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mercoledì 5 giugno 2019

ELEZIONI. MADRE ALDROVANDI: CHI APPLAUDE OMICIDI OGGI È AL POTERE

DIR2579 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ELEZIONI. MADRE ALDROVANDI: CHI APPLAUDE OMICIDI OGGI È AL POTERE SU TWITTER: "E A FERRARA È NELLE FILA DI CHI VA AL BALLOTTAGGIO" (DIRE) Bologna, 5 giu. - "Chi applaude gli omidici e' al potere nella nazione e nelle fila di chi va al ballottaggio a Ferrara". Lo afferma Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, il ragazzo ucciso nel 2005 proprio a Ferrara durante un controllo di polizia, con un tweet pubblicato oggi. "Federico piange per le ferite alla testa- scrive Moretti sul social network- l'ho appena sognato. Chi applaude gli omicidi e' al potere nella nazione e nelle fila di chi va al ballottaggio a Ferrara. Italia ti prego no, non cedere alle facili lusinghe dell'uomo forte al comando. Chiunque sia. Quella forza e' cattiva". Il riferimento di Moretti e' all'applauso tributato ormai cinque anni fa in favore dei poliziotti condannati per l'omicidio di Aldrovandi durante il congresso del Sap, il sindacato autonomo di polizia guidato da Gianni Tonelli, eletto alla Camera con la Lega alle ultime politiche. Da qui anche l'accenno di Moretti al ballottaggio di domenica a Ferrara, dove si sfideranno proprio l'aspirante sindaco del Carroccio, Alan Fabbri, e il candidato del centrosinistra Aldo Modonesi. (San/ Dire) 19:49 05-06-19

N. 134 SENTENZA 7 - 29 maggio 2019 Giudizio di legittimita' costituzionale in via principale. Sanzioni amministrative - Pesca - Sanzioni pecuniarie per chi pesca le specie ittiche fuori dai periodi consentiti e per chi esercita la pesca in periodi o orari di divieto o in acque nelle quali la pesca e' vietata. - Legge della Regione Abruzzo 8 giugno 2018, n. 11, recante «Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 27 aprile 2017, n. 28 (Gestione della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne)», art. 8. - (GU n.23 del 5-6-2019 )

N. 134 SENTENZA 7 - 29 maggio 2019

Giudizio di legittimita' costituzionale in via principale.

Sanzioni amministrative - Pesca - Sanzioni pecuniarie per  chi  pesca
  le specie ittiche fuori dai periodi consentiti e per  chi  esercita
  la pesca in periodi o orari di divieto o in acque  nelle  quali  la
  pesca e' vietata.
- Legge  della  Regione  Abruzzo  8  giugno  2018,  n.  11,   recante
  «Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 27 aprile 2017,  n.
  28 (Gestione della fauna ittica  e  disciplina  della  pesca  nelle
  acque interne)», art. 8.

(GU n.23 del 5-6-2019 )
 

                       LA CORTE COSTITUZIONALE

composta dai signori:
Presidente:Giorgio LATTANZI;
Giudici  :Aldo  CAROSI,  Marta  CARTABIA,  Mario   Rosario   MORELLI,
  Giancarlo CORAGGIO,  Giuliano  AMATO,  Silvana  SCIARRA,  Daria  de
  PRETIS, Nicolo' ZANON, Franco  MODUGNO,  Augusto  Antonio  BARBERA,
  Giulio  PROSPERETTI,  Giovanni  AMOROSO,  Francesco  VIGANO',  Luca
  ANTONINI,
     
    ha pronunciato la seguente

                              SENTENZA

    nel giudizio di legittimita'  costituzionale  dell'art.  8  della
legge della Regione Abruzzo 8 giugno 2018, n. 11, recante  «Modifiche
ed integrazioni alla legge regionale 27 aprile 2017, n. 28  (Gestione
della fauna ittica e disciplina della pesca  nelle  acque  interne)»,
promosso dal Presidente  del  Consiglio  dei  ministri,  con  ricorso
notificato il 10-13 agosto 2018,  depositato  in  cancelleria  il  17
agosto 2018, iscritto al n. 50 del registro ricorsi 2018 e pubblicato
nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica  n.  37,  prima   serie
speciale, dell'anno 2018.
    Udito nell'udienza pubblica del 7 maggio 2019 il Giudice relatore
Francesco Vigano';
    udito  l'avvocato  dello  Stato  Massimo  Salvatorelli   per   il
Presidente del Consiglio dei ministri.

