regolamento  recante  norme  per  il
          riordino  della  Scuola  superiore  dell'economia  e  delle
          finanze" e' pubblicato nella Gazz. Uff. 25 ottobre 2000, n.
          250. 
              Si riporta il testo dell'art. 1 del citato decreto  del
          Ministro delle finanze n. 301 del 2000: 
              "Art.  1.  Natura  e  compiti  della  Scuola  superiore
          dell'economia e delle finanze. 
              1. La Scuola superiore dell'economia e  delle  finanze,
          di  seguito  denominata  Scuola,  e'  istituzione  di  alta
          cultura e formazione  posta  alle  dirette  dipendenze  del
          Ministro, ed ha autonomia  organizzativa  e  contabile.  La
          Scuola ha anche autonomia di bilancio, e' assoggettata alle
          disposizioni di cui alla legge 29 ottobre 1984,  n.  720  e
          successive modificazioni ed integrazioni,  ed  e'  inserita
          nella tabella A allegata alla stessa legge. 
              2.   La   Scuola   provvede   alla   formazione,   alla
          specializzazione   ed   all'aggiornamento   del   personale
          dell'amministrazione dell'economia e delle finanze nonche',
          su richiesta delle agenzie fiscali e degli altri  enti  che
          operano nel settore della fiscalita' e  dell'economia,  del
          personale di questi ultimi mediante l'organizzazione  e  la
          gestione di attivita'  formative  e  di  divulgazione,  sia
          nelle sedi proprie che in sedi esterne. Provvede  altresi',
          nell'ambito delle proprie competenze,  autonomamente  o  su
          impulso di  altri  soggetti,  alla  redazione  di  studi  e
          ricerche  su   temi   di   interesse   dell'amministrazione
          dell'economia e  delle  finanze.  Puo'  svolgere  attivita'
          formative, divulgative e  di  ricerca  anche  per  soggetti
          italiani  ed  esteri,  e  curare   la   formazione   e   la
          preparazione di neo laureati ed aspiranti  all'accesso  nel
          pubblico impiego, per stimolarne la cultura istituzionale e
          favorirne l'ingresso nel mondo  del  lavoro;  in  tal  caso
          tutte le spese dirette ed indirette sostenute dalla  Scuola
          sono a carico del soggetto richiedente salvo,  per  i  soli
          richiedenti  pubblici,  l'eventuale  deroga  disposta   dal
          Ministro dell'economia e delle finanze. 
              3.  La  Scuola  con  la  sua  struttura  didattica,  il
          personale docente e l'indicazione dei  relativi  corsi,  e'
          iscritta  nelle  apposite   banche   dati   del   Ministero
          dell'istruzione, dell'universita' e della  ricerca  gestite
          in collaborazione  con  il  CINECA,  e  continua  a  essere
          iscritta  nell'apposito   schedario   dell'anagrafe   delle
          ricerche,  istituito  ai  sensi  dell'articolo  63,  ultimo
          comma, del  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  11
          luglio  1980,  n.  382,  ed  opera,  ove  compatibile,  nel
          rispetto dei principi e delle regole di tale decreto.  Essa
          puo' promuovere o partecipare ad associazioni,  societa'  e
          consorzi,   nonche'   stipulare   accordi   di   programma,
          convenzioni e contratti con soggetti  pubblici  e  privati.
          Nell'ambito di consorzi o accordi con universita', italiane
          ed estere, la Scuola promuove e istituisce, compartecipando
          al finanziamento, anche dottorati di ricerca, e nuovi corsi
          di studio o  altre  iniziative  riservate  alla  competenza
          degli atenei.". 
              Il  decreto  legislativo  3   luglio   2003,   n.   173
          (Riorganizzazione  del  Ministero  dell'economia  e   delle
          finanze e delle agenzie fiscali, a  norma  dell'articolo  1
          della L. 6 luglio 2002, n. 137), e' pubblicato nella  Gazz.
          Uff. 14 luglio 2003, n. 161. 
              La legge 18 giugno 2009, n.  69  (Disposizioni  per  lo
          sviluppo economico, la semplificazione,  la  competitivita'
          nonche' in materia di processo civile), e' pubblicata nella
          Gazz. Uff. 19 giugno 2009, n. 140, S.O. 
              Si riporta il testo dell'art. 7 della citata  legge  n.
          69 del 2009: 
              "Art.  7.  Certezza  dei  tempi  di   conclusione   del
          procedimento. 
