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giovedì 9 giugno 2011

Anno Zero - Ultima puntata - Già in prima fila

E' la fine o l'inizio? 
Ho il dito sul telecomando e sono già pronto a girare canale con la prossima stagione di Santoro

the man who screwed an entire country (link diretto al sito dell'autoreThe Economist)

"L'uomo che ha avvitato (incasinato) un intero paese 

RECORD DI SILVIO BERLUSCONI
L'uomo che ha avvitato un intero paese

L'era Berlusconi ritrovo Italia per gli anni a venire

Silvio Berlusconi ha molto da sorridere. Nei suoi 74 anni, ha creato un impero mediatico che lo ha reso l'uomo più ricco d'Italia. Ha dominato la scena politica dal 1994 e ora è il ministro più longevo d'Italia dal primo Mussolini. Egli è sopravvissuto a innumerevoli previsioni della sua imminente partenza. Eppure, nonostante i suoi successi personali, è stato un disastro come un leader nazionale in tre modi.
Due di loro sono ben noti. Il primo è la saga lurida della sua "Bunga Bunga" parti del sesso, una delle quali ha portato lo spettacolo poco edificante di un primo ministro di essere messi sotto processo a Milano con l'accusa di pagare per fare sesso con una minorenne. Il processo Rubygate non ha infangato solo Berlusconi, ma anche il suo paese.
Tuttavia il vergognoso scandalo sessuale è stato, il suo impatto sulle prestazioni del signor Berlusconi come uomo politico è stato limitato, per cui questo giornale ha in gran parte ignorato. Abbiamo, tuttavia, a lungo protestato per il suo secondo difetto: i suoi imbrogli finanziari. Nel corso degli anni, è stato provato più di una dozzina di volte per frode, falso in bilancio o di corruzione. I suoi difensori sostengono che non è mai stato condannato, ma questo è falso. Diversi casi hanno visto condanne, solo per loro di essere annullata in quanto il procedimento contorto ha portato alla sperimentazione è scaduta da una prescrizione, almeno due volte perché lo stesso onorevole Berlusconi ha cambiato la legge. Ecco perché questo giornale ha affermato nell'aprile del 2001 che era inadatto a governare l'Italia.
Abbiamo visto alcun motivo per cambiare questo verdetto. Ma è ormai chiaro che né il sesso né la storia dodgy commerciali di dubbia deve essere la ragione principale per gli italiani guardare indietro su Berlusconi come un disastro, anche maligne, insufficienza. Di gran lunga peggiore è stato terzo difetto: il suo totale disprezzo per la condizione economica del suo paese. Forse a causa della distrazione dei suoi grovigli legale, ha fallito in quasi nove anni come primo ministro per porre rimedio o anche realmente a riconoscere in Italia gravi carenze economiche. Come risultato, si lascerà dietro di sé un paese in difficoltà.
Una malattia cronica, non un acuto uno
Tale conclusione cupa potrebbe sorprendere gli studenti della crisi dell'euro. Grazie alla rigorosa politica di bilancio del ministro delle Finanze di Berlusconi, Giulio Tremonti, l'Italia ha finora sfuggito ira dei mercati '. L'Irlanda non, in Italia, è la I nel PIGS (Portogallo, Grecia e Spagna). L'Italia ha evitato una bolla immobiliare, le banche non vanno in fallimento. L'occupazione ha resistito: il tasso di disoccupazione è dell'8%, rispetto a oltre il 20% in Spagna. Il disavanzo di bilancio nel 2011 sarà al 4% del PIL, contro il 6% in Francia.
Eppure questi numeri rassicuranti sono ingannevoli. economico di malattia l'Italia non è il tipo acuto, ma una malattia cronica che rode lentamente a vitalità. Quando le economie europee strizzacervelli, in Italia si restringe più: quando crescono, cresce di meno. Come il nostro rapporto speciale in tema di punti di questa settimana fuori, solo Zimbabwe e ad Haiti era minore crescita del PIL che in Italia nel decennio fino al 2010. In realtà il PIL pro capite in Italia è sceso in realtà. La mancanza di crescita significa che, nonostante Tremonti, il debito pubblico è ancora al 120% del PIL, del mondo ricco terzo più grande. Ciò è tanto più preoccupante dato il rapido invecchiamento della popolazione in Italia.
Bassa travestimenti medio di disoccupazione alcune variazioni taglienti. Un quarto dei giovani, molto più in alcune parti del sud-depressi sono senza lavoro. Il tasso di partecipazione femminile nella forza lavoro è del 46%, il più basso in Europa occidentale. Un mix di bassa produttività e alti salari sta erodendo la competitività: mentre la produttività è aumentato di un quinto in America e un decimo della Gran Bretagna nel decennio fino al 2010, in Italia è sceso del 5%. L'Italia è 80a nella Banca Mondiale "Doing Business" indice, sotto la Bielorussia e Mongolia, e 48a nella classifica del World Economic Forum di competitività, dietro l'Indonesia e Barbados.
La Banca d'Italia governatore uscente, Mario Draghi, le cose scritte di recente in un discorso d'addio incisiva (prima di prendere in mano le redini della Banca centrale europea). Ha insistito sul fatto che l'economia ha disperatamente bisogno di grandi riforme strutturali. Ha individuato la produttività stagnante e attaccato le politiche del governo che "non riescono ad incoraggiare, e spesso ostacolano, di sviluppo [in Italia]", come i ritardi nel sistema civile-giustizia, università poveri, la mancanza di concorrenza nei servizi pubblici e privati, a due mercato del lavoro di secondo livello con insiders protetti e outsider a vista e grandi imprese troppo pochi.
Tutte queste cose stanno iniziando ad influenzare la qualità giustamente acclamato d'Italia di vita. L'infrastruttura è sempre più sciatto. I servizi pubblici sono allungati. L'ambiente è la sofferenza. redditi reali sono, nel migliore stagnante. Ambiziosi i giovani italiani sono smettere il loro paese in massa, lasciando il potere nelle mani di un anziano e out-of Elite-touch. Pochi europei disprezzano i loro politici viziati tanto quanto gli italiani fanno.
Eppur Muove SI
Quando il primo giornale ha denunciato Berlusconi, molti imprenditori italiani hanno risposto che solo il suo malizioso, faccia tosta imprenditoriale offerto alcuna possibilità di modernizzare l'economia. Nessuno sostiene che ora. Invece essi offrono la scusa che la colpa non è sua, ma è il loro paese irriformabile's.
Eppure l'idea che il cambiamento è impossibile, non è solo disfattista, ma anche sbagliato. Nella metà degli anni 1990 successivi governi italiani, disperato per non essere lasciato fuori l'euro, spinto attraverso alcune riforme impressionante. Anche Berlusconi ha di tanto in tanto sono riuscito a passare alcune misure di liberalizzazione nella lotta tra i tribunali: nel 2003 la legge Biagi sul mercato del lavoro tagliato il nastro rosso in basso, aumentando l'occupazione, e molti economisti hanno lodato in Italia la riforma delle pensioni. Avrebbe potuto fare molto di più se avesse usato il suo vasto potere e popolarità per fare qualcosa di diverso da tutelare i propri interessi. Imprenditoriale Italia pagherà a caro prezzo per i suoi piaceri.
E se Berlusconi successori sono i negligenti, come sta? La crisi dell'euro sta obbligando Grecia, Portogallo e Spagna per far passare le riforme enorme nei denti di protesta popolare. A breve termine, questo farà male, nel lungo periodo, essa dovrebbe dare economie periferiche zip nuovo. Alcuni sono anche suscettibili di ridurre l'onere del debito da parte di ristrutturazione. Un non riformata e stagnante in Italia, con un debito pubblico fermo al oltre il 120% del PIL, sarebbe poi trovarsi esposta come il più grande backmarker nell'euro. Il colpevole? Berlusconi, che saranno senza dubbio sorridere ancora.
LINK

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI DECRETO 23 marzo 2011 Misure e limiti concernenti il rimborso delle spese di vitto e alloggio per il personale inviato in missione all'estero. (11A07480) (GU n. 132 del 9-6-2011 )

Scarica il Decreto

Piercing, complicazione per un ragazzo su tre

SALUTE: PIERCING, COMPLICANZE PER UN RAGAZZO SU TRE

(ANSA) - MILANO, 9 GIU - Molti adolescenti vogliono il
piercing, ma anche quando si fanno 'bucare' in negozi
specializzati le complicanze sono dietro l'angolo: avvengono in
un caso su tre, addirittura in un caso si cento si finisce al
pronto soccorso. A riportare i dati e' Mauro Paradisi,
specialista in dermatologia pediatrica, durante il congresso
della Societa' italiana pediatria in corso a Milano.
Il problema e' che il piercing lo vogliono anche i
giovanissimi (ma per rivolgersi nei negozi ci vogliono almeno 14
anni, o l'autorizzazione dei genitori); e allora i ragazzi se lo
fanno da soli, a scuola, con aghi sterilizzati male o graffette.
Ovviamente, con conseguenze ancora piu' preoccupanti.
I piu' esposti ai rischi sono soprattutto i maschi, perche'
''proprio in loro - dice Paradisi - la percezione dei pericoli
e' piu' bassa''. Secondo un'indagine su 9 mila studenti, un
giovane su tre ha un piercing mentre uno su quattro e' tatuato.
''Quasi il 50% dei tatuatori italiani svolge illegalmente la
propria attivita' - conclude l'esperto - lavora sulla sabbia o
per terra, in modo improvvisato e senza nessun rispetto per le
norme vigenti imposte dall'Istituto Superiore di Sanita'''.
(ANSA).