                          Ritenuto in fatto

    1.- Con ricorso notificato il 10-13 agosto 2018 e  depositato  in
cancelleria il 17 agosto 2018 (r. r. n. 50 del 2018),  il  Presidente
del Consiglio dei ministri, rappresentato  e  difeso  dall'Avvocatura
generale dello Stato, ha impugnato l'art. 8 della legge della Regione
Abruzzo 8 giugno 2018, n. 11, recante «Modifiche ed integrazioni alla
legge regionale 27 aprile 2017, n. 28 (Gestione della fauna ittica  e
disciplina  della  pesca  nelle  acque  interne)»,   assumendone   il
contrasto con l'art. 25, comma 2, della Costituzione e con  l'art.  1
della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al  sistema  penale),
«quale norma interposta».
    1.1.- La disposizione impugnata sostituisce l'art. 30  (Sanzioni)
della legge reg. Abruzzo n. 28 del 2017, prevedendo, tra l'altro, che
«[l]e infrazioni alle disposizioni della  presente  legge,  salvo  le
sanzioni di carattere penale e tributario  previste  dalle  normative
vigenti, sono soggette alle seguenti sanzioni  amministrative:  [...]
n) da euro 100,00 a euro 500,00 per chi pesca le specie ittiche fuori
dai periodi consentiti dall'articolo 26; [...] w) da  euro  100,00  a
euro 600,00 per chi esercita la pesca in periodi o orari di divieto o
in acque nelle quali la pesca e' vietata».
    Il ricorrente evidenzia preliminarmente che le  disposizioni  ora
impugnate riproducono quasi  testualmente  quelle  analoghe  previste
nella legge reg. Abruzzo n. 28 del 2017, non impugnate  dal  Governo.
Cio' non inficerebbe, peraltro, l'ammissibilita' del ricorso odierno,
sulla base  della  costante  giurisprudenza  di  questa  Corte  (sono
citate, tra le altre, le sentenze n. 71 del 2012, n. 187 del 2011, n.
40 del 2010 e n. 298 del 2009).
    1.2.- L'Avvocatura  generale  dello  Stato  chiarisce  quindi  la
portata dei parametri evocati, osservando  come  l'art.  25,  secondo
comma, Cost.  costituisca  «una  regola  di  carattere  assolutamente
generale», non confinata alla  sola  materia  penale,  bensi'  estesa
anche alla materia delle  sanzioni  amministrative,  come  confermato
dall'art. 1 della legge n. 689 del 1981. Si  tratterebbe,  ad  avviso
del ricorrente, di un principio a sua volta concretizzato «nei cc.dd.
"principi di precisione, chiarezza, e determinatezza" (le  norme  che
individuano il comportamento suscettibile di essere sanzionato devono
essere sufficientemente  chiare  e  di  facile  comprensione  per  il
consociato: profilo valorizzato anche  in  materia  tributaria)»  (e'
citata la sentenza n. 327 del 2008).
    Richiamandosi alla giurisprudenza di questa Corte che, «in  linea
con l'orientamento assunto dalla Corte EDU», avrebbe esteso  a  tutte
le  misure  di  carattere  punitivo-afflittivo  la  disciplina  della
sanzione penale in senso stretto (e' citata la sentenza  n.  196  del
2010), l'Avvocatura generale dello Stato ritiene che, anche  in  base
alla  giurisprudenza  costituzionale   piu'   risalente,   priva   di
riferimenti  alla  Convenzione  per  la  salvaguardia   dei   diritti
dell'uomo e delle liberta` fondamentali (CEDU), firmata a Roma  il  4
novembre 1950, ratificata e resa esecutiva con legge 4  agosto  1955,
n. 848, il principio di legalita' di cui all'art. 25, secondo  comma,
Cost.,  debba  trovare  «piena  applicazione»  anche  riguardo   alle
sanzioni amministrative (sono citate le sentenze n. 447 del 1988 e n.
78 del 1967).
    Il principio sarebbe d'altra parte ribadito, per il sistema delle
sanzioni amministrative, dalla regola  generale  fissata  dal  citato
art. 1 della legge n. 689 del 1981.
    1.3.- Il ricorrente  osserva  quindi  che  le  lettere  n)  e  w)
dell'art. 30 della legge reg. Abruzzo n. 28 del 2017, come  novellate
dall'art. 8 della legge  reg.  Abruzzo  n.  11  del  2018  impugnata,
«prevedono   rispettivamente,   che   siano   soggette   a   sanzione
amministrativa le infrazioni concernenti la pesca di  specie  ittiche
fuori dai periodi consentiti dall'art. 26 [...] e  l'esercizio  della
pesca in periodi o orari di divieto o in acque nelle quali  la  pesca
e' vietata [...]». Entrambe  le  previsioni  sarebbero  «afflitte  da
patente genericita', in violazione del principio di legalita'».
    Il ricorrente  ricorda  che,  secondo  la  stessa  giurisprudenza
costituzionale, il principio di legalita' nelle sue varie espressioni
non e' violato  qualora  una  norma  sanzionatoria  rinvii  ad  altra
disposizione per  integrare  il  suo  contenuto,  purche'  «la  norma
primaria sia caratterizzata da una sua "autosufficienza  precettiva":
che cioe' [...], essa delinei esaurientemente la fattispecie in tutte
le sue componenti essenziali» (e'  citata  la  sentenza  n.  199  del
1993). Al contrario, «il principio di  legalita'  risultera'  violato
quando "non sia una legge (o un atto equiparato) dello  Stato  -  non
importa se proprio la medesima legge che prevede la sanzione penale o
un'altra  legge  -  a  indicare  con  sufficiente  specificazione   i
presupposti, i caratteri, il contenuto e i limiti  dei  provvedimenti
dell'autorita' non legislativa, alla  trasgressione  dei  quali  deve
seguire la pena"» (sono citate le sentenze n. 336 del 1987, n. 58 del
1975 e n. 26 del 1966).
    Non vi sarebbe dunque  «violazione  del  principio  di  legalita'
laddove fonti diverse dalla legge formale si limitino a completare la
norma di legge,  come  ad  esempio  sovente  (legittimamente)  accade
laddove siano necessarie integrazioni di natura tecnica»;  mentre  vi
sarebbe violazione «laddove si sia  in  presenza  di  una  norma  "in
bianco" che rinvii ad un regolamento o provvedimento [...]  destinati
a completarla in taluno dei suoi elementi essenziali» (e'  citata  la
sentenza n. 282 del 1990).
    Secondo  l'Avvocatura  generale  dello  Stato,  le   disposizioni
impugnate «non solo sono estremamente generiche,  facendo  pressoche'
totale rinvio ad  una  normazione  subordinata  che  non  e'  nemmeno
individuata (la  lettera  w),  ovvero  non  e'  comunque  determinata
essendo per di piu' futura e/o  incerta  (con  riferimento  a  quanto
previsto dai commi 2, 3 e 4 dell'art. 26,  richiamato  dalla  lettera
n), ma appaiono addirittura  potenzialmente  sovrapporsi  nella  loro
almeno parziale genericita', cosi' determinando inevitabili  problemi
interpretativi ed incertezza nel destinatario della norma quanto alla
corretta individuazione degli elementi costitutivi dell'illecito».
    2. - La Regione Abruzzo non si e' costituita in giudizio.