              1. Alla legge 7  agosto  1990,  n.  241,  e  successive
          modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni: 
              a) all'articolo 1: 
              1) al comma 1, dopo  le  parole:  «di  efficacia»  sono
          inserite le seguenti: «, di imparzialita'»; 
              2) al comma 1-ter, dopo le parole: «il  rispetto»  sono
          inserite le seguenti: «dei criteri e»; 
              b) l'articolo 2 e' sostituito dal seguente: 
              «Art. 2. - (Conclusione del procedimento). - 1. Ove  il
          procedimento  consegua  obbligatoriamente  ad   un'istanza,
          ovvero  debba  essere  iniziato  d'ufficio,  le   pubbliche
          amministrazioni hanno il  dovere  di  concluderlo  mediante
          l'adozione di un provvedimento espresso. 
              2. Nei casi in  cui  disposizioni  di  legge  ovvero  i
          provvedimenti di cui ai commi 3, 4 e  5  non  prevedono  un
          termine   diverso,   i   procedimenti   amministrativi   di
          competenza  delle  amministrazioni  statali  e  degli  enti
          pubblici nazionali devono concludersi entro il  termine  di
          trenta giorni. 
              3. Con uno o piu' decreti del Presidente del  Consiglio
          dei ministri, adottati ai sensi dell'articolo 17, comma  3,
          della legge  23  agosto  1988,  n.  400,  su  proposta  dei
          Ministri competenti e di concerto con  i  Ministri  per  la
          pubblica  amministrazione  e   l'innovazione   e   per   la
          semplificazione normativa, sono individuati i  termini  non
          superiori a novanta giorni entro i quali devono concludersi
          i procedimenti di competenza delle amministrazioni statali.
          Gli enti pubblici nazionali stabiliscono, secondo i  propri
          ordinamenti, i termini non superiori a novanta giorni entro
          i  quali  devono  concludersi  i  procedimenti  di  propria
          competenza. 
              4. Nei casi in cui, tenendo conto della  sostenibilita'
          dei   tempi   sotto    il    profilo    dell'organizzazione
          amministrativa,  della  natura  degli  interessi   pubblici
          tutelati e della particolare complessita' del procedimento,
          sono indispensabili termini superiori a novanta giorni  per
          la  conclusione  dei  procedimenti  di   competenza   delle
          amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali,  i
          decreti di cui al comma 3 sono adottati su  proposta  anche
          dei   Ministri   per   la   pubblica   amministrazione    e
          l'innovazione e per la semplificazione normativa  e  previa
          deliberazione del Consiglio dei  ministri.  I  termini  ivi
          previsti  non  possono  comunque  superare  i   centottanta
          giorni, con la sola esclusione dei procedimenti di acquisto
          della  cittadinanza  italiana  e  di   quelli   riguardanti
          l'immigrazione. 
              5.  Fatto   salvo   quanto   previsto   da   specifiche
          disposizioni normative,  le  autorita'  di  garanzia  e  di
          vigilanza   disciplinano,   in   conformita'   ai    propri
          ordinamenti, i termini di conclusione dei  procedimenti  di
          rispettiva competenza. 
              6.  I  termini  per  la  conclusione  del  procedimento
          decorrono dall'inizio  del  procedimento  d'ufficio  o  dal
          ricevimento  della  domanda,  se  il  procedimento  e'   ad
          iniziativa di parte. 
              7. Fatto salvo  quanto  previsto  dall'articolo  17,  i
          termini di cui ai commi 2, 3, 4 e 5 del  presente  articolo
          possono essere sospesi, per una sola volta e per un periodo
          non  superiore  a  trenta  giorni,  per  l'acquisizione  di
          informazioni o di certificazioni relative a fatti, stati  o
          qualita'  non  attestati  in  documenti  gia'  in  possesso
          dell'amministrazione stessa o non direttamente  acquisibili
          presso altre pubbliche  amministrazioni.  Si  applicano  le
          disposizioni dell'articolo 14, comma 2. 
              8. Salvi i casi di silenzio assenso, decorsi i  termini
          per la conclusione del procedimento, il ricorso avverso  il
          silenzio  dell'amministrazione,  ai   sensi   dell'articolo
          21-bis della legge 6 dicembre 1971, n.  1034,  puo'  essere
          proposto    anche    senza    necessita'     di     diffida
          all'amministrazione  inadempiente,  fintanto  che   perdura
          l'inadempimento e comunque non oltre un anno dalla scadenza
          dei termini di cui ai commi 2 o 3 del presente articolo. Il
          giudice  amministrativo  puo'  conoscere  della  fondatezza
          dell'istanza.   E'   fatta   salva   la    riproponibilita'
          dell'istanza di avvio del procedimento ove ne  ricorrano  i
          presupposti. 