KXP
09-GIU-11 15:40 NNNN

salute: maxi-studio, progestinico 'scudo' anti-ictus e infarto in menopausa - menopausa, solo 10% donne cura problemi sessuali - terapia ormonale in menopausa riduce rischio infarti -

SALUTE: MAXI-STUDIO, PROGESTINICO 'SCUDO' ANTI-ICTUS E INFARTO IN MENOPAUSA =
RICERCA EUROPEA IN 7 PAESI FRA CUI L'ITALIA SU 30 MILA DONNE

Roma, 9 giu. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Terapia ormonale
sostituiva 'amica del cuore' delle donne. Secondo un maxi-studio
europeo presentato oggi alla Conferenza mondiale della menopausa, in
corso a Roma, "il drospirenone - un progestinico di IV generazione -
riduce del 60% il rischio di ipertensione e del 50% quello di ictus e
infarto nelle donne sintomatiche in menopausa", spiega Juergen Dinger,
del centro universitario di Berlino, fra i coordinatori dello studio
Euras-Hrt.

Un lavoro che - confronti alla mano - "sancisce definitivamente
anche la sicurezza delle terapie ormonali sostitutive a basso
dosaggio. Si tratta, infatti, di una vasta ricerca internazionale,
iniziata nel 2002 e durata 9 anni, che ha coinvolto oltre 30.000
pazienti - spiega Andrea Genazzani, presidente del Congresso - in 7
Paesi, fra cui l'Italia". Nel lavoro sono state incluse 2.000
italiane.

In tutto 10 mila hanno assunto drospirenone e 20 mila le altre
Tos sul mercato. Ebbene, fra tutte quelle prese in esame "colpisce
l'efficacia del drospirenone, che non aumenta la patologia venosa
(tromboembolismo), e ha decisamente diminuito quella arteriosa (stroke
e infarti del miocardio) con un calo del rischio nell'ordine del 50%",
aggiunge Dinger. Inoltre "lo studio Euras ha rilevato che, se la donna
assume la Tos per drospirenone per almeno 3 anni, l'effetto benefico
si protrae per almeno altri 12 mesi dalla fine della terapia",
conclude Genazzani.

(Mal/Col/Adnkronos)
09-GIU-11 15:17

NNNNSALUTE: MENOPAUSA, SOLO 10% DONNE CURA PROBLEMI SESSUALI

(ANSA) - ROMA, 9 GIU - Nonostante in meta' dei casi portino a
interrompere l'attivita' sessuale, solo una donna su dieci ha il
coraggio di parlare al proprio ginecologo dei problemi relativi
all'apparato genitale legati alla menopausa. Lo afferma uno
studio presentato a Roma durante il congresso mondiale sulla
menopausa in corso fino all'11 giugno.
"Ci dovrebbe essere il riconoscimento del fatto che la
menopausa non e' piu' la fine di qualcosa, ma un 'rinascimento'
per la donna - ha spiegato Rossella Nappi del Policlinico San
Matteo dell'universita' di Pavia - al giorno d'oggi con le nuove
terapie si hanno ottimi risultati contro tutti i sintomi, ma
dalla nostra ricerca su 3500 donne e' emerso che le donne e le
stesse ginecologhe hanno paura a parlare di alcuni effetti come
quelli sulla salute vaginale".
Gli effetti di questa 'reticenza', ha spiegato l'esperta, si
vedono nel fatto che meta' delle donne intervistate ha
interrotto i rapporti con il partner a causa di problemi come la
secchezza e l'atrofia che colpiscono i genitali femminili dopo
la menopausa, e solo una su dieci ne ha parlato con il medico.
nonostante questi sintomi colpissero il 45% delle intervistate.
Le terapie moderne, hanno spiegato gli esperti alla
conferenza stampa di presentazione del congresso, permettono di
risolvere i sintomi con sempre minori dosaggi di ormoni. Un
esempio e' stato portato da Antonio Cano dell'universita' di
Valencia, che ha diretto la sperimentazione di un gel contenente
estriolo a una concentrazione 10 volte piu' bassa di quello
tradizionale: "I risultati sono stati eccellenti - ha spiegato
l'esperto - gia' dopo pochi giorni di applicazione da parte
delle pazienti". (ANSA).

Y91
09-GIU-11 15:22 NNNNSALUTE:TERAPIA ORMONALE IN MENOPAUSA RIDUCE RISCHIO INFARTI

(ANSA) - ROMA, 9 GIU - La terapia ormonale contro i sintomi
della menopausa, che colpiscono sei donne su dieci, non solo non
provoca i danni che le si sono attribuiti in passato, ma per
alcune patologie legate a questa condizione femminile portano
addirittura a miglioramenti. Lo affermano i risultati dello
studio EURAS-HRT presentato al 13mo congresso mondiale sulla
Menopausa in corso a Roma.
"Si tratta di una vasta ricerca internazionale, iniziata nel
2002, che ha coinvolto oltre 30.000 pazienti per un totale di
100.000 anni/donna - ha spiegato Andrea Genazzani, presidente
del Congresso - Fra tutte le terapie ormonali prese in esame
colpisce l'efficacia del drospirenone che non aumenta la
patologia venosa (tromboembolismo), mentre ha decisamente
diminuito quella arteriosa (stroke e infarti del miocardio) con
un calo nell'ordine del 40%".
Lo studio, hanno confermato gli esperti, ha dimostrato anche
la capacita' di questa terapia di abbassare l'ipertensione, un
altro sintomo comune della menopausa: "La terapia ormonale e'
una cura, non una vitamina che si puo' prendere a piacere - a
sottolineato Jurgen Durer dell'universita' di Berlino che ha
coordinato lo studio - ma nelle donne che presentano i sintomi
puo' essere fondamentale anche per prevenire gli effetti sulla
salute a lungo termine".
Secondo i diversi studi presentati al congresso le terapie
ormonali sostitutiva (Tos) hanno effetti anche su altri sintomi
come la demenza precoce, la perdita di collagene e
l'osteoporosi. Alcune ricerche hanno sfatato anche i miti sulla
possibilita' che queste provochino tumori: "Nel caso del seno,
ad esempio, e' stato dimostrato che le Tos non aumentano il
numero di tumori, ma al massimo accelerano quelli gia' presenti
- ha spiegato Genazzani - dall'altra parte pero' e' sicuro che
la terapia protegge da altre neoplasie, come quelle del colon e
dell'endometrio". (ANSA).

Y91-NAN
09-GIU-11 15:25 NNNN

Infarto, sviluppata pillola che 'ripara' il cuore

SALUTE: INFARTO, SVILUPPATA PILLOLA CHE 'RIPARA' IL CUORE =
(AGI) - Londra, 9 giu. - Potrebbe mancare al massimo un
decennio prima che sia disponibile sul mercato una pillola in
grado di 'ringiovanire' il cuore dopo che ha subito un attacco
cardiaco. Il farmaco, che solo 5 anni fa si pensava fosse
impossibile da realizzare, e' stato sviluppato da un gruppo di
scienziati della University College di Londra che si sta
occupando di perfezionarlo, come riporta un articolo pubblicato
sulla rivista Nature. Grazie a questa pillola i ricercatori
sperano di poter ricostruire i muscoli e i vasi sanguigni
intorno al cuore, in modo di ridurre significativamente i danni
a lungo termine di un infarto e di conseguenza migliorare la
qualita' della vita di molti pazienti. La pillola indurrebbe le
cellule che si trovano nel cuore a trasformarsi in cardiomiciti
che vanno, quindi, a riparare i danni subiti dall'organo. La
sperimentazione umana, hanno riferito i ricercatori, potrebbe
iniziare fra pochi anni. Per il momento i test sui topolini
hanno dimostrato che il farmaco migliora del 25 per cento le
prestazioni del cuore. Qualche anno fa non si pensava che il
cuore avesse la capacita' di autoriparare i danni. Questo
significava che quando qualcuno aveva un infarto era costretto
a convivere con i danni e con una qualita' della vita molto
ridotta. Circa il 40 per cento dei pazienti colpiti muore entro
un anno dalla diagnosi.
"Questo studio - ha commentato Jeremy Pearson della British
Heart Foundation - dimostra che i cuori degli adulti contengono
delle cellule che, con lo stimolo giusto, sono in grado di
mobilitarsi e trasformarsi in cellule del cuore nuove che
possono riparare un cuore danneggiato". (AGI)
Red/Pgi
091227 GIU 11

NNNN

Farmaci: automedicazione, Francia e Germania prime in UE, Italia quarta

FARMACI: AUTOMEDICAZIONE, FRANCIA E GERMANIA PRIME IN UE, ITALIA QUARTA =
MERCATO EUROPEO SUPERA 26 MLN EURO, NOSTRO PAESE INDIETRO

Roma, 9 giu. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Il mercato europeo
dei farmaci senza obbligo di prescrizione supera i 26 miliardi di
euro, e rappresenta il 14,8% del mercato farmaceutico complessivo.
Osservando le dimensioni dei vari mercati del Vecchio continente, si
nota che Germania e Francia sono i piu' significativi con un valore di
mercato di circa 5,6 e 5,3 miliardi di euro e una quota cumulata che
raggiunge il 41,8% del mercato europeo. La Gran Bretagna sviluppa il
terzo mercato, con un giro d'affari di quasi 4 miliardi di euro e una
quota di mercato del 15%. Solo quarta l'Italia, insieme alla Polonia,
con vendite di circa 2,2 miliardi di euro e una quota a livello
europeo dell'8,4%. Sono i dati resi noti oggi a Roma, in occasione del
congresso annuale dell'Association of European Self-Medication.