                       Considerato in diritto

    1.- Con il  ricorso  indicato  in  epigrafe,  il  Presidente  del
Consiglio dei ministri  ha  impugnato  l'art.  8  della  legge  della
Regione  Abruzzo  8  giugno  2018,  n.  11,  recante  «Modifiche   ed
integrazioni alla legge regionale 27 aprile  2017,  n.  28  (Gestione
della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne)», in
riferimento  all'art.  25,  secondo  comma,  della  Costituzione,   e
all'art. 1 della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema
penale), «quale norma interposta».
    La disposizione impugnata sostituisce l'art. 30 (Sanzioni)  della
legge reg. Abruzzo n. 28 del 2017. Dal tenore complessivo del ricorso
si  evince  che  oggetto  dell'impugnazione  sono  esclusivamente  le
previsioni di cui alle lettere n) e w) dell'art. 30 novellato, che  -
in parte qua - recita come segue: «[l]e infrazioni alle  disposizioni
della presente  legge,  salvo  le  sanzioni  di  carattere  penale  e
tributario previste  dalle  normative  vigenti,  sono  soggette  alle
seguenti sanzioni amministrative: [...] n)  da  euro  100,00  a  euro
500,00 per chi pesca le specie ittiche fuori dai  periodi  consentiti
dall'articolo 26; [...] w) da euro  100,00  a  euro  600,00  per  chi
esercita la pesca in periodi o orari di  divieto  o  in  acque  nelle
quali la pesca e' vietata».
    Secondo il ricorrente, tali disposizioni sarebbero  «afflitte  da
patente  genericita'»,  «facendo  pressoche'  totale  rinvio  ad  una
normazione subordinata che non e' nemmeno individuata (la lettera w),
ovvero non e' comunque determinata essendo per  di  piu'  futura  e/o
incerta (con riferimento a  quanto  previsto  dai  commi  2,  3  e  4
dell'art. 26, richiamato dalla lettera n).
    Inoltre, le  due  disposizioni  sarebbero  caratterizzate  da  un
ambito applicativo potenzialmente  sovrapposto,  «cosi'  determinando
inevitabili problemi interpretativi ed  incertezza  nel  destinatario
della  norma  quanto  alla  corretta  individuazione  degli  elementi
costitutivi dell'illecito».
    2.-   In   via   preliminare,    occorre    rilevare    d'ufficio
l'inammissibilita' della questione sollevata in relazione all'art.  1
della legge n. 689 del 1981,  testualmente  qualificata  nel  ricorso
«norma interposta».
    Tale  disposizione,  che  enuncia  il  principio   di   legalita'
nell'ambito delle sanzioni ammnistrative, ha in effetti mero rango di
legge ordinaria, e non puo' comunque assurgere al rango di  parametro
interposto in un giudizio di  legittimita'  costituzionale  formulato
con riferimento non gia' all'art. 117  Cost.,  bensi'  esclusivamente
all'art. 25, secondo comma, Cost.
    3.- Nel merito, le questioni di legittimita' costituzionale delle
due disposizioni impugnate,  con  riferimento  all'art.  25,  secondo
comma, Cost., non sono fondate.
    3.1.- Non puo' anzitutto considerarsi pertinente  alle  questioni
all'esame la giurisprudenza di questa Corte, invocata dal ricorrente,
in materia di limiti all'eterointegrazione  del  precetto  penale  da
parte di fonti di rango secondario.
    Tale giurisprudenza  si  riferisce  infatti  esclusivamente  alle
leggi penali in senso stretto, per le quali ai  sensi  dell'art.  25,
secondo comma, Cost. vige il principio della  riserva  (assoluta)  di
legge  statale,  in  forza  del  quale  integrazioni   del   precetto
penalmente sanzionato debbono in effetti  ritenersi  consentite  solo
nei ristretti limiti individuati dalla giurisprudenza richiamata  dal
ricorrente (Ritenuto in fatto, punto 1.3.). Tale  giurisprudenza  non
e'  invece  applicabile  alle  leggi  regionali  che  prevedano  mere
sanzioni amministrative, le quali ben possono rinviare - nel rispetto
dei meno stringenti principi desumibili dall'art. 23 Cost.  (sentenza
n.  115  del  2011)  -  anche  ad   atti   sublegislativi   ai   fini
dell'integrazione del precetto  (amministrativamente)  sanzionato  in
forza della stessa legge regionale.
    3.2.- Cio' che, invece, anche le leggi regionali che stabiliscono
sanzioni amministrative debbono garantire ai propri destinatari e' la
conoscibilita' del precetto e  la  prevedibilita'  delle  conseguenze
sanzionatorie:  requisiti   questi   ultimi   che   condizionano   la
legittimita' costituzionale di tali leggi regionali, al cospetto  del
diverso principio di determinatezza delle norme sanzionatorie  aventi
carattere  punitivo-afflittivo,  desumibile  dall'art.  25,   secondo
comma, Cost.
    Come questa Corte ha recentemente ribadito, tale  principio  «per
un verso, vuole evitare che, in  contrasto  con  il  principio  della
divisione  dei  poteri,  l'autorita'  amministrativa  o  "il  giudice
assuma[no] un ruolo creativo, individuando, in luogo del legislatore,
i confini tra il lecito e l'illecito" (sentenza n. 327 del 2008;  sul
punto anche ordinanza n. 24  del  2017);  per  un  altro  verso,  non
diversamente dal principio d'irretroattivita', intende "garantire  la
libera autodeterminazione individuale,  permettendo  al  destinatario
della  norma  penale  di   apprezzare   a   priori   le   conseguenze
giuridico-penali della propria condotta" (ancora sentenza n. 327  del
2008)» (sentenza n. 121 del 2018). La sentenza da ultimo  citata  ha,
in  particolare,   rilevato   che   «il   principio   di   legalita',
prevedibilita' e accessibilita' della condotta sanzionabile  e  della
sanzione aventi carattere punitivo-afflittivo, qualunque sia il nomen
ad essa  attribuito  dall'ordinamento  [...]  non  puo',  ormai,  non
considerarsi  patrimonio   derivato   non   soltanto   dai   principi
costituzionali, ma  anche  da  quelli  del  diritto  convenzionale  e
sovranazionale europeo, in base ai quali  e'  illegittimo  sanzionare
comportamenti posti in essere da soggetti che non siano  stati  messi
in condizione di "conoscere", in tutte le sue  dimensioni  tipizzate,
la illiceita' della  condotta  omissiva  o  commissiva  concretamente
realizzata» (sentenza n. 121 del 2018).
    3.3.- Tutto cio' ribadito, va pero' escluso ogni  vulnus  a  tale
principio da parte delle due disposizioni impugnate.
    3.3.1.- Quanto alla lettera n)  dell'art.  30  della  legge  reg.
Abruzzo n. 28 del 2017, come novellato dalla disposizione  impugnata,
essa prevede la sanzione amministrativa da euro 100 a euro  500  «per
chi pesca le specie ittiche fuori dai  periodi  consentiti  dall'art.
26».
    Tale rinvio consente agevolmente ai destinatari  della  norma  di
avere contezza dei precisi contorni del divieto sanzionato.
    Anzitutto, il comma  1  dell'art.  26  determina  direttamente  i
periodi di pesca in vigore per un numero rilevante di specie ittiche.
    I commi 2 e 3 dell'art. 26, poi, rinviano per  la  determinazione
dei periodi di pesca relativi a un numero  piu'  limitato  di  specie
(arborella meridionale, coregone nasello, rovella, trota  macrostigma
e anguilla) ai piani di gestione previsti -  a  loro  volta  -  dalla
Carta ittica regionale, di cui  al  precedente  art.  7,  ovvero  dal
regolamento (CE) n. 1100/2007 del Consiglio, del 18  settembre  2007,
che istituisce misure per la ricostituzione dello stock  di  anguilla
europea: piani di gestione che non vi e' motivo, per questa Corte, di
ritenere a priori non idonei a indicare con chiarezza  i  periodi  in
cui le specie in questione possono essere legittimamente  pescate,  e
viceversa quelli in cui la loro  pesca  debba  ritenersi  vietata  e,
pertanto,  sanzionata  ai  sensi  della  disposizione  impugnata.  La
circostanza, alla quale allude il ricorrente, per cui tali  piani  di
gestione non sarebbero ancora stati  emanati,  non  sarebbe  comunque
idonea a inficiare di per se' la  legittimita'  costituzionale  della
previsione  sanzionatoria  impugnata,  posto  che,  fino  alla   loro
adozione, risulta vietata la pesca alle specie  per  cui  tali  piani
sono prescritti.
    Analoghe considerazioni debbono svolgersi in relazione all'ultimo
comma  dell'art.  26,  che  consente  alla  Regione  di  ampliare   e
modificare i periodi di proibizione stabiliti dal comma 1, sulla base
delle indicazioni della «Carta ittica regionale». L'eventuale mancata
emanazione  di   tale   carta   determinerebbe,   semplicemente,   la
persistente validita' dei periodi di divieto della pesca previsti dal
comma 1 in relazione alle specie ivi enumerate.
    3.3.2.- Quanto poi alla lettera w) dell'art. 30 della legge  reg.
Abruzzo n. 28 del 2017, come parimenti novellato  dalla  disposizione
impugnata, essa prevede la sanzione amministrativa da euro 100 a euro
600 «per chi esercita la pesca in periodi o orari  di  divieto  o  in
acque nelle quali la pesca e' vietata».
    Secondo  il   Governo   la   disposizione   sarebbe   del   tutto
indeterminata,  in  quanto  neppure  individuerebbe  le  disposizioni
richiamate, la cui violazione dovrebbe dar  luogo  alle  sanzioni  da
essa previste.
    In realta',  la  considerazione  dell'intero  corpo  della  legge
regionale in parola consente abbastanza agevolmente di individuare le
singole disposizioni di divieto - diverse dall'art. 26, espressamente
richiamato dalla lettera n) -,  che  disciplinano  periodi,  orari  e
acque  in  cui  la  pesca  e'  consentita  o  vietata.   Vengono   in
considerazione, ad esempio, l'art. 3, comma 4, che  attribuisce  alla
Regione il potere di vietare temporaneamente la  pesca,  su  tutti  o
parte degli  ambienti  acquatici,  in  presenza  di  «condizioni  che
turbano l'equilibrio  biologico  del  patrimonio  ittico  autoctono»;
l'art   20,   comma   5,   in   cui   si   prevede   che   la   pesca
dilettantistico-sportiva nelle acque a  categoria  A  «e'  consentita
dalle ore otto del primo sabato di marzo fino alle  ore  ventiquattro
dell'ultima domenica di settembre»; l'art. 24, comma 16,  che  rinvia
la fissazione degli orari per l'esercizio  della  pesca  alle  «linee
guida emanate dalla Giunta regionale»; l'art. 9, comma 2, lettera e),
in tema di acque nelle  quali  «sussiste  il  divieto  temporaneo  di
pesca».
    L'agevole conoscibilita' per i loro destinatari di  tutti  queste
disposizioni, implicitamente richiamate dalla lettera w) in esame, e'
d'altra parte garantita dal calendario ittico  regionale,  nel  quale
vengono   riprodotte   tutte   le   prescrizioni   sanzionate   dalla
disposizione  impugnata,  e  che  risulta  essere  stato  adottato  e
pubblicato per l'anno 2019.
    Dal che l'infondatezza anche  delle  censure  concernenti  questa
seconda disposizione.
     