              9. La mancata emanazione del provvedimento nei  termini
          costituisce elemento di valutazione  della  responsabilita'
          dirigenziale»; 
              c) dopo l'articolo 2 e' inserito il seguente: 
              «Art.   2-bis.   -   (Conseguenze   per   il    ritardo
          dell'amministrazione nella conclusione del procedimento). -
          1.  Le  pubbliche  amministrazioni  e  i  soggetti  di  cui
          all'articolo 1, comma 1-ter, sono  tenuti  al  risarcimento
          del    danno    ingiusto    cagionato    in     conseguenza
          dell'inosservanza  dolosa  o   colposa   del   termine   di
          conclusione del procedimento. 
              2.  Le  controversie  relative   all'applicazione   del
          presente  articolo  sono  attribuite   alla   giurisdizione
          esclusiva  del  giudice  amministrativo.  Il   diritto   al
          risarcimento del danno si prescrive in cinque anni»; 
              d) il  comma  5  dell'articolo  20  e'  sostituito  dal
          seguente: 
              «5. Si applicano gli articoli 2, comma 7, e 10-bis». 
              2. Il rispetto  dei  termini  per  la  conclusione  dei
          procedimenti rappresenta un  elemento  di  valutazione  dei
          dirigenti;  di  esso  si  tiene   conto   al   fine   della
          corresponsione della retribuzione di risultato. Il Ministro
          per  la  pubblica  amministrazione  e   l'innovazione,   di
          concerto con il Ministro per la semplificazione  normativa,
          adotta le linee di indirizzo per l'attuazione del  presente
          articolo e per i casi  di  grave  e  ripetuta  inosservanza
          dell'obbligo di provvedere  entro  i  termini  fissati  per
          ciascun procedimento. 
              3. In sede di prima attuazione  della  presente  legge,
          gli atti o i provvedimenti  di  cui  ai  commi  3,  4  e  5
          dell'articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, come  da
          ultimo sostituito dal comma 1,  lettera  b),  del  presente
          articolo, sono adottati entro un anno dalla data di entrata
          in   vigore   della   presente   legge.   Le   disposizioni
          regolamentari vigenti alla data di entrata in vigore  della
          presente legge, che prevedono termini superiori  a  novanta
          giorni per la  conclusione  dei  procedimenti,  cessano  di
          avere  effetto  a  decorrere  dalla  scadenza  del  termine
          indicato al primo  periodo.  Continuano  ad  applicarsi  le
          disposizioni regolamentari, vigenti alla data di entrata in
          vigore della presente  legge,  che  prevedono  termini  non
          superiori  a  novanta  giorni  per   la   conclusione   dei
          procedimenti. La disposizione di cui al comma 2 del  citato
          articolo 2 della legge n. 241 del  1990  si  applica  dallo
          scadere del termine di un anno dalla  data  di  entrata  in
          vigore della presente legge. Le regioni e gli  enti  locali
          si adeguano ai termini di cui ai commi 3  e  4  del  citato
          articolo 2 della legge n. 241 del 1990 entro un anno  dalla
          data di entrata in vigore della presente legge. 
              4. Per tutti i procedimenti di verifica o autorizzativi
          concernenti  i  beni  storici,  architettonici,  culturali,
          archeologici, artistici e  paesaggistici  restano  fermi  i
          termini stabiliti dal  codice  dei  beni  culturali  e  del
          paesaggio, di cui al decreto legislativo 22  gennaio  2004,
          n.  42.  Restano  ferme  le  disposizioni  di  legge  e  di
          regolamento vigenti in  materia  ambientale  che  prevedono
          termini diversi da quelli di cui agli articoli  2  e  2-bis
          della legge 7 agosto 1990,  n.  241,  come  rispettivamente
          sostituito e introdotto dal presente articolo.". 
              Il decreto del Presidente della Repubblica  30  gennaio
          2008, n. 43 (Regolamento di riorganizzazione del  Ministero
          dell'economia e delle finanze,  a  norma  dell'articolo  1,
          comma 404, della  legge  27  dicembre  2006,  n.  296),  e'
          pubblicato nella Gazz. Uff. 18 marzo 2008, n. 66, S.O. 
              Il decreto ministeriale 28 gennaio 2009 (Individuazione
          e attribuzioni degli Uffici  di  livello  dirigenziale  non
          generale dei Dipartimenti) e' pubblicato nella Gazz. Uff. 1
          luglio 2009, n. 150, S.O. 
              Il decreto legislativo 30 marzo  2001,  n.  165  (Norme
          generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze  delle
          amministrazioni pubbliche), e' pubblicato nella Gazz.  Uff.
          9 maggio 2001, n. 106, S.O. 