Anche se il nostro Paese e' fra quelli piu' rilevanti in valori
assoluti, le dimensioni del mercato tricolore dei farmaci senza
obbligo di prescrizione sono, in realta', pari a meno della meta'
rispetto a quelle dei principali Stati europei di riferimento, mentre
il mercato dei medicinali etici, pur essendo inferiore, ha dimensioni
maggiormente allineate a quelle di Germania, Francia e Gran Bretagna.
Per comprendere l'estensione dei mercati farmaceutici e' infatti utile
considerare, oltre ai valori assoluti, anche il rapporto tra ampiezza
del mercato italiano e degli altri Paesi europei con riferimento alle
due classi di medicinali, con e senza obbligo di prescrizione.

In particolare, guardando al mercato 'non prescription', si
osserva che il rapporto tra mercato italiano e mercato tedesco,
francese e inglese e' pari rispettivamente a 0,41, 0,39 e 0,56, mentre
per il mercato dei farmaci etici tale rapporto e' pari a 0,51, 0,70 e
0,96. Valori che evidenziano dunque come il mercato dei farmaci senza
obbligo di prescrizione in Italia sia decisamente meno sviluppato
rispetto a quello dei piu' rilevanti Paesi Ue (poco piu' di un terzo
di quello tedesco e francese e quasi il 60% di quello inglese) pur
essendo questi Paesi molto simili all'Italia sia dal punto di vista
economico, sia da quello sociale. (segue)

(Red-Bdc/Ct/Adnkronos)
09-GIU-11 12:16

NNNNFARMACI: AUTOMEDICAZIONE, FRANCIA E GERMANIA PRIME IN UE, ITALIA QUARTA (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Cio' che emerge e' soprattutto
una spesa procapite e una quota di mercato farmaceutico piu' bassa
(quota su un mercato che gia' e' di molto inferiore rispetto a quello
di altri Paesi). Fra gli altri elementi critici del mercato italiano,
rilevano gli esperti intervenuti al congresso, il fatto che sotto il
profilo regolatorio il nostro Paese e' caratterizzato da una
tendenziale minore propensione allo 'switch' da etico a Sop.

Un secondo elemento critico e' la presenza di farmaci Sop per i
quali non e' possibile fare pubblicita' al pubblico: l'Italia e'
l'unico paese Ue, insieme alla Spagna, in cui vi sono farmaci Sop non
rimborsabili per i quali non e' possibile effettuare promozione
diretta ai cittadini. Alla prudenza regolatoria si aggiunge la
tradizionale propensione a utilizzare, se possibile, i prodotti etici
rimborsati dal Servizio sanitario nazionale, propensione
particolarmente marcata nelle Regioni del Sud.

Quanto alle aziende italiane, nel 2009 hanno operato nel settore
(produttori e distributori) 207 imprese prevalentemente al Centro
Nord. Quasi il 50% delle industrie del settore ha in portafoglio sia
farmaci Otc che Sop, mentre il 30% ha come 'core business' i soli
medicinali di automedicazione. Il 54% della produzione (diretta e
indiretta tramite terzisti) e' realizzata in Italia.

(Red-Bdc/Ct/Adnkronos)
09-GIU-11 12:20

NNNN

Gestione degli pneumatici fuori uso: regolamento Con il D.M. 11 aprile 2011, n. 82 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare viene disciplinata la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU), al fine di ottimizzarne il recupero, prevenirne la formazione e proteggere l'ambiente. D.M. 11 aprile 2011, n. 82 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (G.U. 8 giugno 2011, n. 131)

dal 1° luglio 2011 - Certificati online, Fimmg: applicazioni gratuite a medici

SANITÀ. CERTIFICATI ONLINE, FIMMG: APPLICAZIONI GRATUITE A MEDICI
DA LUGLIO COMPILAZIONE SI POTRA' SCARICARE SU PALMARI E TABLET.

(DIRE) Roma, 9 giu. - Dall'1 luglio i medici di continuita'
assistenziale iscritti della Fimmg potranno scaricare
gratuitamente un'applicazione sui loro palmari e tablet per la
compilazione dei certificati online di malattia. Il segretario
nazionale della Federazione, Giacomo Milillo, ha firmato oggi un
accordo con una societa' informatica che fornira' una
applicazione "griffata" Fimmg.
"Con questa iniziativa, partendo dai colleghi della
continuita' assistenziale, la Fimmg avvia una sperimentazione di
sviluppo informatico- ha spiegato Giacomo Milillo- e' un primo
passo che potra' aprire nuovi orizzonti per la realizzazione di
software a basso costo dedicati a tutti i medici di medicina
generale e in particolare ai giovani, che tengano conto dello
sviluppo del new computing nell'ambito della medicina generale
quale risposta alle esigenze di utilizzo in mobilita' e
all'ampliamento di un mercato poco competitivo e pertanto troppo
oneroso economicamente per i medici".
Soddisfatto il segretario nazionale della Continuita'
assistenziale Fimmg, Silvestro Scotti, che ha sottolineato:
"L'applicazione offerta dalla Fimmg mira a far entrare nel
percorso di E-health il settore della continuita' assistenziale,
finora penalizzato dai mancati investimenti da parte di Asl e
Regioni che non ottemperano a quanto previsto dalle circolari del
ministro Brunetta in tema di certificazione di malattia".

(Com/Gas/ Dire)
11:00 09-06-11

NNNN
CERTIFICATI ONLINE: FIMMG, DA LUGLIO APP PALMARE PER MEDICI =
(AGI) - Roma, 9 giu. - Dal primo luglio i medici di continuita'
assistenziale iscritti della Fimmg potranno scaricare
gratuitamente un'applicazione sui loro palmari e tablet per la
compilazione dei certificati online di malattia. Il segretario
nazionale della Federazione, Giacomo Milillo, ha firmato oggi
un accordo con una societa' informatica che fornira'
un'applicazione "griffata" Fimmg. "Con questa iniziativa,
partendo dai colleghi della continuita' assistenziale, la Fimmg
avvia una sperimentazione di sviluppo informatico - ha spiegato
Giacomo Milillo - E' un primo passo che potra' aprire nuovi
orizzonti per la realizzazione di software a basso costo
dedicati a tutti i medici di medicina generale e in particolare
ai giovani, che tengano conto dello sviluppo del new computing
nell'ambito della medicina generale quale risposta alle
esigenze di utilizzo in mobilita' e all'ampliamento di un
mercato poco competitivo e pertanto troppo oneroso
economicamente per i medici". Soddisfatto il segretario
nazionale della Continuita' assistenziale Fimmg, Silvestro
Scotti, che ha sottolineato: "L'applicazione offerta dalla
Fimmg mira a far entrare nel percorso di E-health il settore
della continuita' assistenziale, finora penalizzato dai mancati
investimenti da parte di Asl e Regioni che non ottemperano a
quanto previsto dalle circolari del ministro Brunetta in tema
di certificazione di malattia". (AGI)
Pgi
091114 GIU 11

NNNN
SANITA': FIMMG LANCIA 'APP' CERTIFICATI ONLINE PER MEDICI CONTINUITA' ASSISTENZIALE =
GRATUITA DAL PRIMO LUGLIO

Milano, 9 giu. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Dal 1 luglio i
medici di continuita' assistenziale iscritti alla Fimmg (Federazione
italiana medici di medicina generale) potranno scaricare gratuitamente
un'applicazione sui loro palmari e tablet, per la compilazione dei
certificati di malattia online. Il segretario nazionale della Fimmg
Giacomo Milillo - comunica infatti il sindacato in una nota - ha
firmato oggi un accordo con una societa' informatica che fornira' una
app 'griffata' Fimmg.

"Con questa iniziativa, partendo dai colleghi della continuita'
assistenziale, la Fimmg avvia una sperimentazione di sviluppo
informatico - spiega Milillo - E' un primo passo che potra' aprire
nuovi orizzonti per la realizzazione di software a basso costo
dedicati a tutti i medici di medicina generale e in particolare ai
giovani, che tengano conto dello sviluppo del new computing
nell'ambito della medicina generale quale risposta alle esigenze di
utilizzo in mobilita' e all'ampliamento di un mercato poco competitivo
e pertanto troppo oneroso economicamente per i medici".

Soddisfatto il segretario nazionale della Continuita'
assistenziale Fimmg, Silvestro Scotti. "L'applicazione offerta dalla
Fimmg - sottolinea - mira a far entrare nel percorso di E-health il
settore della continuita' assistenziale, finora penalizzato dai
mancati investimenti da parte di Asl e Regioni che non ottemperano a
quanto previsto dalle circolari del ministro Brunetta in tema di
certificazione di malattia".