                          per questi motivi
                       LA CORTE COSTITUZIONALE

    1)  dichiara   inammissibile   la   questione   di   legittimita'
costituzionale dell'art. 8 della legge della Regione Abruzzo 8 giugno
2018, n. 11, recante «Modifiche ed integrazioni alla legge  regionale
27 aprile 2017, n. 28 (Gestione della fauna ittica e disciplina della
pesca nelle acque interne)»,  promossa,  in  riferimento  all'art.  1
della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al  sistema  penale),
dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso indicato  in
epigrafe;
    2)  dichiara   non   fondata   la   questione   di   legittimita'
costituzionale dell'art. 8 della legge reg. Abruzzo n. 11  del  2018,
promossa,  in  riferimento  all'art.   25,   secondo   comma,   della
Costituzione, dal  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  con  il
ricorso indicato in epigrafe.
    Cosi' deciso in Roma,  nella  sede  della  Corte  costituzionale,
Palazzo della Consulta, il 7 maggio 2019.

                                F.to:
                    Giorgio LATTANZI, Presidente
                    Francesco VIGANO', Redattore
                     Roberto MILANA, Cancelliere

    Depositata in Cancelleria il 29 maggio 2019.

                   Il Direttore della Cancelleria
                        F.to: Roberto MILANA

Salute: allarme 'dengue' a Monza, scatta disinfestazione urgente =

(AGI) - Milano, 5 giu. - Allarme febbre dengue a Monza. E' scattata ieri pomeriggio, verso le 18, un'operazione straordinaria di disinfestazione contro le zanzare, le loro larve o altri insetti vettori di malattie in tutta l'area attorno a via Dante, nella zona nord a ridosso del centro, come misura preventiva alla possibile diffusione del virus dengue dopo che una donna residente in zona ha manifestato i sintomi della febbre tropicale al ritorno da un viaggio in Brasile. L'azione di disinfestazione - come riporta 'Il Giorno' e' stata richiesta lunedi' al Comune dall'Ats Brianza, l'Agenzia di tutela della salute, in applicazione dei protocolli di prevenzione e sorveglianza delle malattie infettive che, per questi casi, prevedono la disinfestazione di un'area compresa nei 200 metri di raggio dal luogo, via Dante, in cui e' presente il caso sospetto di infezione. (AGI)Red/Dan 10:55 05-06-19

VACCINI: MEDICO A RISCHIO RADIAZIONE, 'AVRO' PROVVEDIMENTI E FARO' RICORSO' =

ADN0404 7 CRO 0 ADN CRO NAZ VACCINI: MEDICO A RISCHIO RADIAZIONE, 'AVRO' PROVVEDIMENTI E FARO' RICORSO' = Roberto Petrella aspetta la comunicazione del 'giudizio' dell'Ordine di Teramo Milano, 5 giu. (AdnKronos Salute) - L'Ordine dei medici di Teramo si è riunito per decidere sul caso di Roberto Petrella, iscritto all'Omceo provinciale, noto per le sue posizioni critiche in particolare sul vaccino anti Papillomavius Hpv. Lo conferma all'AdnKronos Salute Cosimo Napoletano, presidente dell'Ordine, che spiega tuttavia come al termine della riunione non sia stato possibile fornire comunicazioni a Petrella. E "voglio dirlo a lui", precisa, prima di diffondere la natura del responso. Nel frattempo, il ginecologo posta su Facebook che "quasi certamente avrò un provvedimento disciplinare. Non conosco l'entità, mi verrà comunicato presto". E "ho iniziato a preparare il ricorso", fa sapere. "Mi sento tranquillo poiché ho fiducia nella giustizia e nella verità - scrive - I danni saranno tanti e devastanti. Certamente non mi fermerò. Esiste un terrorismo psicologico. Io non temo nessuno. Mi è dispiaciuto di una sola cosa - sottolinea - che è quella di subire un provvedimento disciplinare, per le stesse motivazioni già archiviate in passato, sia da parte dello stesso Ordine dei medici che da parte della commissione disciplinare dell'Azienda sanitaria locale". Petrella conclude: "A dire il vero volevo abbandonare tutto e godermi la pensione. La mia compagna, che è la mia coscienza, le sofferenze delle ragazze danneggiate dal vaccino Hpv che prima stavano benissimo, non mi hanno fatto chiudere un occhio. Il ricorso mi permetterà di seguitare a lavorare". (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 05-GIU-19 12:06