              Si riporta il testo del comma 1 dell'art. 3 del  citato
          decreto legislativo n. 165 del 2001: 
              "1. In deroga all'articolo 2, commi 2  e  3,  rimangono
          disciplinati  dai  rispettivi  ordinamenti:  i   magistrati
          ordinari,  amministrativi  e  contabili,  gli  avvocati   e
          procuratori dello Stato, il personale militare e  le  Forze
          di  polizia  di  Stato,   il   personale   della   carriera
          diplomatica  e  della  carriera   prefettizia   nonche'   i
          dipendenti degli enti che svolgono la loro attivita'  nelle
          materie contemplate dall'articolo 1 del decreto legislativo
          del Capo provvisorio dello Stato 17 luglio 1947, n. 691,  e
          dalle  leggi  4  giugno  1985,   n.   281,   e   successive
          modificazioni ed integrazioni, e 10 ottobre 1990, n. 287.". 
              Si riporta il testo dell'art. 4 della citata  legge  n.
          241 del 1990: 
              "  Art.  4.  Unita'  organizzativa   responsabile   del
          procedimento. 
              1. Ove non sia gia' direttamente stabilito per legge  o
          per regolamento, le pubbliche amministrazioni sono tenute a
          determinare per ciascun tipo di  procedimento  relativo  ad
          atti di loro competenza l'unita' organizzativa responsabile
          della   istruttoria   e   di   ogni    altro    adempimento
          procedimentale,  nonche'  dell'adozione  del  provvedimento
          finale. 
              2. Le disposizioni adottate ai sensi del comma  1  sono
          rese  pubbliche  secondo  quanto   previsto   dai   singoli
          ordinamenti.". 
          Note all'art. 1: 
              Per il riferimento al testo dell'art.  4  della  citata
          legge n. 241 del 1990, vedasi nelle note alle premesse. 
Art. 2 Abrogazioni Sono abrogati i seguenti decreti ministeriali gia' attuativi della legge 7 agosto 1990, n. 241: a) il decreto del Ministro del tesoro 23 marzo 1992, n. 304; b) il decreto del Ministro del tesoro 8 giugno 1993, n. 299; c) il decreto del Ministro del bilancio e della programmazione economica 1° settembre 1993, n. 475; d) il decreto del Ministro delle finanze 19 ottobre 1994, n. 678; e) il decreto del Ministro del tesoro 5 agosto 1997, n. 325.



          
                      Note all'art. 2: 
              Si riporta  il  testo  dell'art.  17  del  decreto  del
          Ministro  delle  finanze  11   settembre   2000,   n.   289
          (Regolamento relativo all'albo dei  soggetti  abilitati  ad
          effettuare attivita' di liquidazione e di accertamento  dei
          tributi e quelle di riscossione  dei  tributi  e  di  altre
          entrate delle province e dei comuni, da emanarsi  ai  sensi
          dell'articolo 53, comma 1, del D.Lgs. 15 dicembre 1997,  n.
          446), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 18 ottobre  2000,
          n. 244, come modificato dal presente regolamento: 
              "Art. 17. Domanda per l'iscrizione nell'albo. 
              1. La domanda per l'iscrizione  nell'albo,  redatta  su
          apposito  modulario  con  allegato  questionario,   recante
          l'indicazione   dei   documenti   e   delle   dichiarazioni
          necessarie, va presentata alla Direzione  centrale  per  la
          fiscalita' locale e deve essere corredata dall'attestazione
          dell'avvenuto  pagamento   della   tassa   di   concessione
          governativa per l'anno in corso  e  di  tutti  i  documenti
          richiesti  per  comprovare  il  possesso   dei   prescritti
          requisiti tecnici, finanziari, di onorabilita' e  l'assenza
          delle cause di incompatibilita'. 
              2.  La  documentazione  da  produrre  per  l'iscrizione
          nell'albo puo' essere sostituita, a norma degli articoli  2
          e 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15, e  del  decreto  del
          Presidente della Repubblica 25 gennaio 1994, n. 130,  dalle
          relative dichiarazioni sostitutive. 
              3. Il termine per la conclusione  del  procedimento  di
          cui al comma 1 e' fissato in centottanta giorni.". 
Art. 3 Disposizioni finali 1. L'attuazione del presente decreto non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. 2. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Roma, 30 giugno 2011 Il Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi Il Ministro dell'economia e delle finanze Tremonti Il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Brunetta Il Ministro per la semplificazione normativa Calderoli Visto, il Guardasigilli: Alfano Registrato alla Corte dei conti il 16 agosto 2011 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 8 Economia e finanze, foglio n. 311


        
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