(Com-Opa/Col/Adnkronos)
09-GIU-11 13:21

NNNN**SANITÀ. CERTIFICATI ONLINE, FIMMG: APP GRATUITE AI MEDICI
A LUGLIO COMPILAZIONE SI POTRA' SCARICARE SU PALMARI E TABLET.

(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 giu. - Dall'1 luglio i medici
di continuita' assistenziale iscritti della Fimmg potranno
scaricare gratuitamente un'applicazione sui loro palmari e tablet
per la compilazione dei certificati online di malattia. Il
segretario nazionale della Federazione, Giacomo Milillo, ha
firmato oggi un accordo con una societa' informatica che fornira'
una applicazione "griffata" Fimmg.
"Con questa iniziativa, partendo dai colleghi della
continuita' assistenziale, la Fimmg avvia una sperimentazione di
sviluppo informatico- ha spiegato Giacomo Milillo- e' un primo
passo che potra' aprire nuovi orizzonti per la realizzazione di
software a basso costo dedicati a tutti i medici di medicina
generale e in particolare ai giovani, che tengano conto dello
sviluppo del new computing nell'ambito della medicina generale
quale risposta alle esigenze di utilizzo in mobilita' e
all'ampliamento di un mercato poco competitivo e pertanto troppo
oneroso economicamente per i medici".
Soddisfatto il segretario nazionale della Continuita'
assistenziale Fimmg, Silvestro Scotti, che ha sottolineato:
"L'applicazione offerta dalla Fimmg mira a far entrare nel
percorso di E-health il settore della continuita' assistenziale,
finora penalizzato dai mancati investimenti da parte di Asl e
Regioni che non ottemperano a quanto previsto dalle circolari del
ministro Brunetta in tema di certificazione di malattia".

(WEl/ Dire)
16:07 09-06-11

Lavoro: Ok da CDM a novità su permessi e congedi

LAVORO. BRUNETTA: OK DA CDM A NOVITÀ SUI PERMESSI E CONGEDI
TUTTE LE NORME DECISE INSIEME A SACCONI PER PUBBLICO E PRIVATO

(DIRE) Roma, 9 giu. - Il Consiglio dei Ministri, su proposta dei
ministri Renato Brunetta e Maurizio Sacconi, ha approvato il
decreto legislativo per il riordino della normativa in materia di
congedi, aspettative e permessi dei dipendenti sia pubblici che
privati, cosi' come richiesto al governo dal 'collegato lavoro'
(Legge n. 183 del 4 novembre 2010). La conferma dal ministero
della Pa che sottolinea: "Le modifiche introdotte ridefiniscono i
criteri e le modalita' per la loro fruizione e consentono di
eliminare alcuni dubbi interpretativi sulle disposizioni vigenti
fino ad oggi. Si tratta di un provvedimento che da un lato
favorisce i lavoratori che ne fanno richiesta, dall'altro
stabilisce importanti misure restrittive al fine di evitare abusi
o illeciti".
La lunga nota spiega articolo per articolo le norme.
L'articolo 2 del decreto legislativo stabilisce che la
lavoratrice possa richiedere il rientro anticipato al lavoro in
caso di aborto o morte prematura del bambino. L'articolo 3
definisce il prolungamento del congedo parentale per i genitori
di bambini disabili, sciogliendo inoltre alcuni dubbi
interpretativi: per ogni minore con handicap in situazioni di
gravita', uno dei due genitori ha il diritto al prolungamento del
congedo parentale entro l'ottavo anno di vita del bambino; i
genitori di bambini disabili possono fruire alternativamente del
congedo (6 mesi la madre, 7 mesi il padre, 11 mesi se insieme),
in modo continuativo o frazionato per un periodo massimo di
complessivi tre anni; viene previsto un prolungamento del congedo
anche nel caso in cui uno dei due genitori debba assistere il
minore ricoverato a tempo pieno in istituti specializzati.(SEGUE)

(Com/Tar/ Dire)
16:04 09-06-11

NNNN
LAVORO. BRUNETTA: OK DA CDM A NOVITÀ SUI PERMESSI E CONGEDI -2-


(DIRE) Roma, 9 giu. - L'articolo 4 regolamenta invece il congedo
per l'assistenza a un portatore di handicap grave. Il diritto a
fruire dei permessi ex lege 104/1992 spetta a entrambi i
genitori, anche adottivi, del bambino con handicap in situazione
di gravita', che possono fruirne alternativamente, anche in
maniera continuativa nell'ambito del mese. Nell'arco della vita
lavorativa il congedo non puo' superare la durata complessiva di
due anni per ciascuna persona portatrice di handicap. Durante il
periodo di congedo, il richiedente ha inoltre diritto a percepire
un'indennita' corrispondente all'ultima retribuzione,
contribuzione figurativa compresa. Tale periodo non rileva ai
fini della maturazione delle ferie, della tredicesima mensilita'
e del trattamento di fine rapporto. Recependo le indicazioni
della Corte costituzionale, viene inoltre stabilito un ordine di
priorita' tra i soggetti legittimati alla fruizione del congedo
(coniuge, padre o madre, anche adottivi, figlio convivente,
fratelli e sorelle) e le cause di impedimento che consentono loro
di avanzare al livello ulteriore (mancanza, decesso o patologie
invalidanti).
La ratio, continua il comunicato del ministero della Pa, e'
quella di radicare la legittimazione alla fruizione del congedo
in capo a quei soggetti che per vincolo legale e per grado di
parentela si presume siano piu' vicini anche affettivamente alla
persona disabile. Tale norma si colloca in un'ottica di
contenimento degli abusi e della spesa, poiche', stabilendo un
preciso ordine di priorita' tra i legittimati - derogabile solo
in presenza di certe circostanze - vuole evitare che il congedo
sia fruito da soggetti che non provvedono realmente
all'assistenza della persona disabile. Al fine di garantire
un'assistenza reale, si prevede che il congedo possa essere
fruito anche se la persona disabile e' ricoverata a tempo pieno e
qualora i sanitari della struttura ne attestino l'esigenza.
(SEGUE)

(Com/Tar/ Dire)
16:04 09-06-11

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LAVORO. BRUNETTA: OK DA CDM A NOVITÀ SUI PERMESSI E CONGEDI -3-


(DIRE) Roma, 9 giu. - L'articolo 5 disciplina invece il congedo
straordinario per motivi di studio del pubblico dipendente
ammesso ai corsi di dottorato di ricerca. É facolta'
discrezionale dell'amministrazione concedere tale congedo anche
ai dipendenti "contrattualizzati". La sua fruizione viene
comunque esclusa per i dipendenti che abbiano gia' ottenuto il
titolo di dottore di ricerca e per quelli che abbiano fruito del
congedo con l'iscrizione ai corsi di dottorato per almeno un anno
accademico. Il dipendente che interrompe il rapporto di lavoro,
nei due anni successivi al periodo di aspettativa, e' tenuto a
restituire gli emolumenti percepiti durante il congedo.
Il 6 disciplina l'assistenza nei confronti di piu' persone in
situazione di handicap grave. Il dipendente puo' infatti
assistere anche piu' persone disabili ma solo se queste sono
parenti entro il primo o secondo grado, nel caso in cui i
genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di
gravita' abbiano compiuto i 65 anni di eta' oppure siano
anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o
mancanti. Inoltre, chi assiste un disabile che vive a oltre 150
chilometri dal luogo di residenza deve fornire prova dei viaggi
effettivamente sostenuti.
L'articolo 7 tratta invece il congedo per cure agli invalidi.
Chiarisce che i lavoratori mutilati e gli invalidi civili (con
riduzione della capacita' lavorativa superiore al 50%) possano
fruire ogni anno, anche in maniera frazionata, di un congedo per
cure per un periodo non superiore a trenta giorni. A differenza
del regime attuale, che prevede solo il diritto a fruire di un
congedo, viene previsto espressamente che questo sia anche
retribuito. Il lavoratore e' comunque tenuto a documentare in
maniera idonea l'avvenuta sottoposizione alle cure. L'8
disciplina la materia dei riposi in caso di adozione e
affidamento, che va comunque applicata entro il primo anno
dall'ingresso del minore nella famiglia, anziche' entro il primo
anno di vita del bambino. Nel caso dei dipendenti pubblici
assegnati temporaneamente ad altra sede, la norma si applica
entro i primi tre anni dall'ingresso del minore nella famiglia,
indipendentemente dalla sua eta'.

(Com/Tar/ Dire)
16:04 09-06-11

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Pedaggi ciò che il governo non ci fa sapere "..Maestà! Il popolo ha fame! Dategli brioches! Correva l’anno 1789, alla vigilia della presa della Bastiglia, e prima di perdere la testa nel vero senso della parola, la allora Regina di Francia, Maria Antonietta, non trovò nient’altro di meglio da dire di fronte al dramma e alla disperazione del popolo di Francia ridotto allo stremo dalla fame e sul punto di ribellarsi. Maria Antonietta.....",alla fine la sua testa cadde e non in senso metaforico

Pedaggi/ Zingaretti: baste imbrogli, pronti a ricorso al Tar
Parole Ciucci inequivocabili, balzello sarebbe iniquo

Roma, 9 giu. (TMNews) - "Basta imbrogli. Siamo stati, purtroppo,
facili profeti: il progetto di legge bocciato due giorni fa dal
Governo non ha nulla a che fare con i pedaggi sul Gra e sulla
Roma-Fiumicino che continuano a pendere come una spada di Damocle
sulla testa dei cittadini del territorio romano. Un balzello
iniquo che colpirebbe in modo particolare studenti, pendolari e
lavoratori, già impoveriti dalle tasse di questo governo". Così
in una nota il presidente della Provincia di Roma, Nicola
Zingeretti, secondo il quale le parole del presidente dell'Anas
sono "inequivocabili e lasciano spazio solamente ai ricorsi al
Tar e al Consiglio di Stato, strada che la Provincia di Roma ha
già percorso vittoriosamente la scorsa estate e che siamo pronti
a intraprendere un'altra volta nel momento in cui il governo
presenterà il decreto legge".