- Obesità:Gb,lottare contro lo zucchero come fu contro il fumo

Obesità:Gb,lottare contro lo zucchero come fu contro il fumo (ANSA) - ROMA, 5 GIU - Lottare contro il consumo eccessivo di zucchero così come si è fatto per il fumo: è questa la proposta lanciata dal gruppo di esperti dell'Istituto per la ricerca sulle politiche pubbliche (Ippr) di Londra in un rapporto, per far fronte ai tassi di obesità crescenti. Dopo la tassa sulle bibite zuccherate, come riporta la Bbc, gli studiosi propongono di usare confezioni e pacchetti senza immagini per rendere dolci, snack e bibite meno invitanti. L'idea è quella di mettere questi prodotti nelle stesse condizioni di altri, come frutta e verdura, che non beneficiano dello stesso tipo di riconoscimento del marchio e prodotto. "Imballaggi e confezioni senza immagini aiuteranno tutti a fare la scelta migliore", commenta Tom Kibasi, direttore dell'Ippr, secondo cui vanno adottate anche altre misure, come il bando della pubblicità del junk food e l'estensione delle tasse sulle bibite zuccherate anche ad altri cibi poco salutari. Al momento il governo inglese non si è pronunciato sulla proposta dei pacchetti senza immagini, ma il dipartimento di Salute e cure sociali è in attesa di avere il riscontro della consulente governativo in materia di salute, che sembra aperta a quest'idea. I dati dall'Australia, primo paese ad introdurre i pacchetti di sigarette senza immagini e pubblicità, mostrano che un quarto del calo dei fumatori si può attribuire a questa misura. (ANSA). Y85-BR 2019-06-05 15:12

Salute: epilessia, piu' di 1 paziente su 2 vive "immobile" =

(AGI) - Roma, 5 giu. - Il 57 per cento delle persone con epilessia vive una vita "immobile"; confinata entro le mura domestiche. Anche il 61 per cento di chi se ne prende cura conduce una vita di autoreclusione e solitudine. Questi sono alcuni dei dato emersi in occasione del congresso nazionale della Lega italiana contro l'epilessia (ice), che si e' aperto oggi a Roma- Nell'ambito dell'evento sono state presentate 91 storie di cura dell'epilessia scritte da 25 epilettologi di tutta Italia. Al centro le esperienze delle persone e dei loro familiari, il lavoro, il tempo libero, le paure nel vissuto quotidiano e nei progetti di vita; nella scelta delle cure e nel cambiamento. Insieme alle speranze e alle possibilita' per un nuovo sguardo sulla malattia. E', in sintesi, il progetto "ERe- gli Epilettologi Raccontano le Epilessie", la prima ricerca italiana di Medicina narrativa multicentrica che ha raccolto le narrazioni dei professionisti sulle esperienze di cura dell'epilessia, realizzato dall'Area Sanita' e Salute della Fondazione ISTUD con il patrocinio della Lice. La paura e' l'emozione dominante nelle narrazioni, e trasversale a tutte le fasi di cura. A fronte di un'eta' media di 37 anni, il 60 per cento delle persone con epilessia raccontate non e' occupato e riporta difficolta' di inserimento lavorativo, o mantenimento dell'occupazione. (AGI)red/Mld 15:42 05-06-19

Salute: da ministero 400 mila euro per progetti diabete e lombalgia =

(AGI) - Roma, 5 giu. - Sono due i progetti dell'universita' Campus Bio-Medico di Roma su diabete e lombalgia cronica premiati con un grant di oltre 400 mila euro dal ministero della Salute, nell'ambito del bando ricerca finalizzata per la sezione 'Giovani ricercatori e starting grant'. La cerimonia svoltasi all'accademia dei Lincei di Roma ha visto tra i protagonisti il progetto sul diabete di tipo 1, guidato da Rocky Strollo, medico dell'unita' di Endocrinologia e diabetologia del policlinico universitario Campus Bio-Medico e quello di Gianluca Vadala', ricercatore dell'unita' di Ortopedia del policlinico universitario Campus Bio-Medico sulla lombalgia cronica. I due progetti vincirtori sono stati selezionati tra gli oltre 1.700 presentati. Di Rocky Strollo e' il progetto intitolato 'Role of post-translational insulin modifications in the pathogenesis, staging and therapy of type 1 diabetes' che verra' realizzato insieme ai ricercatori dell'universita' della Campania Luigi Vanvitelli, e sara' volto a definire il ruolo di un nuovo biomarcatore basato su una forma modificata di insulina (oxPTM-insulina) nella patogenesi, diagnosi precoce e terapia del diabete tipo 1. Il lavoro, della durata di tre anni, sara' in grado di identificare precocemente, attraverso una semplice analisi del sangue, se la persona sviluppera' o meno il diabete di tipo 1. I dati oggi a disposizione dimostrano l'efficacia del biomarcatore nel 91% dei casi. La validazione di questo dato permettera' di prevedere l'insorgenza della malattia che solo in Italia colpisce oltre 300 mila persone, con una crescita del 3% l'anno del numero di giovani ai quali viene diagnosticata. Invece, il progetto guidato da Gianluca Vadala' e' intitolato 'Intervertebral disc regeneration mediated by autologous mesenchymal stem/stromal cells intradiscal injection: a phase IIB randomized clinical trial' e si pone l'obiettivo di valutare l'efficacia del trapianto intradiscale di cellule staminali/stromali mesenchimali autologhe in pazienti con degenerazione del disco intervertebrale. Se oggi non esistono trattamenti per curare la lombalgia cronica, che colpisce oltre 700 milioni di persone ed e' la prima causa di disabilita' nel mondo occidentale, il progetto di Vadala' punta a rigenerare i dischi intervertebrali restituendo la loro naturale funzione di 'ammortizzatori' della schiena. I ricercatori Ucbm Rocky Strollo e Gianluca Vadala' hanno ricevuto una targa nel corso dell'evento, voluto dallo stesso ministro della Salute per valorizzare il ruolo strategico del Servizio sanitario nazionale e dare spazio alle eccellenze dei giovani ricercatori italiani. Nel 2018 il Bando della ricerca finalizzata ha esaminato oltre 1.700 progetti, assegnando (su 95 milioni totali) finanziamenti per oltre 50 milioni ai giovani ricercatori. (AGI)Blu 17:20 05-06-19

