ANSA/ MOLESTIE SESSUALI IN CASERMA, SOLDATESSA DENUNCIA
3 SUPERIORI,TRA CUI DONNA.'IO MUSULMANA ANCHE COSTRETTA A MESSA'
(di Vincenzo Sinapi)
(ANSA) - ROMA, 7 MAR - Molestie sessuali da parte di tre
superiori, compresa una donna: le ha denunciate all'autorita'
giudiziaria ordinaria e militare una giovane soldatessa
siciliana, figlia di extracomunitari e di religione musulmana,
che sarebbe stata anche oltraggiata nel suo sentimento
religioso, con l'obbligo a partecipare - sempre secondo la sua
versione dei fatti - a funzioni religiose cattoliche.
La notizia della denuncia, resa nota dal sito del comparto
Sicurezza e Difesa Grnet.it, e' stata confermata all'ANSA dal
legale della giovane militare, l'avvocato Giorgio Carta, che ha
detto di aver presentato le denunce alla procura di Catania (la
provincia dove la ventiquattrenne risiede con i genitori) e a
quella militare di Napoli, territorialmente competente.
I fatti, secondo quanto e' stato possibile ricostruire, si
sarebbero verificati in parte in Sicilia, dove presta servizio
la soldatessa, e in parte in Kosovo, dove la giovane era in
missione circa due anni fa.
La volontaria, in ferma quadriennale nell'Esercito, ha
denunciato tre superiori - un maresciallo, comandante della sua
squadra, una tenente e un capitano - che l'avrebbero fatta
oggetto nel tempo di ''numerosi atti di molestia sessuale''. Tra
i superiori denunciati, dunque, anche un tenente donna che nel
corso della missione in Kosovo, risalente a circa due anni fa,
avrebbe preteso di coinvolgere la soldatessa in un rapporto
sessuale di gruppo con due militari stranieri e che l'avrebbe
poi mobbizzata per vendicarsi del rifiuto ricevuto. Ma non solo.
La giovane caporale, musulmana, ha denunciato anche di essere
stata ''comandata'' a partecipare alle funzioni religiose
cattoliche, per esempio in qualita' di corista delle cerimonie
natalizie, sempre per una sorta di ritorsione.
Oggetto della denuncia anche il presunto comportamento dei
superiori dei tre comandanti che non avrebbero creduto alla
soldatessa, invitandola anzi a ''lasciar perdere''.
La giovane si sarebbe convinta a denunciare tutto alla
magistratura ''solo dopo che e' stata ignorata anche la sua
semplice richiesta di essere impiegata in una caserma diversa da
quella dei tre molestatori''. Inoltre, la soldatessa e' una
volontaria in ferma quadriennale e dunque una 'precaria', la cui
permanenza nell'Esercito e' strettamente legata alle 'note
caratteristiche' scritte dai suoi superiori, che proprio per
questa vicenda sarebbero state negative: da qui, insieme al
mancato trasferimento, ''dopo molte titubanze'' la decisione di
denunciare i fatti ''per ottenere giustizia'', come osserva
l'avvocato Carta.
Il legale sottolinea anche che quello della ventiquattrenne
siciliana ''non e' un caso isolato. E' almeno il terzo caso che
mi viene sottoposto da una donna militare e dispiace constatare
che, negli altri due episodi, la vittima delle molestie si sia
convinta a non denunciare gli abusi proprio per timore di non
poter stabilizzare il proprio rapporto di lavoro''. Peraltro
nello stesso esposto presentato dalla soldatessa, questa farebbe
riferimento a ''molestie sessuali subite da una sua collega, che
pero' - rileva Carta - non ha avuto il coraggio di
denunciarle''. (ANSA).
SV
07-MAR-11 17:01 NNNN
MOLESTIE SESSUALI IN CASERMA, SOLDATESSA DENUNCIA TRE SUPERIORI =
(AGI) - Roma, 7 mar. - Una volontaria delle forze armate,
impegnata anche in missioni all'estero, ha presentato una
denuncia alla magistratura ordinaria e a quella militare contro
tre superiori, due ufficiali e un sottufficiale, che nel tempo
l'avrebbero fatta oggetto di "numerosi atti di molestia
sessuale". A darne notizia e' il portale della
sicurezza
GrNet.it. Tra i superiori denunciati c'e' anche una donna che -
proprio nel corso di una missione all'estero - avrebbe preteso
di coinvolgere la giovane in un rapporto di gruppo con due
militari stranieri e che l'avrebbe poi mobbizzata per
vendicarsi del rifiuto ricevuto. Non solo: "la giovane
caporale, di religione musulmana - spiega l'avvocato che
l'assiste, Giorgio Carta - ha denunciato anche di essere stata
offesa nel suo sentimento religioso venendo appositamente
'comandata' a partecipare alle funzioni religiose cattoliche,
per esempio come corista delle cerimonie natalizie".
La vicenda sarebbe stata raccontata ai superiori dei tre
denunciati, ma la soldatessa non sarebbe stata creduta ed anzi
avrebbe ricevuto l'invito a "lasciar perdere". La soldatessa ha
cosi' deciso di rivolgersi alla magistratura ordinaria dopo che
era stata ignorata anche la sua richiesta di essere impiegata
in una caserma diversa da quella dei tre presunti molestatori.
"La storia - conclude l'avvocato Carta - e' tutt'altro che
isolata. E' almeno il terzo caso che mi viene proposto da una
militare donna e duole constatare che, nei primi due casi, la
vittima delle molestie si sia indotta a non denunciare gli
abusi subiti, solo per il timore di non poter stabilizzare il
proprio rapporto di lavoro". (AGI)
Bas/Dib
071140 MAR 11
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