"Fra tormentone sul Gra e dibattito sullo spostamento dei
Ministeri - conclude Zingaretti - la coppia Bossi-Berlusconi sta
facendo perdere altro tempo prezioso per lo sviluppo del nostro
Paese".

Red/Cro

091611 giu 11
PEDAGGI: CHITI (PD), E LE TASSE AUMENTANO... =
(AGI) - Roma, 9 giu. - "Le parole del presidente dell'Anas,
Pietro Ciucci, sono inequivocabili: il progetto di legge
bocciato dal Governo due giorni fa non riguarda i nuovi
pedaggi previsti per il Grande raccordo anulare e per
l'autostrada Roma-Fiumicino". Lo dice il commissario del Pd
Lazio, Vannino Chiti, che aggiunge: "La realta', dimostrata dai
fatti, e' che il governo Berlusconi e' contro i cittadini di
Roma e del Lazio. L'altra realta' evidente e' che con la destra
al governo, nonostante le vane promesse di riduzione della
pressione fiscale, le tasse aumentano".
Per Chiti: "Il Partito democratico del Lazio continuera',
come ha fatto fino ad ora, a portare avanti la propria
battaglia contro questo odioso balzello, difendendo i cittadini
da una maggioranza che ignora la loro gia' difficile situazione
economica. Lo faremo in tutti i modi, innanzi tutto sostenendo
nuovamente eventuali ricorsi presso la giustizia
amministrativa". (AGI)
Cav
091555 GIU 11
AUTOSTRADE: CHITI (PD), PEDAGGI NON BOCCIATI DA GOVERNO E TASSE AUMENTANO =

Roma, 9 giu. (Adnkronos)- ''Le parole del presidente dell'Anas,
Pietro Ciucci, sono inequivocabili: il progetto di legge bocciato dal
Governo due giorni fa non riguarda i nuovi pedaggi previsti per il
Grande raccordo anulare e per l'autostrada Roma-Fiumicino. La realta',
dimostrata dai fatti, e' che il governo Berlusconi e' contro i
cittadini di Roma e del Lazio. L'altra realta' evidente e' che con la
destra al governo, nonostante le vane promesse di riduzione della
pressione fiscale, le tasse aumentano''. Lo afferma il commissario del
Pd Lazio Vannino Chiti, in una nota.

''Il Partito Democratico del Lazio - aggiunge Chiti -
continuera', come ha fatto fino ad ora, a portare avanti la propria
battaglia contro questo odioso balzello, difendendo i cittadini da una
maggioranza che ignora la loro gia' difficile situazione economica. Lo
faremo in tutti i modi, innanzi tutto sostenendo nuovamente eventuali
ricorsi presso la giustizia amministrativa''.

(Sec-Mcc/Col/Adnkronos)
09-GIU-11 15:44

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PEDAGGI: META, PROVENTI AUTOVELOX PER MANUTENZIONE STRADE
E NON PER RISANARE IL DEBITO E LA POLITICA SBALLATA DI TREMONTI
(ANSA) - ROMA, 9 GIU - ''Le parole del Presidente dell'Anas
confermano l'allarme che abbiamo lanciato sui nuovi pedaggi.
L'unica strada per scongiurarli e' quella di abrogare l'articolo
15 della manovra economica approvata la scorsa estate a colpi di
fiducia dal Governo. Da parte nostra abbiamo provato nei mesi
scorsi a presentare alcune proposte emendative alla Camera,
bocciate in piu' occasioni dal Governo e dal Pdl''. Lo afferma
il deputato e capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla
Camera, Michele Meta, commentando le parole del Presidente
dell'Anas, Pietro Ciucci, in Senato.
''Nel parere che abbiamo dato al Dl Sviluppo in discussione a
Montecitorio - spiega Meta - chiediamo al Governo di applicare
la norma con la quale si prevede di destinare all'Anas il 50%
dei proventi delle multe per limiti di velocita', per la
manutenzione e la messa in sicurezza delle strade. Il Governo
potrebbe attuare questa semplice norma, introdotta l'anno
scorso, per rinunciare all'introduzione dei nuovi pedaggi sul
Gra di Roma, sulla Salerno-Reggio, sulla Siena-Firenze e su
altri 1300 chilometri di autostrade Anas. Anche perche', come ha
avuto modo di spiegare l'Anas nella nota sui conti del 2010, i
proventi dei nuovi pedaggi non saranno destinati alla
manutenzione delle strade ma al risanamento dei debiti dello
Stato. Si tratta di un'operazione scorretta del Governo -
conclude Meta - che non puo' scaricare sulle tasche dei
pendolari che non hanno alternative all'utilizzo dell'automobile
i costi delle politiche economiche sballate di Tremonti''.
(ANSA).

COM-IA
09-GIU-11 15:43 NNNN
PEDAGGI: GASBARRA, ANCHE ANAS BOCCIA ALEMANNO, ORA RICORSO

(ANSA) - ROMA, 9 GIU - ''Le parole del presidente di Anas,
Ciucci confermano quanto avevamo detto tre giorni fa e cioe' che
i pedaggi sono legge dello Stato e che il ministro Matteoli, nel
fermare il progetto della Lega, aveva confermato i pedaggi sul
Grande Raccordo Anulare cosi' come sugli altri 1.200 chilometri
di strade, come previsto dalla legge. Purtroppo il sindaco
Alemanno ha preso un altro abbaglio e la sua linea cosi' come
quella del Pdl viene bocciata anche dallo stesso Ciucci''. Lo
scrive in un comunicato il deputato del Pd, Enrico Gasbarra
della Commissione Trasporti della Camera.
''La legge, voluta da Tremonti, e' stata votata dalla destra,
dalla Lega ed e' una vera e propria tassa. In attesa che il
sindaco scelga l'auto con cui andare a distruggere i nuovi
caselli elettronici, mi auguro - conclude Gasbarra - che almeno
voglia dare disposizione alla avvocatura del Campidoglio
affinche' si unisca a quella della Provincia di Roma per mettere
in campo un ricorso e fermare il nuovo balzello''. (ANSA).

COM-RO
PEDAGGI: ZINGARETTI; BASTA IMBROGLI, PRONTI A RICORSO TAR

(ANSA) - ROMA, 9 GIU - ''Basta imbrogli. Siamo stati,
purtroppo, facili profeti: il progetto di legge bocciato due
giorni fa dal Governo non ha nulla a che fare con i pedaggi sul
Gra e sulla Roma-Fiumicino che continuano a pendere come una
spada di Damocle sulla testa dei cittadini del territorio
romano. Un balzello iniquo che colpirebbe in modo particolare
studenti, pendolari e lavoratori, gi… impoveriti dalle tasse di
questo governo". Lo ha detto il presidente della Provincia di
Roma, Nicola Zingeretti.
"Le parole di Ciucci sono inequivocabili e lasciano spazio
solamente ai ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, strada che
la Provincia di Roma ha gi… percorso vittoriosamente la scorsa
estate e che siamo pronti a intraprendere un'altra volta nel
momento in cui il governo presenter… il decreto legge. Fra
tormentone sul Gra e dibattito sullo spostamento dei Ministeri -
conclude Zingaretti -, la coppia Bossi - Berlusconi sta facendo
perdere altro tempo prezioso per lo sviluppo del nostro Paese".

(ANSA).

ST
PEDAGGI: PD ROMA, BUGIE DI ALEMANNO SU TARIFFE GRA =
(AGI) - Roma, 9 giu. - "E' evidente che la nota entusiastica di
Alemanno di due giorni fa sul rischio evitato per il pedaggio
sul Gra e sulla Roma-Fiumicino non era altro che l'ennesima
bugia, probabilmente pronunciata per compiacere il ministro e
compagno di corrente, Altero Matteoli". Lo dice il segretario
del Pd Roma, Marco Miccoli, che aggiunge: "La verita' l'ha
detta ancora una volta il presidente dell'Anas Ciucci che ha
smentito il sindaco della capitale e il ministro delle
Infrastrutture: sui pedaggi infatti l'Anas non intende placarsi
e il 'progetto pedaggi' va avanti con forza. Si tratta
dell'ennesima tassa che il governo Bossi-Berlusconi, alleato di
Alemanno, impone ai cittadini di tutto il territorio romano.
Una vergogna che non possiamo tollerare soprattutto da parte di
chi, come Alemanno, dovrebbe difendere gli interessi della
nostra comunita', e invece si dimostra bugiardo come Pinocchio,
non riuscendo mai a dire la verita' ai romani". (AGI)
Cav
091239 GIU 11

NNNN
ANAS: CIUCCI, BENE MATTEOLI, GOVERNO VA AVANTI SU PEDAGGI

(ANSA) - ROMA, 9 GIU - ''Condivido la valutazione del
ministro Matteoli riguardo alla contrarieta' della
regionalizzazione dell'Anas'', mentre sui pedaggi ''il Governo
sta lavorando''. Lo afferma il presidente dell'Anas, Pietro
Ciucci, a margine di un'audizione al Senato.
Ciucci non crede all'ipotesi, circolata sulla stampa, di una
marcia indietro dell'esecutivo sul pedaggiamento di tratte come
la Salerno-Reggio Calabria e il Grande raccordo anulare di Roma.
''Sui pedaggi opera l'articolo 15 del decreto 78, tuttora in
vigore, a cui noi siamo tenuti ad ispirarci - dichiara Ciucci -
il decredo del Presidente del Consiglio (che definira' le tratte
a pagamento, ndr) credo sia in definizione presso i ministeri
competenti. Il Governo sta lavorando''. Nessuna previsione sui
tempi necessari all'approvazione ''Sul quando non posso dare
indicazioni. Io mi limito ad attenermi alla legge come tutti i
cittadini e tento di operare in sintonia con questa nel modo
piu' efficiente''.(ANSA).