Fp Cgil Vvf: troppe promesse non mantenute, 8 giugno in piazza

Fp Cgil Vvf: troppe promesse non mantenute, 8 giugno in piazza Giulianella: al Governo chiediamo risposte serie Roma, 5 giu. (askanews) - "I Vigili del fuoco salvano vite umane, non lenzuola. Il Ministro Salvini dia immediatamente seguito a quanto promesso ai professionisti del soccorso prima delle elezioni europee. Servono salari, assunzioni e un'assicurazione Inail contro gli infortuni e le malattie professionali". A dirlo è il Coordinatore Nazionale della Fp Cgil Vigili del Fuoco, Mauro Giulianella, che annuncia la presenza dei Vigili del Fuoco in piazza, sabato 8 giugno a Roma, alla manifestazione nazionale 'Il Futuro è Servizi Pubblici'. "La campagna elettorale propagandistica fatta anche sulle spalle dei Vigili del Fuoco - prosegue Giulianella - non è passata inosservata all'opinione pubblica. I 223 milioni di euro promessi per armonizzare gli stipendi e le pensioni dei Vigili del Fuoco con quelli degli altri Corpi dello Stato siano effettivamente stanziati. Serve inoltre risolvere il problema della carenza di 3.500 unità operative e di circa 1.000 unità nel personale amministrativo, adeguare automezzi e attrezzature, una politica mirata alla salute e alla sicurezza del personale e soprattutto serve dare una assicurazione Inail contro gli infortuni che riconosca le malattie professionali ai Vigili del Fuoco. Al Governo del cambiamento chiediamo di dare risposte serie. Per questo saremo in piazza sabato 8 giugno a Roma, insieme a tutte le lavoratrici e i lavoratori dei servizi pubblici", continua Giulianella. Red/Nav 20190605T174451Z

= Interpol: "codice rosso" per 7 criminali ambientali ricercati =

(AGI/AFP) - Lione, 5 giu. - L'Organizzazione internazionale della polizia criminale, l'Interpol, ha lanciato un "codice rosso" per 7 "criminali ambientali" ricercati. I crimini vanno dal traffico illegale al bracconaggio di elefanti. Si tratta di una richiesta di aiuto ai cittadini lanciata alla vigilia della Giornata mondiale dell'ambiente. "Abbiamo messo in evidenza sette criminali ricercati in diversi Stati...per crimini ambientali", ha detto il direttore esecutivo dell'Interpol Tim Morris. "L'Interpol lancia un appello alla comunita' globale: questa gente deve vivere da qualche parte, deve viaggiare, spostarsi e socializzare. Qualcuno potrebbe sapere dove sono e chiediamo al pubblico di aiutarci ad assicurarli alla giustizia", ha spiegato Morris. "Sappiamo che i crimini ambientali generano tanti soldi, tra 100 e 300 miliardi all'anno", ha proseguito. "Ci sono riciclaggio di denaro, corruzione, crimini finanziari, violenza e omicidi collegati ai crimini ambientali", ha avvertito il capo dell'Interpol che collega le polizie di 194 paesi nella lotta contro il crimine organizzato e il terrorismo.(AGI)Ril 02:23 05-06-19

VITERBO: UTILIZZA DRONE SENZA AUTORIZZAZIONI NECESSARIE, DENUNCIATO =

Viterbo, 5 giu. - (AdnKronos) - Autista di tir si ferma dopo barriera telepass e senza avere le autorizzazioni fa volare un drone, denunciato dalla polizia. Al Commissariato di Tarquinia, Viterbo, è arrivata una segnalazione della presenza di un drone nella zona limitrofa all'area autostradale ricompresa nel territorio di Tarquinia. Veniva descritto un tir in sosta sull'Aurelia, direzione Roma, parcheggiato subito dopo la barriera telepass, il cui conducente, avendo esaurito le ore per la guida, stava ingannando il tempo facendo delle riprese panoramiche e paesaggistiche. A questo punto è intervenuto il personale della Polizia di Stato del Commissariato, coadiuvato dalle unità della Polizia Stradale, che dapprima effettuavano tutti i controlli di polizia stradale che risultavano regolari. Infatti il conducente, di nazionalità rumena, ma residente nella Provincia di Roma, avendo terminato le ore previste dalla legge per la guida giornaliera, si era fermato nella piazzola di sosta per trascorrere le nove ore necessarie per riprendere la marcia. Lo stesso, avendo al seguito un drone modello Mavic dal valore di circa 2.500 euro, lo ha utilizzato per fare delle riprese sulla città di Tarquinia, per un raggio di azione di 3,5 km dal luogo di partenza. Ma richiesti da parte dei poliziotti i titoli previsti dalla normativa vigente per l'utilizzo del drone, quali il brevetto di guida, l'assicurazione ed il giubbetto identificativo, il giovane ne risultava sprovvisto. Lo stesso è stato quindi denunciato all'autorità giudiziaria e segnalato all'Enac per le sanzioni amministrative previste e sono stati sequestrati il drone e le immagini riprese. (Cro/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 05-GIU-19 02:58

Roma: individuato pirata strada che investi' agente di Polizia =

(AGI) - Roma, 5 giu. - Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Borgo hanno individuato il pirata della strada che il 23 marzo scorso sulla via Cassia aveva travolto un motociclista, un agente della Polizia di Stato. Il motociclista sin da subito apparso in gravissime condizioni e privo di sensi, e' stato trasportato presso il pronto soccorso del Policlinico Agostino Gemelli con fratture multiple. Una volta risvegliatosi non ricordava nulla dell'accaduto e, dopo due settimane di ricovero e un intervento chirurgico e' stato dimesso. Alcuni testimoni che avevano assistito al sinistro hanno fornito agli agenti la descrizione dell'autovettura che si era data alla fuga e i tratti somatici del conducente. Dopo complesse indagini gli investigatori, analizzando una lista di migliaia di automobili, setacciata in modo capillare, sono risaliti ad un'autovettura intestata ad una cittadina peruviana residente vicino al luogo dell'incidente. Accertato che l'intestataria aveva cambiato residenza proprio nel periodo del sinistro stradale, dopo una serie di accertamenti, gli agenti del Commissariato Borgo hanno individuato all'interno di un'abitazione, sempre in zona Roma Nord, il pirata della strada. L'uomo, un cittadino peruviano di 43 anni, rintracciato dai poliziotti, ha subito ammesso le proprie responsabilita' rivelando la posizione dell'autovettura che era stata abbandonata e nascosta all'interno di un deposito, visibilmente danneggiata e successivamente posta sotto sequestro. I due, marito e moglie, entrambi a bordo dell'automobile al momento dell'incidente, sono stati quindi condotti presso gli uffici del commissariato Borgo. L'uomo e' stato denunciato per lesioni gravi e con la moglie anche per omissione di soccorso. Lo straniero ha ammesso anche di essere fuggito e di aver guidato sprovvisto di patente e copertura assicurativa. (AGI)Noc 09:43 05-06-19

- Germania: incidente a mongolfiera, undici feriti

Germania: incidente a mongolfiera, undici feriti (ANSA) - BERLINO, 5 GIU - Sono 11 le persone rimaste ferite, due in modo grave, nello schianto di una mongolfiera nella Germania nordoccidentale. A quanto ha riferito la polizia, sembra che il pilota, che è tra i feriti, abbia perso il controllo del pallone aerostatico che viaggiava dalla vicina Assia mentre stava per atterrare vicino alla città di Marsberg, nel Sauerland. Il cesto dove si trovavano i passeggeri si è dunque capovolto a circa un metro da terra.(ANSA). FLB 2019-06-05 10:47

Roma: processo nomine, pm deposita ricorso appello assoluzione Raggi =

(AGI) - Roma, 5 giu. - La procura di Roma ha comunicato oggi ai difensori di Virginia Raggi di aver depositato il ricorso in appello contro la sentenza di assoluzione 'perche' il fatto non costituisce reato', dall'accusa di falso in atto pubblico, emessa dal giudice Roberto Ranazzi il 10 novembre scorso. Nell'impugnare quella decisione, il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Francesco Dall'Olio, che avevano chiesto la condanna della sindaca a 10 mesi di reclusione, non ritengono affatto che Virginia Raggi sia stata vittima di "un raggiro ordito ai suoi danni" nelle fasi che nell'autunno del 2016 portarono alla nomina di Renato Marra alla guida della Direzione Turismo. Un raggiro - secondo il tribunale monocratico - ideato dallo stesso Renato e da suo fratello Raffaele, che all'epoca era alla guida del Dipartimento Risorse Umane, "con la compartecipazione incolpevole dell'assessore Adriano Meloni e dell'avvocato Antonio De Santis". Quella nomina, che la sindaca prima sospese e poi revoco' per lo scandalo che ne segui', fu 'studiata' dai due fratelli gia' nell'estate di quell'anno, e caldeggiata al presidente del consiglio comunale Marcello De Vito, per "aggirare il diniego di Raggi" che alla luce della stretta parentela tra i due e del ruolo rivestito nell'amministrazione, trovava inopportuno che Renato venisse promosso capo o vicecapo della Polizia locale di Roma Capitale. (AGI)Cop (Segue) 11:45 05-06-19

- Inchiesta nomine: vicenda Raggi, pm Roma ricorre in appello

Inchiesta nomine: vicenda Raggi, pm Roma ricorre in appello (ANSA) - ROMA, 05 GIU - La Procura di Roma ha depositato ieri il ricorso in appello contro la sentenza con cui il 10 novembre scorso il giudice monocratico ha assolto la sindaca Virginia Raggi dall'accusa di falso in relazione alla nomina di Renato Marra, fratello dell'allora capo del personale, a capo della Direzione turismo del Campidoglio. La notizia del deposito è anticipata dall'Espresso on line. Ieri - si legge sul sito dell'Espresso- "i magistrati che la hanno mandato alla sbarra per falso in atto pubblico, Paolo Ielo e Francesco Dall'Olio, hanno infatti depositato il ricorso per l'appello". Il ricorso arriva a poco meno di un mese dalle motivazioni della sentenza in cui il giudice Roberto Ranazzi afferma che la sindaca "è stata vittima di un raggiro ordito dai fratelli Marra in suo danno". Nel motivare la sentenza di assoluzione con la formula "perché il fatto non costituisce reato" il giudice afferma che "sotto l'aspetto formale la nomina di Renato Marra non offre alcuna deviazione dalla procedura di interpello". La sua candidatura "era stata pianificata dai due fratelli Marra molti mesi prima, già dalla prima metà di luglio 2016, quale alternativa al diniego della sindaca - scrive il giudice - per la nomina di Renato Marra come il capo o vicecapo della polizia locale di Roma capitale". Per il magistrato i Marra "hanno operato al fine di eludere il predetto diniego della Raggi strumentalizzando l'assessore Meloni, con cui Renato Marra (su consiglio del fratello), in qualità di responsabile del Gruppo sicurezza sociale urbana (Gssu), aveva opportunamente intrapreso una fattiva collaborazione nella lotta all'abusivismo commerciale".(ANSA). Y13-TZ 2019-06-05 11:57

LAVORO. SINDACATI IN PIAZZA A ROMA PER PA: SETTORE AL COLLASSO

DIR0989 3 LAV 0 RR1 N/POL / DIR /TXT LAVORO. SINDACATI IN PIAZZA A ROMA PER PA: SETTORE AL COLLASSO SABATO IL CORTEO (DIRE) Roma, 5 giu. - Sindacati in piazza sabato 8 giugno a Roma. Al centro della mobilitazione - che li portera' da piazza della Repubblica in corteo a piazza del Popolo per il comizio conclusivo - la centralita' dei servizi pubblici. Cgil, Cisl e Uil chiedono, tra le altre cose, risorse adeguate per il Ccnl 2019/21 e il rinnovo di tutti i contratti, lo stop a tagli e sprechi, il superamento dei vincoli sul salario accessorio, un piano di assunzioni, no ai sistemi di videosorveglianza e il rafforzamento dei diritti della Polizia locale. "Sabato saremo in piazza- hanno spiegato i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco, durante la presentazione della protesta che si e' svolta a Palazzo Valentini- perche' di questo passo si arrivera' al collasso dei servizi pubblici con interi comparti che chiuderanno. Stanno per fuoriuscire mezzo milione di lavoratori per quota 100 e pensionamenti, mentre ne entreranno non piu' di 33mila con le assunzioni straordinarie, che saranno spalmati nei prossimi 5 anni". Per come stanno le cose, hanno sottolineato ancora i sindacati, "la direzione che verra' intrapresa e' quella delle privatizzazioni dei pubblici servizi". Infatti, "nel Def e' scritto che dalle privatizzazioni dei prossimi anni si potrebbero ricavare oltre 10 miliardi di euro". E ancora, "la soluzione non e' quella di prendere le impronte digitali ai dipendenti pubblici. Servono assunzioni- hanno concluso- e i concorsi promessi dalla ministra Giulia Bongiorno non bastano". Alla manifestazione di sabato, denominata #futuroe'pubblico, prenderanno parte anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. (Uct/ Dire) 14:10 05-06-19