Y19
09-GIU-11 10:36 NNNN

NNNN

PEDAGGI: META (PD), ANAS CONFERMA NOSTRO ALLARME SU STRADE DARE ALL'ANAS PARTE DEI RICAVI MULTE PER EVITARE NUOVI PEDAGGI

PEDAGGI: META (PD), ANAS CONFERMA NOSTRO ALLARME SU STRADE
DARE ALL'ANAS PARTE DEI RICAVI MULTE PER EVITARE NUOVI PEDAGGI
(ANSA) - ROMA, 9 GIU - ''Le parole del presidente dell'Anas
confermano l'allarme che abbiamo lanciato sui nuovi pedaggi.
L'unica strada per scongiurarli e' quella di abrogare l'articolo
15 della manovra economica approvata la scorsa estate a colpi di
fiducia dal Governo''. Lo afferma il capogruppo del Pd in
commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, commentando le
parole del presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, il quale
conferma che il Governo va avanti sui nuovi pedaggi.
''Nel parere che abbiamo dato al Dl Sviluppo in discussione a
Montecitorio - continua Meta - chiediamo al Governo di applicare
la norma con la quale si prevede di destinare all'Anas il 50%
dei proventi delle multe per limiti di velocita', per la
manutenzione e la messa in sicurezza delle strade. Il Governo
potrebbe attuare questa semplice norma, introdotta l'anno
scorso, per rinunciare all'introduzione dei nuovi pedaggi sul
Gra di Roma, sulla Salerno-Reggio, sulla Siena-Firenze e su
altri 1.300 chilometri di autostrade Anas''. (ANSA).

Y19
09-GIU-11 14:36 NNNN

LAVORO – VIDEOSORVEGLIANZA DEI LAVORATORI – CONTROLLO A DISTANZA C.D. DIFENSIVO - VALORE PROBATORIO DELLE REGISTRAZIONI DELL'IMPIANTO AUDIOVISIVO– ART. 2712 COD. CIV. - DISCONOSCIMENTO – MODALITÀ (link diretto al sito dell'autore)

LAVORO – VIDEOSORVEGLIANZA DEI LAVORATORI – CONTROLLO A DISTANZA C.D. DIFENSIVO - VALORE PROBATORIO DELLE REGISTRAZIONI DELL'IMPIANTO AUDIOVISIVO– ART. 2712 COD. CIV. - DISCONOSCIMENTO – MODALITÀ
In tema di videosorveglianza dei lavoratori, con riferimento al valore probatorio di registrazioni audiovisive legittime (in quanto volte a realizzare controlli difensivi da parte del datore di lavoro), la S.C. ha precisato che il disconoscimento delle riproduzioni meccaniche di cui all'art. 2712 cod. civ., che fa perdere alle stesse la loro qualità di prova, pur non essendo soggetto ai limiti e alle modalità di cui all'art. 214 cod. proc. civ., deve essere, oltre che tempestivo, chiaro, circostanziato ed esplicito, dovendo concretizzarsi nell'allegazione di elementi attestanti la non corrispondenza tra realtà fattuale e realtà riprodotta.
 
Testo Completo: Sentenza n. 2117 del 28 gennaio 2011
(Sezione Lavoro, Presidente F. Miani Canevari, Relatore G. Napoletano)


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SANZIONI AMMINISTRATIVE - VIOLAZIONE - CONDUCENTE NON PROPRIETARIO - DATI IDENTIFICATIVI CONDUCENTE - OBBLIGO DI COMUNICAZIONE TEMPESTIVA - CONDIZIONI (link diretto al sito dell'autore)

SANZIONI AMMINISTRATIVE - VIOLAZIONE - CONDUCENTE NON PROPRIETARIO - DATI IDENTIFICATIVI CONDUCENTE - OBBLIGO DI COMUNICAZIONE TEMPESTIVA - CONDIZIONI
In relazione alla contestazione della violazione di omessa comunicazione dei dati del conducente di un veicolo di cui all'art. 126 bis C.d.S., ove la contestazione sia avvenuta tardivamente (per superamento del termine di cui all'art.201 C.d.S.), va esclusa la sussistenza dell'obbligo, per il proprietario del veicolo, di comunicare gli estremi del conducente del mezzo al momento del rilevamento dell'infrazione con la conseguenza che risulta illegittima la pretesa sanzionatoria conseguente alla contestazione della violazione per omessa comunicazione.
RICORSO PER CASSAZIONE - PRINCIPIO DI DIRITTO NELL'INTERESSE DELLA LEGGE - ENUNCIAZIONE DA PARTE DELLE SEZIONI SEMPLICI - AMMISSIBILITA' - IN SEDE CAMERALE - AMMISSIBILITA'
L’enunciazione del principio di diritto nell’interesse della legge previsto dall’art. 363, terzo comma cod. proc. civ. può essere pronunciato da una sezione semplice anche in sede camerale e può avere ad oggetto una questione giuridica, ritenuta di particolare importanza, anche diversa dalle ragioni attinenti all’inammissibilità del ricorso.
 
Testo Completo: Ordinanza n. 11185 del 20 maggio 2011 
(Sezione Seconda Civile, Presidente G. Settimj, Relatore  P. D’Ascola)


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SANZIONI AMMINISTRATIVE – CODICE DELLA STRADA - IMPOSSIBILITA' DI PROCEDERE A CONTESTAZIONE IMMEDIATA - NOTIFICA ENTRO I CENTOCINQUANTA GIORNI - CRITERI (link diretto al sito dell'autore)

SANZIONI AMMINISTRATIVE – CODICE DELLA STRADA - IMPOSSIBILITA' DI PROCEDERE A CONTESTAZIONE IMMEDIATA - NOTIFICA ENTRO I CENTOCINQUANTA GIORNI - CRITERI
In caso di impossibilità di procedere all’immediata contestazione della violazione, l’art. 201 cod. strada dispone che la P.A. è tenuta a notificare il verbale al trasgressore nel termine di cui al citato art. 201 ma se l’esatto luogo ove eseguire la notificazione risulti anche da una sola delle banche dati richiamate dalla legge – ossia il P.R.A o l’archivio nazionale dei veicoli – la P.A. è messa comunque in condizioni di identificare il trasgressore e non può invocare, a titolo di giustificazione del ritardo, l’ipotesi residuale prevista dall’ultima parte del citato art. 201.
 
Testo Completo: SANZIONI AMMINISTRATIVE – CODICE DELLA STRADA - IMPOSSIBILITA' DI PROCEDERE A CONTESTAZIONE IMMEDIATA - NOTIFICA ENTRO I CENTOCINQUANTA GIORNI  - CRITERI
In caso di impossibilità di procedere all’immediata contestazione della violazione, l’art. 201 cod. strada dispone che la P.A. è tenuta a notificare il verbale al trasgressore nel termine di cui al citato art. 201 ma se l’esatto luogo ove eseguire la notificazione risulti anche da una sola delle banche dati richiamate dalla legge – ossia il P.R.A o l’archivio nazionale dei veicoli – la P.A. è messa comunque in condizioni di identificare il trasgressore e non può invocare, a titolo di giustificazione del ritardo, l’ipotesi residuale prevista dall’ultima parte del citato art. 201.

Sentenza n. 6971 del 25 marzo 2011.
(Sezione Seconda Civile, Presidente G. Settimj – Relatore S. Petitti,).


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Cassazione "...All'esito  delle espletate indagini preliminari il procedente pubblico ministero  richiedeva il 31.5.2007 l'archiviazione  del  procedimento penale  iscritto  per il reato di lesioni colpose  nei  confronti  di              ####################,  dirigente  l'ufficio  provinciale   di   #################### dell'INPDAP,  a   seguito  di  denuncia-querela  presentata   da   ####################                ####################, dipendente dell'INPDAP, prospettante episodi di molestie professionali (mobbing)  attuati nei suoi confronti nel corso degli  anni  di  servizio  presso  l'istituto  pubblico. ..."

INDAGINI PRELIMINARI
Cass. pen. Sez. VI, Sent., (u#################### 01-04-2011) 11-04-2011, n. 14427
Fatto - Diritto P.Q.####################
Svolgimento del processo - Motivi della decisione
All'esito  delle espletate indagini preliminari il procedente pubblico ministero  richiedeva il 31.5.2007 l'archiviazione  del  procedimento penale  iscritto  per il reato di lesioni colpose  nei  confronti  di              ####################,  dirigente  l'ufficio  provinciale   di   #################### dell'INPDAP,  a   seguito  di  denuncia-querela  presentata   da   ####################                ####################, dipendente dell'INPDAP, prospettante episodi di molestie professionali (mobbing)  attuati nei suoi confronti nel corso degli  anni  di  servizio  presso  l'istituto  pubblico.  Avverso  la richiesta  di  archiviazione  proponeva  opposizione  la   p.o.   ####################          ####################,  censurando l'incompletezza delle indagini  svolte  dal p.#################### Accogliendo tale censura, il g.i.p. del Tribunale di ####################  con ordinanza emessa il 2.2.2009, ai sensi dell'art. 309 c.p.p.,  comma 4, riteneva  necessari  accertamenti  integrativi  costituiti 
da   una estensione  o  rinnovazione  della già disposta  consulenza  medico- legale,  scandita  anche  dall'esame della  persona  offesa  e  dalla valutazione   del  materiale  documentario  dalla  stessa   prodotto.
All'uopo  concedeva  al  p.####################  il  termine  di  tre  mesi  per  detti accertamenti suppletivi.
Svolte  le  indagini  integrative indicate dal  g.i.p.,  il  p.####################  ha rinnovato  il  23.6.2009  la richiesta di archiviazione  degli  atti, argomentando l'insussistenza dei fatti criminosi rappresentati  dalla denunciante  -  p.o.            ########################################. Aderendo alla  richiesta  del p.####################, il g.i.p. del Tribunale di #################### con decreto in data 1.3.2010, emesso  ai  sensi  dell'art.  410  c.p.p.,  comma  2,  ha  deliberato l'archiviazione  del  procedimento  penale  per  infondatezza   della notizia di reato.
La persona offesa                  #################### propone, con il ministero del  difensore, ricorso per cassazione contro il decreto  del  g.i.p. del  Tribunale  di  ####################, chiarendo di aver  presentato  tempestiva opposizione  alla nuova richiesta di archiviazione  del  p.####################,  sulla quale  il  giudice  ha  tralasciato di pronunciarsi.  Sicchè  deduce l'illegittimità del decreto impugnato: a) per violazione delle norme disciplinanti  il  contraddittorio processuale  ex  art.  127  c.p.p. (omessa  fissazione  dell'udienza  camerale  prevista  dall'art.  410 c.p.p.,   comma 3) con delibera de plano senza alcun riferimento  alla pur  interposta  opposizione; b) per totale  difetto  di  motivazione sulle  ragioni  fondanti  la  ridetta  opposizione  della  p.o.,  non dichiarata  neppure incidentalmente inammissibile,  incentrate  sulle improprie  conclusioni  medico-legali raggiunte  dai
consulenti  del p.####################.
Il ricorso di                  #################### è assistito da fondamento.
Vero  è  che - come rileva il concludente P.G. in  sede -  l'atto  di opposizione  della p.o. ricorrente alla seconda richiesta definitoria del p.#################### non è di immediata reperibilità negli atti processuali (è prodotto in allegato al ricorso e alla memoria difensiva della stessa ricorrente  depositata il 23.3.2011), in guisa da  indurre  il  dubbio che  il decidente g.i.p. non ne abbia avuto concreta contezza,  anche tenendo conto dei ripetuti passaggi dell'incarto processuale  tra  il Tribunale di #################### e la Procura della  Repubblica di Perugia, un  cui magistrato è stato designato per la trattazione del procedimento (ex art.  52  c.p.p.,  comma 4) dal Procuratore Generale di Roma a seguito dell'accolta  dichiarazione  di  astensione  del  Procuratore   della Repubblica di ####################. Ma è altrettanto vero, come osserva ancora  il P.G.  in sede, che l'opposizione risulta effettivamente
spedita dalla ricorrente  a mezzo posta il 24.7.2009 (alla Procura della Repubblica di  Perugia) e che la stessa opposizione è stata altresì  ben  nota alla  stessa persona indagata            #################### (come si desume dalla memoria difensiva  depositata il 9.3.2011).
Tanto  precisato, deve prendersi atto che il giudice per le  indagini preliminari ha decretato l'archiviazione del procedimento  penale  ai sensi dell'art. 410 c.p.p.,  comma 2, omettendo totalmente di delibare l'opposizione  della denunciante persona offesa           ########################################.  In presenza  di  un atto di opposizione della persona offesa  il  g.i.p. decidente  può  disporre  legittimamente  l'archiviazione  de  plano soltanto    quando    ricorrano   le   due   condizioni    costituite dall'inammissibilità  evidente  dell'opposizione   e   dalla   coeva infondatezza  della  notitia criminis. Il  provvedimento  del  g.i.p. laziale  si  è  espresso su tale secondo profilo, ma  ha  totalmente ignorato  il  primo, tralasciando di prendere in esame  l'opposizione della             ######################################## alla seconda richiesta di archiviazione  del p.####################.
Giova   al   riguardo  osservare  che  il  risalente  e   contrastato orientamento  giurisprudenziale,  evocato  nella  memoria   difensiva dell'indagato       S., secondo cui in un simile caso il g.i.p. non sarebbe tenuto a fissare nuova udienza ex art. 127 c.p.p.,  è affatto fuorviante  e non pertinente. Fuorviante perchè anche il  richiamato indirizzo interpretativo (Cass. Sez. 5, 27.10.2010 2825/01, Gismondi, rv.  218831)  presuppone pur sempre un vaglio dei contenuti  e   delle deduzioni   dell'atto  di  opposizione,  quand'anche   al   fine    di dichiararne l'inammissibilità; vaglio che nel caso in esame è stato completamente  eluso.  Non  pertinente alla  luce  del  dictum  delle Sezioni Unite di questa Corte, che -risolvendo ogni contrasto-  hanno statuito  che  il  g.i.p. può provvedere de  plano  sulla  reiterata richiesta di archiviazione (proposta dopo lo svolgimento di
 indagini suppletive,   indicate  dal  giudice  all'esito  del  contraddittorio camerale)  "qualora la persona offesa non abbia presentato una  nuova opposizione  ovvero  quest'ultima  sia  inammissibile"  (Cass.  S.U., 27.5.2010 n. 23909, P.O. in proc. Simoni, rv. 247124).
In  ragione  dell'omessa fissazione da parte del g.i.p.  dell'udienza camerale  prevista  dall'art.  410 c.p.p.  e  comunque  della  totale mancanza     di     motivazione    sull'eventuale    inammissibilità dell'opposizione  della persona offesa, il decreto  di  archiviazione oggetto  di  ricorso  risulta  affetto  da  insanabile  nullità  per violazione   del   diritto   della    medesima   persona   offesa   al contraddittorio.  Per l'effetto l'impugnato decreto di  archiviazione va  annullato  senza rinvio, trasmettendosi gli atti al Tribunale  di #################### per l'ulteriore corso in  relazione al necessario esame,  nelle modalità   previste  dalla  legge   processuale,  della   opposizione proposta  dalla persona offesa avverso la richiesta di  archiviazione del p.#################### del 23.6.2009.P.Q.####################
Annulla  senza rinvio il decreto impugnato e dispone trasmettersi  gli atti al G.I.P. del Tribunale di #################### per l'ulteriore corso.

Cassazione "...I  giudici di merito hanno accertato che il  (OMISSIS)  la vittima - sovrintendente della polizia stradale  che, insieme  ad  un collega, stava sistemando un impianto di autovelox  - era  uscito  improvvisamente da una siepe di oleandro che costeggiava la  carreggiata per attraversarla provenendo da destra rispetto  alla direzione  di marcia del veicolo e l'imputato, che stava  percorrendo quella strada alla guida di un'autovettura, non era stato in grado di evitare   l'investimento  che  provocava  la   morte   immediata   di  ........"