FIRENZE: UBRIACO E SENZA PATENTE IN A1, BLOCCATO DALLA POLSTRADA SU UN FURGONE =

ADN0766 7 CRO 0 ADN CRO RTO RTO FIRENZE: UBRIACO E SENZA PATENTE IN A1, BLOCCATO DALLA POLSTRADA SU UN FURGONE = Firenze, 5 giu. - (AdnKronos) - La Polizia Stradale di Firenze ha denunciato un uomo di 40 anni perché stava guidando un furgone ubriaco. E' accaduto ieri pomeriggio, quando il centro operativo della Polizia Stradale di Firenze è stato contattato dal benzinaio dell'area di servizio Arno Est, sull'A/1. Dopo aver rifornito un Renault Kangoo si è accorto che il conducente non era lucido e parlava a fatica, tant'è che si reggeva a stento in piedi quando è sceso dal mezzo. Appena il furgone è partito il benzinaio ha chiamato la Stradale, segnalando targa e tipo. A quel punto la centrale operativa ha dislocato le pattuglie nei punti strategici di quella tratta, al fine di tendere una rete attorno allo scellerato conducente e bloccarlo. Una pattuglia della Sottosezione di Firenze Nord ha avvistato il Kangoo vicino all'uscita di Scandicci (Fi) e, con non poche difficoltà, lo ha costretto a fermasi poco più avanti. L'autista era effettivamente in stato di ebbrezza, tant'è che si è rifiutato di sottoporsi all'etilometro. I poliziotti hanno scoperto che all'uomo, nativo di Cesena e residente vicino Rimini, la Prefettura di Pesaro aveva revocato la patente nove mesi fa, poiché più volte era stato sorpreso sbronzo al volante e, quindi, era diventato pericoloso lasciarlo guidare. La Polstrada lo ha denunciato per guida in stato di ebbrezza e con patente revocata, sanzionandolo per oltre seimila euro e con cinque punti in meno. Gli investigatori hanno pure sequestrato il furgone, la cui assicurazione era scaduta. (Zto/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 05-GIU-19 14:14

- Australia: Bbc, raid polizia è attacco a libertà di stampa

Australia: Bbc, raid polizia è attacco a libertà di stampa (ANSA) - ROMA, 5 GIU - "Il raid della polizia contro i nostri partner della Abc rappresentano un attacco alla libertà di stampa che noi della Bbc troviamo profondamente sconvolgente". Lo afferma la Bbc in una nota riferita alla perquisizione effettuata presso l'emittente nell'ambito di indagini su presunti comportamenti scorretti in Afghanistan. "In un momento in cui i media stanno diventando in tutto il mondo sempre meno liberi - aggiunge la nota -, è molto preoccupante che una emittente pubblica sia presa di mira per aver fatto il suo lavoro di informare nel pubblico interesse". (ANSA). CNT 2019-06-05 14:52

SIENA: STRETTA SUI TELEFONINI IN AUTOPALIO, CONTROLLATI 21 VEICOLI =

ADN1050 7 CRO 0 ADN CRO RTO RTO SIENA: STRETTA SUI TELEFONINI IN AUTOPALIO, CONTROLLATI 21 VEICOLI = La Polstrada sorprende due automobilisti a smanettare Siena, 5 giu. - (AdnKronos) - In questi giorni la Polizia Stradale sta monitorando l'Autopalio alla ricerca di automobilisti poco virtuosi che, smanettando sul cellulare, rischiano di provocare gravi incidenti. Proprio stamani tre pattuglie del distaccamento di Montepulciano e della sezione di Siena hanno presidiato la zona di Poggibonsi, convogliando i veicoli da controllare presso l'area di servizio Drove Ovest. Lì con i poliziotti c'erano anche Oker e Mia, due splendidi pastori tedeschi della Questura di Firenze, addestrati dai loro conduttori alla ricerca di stupefacenti. Il dispositivo è stato supportato dall'alto da un elicottero dell'8° Reparto Volo della Polizia di Stato, con il compito di segnalare via radio i movimenti dei veicoli sospetti. In tutto, gli investigatori hanno fermato 21 veicoli e controllato 25 persone, contestando 7 infrazioni al codice della strada. Nessuno è stato trovato positivo all'etilometro, né aveva assunto droghe. Due automobilisti sono stati sorpresi a guidare mentre parlavano al telefonino e, per tale motivo, ognuno di loro dovrà pagare una multa di oltre 300 euro, oltre a vedersi tolti 5 punti dalla patente. Sono stati 4 gli automobilisti che non erano in regola con la documentazione di bordo, mentre un altro è stato sanzionato perché il parabrezza della sua auto era scheggiato. Lui, guidando l'auto in quello stato, stava correndo un grosso pericolo, poiché con le vibrazioni e la velocità sostenuta il vetro rischiava davvero di infrangersi e di ferirlo. (Red-Xio/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 05-GIU-19 15:58

- Violenza sessuale anche su minore, preso richiedente asilo

Violenza sessuale anche su minore, preso richiedente asilo (ANSA) - LA SPEZIA, 5 GIU - Un richiedente asilo della Costa d'Avorio di 27 anni, ospitato in un centro di accoglienza della provincia spezzina, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate ai danni di tre ragazze. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il giovane si sarebbe reso responsabile di violenza sessuale all'inizio di maggio, quando avrebbe costretto a un rapporto una giovane con cui aveva allacciato una relazione, e alla fine dello stesso mese nei confronti di una turista statunitense, palpeggiata mentre si trovava alla stazione ferroviaria di Corniglia. L'ultimo episodio risale a pochi giorni fa, nei pressi di una palestra della Spezia: il 27enne avrebbe avvicinato aggredito e palpeggiato una minorenne, salvata dall'intervento di frequentatori della struttura. Per la giovane 30 giorni di prognosi. Le indagini, a cui ha partecipato anche la Polizia, hanno portato il gip a emettere l'ordine di custodia cautelare in carcere. Y0L-MOI 2019-06-05 16:39

++ Petrolio affonda, Wti - 5,12%, Brent sotto 60 dollari ++

++ Petrolio affonda, Wti - 5,12%, Brent sotto 60 dollari ++ (ANSA) - NEW YORK, 5 GIU - Il petrolio affonda. Il Wti perde a New York il 5,12% a 50,74 dollari al barile. Il Brent cala del 3,55% scendendo sotto i 60 dollari al barile, a 59,77 dollari, per la prima volta da gennaio. A pesare sono i timori di un rallentamento globale e l'aumento delle scorte.(ANSA). DRZ 2019-06-05 18:06