Cass. pen. Sez. IV, Sent., (ud. 01-03-2011) 12-04-2011, n. 14673Fatto - Diritto P.Q.M.
Svolgimento del processo - Motivi della decisione
1)   La  Corte d'Appello di Lecce, con sentenza 28 settembre 2009,  ha confermato  la sentenza 20 dicembre 2007 del Tribunale  di  Brindisi, sez. dist. di Ostuni, che aveva condannato             ####################, previa concessione  delle attenuanti generiche equivalenti  alla  contestata aggravante,  alla  pena  ritenuta di  giustizia  per  il  delitto  di omicidio colposo in danno di             ####################.
I  giudici di merito hanno accertato che il  (OMISSIS)  la vittima - sovrintendente della polizia stradale  che, insieme  ad  un collega, stava sistemando un impianto di autovelox  - era  uscito  improvvisamente da una siepe di oleandro che costeggiava la  carreggiata per attraversarla provenendo da destra rispetto  alla direzione  di marcia del veicolo e l'imputato, che stava  percorrendo quella strada alla guida di un'autovettura, non era stato in grado di evitare   l'investimento  che  provocava  la   morte   immediata   di  .....
Nelle  sentenze  di  merito - che hanno fondato  la  decisione  sugli accertamenti svolti dal consulente tecnico del pubblico  ministero  e sulle dichiarazioni dei testimoni - si sostiene che l'imputato doveva essere  ritenuto responsabile del decesso perchè la velocità tenuta dal  veicolo da lui condotto (circa 93-94 km. orari a  fronte  dei  50 km. orari consentiti) gli aveva impedito di frenare tempestivamente o di  compiere  una manovra idonea ad evitare l'investimento;  condotte che  sarebbero state possibili se la velocità si fosse mantenuta nei limiti indicati.
2)  Contro la sentenza di secondo grado ha proposto ricorso       L.      A. il quale ha dedotto i vizi di "illogicità della motivazione, carenza di prove, contraddittorietà della  motivazione".
Il  ricorrente riproduce integralmente nel ricorso l'atto di  appello nel  quale,  dopo  aver  riportato criticamente  le  conclusioni  del consulente  del #################### e descritto il luogo dell'incidente,  anche  con fotografie riprodotte nel testo, vengono illustrate le contraddizioni in  cui sarebbe incorso l'esperto ed esaminate le dichiarazioni  rese dai  testimoni e dal consulente e si  sostiene l'erroneità della tesi secondo   cui  una  traccia  gommosa  lasciata  sull'asfalto  sarebbe riconducibile all'auto condotta dall'imputato che, essendo munita del sistema ABS, non poteva lasciare tracce di frenata. Nel medesimo atto d'appello  riprodotto  nel  ricorso  si  criticavano  analogamente  le valutazioni  del  consulente  per individuare  i  tempi  di  reazione psicotecnica.
Dalla  rivalutazione  di questi elementi nell'appello  si  traeva  la conclusione che l'imputato, al momento dell'incidente, marciava  alla velocità di circa 15 km. orari, che             #################### si era parato improvvisamente  di fronte al conducente ad una distanza  minima  che non gli ha lasciato il tempo di compiere alcuna manovra di emergenza.
Dopo  l'urto, poichè il corpo della vittima era rimasto  sul  cofano dell'autovettura investitrice, il conducente aveva terminato la corsa lentamente  per  evitare  che il corpo cadesse  in  terra  e  venisse schiacciato dal veicolo.
Fatta   questa   premessa  il  ricorrente  enuncia   una   serie   di contraddittorietà  e  illogicità nelle  quali   sarebbe  incorso  la sentenza d'appello in particolare perchè:
-  non avrebbe stabilito il grado di corresponsabilità della vittima pur ritenuta aver agito in modo imprudente;
-  non  avrebbe  spiegato  le ragioni della  mancata  apertura  degli airbags che sarebbe dovuta avvenire se il corpo  fosse stato investito alla velocità ritenuta dai giudici di merito;
-  avrebbe  ritenuto attendibile il teste        S. (collega  della vittima)  malgrado  la non credibilità delle sue affermazioni  sulla possibilità di vedere, dopo essersi voltato a seguito dell'urto,  il corpo   del   collega  ancora  in  aria  e  non  avrebbe   preso   in considerazione  le dichiarazioni del teste         C.  secondo  cui        S. non si era accorto di nulla;
-  sarebbe stata ricondotta all'autovettura condotta da       L. la traccia  di  frenata malgrado l'auto fosse dotata di  sistema  ABS  e tanto  più che il segno lasciato sull'asfalto  è una traccia  a  "V" che uno pneumatico non può lasciare;
- non sono stati chiariti alcuni punti oscuri della vicenda (dopo due mesi  l'auto  era  pulita pur essendo rimasta  all'aperto;  la  prova dell'impianto frenante è avvenuta, da parte del consulente del  #################### senza  la  partecipazione dei consulenti di parte e  senza che  se  ne desse atto a verbale).
3)  Il ricorso è infondato e deve conseguentemente essere rigettato.
Anzi  per  alcuni  aspetti il ricorso è anche inammissibile  perchè diretto   ad  una  rivalutazione  del  compendio  probatorio  diversa rispetto a quella compiuta dai giudici di merito.
A  tutti  i  problemi proposti con l'appello la Corte  di  merito  ha infatti  dato  risposte adeguatamente motivate ed  esenti  da  alcuna illogicità.
Va  premesso che i giudici di merito hanno sottolineato entrambi come la   vittima  abbia  concorso  con  la  sua  condotta  imprudente  al verificarsi  dell'evento; il primo giudice ne ha tenuto  conto  nella determinazione  della  pena  che  la  Corte  di  merito  ha  ritenuto adeguata, confermandola. Non era invece obbligo dei giudici di merito indicare la percentuale del concorso di colpa della persona offesa in mancanza di costituzione di parte civile.
Ma  i  giudici di merito hanno individuato nell'eccesso di  velocità dell'autovettura  condotta dall'imputato (quasi  pari  al  doppio  di quella  massima  consentita)  la  causa  principale  dell'evento;  la velocità  eccessiva non avrebbe consentito a        L.  di  frenare tempestivamente o di porre in essere una diversa manovra di emergenza atta ad evitare l'incidente o, quanto meno, a ridurne le conseguenze.
A  queste conclusioni sulla velocità effettivamente tenuta i giudici di  merito  sono  pervenuti non in modo apodittico e  immotivato  ma, richiamando  le  conclusioni  del  consulente  tecnico  del  pubblico ministero,  hanno fatto riferimento: alla gravità delle  conseguenze derivate   alla  persona  investita  e  riconducibili  all'urto   con l'autoveicolo;   alle   conseguenze   rilevate   sulla    carrozzeria dell'autoveicolo condotto dall'imputato (tenute ben  distinte,  dalla sentenza   impugnata,   da   quelle   conseguenti   al   tamponamento successivamente subito ad opera di altra  autovettura); alle tracce di frenata  rilevate sull'asfalto; alla posizione di quiete assunta  dal veicolo investitore.
La   sentenza  impugnata  ha  fatto  altresì  riferimento  al   peso dell'autovettura investitrice, al tempo psicotecnico di frenata e  al coefficiente di attrito.
Come è agevole verificare si tratta di una ricostruzione fondata sui rilievi  tecnici e sui pareri acquisiti, esaminati criticamente,  che valgono da soli a confermare l'inesistenza dei vizi logici denunziati anche  indipendentemente  dalle deposizioni  testimoniali  richiamate dalle  sentenze  di  merito ed in particolare di quella  del  collega della  vittima               S.R. che ha udito il rumore accelerato del motore della macchina condotta dall'imputato e l'impatto violento di questo veicolo con il corpo di             ####################.
4) Vi sono due ulteriori aspetti proposti con i motivi di ricorso sui quali  occorre soffermarsi e che riguardano le risposte  date,  dalla sentenza  impugnata,  ad  alcuni punti rilevanti  prospettati  con  i motivi di appello.
Si  tratta  di due punti significativi: la riconducibilità  all'auto investitrice dei segni di frenata rilevati sull'asfalto e la  mancata apertura  degli  airbags che avrebbe dovuto verificarsi,  secondo  il ricorrente,  se l'impatto fosse avvenuto alla velocità ritenuta  dai giudici di merito.
Ad  entrambi  questi quesiti la Corte di merito ha  fornito  adeguata risposta.  Quanto  al primo la Corte ha premesso la  correttezza  del rilievo  secondo  cui il sistema frenante ABS -  non  consentendo  il bloccaggio   delle  ruote  -  in  linea  di  massima  impedisce   che sull'asfalto rimangano segni di frenata lasciati dai pneumatici; ma a fronte  di una frenata improvvisa, come quella avvenuta nel  caso  in esame, alcune tracce più ridotte rimangono  comunque anche con questo sistema  frenante  ed  hanno caratteristiche riconducibili  a  quelle delle tracce rinvenute sul luogo dell'incidente.
A   queste   conclusioni  la  sentenza  è  pervenuta  valutando   le argomentazioni del consulente il quale, peraltro, ha fondato  la  sua conclusione anche su altri aspetti quali la diversa consistenza delle tracce  di  frenata  ricondotta alla  circostanza  che  chi  vede  un ostacolo  sulla destra è portato a sterzare verso sinistra  (manovra che  l'ABS consente proprio perchè evita il bloccaggio delle ruote);
il  che  comporta  una  diversa aderenza dei  pneumatici  sulla  sede stradale.
Anche  in  relazione  al  problema riguardante  la  mancata  apertura dell'airbag  la  sentenza  impugnata ha  fornito  risposta  -  sempre richiamando  le  conclusioni del consulente -  rilevando  (dopo  aver premesso   che   non   era  stato  possibile  valutare   l'efficienza dell'apparato  installato sull'autovettura  condotta  da        L.) come i limiti di velocità cui si riferiscono le regole tecniche (che prevedono l'apertura del sistema ad uno scontro di circa 40 km. orari per gli urti frontali) valga solo per gli urti tra autoveicoli mentre l'urto  contro  una massa di gran lunga inferiore non  può  avere  il medesimo effetto.
In  conclusione  anche  su questi aspetti la  sentenza  impugnata  ha fornito una risposta adeguata ed esente da alcuna illogicità. 5)  Alle considerazioni in precedenza svolte consegue  il rigetto  del ricorso  con  la  condanna del ricorrente al  pagamento   delle  spese processuali.P.Q.M.
La  Corte Suprema di Cassazione, Sezione 4^ penale, rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali.